I Francesi

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Messaggioda Roberto » mer mar 29, 2006 13:33 pm

Tanto per far capire cosa sono gli italiani:

sabato ho tamponato una macchina, uno scontro lievissimo, ho solo graffiato il paraurti sul lato dx dell' auto che mi precedeva (badate bene, di lato e non posteriormente). Sono sceso e visto il danno lieve ho detto al conducente (lui e la sua ragazza al fianco), che se si facevano fare un preventivo da un carrozziere gli davo i soldi, visto che non mi conveniva fare la denuncia.
Lunedì mi ha richiamato per dirmi che preferiva fare la denuncia all' assicurazione, visto che ambedue (lui e la sua ragazza) avevano subito un forte trauma da colpo di frusta e volevano essere risarciti cospicuamente.
Quando ci siamo visti, con una faccia tosta senza vergogna, ha detto che li per li non avevano notato nulla, ma poi alla sera sono dovuti andare al pronto soccorso per .... farsi fare un bel certificato medico (e basta, visto che non avevano nessun collare).
Gli ho fatto notare che per me era la stessa cosa, ma che si sarebbe dovuto vergognare di cercare di approfittare in questo modo, lui ha incasatto e zitto zitto, se ne è andato con la sua bella denuncia firmata.
La mia assicurazione mi ha detto che dovranno pagare per forza, visto che non si può dire se il trauma c'è o meno.

Ora mi chiedo con quale faccia ci lamentiamo che le assicurazioni sono care se poi cerchiamo di fare i furbi in ogni occasione e diamo così la scusa alle compagnie di alzare i prezzi.

Ecco, l'italiano è questo: un c******e che crede di fare il furbo ed invece conrinua a prenderlo nel culo!
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Messaggioda ram| » mer mar 29, 2006 13:50 pm

senza considerare che le assicurazioni aumenterebbero lo stesso anche nel caso in cui non facessimo i furbi (tant'è che i gli incidenti e i risarcimenti sono diminuiti ma i premi aumentano sempre)
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Messaggioda gug » mer mar 29, 2006 14:14 pm

vive la France!
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Messaggioda Buzz » mer mar 29, 2006 14:24 pm

gug ha scritto:vive la France!


e la Fesse
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Messaggioda bummi » mer mar 29, 2006 14:27 pm

Roberto ha scritto:Tanto per far capire cosa sono gli italiani:

sabato ho tamponato una macchina, uno scontro lievissimo, ho solo graffiato il paraurti sul lato dx dell' auto che mi precedeva (badate bene, di lato e non posteriormente). Sono sceso e visto il danno lieve ho detto al conducente (lui e la sua ragazza al fianco), che se si facevano fare un preventivo da un carrozziere gli davo i soldi, visto che non mi conveniva fare la denuncia.
Lunedì mi ha richiamato per dirmi che preferiva fare la denuncia all' assicurazione, visto che ambedue (lui e la sua ragazza) avevano subito un forte trauma da colpo di frusta e volevano essere risarciti cospicuamente.
Quando ci siamo visti, con una faccia tosta senza vergogna, ha detto che li per li non avevano notato nulla, ma poi alla sera sono dovuti andare al pronto soccorso per .... farsi fare un bel certificato medico (e basta, visto che non avevano nessun collare).
Gli ho fatto notare che per me era la stessa cosa, ma che si sarebbe dovuto vergognare di cercare di approfittare in questo modo, lui ha incasatto e zitto zitto, se ne è andato con la sua bella denuncia firmata.
La mia assicurazione mi ha detto che dovranno pagare per forza, visto che non si può dire se il trauma c'è o meno.

Ora mi chiedo con quale faccia ci lamentiamo che le assicurazioni sono care se poi cerchiamo di fare i furbi in ogni occasione e diamo così la scusa alle compagnie di alzare i prezzi.

Ecco, l'italiano è questo: un c******e che crede di fare il furbo ed invece conrinua a prenderlo nel culo!


Con me sfondi una porta aperta. Lo dico da sempre che viviamo in un paese di traffichini. Sono queste le persone che votano Berlusconi, lo fanno non perchè siano convinti delle sue idee, ma perchè sperano un giorno di poter essere come lui.
E' dura cambiare un paese quando la disonestà è diventato l'obiettivo da raggiungere per quasi la metà della popolazione... :-(
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Re: I Francesi

Messaggioda Fokozzone » mer mar 29, 2006 14:34 pm

Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:Come sempre ci stanno dimostrando cosa sia un vero paese democratico. Le manifestazioni in questi giorni vedono un continuo incremento di partecipanti e, quello che è veramente incredibile per noi che siamo abituati a vedere certe cose con connotazioni di colore e schieramento, la partecipazione è assolutamente trasversale.
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E si vede anche un ministro che è dice "sono pronto a rivedere la legge".

Senza celodurismi del tipo "alla piazza non si cede"... :roll:

visto che "la piazza" è la gente ... e la gente... i politici DEVONO rispettarla!

Molto, molto difficile convenire con questo ragionamento. La piazza NON è la gente. Infatti a fronte, che so, di 40.000.000 di votanti, la cui maggioranza ha espresso l' attuale ministro, 700.000 manifestanti non rappresentano LA GENTE, anche se radunati in piazza sembrano una folla oceanica.
E pensare che qualche pirla aveva parlato di "manipolazione dell' assemblea di confindustria" per la presunta presenza di una claque di 250 persone. Secondo questo ragionamento la claque era la gente degli industriali e quindi andava ascoltata!! E secondo lo stesso ragionamento i 700.000 manifestanti (e casinisti) francesi tentano di manipolare un legittimo governo rappresentativo.
Io andrei molto piano col populismo di piazza, che nella storia ha prodotto molto sangue, ma ben poche riforme positive.
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Re: I Francesi

Messaggioda bummi » mer mar 29, 2006 15:28 pm

Fokozzone ha scritto:Molto, molto difficile convenire con questo ragionamento. La piazza NON è la gente. Infatti a fronte, che so, di 40.000.000 di votanti, la cui maggioranza ha espresso l' attuale ministro, 700.000 manifestanti non rappresentano LA GENTE, anche se radunati in piazza sembrano una folla oceanica.
E pensare che qualche pirla aveva parlato di "manipolazione dell' assemblea di confindustria" per la presunta presenza di una claque di 250 persone. Secondo questo ragionamento la claque era la gente degli industriali e quindi andava ascoltata!! E secondo lo stesso ragionamento i 700.000 manifestanti (e casinisti) francesi tentano di manipolare un legittimo governo rappresentativo.
Io andrei molto piano col populismo di piazza, che nella storia ha prodotto molto sangue, ma ben poche riforme positive.


Mi piacerebbe capire cosa intendi per "piazza" e cosa per "gente"....
La situazione politica francese nelle ultime settimane ha portato a manifestazioni che si ripetono a livello settimanale e sono ogni volta più affollate. Ieri i 700 mila di cui parli tu erano solo quelli che manifestavano a Parigi, ci sono state manifestazioni un po' in tutto il paese e il numero degli intervenuti è andato oltre i 3 milioni di persone.
Ma al di là di questo le manifestazioni sono una questione esclusivamente numerica? E quale sarebbe il numero a partire dal scatta il livello di attenzione per un politico?
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Messaggioda stellapolare11 » mer mar 29, 2006 15:30 pm

il.bruno ha scritto:Mi fa specie che venga considerata una nazione di riferimento la Francia in un momento di grande divisione come questa in cui la gente va in giro e per protesta sfascia tutto.
Mi fa specie in generale che vengano considerati momenti di unità gli scioperi e le manifestazioni, anche violente, che sono invece segno di una divisione nella società, a prescindere dall'oggetto del contendere.
Credo che questo apprezzamento sia un segno di un'idea della società assai manichea, nella quale ci sono i "buoni" e i "cattivi", e più i "buoni" si compattano contro i "cattivi" meglio è, qualunque cosa gli facciano, invece di una idea di società realmente unitaria, quale in realtà è.
Io credo che segno di unità della nazione è quando gli scioperi non ci sono o ce ne sono pochi.




anche durante il fascismo o qualsiasi dittatura nn c'erano scioperi ma questo nn voleva dire che nn esistevano problemi......ma solo che lo sciopero era vietato....
oggi scioperare x un cittadino con uno stipendio medio basso vuol dire levare dallo stipendio soldi......tanti soldi....e'chiaro che uno ci pensa piu'volte prima di scioperare specie un padre di famiglia...
e cmq il malessere di una nazione nn si vede solo dall'andare in piazza a manifestare,quello e'l'espressione chiara di malcontento,e i francesi usano fare cosi da sempre....
l'italia a mio parere nn lo ha mai fatto x cultura,e poi e'una popolazione che nn si ribella con facilita'questo penso che sia uno dei nostri piu'grandi problemi,se poi ci metti anche che come ho gia'detto scioperare costa.... :cry:
NON DOVETE PENSARE......
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer mar 29, 2006 15:32 pm

Buzz ha scritto:
gug ha scritto:vive la France!


e la Fesse


les fesses, s.v.P.
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Messaggioda stellapolare11 » mer mar 29, 2006 15:33 pm

e cmq lo sciopero da'l'idea di una polopazione partecipante alla vita del paese ,vuol dire chiedere che si rispettino delle cose,vuol dire:rispettami governo xche'ci sono anch'io .......
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Messaggioda Topocane » mer mar 29, 2006 15:35 pm

(cit.)
"Bonsoir, voilà,
nous sommes les fiches de bois,
monsieur regarde notre boirnarde!
Viens chez nous, vous êtes un vieux garçon
mais vous avez beaucoup d'argent,
la voiture et la maison"
...
Vive la boirnarde qui plaît à le garçons,
qui plaît à les lesbiches,
qui plaît à tout le monde.
Vive la boirnarde qui plaît à les garçons,
qui plaît a les lesbiches,
qui léchent la fiche à tout le monde.
...
Okay, je suis comme Johnny Halliday,
mes dames acceptent ma superbaguette.
Voilà, le garçcon ancien c'est moi,
mes dames acceptent ma baguette.

c'est correct?!?! :roll:

8)
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Messaggioda bummi » mer mar 29, 2006 15:36 pm

stellapolare11 ha scritto:e cmq lo sciopero da'l'idea di una polopazione partecipante alla vita del paese ,vuol dire chiedere che si rispettino delle cose,vuol dire:rispettami governo xche'ci sono anch'io .......


Esattamente.
Qui invece si considera lo sciopero come un momento di disagio per chi subisce lo sciopero e non come una manifestazione di opinione di chi vi partecipa.
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Messaggioda stellapolare11 » mer mar 29, 2006 15:45 pm

e'chiaro che il problema lo vivo in maniera diversa,piu'forte......
ma ci vogliamo rendere conto di cosa vuol dire vivere nel precariato si o no???????
nn hai diritto a nulla......io x chiede 3000 euro ho dovuto falsificare pure mia madre ......altrimenti la banca mi diceva no......
quindi io li capisco e secondo me fanno benissimo cacchio.....
ripeto scioperare e'un diritto x far vedere IO CI SONO E NN PUOI FARE QUELLO CHE VUOI XCHE'HO IL FIATO SUL TUO COLLO CARO GOVERNO .....
e x far funzionare un governo ci vuole questo......ve lo dice una che ha vissuto in una regione dove FAR FINTA DI NULLA e'all'ordine del giorno.....
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Messaggioda il.bruno » mer mar 29, 2006 15:52 pm

stellapolare11 ha scritto:
il.bruno ha scritto:Mi fa specie che venga considerata una nazione di riferimento la Francia in un momento di grande divisione come questa in cui la gente va in giro e per protesta sfascia tutto.
Mi fa specie in generale che vengano considerati momenti di unità gli scioperi e le manifestazioni, anche violente, che sono invece segno di una divisione nella società, a prescindere dall'oggetto del contendere.
Credo che questo apprezzamento sia un segno di un'idea della società assai manichea, nella quale ci sono i "buoni" e i "cattivi", e più i "buoni" si compattano contro i "cattivi" meglio è, qualunque cosa gli facciano, invece di una idea di società realmente unitaria, quale in realtà è.
Io credo che segno di unità della nazione è quando gli scioperi non ci sono o ce ne sono pochi.




anche durante il fascismo o qualsiasi dittatura nn c'erano scioperi ma questo nn voleva dire che nn esistevano problemi......ma solo che lo sciopero era vietato....
oggi scioperare x un cittadino con uno stipendio medio basso vuol dire levare dallo stipendio soldi......tanti soldi....e'chiaro che uno ci pensa piu'volte prima di scioperare specie un padre di famiglia...
e cmq il malessere di una nazione nn si vede solo dall'andare in piazza a manifestare,quello e'l'espressione chiara di malcontento,e i francesi usano fare cosi da sempre....
l'italia a mio parere nn lo ha mai fatto x cultura,e poi e'una popolazione che nn si ribella con facilita'questo penso che sia uno dei nostri piu'grandi problemi,se poi ci metti anche che come ho gia'detto scioperare costa.... :cry:

forse prima non sono stato chiaro
non volevo dire che se non ci sono scioperi allora va tutto bene.
ad esempio in cina ed unione sovietica di scioperi non ce ne sono stati per decenni, ma non andava tutto bene
volevo dire che se c'è unità della nazione, secondo la definizione che ne ho dato prima, la gente invece di impegnarsi ad enfatizzare le contrapposizioni fra diversi interessi cerca di impegnarsi per farli collimare e costruire il bene comune, per cui gli scioperi diventano fuori luogo.
Ok?
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Messaggioda stellapolare11 » mer mar 29, 2006 15:53 pm

il.bruno ha scritto:
stellapolare11 ha scritto:
il.bruno ha scritto:Mi fa specie che venga considerata una nazione di riferimento la Francia in un momento di grande divisione come questa in cui la gente va in giro e per protesta sfascia tutto.
Mi fa specie in generale che vengano considerati momenti di unità gli scioperi e le manifestazioni, anche violente, che sono invece segno di una divisione nella società, a prescindere dall'oggetto del contendere.
Credo che questo apprezzamento sia un segno di un'idea della società assai manichea, nella quale ci sono i "buoni" e i "cattivi", e più i "buoni" si compattano contro i "cattivi" meglio è, qualunque cosa gli facciano, invece di una idea di società realmente unitaria, quale in realtà è.
Io credo che segno di unità della nazione è quando gli scioperi non ci sono o ce ne sono pochi.




anche durante il fascismo o qualsiasi dittatura nn c'erano scioperi ma questo nn voleva dire che nn esistevano problemi......ma solo che lo sciopero era vietato....
oggi scioperare x un cittadino con uno stipendio medio basso vuol dire levare dallo stipendio soldi......tanti soldi....e'chiaro che uno ci pensa piu'volte prima di scioperare specie un padre di famiglia...
e cmq il malessere di una nazione nn si vede solo dall'andare in piazza a manifestare,quello e'l'espressione chiara di malcontento,e i francesi usano fare cosi da sempre....
l'italia a mio parere nn lo ha mai fatto x cultura,e poi e'una popolazione che nn si ribella con facilita'questo penso che sia uno dei nostri piu'grandi problemi,se poi ci metti anche che come ho gia'detto scioperare costa.... :cry:

forse prima non sono stato chiaro
non volevo dire che se non ci sono scioperi allora va tutto bene.
ad esempio in cina ed unione sovietica di scioperi non ce ne sono stati per decenni, ma non andava tutto bene
volevo dire che se c'è unità della nazione, secondo la definizione che ne ho dato prima, la gente invece di impegnarsi ad enfatizzare le contrapposizioni fra diversi interessi cerca di impegnarsi per farli collimare e costruire il bene comune, per cui gli scioperi diventano fuori luogo.
Ok?





:? ok
NON DOVETE PENSARE......
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Messaggioda KAZAN1975 » mer mar 29, 2006 15:56 pm

il.bruno ha scritto:
stellapolare11 ha scritto:
il.bruno ha scritto:Mi fa specie che venga considerata una nazione di riferimento la Francia in un momento di grande divisione come questa in cui la gente va in giro e per protesta sfascia tutto.
Mi fa specie in generale che vengano considerati momenti di unità gli scioperi e le manifestazioni, anche violente, che sono invece segno di una divisione nella società, a prescindere dall'oggetto del contendere.
Credo che questo apprezzamento sia un segno di un'idea della società assai manichea, nella quale ci sono i "buoni" e i "cattivi", e più i "buoni" si compattano contro i "cattivi" meglio è, qualunque cosa gli facciano, invece di una idea di società realmente unitaria, quale in realtà è.
Io credo che segno di unità della nazione è quando gli scioperi non ci sono o ce ne sono pochi.




anche durante il fascismo o qualsiasi dittatura nn c'erano scioperi ma questo nn voleva dire che nn esistevano problemi......ma solo che lo sciopero era vietato....
oggi scioperare x un cittadino con uno stipendio medio basso vuol dire levare dallo stipendio soldi......tanti soldi....e'chiaro che uno ci pensa piu'volte prima di scioperare specie un padre di famiglia...
e cmq il malessere di una nazione nn si vede solo dall'andare in piazza a manifestare,quello e'l'espressione chiara di malcontento,e i francesi usano fare cosi da sempre....
l'italia a mio parere nn lo ha mai fatto x cultura,e poi e'una popolazione che nn si ribella con facilita'questo penso che sia uno dei nostri piu'grandi problemi,se poi ci metti anche che come ho gia'detto scioperare costa.... :cry:

forse prima non sono stato chiaro
non volevo dire che se non ci sono scioperi allora va tutto bene.
ad esempio in cina ed unione sovietica di scioperi non ce ne sono stati per decenni, ma non andava tutto bene
volevo dire che se c'è unità della nazione, secondo la definizione che ne ho dato prima, la gente invece di impegnarsi ad enfatizzare le contrapposizioni fra diversi interessi cerca di impegnarsi per farli collimare e costruire il bene comune, per cui gli scioperi diventano fuori luogo.
Ok?


scusa bruno....ma le categorie che di solito scioperano( metalmeccanici.etc etc)come dovrebbero impegnarsi a fare collimare gli interessi di quelli contro cui scioperano? :roll:
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Messaggioda il.bruno » mer mar 29, 2006 16:13 pm

e che ne so, non sono mica un sindacalista!
comunque non è solo una questione di chi sciopera, ma anche delle aziende, che spesso puntano al solo profitto passando sopra a quelli che lavorano con/per loro.
e non è nemmeno una questione che riguarda i soli rapporti di lavoro.
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Messaggioda KAZAN1975 » mer mar 29, 2006 16:16 pm

il.bruno ha scritto:e che ne so, non sono mica un sindacalista!
comunque non è solo una questione di chi sciopera, ma anche delle aziende, che spesso puntano al solo profitto passando sopra a quelli che lavorano con/per loro.


mmm....ma sei sicuro di essere proprio tu bruno?8O 8O :wink:
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Re: I Francesi

Messaggioda Buzz » mer mar 29, 2006 16:19 pm

Fokozzone ha scritto:
Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:Come sempre ci stanno dimostrando cosa sia un vero paese democratico. Le manifestazioni in questi giorni vedono un continuo incremento di partecipanti e, quello che è veramente incredibile per noi che siamo abituati a vedere certe cose con connotazioni di colore e schieramento, la partecipazione è assolutamente trasversale.
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E si vede anche un ministro che è dice "sono pronto a rivedere la legge".

Senza celodurismi del tipo "alla piazza non si cede"... :roll:

visto che "la piazza" è la gente ... e la gente... i politici DEVONO rispettarla!

Molto, molto difficile convenire con questo ragionamento. La piazza NON è la gente. Infatti a fronte, che so, di 40.000.000 di votanti, la cui maggioranza ha espresso l' attuale ministro, 700.000 manifestanti non rappresentano LA GENTE, anche se radunati in piazza sembrano una folla oceanica.
E pensare che qualche pirla aveva parlato di "manipolazione dell' assemblea di confindustria" per la presunta presenza di una claque di 250 persone. Secondo questo ragionamento la claque era la gente degli industriali e quindi andava ascoltata!! E secondo lo stesso ragionamento i 700.000 manifestanti (e casinisti) francesi tentano di manipolare un legittimo governo rappresentativo.
Io andrei molto piano col populismo di piazza, che nella storia ha prodotto molto sangue, ma ben poche riforme positive.


La piazza è LA GENTE e va presa in considerazione.
Perchè è gente che decide di lasciar da parte altre occupazioni per partecipare attivamente alla vita politica del paese. Per far sentire la propria voce evidentemente non adeguatamente rappresentata.

Questo non significa dire che la piazza sia LEGGE.
Significa che i politici (quelli più affini ovviamente) devono prestare orecchio alla piazza, e rappresentarla.

Diverso è ovviamente l'uso strumentale della piazza fatto da politici.
E la storia d'italia di questi anni, decenni, è piena di questo uso demagogico e strumentale della piazza.

Forse, quello che è mancato in francia è proprio questo.
Per cui alla piazza si tende ancora orecchio.
In italia no... siamo troppo abituati alle piazze piene per motivi spesso assolutamente pretestuosi.
:::::::::::

PS
DEVONO rispettarla non vuol dire prenderne gli slogan e farne Legge dello Stato.

Vuol dire prendere in considerazioni i motivi per cui centinaia di migliaia di persone esprimono in quel modo il loro malessere.
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Messaggioda il.bruno » mer mar 29, 2006 16:36 pm

che molte aziende in italia abbiano perso ogni dimensione ideale e puntino al solo profitto, lo si vede anche da come in tanti "imprenditori" si buttino sul mercato finanziario alla ricerca di guadagni (guarda a caso applauditi dai giornali finanziari esteri, guidati dai gruppi che non vedono l'ora di comprarsi quelle aziende o che scompaiano dal mercato).
quando invece si fa un'azienda perchè si vuol produrre bene quello che si sa produrre, per una passione di costruire per sè e per la propria famiglia, per un gusto nel lavorare, e magari anche per il bene delle persone che hai assunto, è un'altra cosa.
ciò non toglie che un discorso simile valga anche per l'altra parte, che spesso si pone con richieste volte solo a mungere il più possibile anche quando impraticabile.
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