da Michele Bz » ven mar 10, 2006 21:24 pm
da quilodicoequilonego » sab mar 11, 2006 12:08 pm
da Michele Bz » sab mar 11, 2006 13:20 pm
da giangi4 » dom mar 12, 2006 19:29 pm
da Roberto » dom mar 12, 2006 20:37 pm
da Davide1980 » dom mar 12, 2006 21:15 pm
da Maxxo » dom mar 12, 2006 21:28 pm
Davide1980 ha scritto:Secondo me, questo tipo di leggi andrebbero fatte da persone con una certa competenza nel settore montagna, un provvedimento simile sta a significare un sicuro aumento degl'infortuni in montagna, praticamente si troveranno gruppetti di gente inesperta che rischiano ad ogni uscitasenza nessuno a dare un minimo di consigli perchè altrimenti imputabile in caso che qual'cosa vada storto
che minchiata
da vito » lun mar 13, 2006 13:32 pm
quilodicoequilonego ha scritto:.....Se si fosse salvato, sicuramente non avrebbe accusato i suoi amici, ma si sarebbe assunto la responsabilità anche dopo l'incidente.....
da quilodicoequilonego » lun mar 13, 2006 13:50 pm
vito ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:.....Se si fosse salvato, sicuramente non avrebbe accusato i suoi amici, ma si sarebbe assunto la responsabilità anche dopo l'incidente.....
Caro Quilodico, il problema non e' il tuo amico che, se si fosse salvato, non avrebbe sicuramente fatto denuncia; il problema e' che ormai, in caso di qualsiasi infortunio generico (quindi al lavoro, in casa, in montagna ecc.) di una certa entita' e soprattutto quando il soccorso e' da parte di persone esterne (118, croce rossa, soccorso alpino ecc.) la denuncia verso le autorita' competenti parte automaticamente senza che l'interessato voglia o no fare denuncia.
da vito » lun mar 13, 2006 14:21 pm
quilodicoequilonego ha scritto:vito ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:.....Se si fosse salvato, sicuramente non avrebbe accusato i suoi amici, ma si sarebbe assunto la responsabilità anche dopo l'incidente.....
Caro Quilodico, il problema non e' il tuo amico che, se si fosse salvato, non avrebbe sicuramente fatto denuncia; il problema e' che ormai, in caso di qualsiasi infortunio generico (quindi al lavoro, in casa, in montagna ecc.) di una certa entita' e soprattutto quando il soccorso e' da parte di persone esterne (118, croce rossa, soccorso alpino ecc.) la denuncia verso le autorita' competenti parte automaticamente senza che l'interessato voglia o no fare denuncia.
ok, ma ci sono persone che sono state condannate per omicidio colposo (o simile), o sono solo ipotesi ? Io dico che è un'accusa molto difficile da sostenere. Tranne il caso nel quale accompagni un minorenne, nel quale le responsabilità aumentano pericolosamente
da passolento » lun mar 13, 2006 15:01 pm
da quilodicoequilonego » lun mar 13, 2006 15:11 pm
da vito » lun mar 13, 2006 15:27 pm
quilodicoequilonego ha scritto:ma se, come dici tu, la norma è lì da 60 anni, saremmo a conoscenza di casi espliciti, non saremmo qui a chiederci se può succedere....
da passolento » lun mar 13, 2006 15:31 pm
da Michele Bz » lun mar 13, 2006 16:23 pm
passolento ha scritto:detto questo, chi mi porta a fare una sciatina il prossimo we![]()
![]()
da Kluge » lun mar 13, 2006 18:52 pm
Michele Bz ha scritto:In caso d'incidente chi porta con sé amici poco esperti rischia di risponderne penalmente e civilmente
A cura dell?Avv. Flavio Saltarelli
(da Fondo Ski Alp febbraio 2006)
(la presunzione di innocenza è spesso solo un principio costituzionale)
E non è certo cosa facile in un processo penale cercare di contestare gli addebiti dei consulenti dei PM (magari rappresentati da esperte guide alpine) in una materia senza regole certe come la nivologia!
Per essere assolto l?accompagnatore imputato deve dunque dimostrare che l?incidente si è verificato per causa a lui non imputabile o per caso fortuito (avvenimento imprevisto e imprevedibile) o per forza maggiore.
...Anche in questo caso l?unica possibilità di difesa è dimostrare che il danno si è verificato per forza maggiore, fortuito, stato di necessità o che comunque poteva essere evitato dalla vittima utilizzando l?ordinaria diligenza: il che è significativo se si considera che la pratica scialpinistica comporta sempre l?accettazione di un rischio, con conseguente dovere di prudenza anche a chi si affidi ad altri per essere condotto in gita.
Da quanto appena esposto si comprende che l?unico caso in cui si è certi di essere esonerati da ogni responsabilità è quando la preparazione tra i partecipanti alla gita è uniforme, quando cioè non si possa provare che vi era un affidamento sulle capacità di uno del gruppo che fungeva da capogita. La morale è quella di uscire solo con amici che hanno un?esperienza pari alla propria.
da Danielrock » gio mar 16, 2006 17:41 pm
da anti-cialtrone » gio mar 16, 2006 18:13 pm
Kluge ha scritto:Michele Bz ha scritto:In caso d'incidente chi porta con sé amici poco esperti rischia di risponderne penalmente e civilmente
A cura dell?Avv. Flavio Saltarelli
(da Fondo Ski Alp febbraio 2006)
L'Avvocato Saltarelli mi dovrebbe spiegare da quando l'onere della prova e' sato invertito negli incidenti avvenuti in montagna.
Che io sappia l'inversione dell'onere (cioé il dover dimostrare la propria innocenza) è previsto in pochi casi, e tra questi non rientrano i casi di incidenti alpinistici o sci-alpinistici
(CUT)
da passolento » gio mar 16, 2006 19:10 pm
Il Forum è uno spazio dincontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dellalpinismo, dellarrampicata e dellescursionismo.
La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.