macs ha scritto:Io spero che il tuo discorso sia riferito solo all'ambito delle competizioni ed al massimo a quei luoghi dove, sotto pendii potenzialmente pericolosi, corrono piste aperte al 'grande' pubblico pagante oppure delle vie di comunicazione.
quote]
Premesso che quello deve essere l?unico scopo della bonifica dei pendii (ma quali altri scopi ci potrebbero essere??),secondo me:
- è meglio bonificare un pendio potenzialmente pericoloso per i siti suddescritti e lasciare al buon senso dei sciatori sciare fuoripista i restanti pendii a proprio rischio e pericolo, che apporre un semplice cartello (o ordinanza che sia, visto che da noi vanno di moda) di divieto di fuoripista piazzando magari qualche poliziotto a correre dietro e a dar multe al primo che mette uno sci fuori dalla pista, sapendo benissimo che ci sarà sempre qualcuno che non lo rispetterà col rischio quindi di provocare una valanga che poi investa il povero sciatore che tranquillo e beato sciava in pista, convinto di essere al sicuro.
Certo è molto più facile(e soprattutto, ho paura, meno costoso!!!) porre un semplice divieto e poi dare tutta la colpa allo sciatore di turno, che non organizzare un serio piano di prevenzione e bonifica...
Quoto
La mia paura è che le forze dell'ordine si accaniscano verso quei freeriders che iniziano, o finiscono, i loro itinerari nelle vicinanze delle piste o degli impianti.
Essendo io uno snoboarders i miei itinerari di solito li concepisco come appena sovrascritto.
Sono al corrente della esistenza delle ciaspe ma, avendo proveto + volte, mi sono reso conto che i tempi di salita sono quasi raddoppiati rispetto agli sci con pelli.
Non mi interessa neanche la fatica, ma il tempo a volte è veramente troppo(x me).
Non vorrei mai che, si accanissero verso noi bilama.