Siloga66 ha scritto:Allora: andate al Rif. Coldai in Civetta. Fatevi dare quella bibbia che è il libro delle salite. (non spiegazzare le pagine, verreste gambizzati dal gestore). Andate all'agosto 1989. Ci troverete una scritta che sembra la scrittura di un bambino di 6 anni. La scritta dice: "Fatta la via Aste-Susatti, il mio nome e cognome, quello del mio compagno, sòn ciucchi".
Non ricordo se l'avevo già raccontata sul forum, comunque arriviamo al rifugio dopo aver fatto la via in questione. Io vado in bagno e quando esco trovo 4 birre medie sul tavolo. Il mio socio mi dice: "doi a testa entanto". Assieme a queste un piatto di pasta, poi ancora birre. Poi iniziamo a grappe al mirtillo, ma tante, ma tante, ma tante. All'ora di chiusura del rifugio, dovevamo alzarci. Avevamo una tendina nei prati tra il rifugio e il laghetto. Io mi alzo e volo per terra con la sedia e due o tre bicchieri. Il mio socio fa per tirarmi su e vola a terra anche a lui. A questo punto, tutta la gente che c'era nella sala da pranzo (era un bel pò che ci guardavano e ridevano) si alza per vedere come facciamo ad uscire. Appena passata la porta della sala da pranzo volo di nuovo a terra. Non ero piu in grado di connettere. La "balla" mi è salita tutta in un colpo e con una potenza inaudita. Fuori è buio. Ci saranno 20 persone a guardarci. Noi, o io o il mio socio, o tutti e due non si fanno 10 metri senza cadere. Chissà come raggiungiamo la tendina nel buio. Il giorno dopo mi sveglio. Il mio amico è mezzo dentro la tenda e mezzo fuori (con le gambe in braghette corte e piedi nudi). Sull'alluce del piede ha del sangue che cola. Un'anatra gli sta beccando il ditone mentre lui dorme. Piu tardi mi dirà che sognava e che gli sembrava appunto che qualcosa gli beccasse il ditone. Verso le 10 del mattino siamo al Coldai a suon di limonate con delle facce cadaveriche e una nausea che non vi dico. Il Dante (figlio del gestore) ha compassione di noi e ci fa scendere gli enormi zaini con la teleferica (siamo stati li 5 giorni). In valle ci riprendiamo un pò e viene l'idea: andiamo a Cortina a giocare a minigolf. Io ho un male cane ad una caviglia. Mi devo essere fatto male in una delle cadute di ieri sera. (PS: non avevo ancora fatto gli studi per infermiere). A Cortina il tipo del minigolf sentendoci parlare ci chiede da dove veniamo. Quando gli diciamo che siamo della Val di Fiemme, tira fuori 3 bicchieri e una bottiglia di rosso. Il primo bicchiere va giu a fatica poi il diesel si scalda e 3 ore dopo abbiamo in parte recuperato la "balla" del giorno prima. Alla sera io guidavo la Horizon pagata 350.000 lire del mio amico e lui sul sedile di fianco si è fatto da Cortina a Cavalese (100 km) coi piedi nudi fuori del finestrino perchè il famoso formaggio "puzzone di Moena" era niente in confronto. A cavalese andiamo al pub a berci 2-3 birre. Fine della settimana in Civetta 1989.
ah ah ah ah ah!!!!!!!!!!





queste si che sono avventure!
grande!!
