Omicidio Ilaria Alpi: «Sequestro finito male» Le conclusioni della commissione di inchiesta sull'omicidio della giornalista del Tg3 e dell'operatore tv Miran Hrovatin
La giornalista Ilaria Alpi, uccisa in Somalia nel '94 (Ansa)
ROMA - La giornalista del Tg-3 Ilaria Alpi e l'operatore televisivo Miran Hrovatin, furono uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio per un tentativo di sequestro finito male. È quanto ha stabilito la commissione parlamentare di inchiesta sul caso presieduta da Carlo Taormina (Forza Italia) che oggi ha approvato a maggioranza (12 a 7) la relazione finale.
SEDUTA SEGRETATA - La commissione ha annunciato che trasmetterà gli atti raccolti alla Procura generale di Perugia per la revisione della condanna passata in giudicato di Hashi Omar Hassan, l'unica persona arrestata fino ad oggi per questa vicenda. La seduta di oggi della commissione non è stata resa pubblica.
OPPOSIZIONE CONTRARIA - Dei 20 componenti dell'organismo era assente Mauro Bulgarelli (Verdi), autosospesosi; la relazione è passata con i voti di maggioranza, 12 a 7, l'opposizione ha votato contro giudicando «inaccettabili» le conclusioni: «Chiudono il caso proponendo una verità senza prove - dicono i parlamentari del centrosinistra - quando invece il caso rimane aperto in quanto le causali non sono chiarite, non sono individuati gli esecutori e i possibili mandanti». La commissione, che si è insediata il 21 gennaio 2004, chiude i lavori a distanza di circa 2 anni dopo aver ottenuto 3 proroghe.
GLI AVVOCATI: TESI ILLOGICA - Di «tesi illogica» parlano invece gli avvocati della famiglia Alpi. «I lavori della Commissione di inchiesta - hanno spiegato in una memoria - hanno risentito dell'indirizzo prescelto dal presidente Carlo Taormina, il quale dopo aver inizialmente manifestato la volontà di approfondire le indagini in tutte le direzioni, ha improvvisamente sposato, senza riserva la tesi sostenuta da Giancarlo Marocchino, secondo cui l'omicidio sarebbe stato commesso casualmente nel corso di un tentativo di sequestro. Una tesi illogica».
