da kelm » sab feb 18, 2006 11:04 am
da SAFFO78 » sab feb 18, 2006 16:17 pm
kelm ha scritto:Leggo a cura dell'avvocato Saltarelli che chi, in una gita, si unisce a persone meno preparate, e anche tacitamente è investito di un potere organizzativo, in caso di incidente risponde dei reati di omicidio colposo o lesioni colpose, e che non è facile per lui contestare gli addebiti dei consulenti del PM (di solito guide alpine) in una materia come la nivologia.
Consiglio: uscire solo con amici con esperienza pari alla propria.
Ma io mi chiedo: se uno si aggrega e io gli dico a tuo rischio e pericolo sono ugualmente responsabile?
E se uno del gruppo si porta dietro un amico inesperto che poi si fa male, io che magari quel giorno ho organizzato la gita ma quello non lo volevo con noi sono responsabile? E che dovevo fare per cautelarmi, legarlo a un albero?
Perché una volta è successo che a uno gli ho detto: tu con noi non vieni, non è una gita adatta a te, ma lui ci seguiva ugualmente, a distanza, e poi è finito sopra un salto di roccia e per un pelo non è finito giù.
da kelm » dom feb 19, 2006 8:48 am
SAFFO78 ha scritto:diverso se parliamo di acccompagnamento amatoriale, del CAI o comunque volontario.
da SAFFO78 » dom feb 19, 2006 14:38 pm
kelm ha scritto:SAFFO78 ha scritto:diverso se parliamo di acccompagnamento amatoriale, del CAI o comunque volontario.
grazie D.C., io mi riferivo comunque alle uscite tra amici, senza Cai o istruttori o altro: pare che anche lì, se nel gruppo c'è uno più esperto, o che organizza la gita, sia responsabile penalmente e civilmente se uno meno esperto si fa male. Che ciò avvenga con gli accompagnatori professionali o quelli del Cai mi pare giusto, ma tra amici mi pare eccessivo, nel gruppo c'è sempre uno più imbranato, e non credo che sia sufficiente dirgli di non venire, se poi ti segue sono guai.
ciao
da AleMao » dom feb 19, 2006 15:30 pm
da seba » lun feb 20, 2006 15:46 pm
da dags1972 » lun feb 20, 2006 16:13 pm
seba ha scritto:..una soluzione potrebbe essere quella di far scrivere e firmare a tutti i compagni di gita, una dichiarazione dove ,all'incirca,viene dichiarato che l'uscita programmata tutti assieme è alla loro portata di tutti e che viene fatta in compagnia con pari capacità di valutazione e di conoscenza dei pericoli..in partica una specie di liberatoria che ognuno fà verso gli altri
da esteban » gio feb 23, 2006 16:48 pm
SAFFO78 ha scritto:Ritonando al caso che descrivevi.... Se tu vai in montagna con altra gente e qualcuno disgraziatamente si fa fa male...Risponde SEMPRE il soggetto con maggior esperineza. Se ad esempio vi e' un istruttore, una guida oppure un soggetto di dimostrata e/o dimostrabile esperienza la rogna se la becca lui! E' per questo che nell'affrontare una gita/corso con altre persone si deve sempre fare attenzione ai soggetti con minore esperienza, istruendoli e indicandogli, SEMPRE DAVANTI A TESTIMONI, i potenziali pericoli.
da Buzz » gio feb 23, 2006 17:12 pm
da bummi » gio feb 23, 2006 17:27 pm
Buzz ha scritto:tutto ciò è pazzesco e risibile
chi lo decide il "grado di esperienza"?
è misurabile come per le pile, quanto sono cariche?
che tu abbia titolo o non abbia titolo per farlo, se tu ti poni come referente organizzativo, perchè hai effettivamente più esperienza o se non ce l'hai e carpisci in questo modo la fiducia altrui; che tu lo faccia a scopo pecuniario o con altri fini...
ma deve essersi chiaramente configurato, in un determinato momento, il rapporto di accompagnato e di accompagnatore
perchè i giudici, per fortuna, non è che siano balzani personaggi che cadono dalle nuvole...
magari ci mettono un pò a capire una materia che non conoscono,
per questo esistono le perizie, che vengono affidate a chi quella materia la conosce...
ma alla fine, nella maggior parte dei casi, il buon senso prevale.
da Kluge » gio feb 23, 2006 18:59 pm
da Ciccio powdermissile » gio feb 23, 2006 19:11 pm
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