Responsabilità penale

Sci fuori pista, snowboard, scialpinismo

Responsabilità penale

Messaggioda kelm » sab feb 18, 2006 11:04 am

Leggo a cura dell'avvocato Saltarelli che chi, in una gita, si unisce a persone meno preparate, e anche tacitamente è investito di un potere organizzativo, in caso di incidente risponde dei reati di omicidio colposo o lesioni colpose, e che non è facile per lui contestare gli addebiti dei consulenti del PM (di solito guide alpine) in una materia come la nivologia.
Consiglio: uscire solo con amici con esperienza pari alla propria.
Ma io mi chiedo: se uno si aggrega e io gli dico a tuo rischio e pericolo sono ugualmente responsabile?
E se uno del gruppo si porta dietro un amico inesperto che poi si fa male, io che magari quel giorno ho organizzato la gita ma quello non lo volevo con noi sono responsabile? E che dovevo fare per cautelarmi, legarlo a un albero?
Perché una volta è successo che a uno gli ho detto: tu con noi non vieni, non è una gita adatta a te, ma lui ci seguiva ugualmente, a distanza, e poi è finito sopra un salto di roccia e per un pelo non è finito giù.
Avatar utente
kelm
 
Messaggi: 48
Iscritto il: ven feb 27, 2004 22:31 pm
Località: nordest

Re: Responsabilità penale

Messaggioda SAFFO78 » sab feb 18, 2006 16:17 pm

Ciao,


esiste una legislazione completa e precisa che vigila sull'accompagnamenteo in montagna professionistico, purtroppo il caso e' diverso se parliamo di acccompagnamento in montagna amatoriale, del CAI o comunque volontario.

C'e' una sorta di buco amministrativo....come ce ne sono tanti!!! A causa di questa lacuna, in caso di controversia legale, viene applicato il codice giuridico per l'accompagnamento professionistico, ma COME ESPRESSAMENTE SPECIFICATO "CON MINOR RIGORE"...cosa voglia dire non lo so di preciso, e' tutto affidato al buon senso.... :roll:

Se ti interessa, ti consiglio l'istruttiva lettura di:
?La responsabilita? nell?accompagnamento in montagna? di Vincenzo Torti.
Un ottimo manuale, io me lo sono studiato, assieme ad altri testi, quando ho sostenuto l'easame da Istruttore di Speleologia della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI. Mi e' stato utile anche a nella preparazione delll'esame per guida Speleologica e Canyoning (figura professionale).

Ritonando al caso che descrivevi.... Se tu vai in montagna con altra gente e qualcuno disgraziatamente si fa fa male...Risponde SEMPRE il soggetto con maggior esperineza. Se ad esempio vi e' un istruttore, una guida oppure un soggetto di dimostrata e/o dimostrabile esperienza la rogna se la becca lui! E' per questo che nell'affrontare una gita/corso con altre persone si deve sempre fare attenzione ai soggetti con minore esperienza, istruendoli e indicandogli, SEMPRE DAVANTI A TESTIMONI, i potenziali pericoli.

Se ti muovi in montagna e uno vuole venire con te, ma tu gli dice DI NO davanti atestimoni, poi questo si fa male...tu sei nel giusto!! Se Vai in montagna e incontri deigli "imbranati" sconosciuti, sull'orlo di un precipizzio e non fai nulla......Se questi si ammazzano...potresti finire nei guai TU!!! Non sto' scherzando, e gia' successo!!

E' molto importante che tu possa dimostrare di aver fatto di tutto per impedirgli di ammazzarsi...anche semplicemente a parole!!


spero di esserti stato utile, comunaque per una piena comprensione del problema ti consiglio vivamente la lettura del manuale di Vincenzo Torti.


Saluti!


D.C.



kelm ha scritto:Leggo a cura dell'avvocato Saltarelli che chi, in una gita, si unisce a persone meno preparate, e anche tacitamente è investito di un potere organizzativo, in caso di incidente risponde dei reati di omicidio colposo o lesioni colpose, e che non è facile per lui contestare gli addebiti dei consulenti del PM (di solito guide alpine) in una materia come la nivologia.
Consiglio: uscire solo con amici con esperienza pari alla propria.
Ma io mi chiedo: se uno si aggrega e io gli dico a tuo rischio e pericolo sono ugualmente responsabile?
E se uno del gruppo si porta dietro un amico inesperto che poi si fa male, io che magari quel giorno ho organizzato la gita ma quello non lo volevo con noi sono responsabile? E che dovevo fare per cautelarmi, legarlo a un albero?
Perché una volta è successo che a uno gli ho detto: tu con noi non vieni, non è una gita adatta a te, ma lui ci seguiva ugualmente, a distanza, e poi è finito sopra un salto di roccia e per un pelo non è finito giù.
SAFFO78
 
Messaggi: 146
Images: 3
Iscritto il: ven set 02, 2005 11:23 am

Re: Responsabilità penale

Messaggioda kelm » dom feb 19, 2006 8:48 am

SAFFO78 ha scritto:diverso se parliamo di acccompagnamento amatoriale, del CAI o comunque volontario.

grazie D.C., io mi riferivo comunque alle uscite tra amici, senza Cai o istruttori o altro: pare che anche lì, se nel gruppo c'è uno più esperto, o che organizza la gita, sia responsabile penalmente e civilmente se uno meno esperto si fa male. Che ciò avvenga con gli accompagnatori professionali o quelli del Cai mi pare giusto, ma tra amici mi pare eccessivo, nel gruppo c'è sempre uno più imbranato, e non credo che sia sufficiente dirgli di non venire, se poi ti segue sono guai.
ciao
Avatar utente
kelm
 
Messaggi: 48
Iscritto il: ven feb 27, 2004 22:31 pm
Località: nordest

Re: Responsabilità penale

Messaggioda SAFFO78 » dom feb 19, 2006 14:38 pm

Che sia una gita CAI o fra amici...o che sia una qulsiasi forma di accompagnamento volontario....per la legge non fa differenza. Diverso e' solo nel caso delle guide professionistiche e forse nei corsi CAI e non.


Comunque il libro che ti ho consigliato, ne parla espressamente anche nel caso di gite fra amici.


Saluti





kelm ha scritto:
SAFFO78 ha scritto:diverso se parliamo di acccompagnamento amatoriale, del CAI o comunque volontario.

grazie D.C., io mi riferivo comunque alle uscite tra amici, senza Cai o istruttori o altro: pare che anche lì, se nel gruppo c'è uno più esperto, o che organizza la gita, sia responsabile penalmente e civilmente se uno meno esperto si fa male. Che ciò avvenga con gli accompagnatori professionali o quelli del Cai mi pare giusto, ma tra amici mi pare eccessivo, nel gruppo c'è sempre uno più imbranato, e non credo che sia sufficiente dirgli di non venire, se poi ti segue sono guai.
ciao
SAFFO78
 
Messaggi: 146
Images: 3
Iscritto il: ven set 02, 2005 11:23 am

Messaggioda AleMao » dom feb 19, 2006 15:30 pm

Purtoppo per la legge italiana vale il detto
"MEGLIO SOLI CHE ACCOMPAGNATI"...
...perchè molto spesso i signori legislatori la montagna la vedono solo alla TV...
Avatar utente
AleMao
 
Messaggi: 19
Iscritto il: mar gen 31, 2006 19:15 pm
Località: Trento

Messaggioda seba » lun feb 20, 2006 15:46 pm

..una soluzione potrebbe essere quella di far scrivere e firmare a tutti i compagni di gita, una dichiarazione dove ,all'incirca,viene dichiarato che l'uscita programmata tutti assieme è alla loro portata di tutti e che viene fatta in compagnia con pari capacità di valutazione e di conoscenza dei pericoli..in partica una specie di liberatoria che ognuno fà verso gli altri
Ultima modifica di seba il lun feb 20, 2006 15:48 pm, modificato 1 volta in totale.
Seba
PWDR dept.
Avatar utente
seba
 
Messaggi: 327
Images: 3
Iscritto il: lun mar 24, 2003 15:06 pm
Località: udine

Messaggioda dags1972 » lun feb 20, 2006 16:13 pm

seba ha scritto:..una soluzione potrebbe essere quella di far scrivere e firmare a tutti i compagni di gita, una dichiarazione dove ,all'incirca,viene dichiarato che l'uscita programmata tutti assieme è alla loro portata di tutti e che viene fatta in compagnia con pari capacità di valutazione e di conoscenza dei pericoli..in partica una specie di liberatoria che ognuno fà verso gli altri


utile per pareggiare il tavolo della scrivania che balla
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
----
Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
---
Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
dags1972
 
Messaggi: 5362
Images: 9
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varazze

Re: Responsabilità penale

Messaggioda esteban » gio feb 23, 2006 16:48 pm

SAFFO78 ha scritto:Ritonando al caso che descrivevi.... Se tu vai in montagna con altra gente e qualcuno disgraziatamente si fa fa male...Risponde SEMPRE il soggetto con maggior esperineza. Se ad esempio vi e' un istruttore, una guida oppure un soggetto di dimostrata e/o dimostrabile esperienza la rogna se la becca lui! E' per questo che nell'affrontare una gita/corso con altre persone si deve sempre fare attenzione ai soggetti con minore esperienza, istruendoli e indicandogli, SEMPRE DAVANTI A TESTIMONI, i potenziali pericoli.


Non sono d'accordo. Secondo quanto indicato da l'avvocato Torti, nel caso sopra citato risponde il soggetto con maggiore esperienza, solo se gli altri si affidano a lui.
Mi spiego: se il tizio che si è fatto male ha scelto quella gita solo perché c'era il suo amico caio che aveva più esperienza di lui (altrimenti non avrebbe mai intrapreso quella gita per conto suo o con un pari livello), l'amico caio è responsabile.
Precisazione: ovviamente il danno cagionatosi dev'essere correlato all'affidamento; se io vado a fare una cresta col mio amico, affidandomi a lui perché è più esperto, non posso addebitare a lui - per esempio - un'eventuale slogatura della caviglia lungo il sentiero di avvicinamento.
Avatar utente
esteban
 
Messaggi: 334
Images: 35
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Aosta

Messaggioda Buzz » gio feb 23, 2006 17:12 pm

tutto ciò è pazzesco e risibile

chi lo decide il "grado di esperienza"?

è misurabile come per le pile, quanto sono cariche?

che tu abbia titolo o non abbia titolo per farlo, se tu ti poni come referente organizzativo, perchè hai effettivamente più esperienza o se non ce l'hai e carpisci in questo modo la fiducia altrui; che tu lo faccia a scopo pecuniario o con altri fini...

ma deve essersi chiaramente configurato, in un determinato momento, il rapporto di accompagnato e di accompagnatore

perchè i giudici, per fortuna, non è che siano balzani personaggi che cadono dalle nuvole...

magari ci mettono un pò a capire una materia che non conoscono,
per questo esistono le perizie, che vengono affidate a chi quella materia la conosce...

ma alla fine, nella maggior parte dei casi, il buon senso prevale.
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda bummi » gio feb 23, 2006 17:27 pm

Buzz ha scritto:tutto ciò è pazzesco e risibile

chi lo decide il "grado di esperienza"?

è misurabile come per le pile, quanto sono cariche?

che tu abbia titolo o non abbia titolo per farlo, se tu ti poni come referente organizzativo, perchè hai effettivamente più esperienza o se non ce l'hai e carpisci in questo modo la fiducia altrui; che tu lo faccia a scopo pecuniario o con altri fini...

ma deve essersi chiaramente configurato, in un determinato momento, il rapporto di accompagnato e di accompagnatore

perchè i giudici, per fortuna, non è che siano balzani personaggi che cadono dalle nuvole...

magari ci mettono un pò a capire una materia che non conoscono,
per questo esistono le perizie, che vengono affidate a chi quella materia la conosce...

ma alla fine, nella maggior parte dei casi, il buon senso prevale.


Concordo.
La materia sarebbe molto più semplice se chi giudicasse tenesse presente che nel nostro paese vige un principio di legge secondo il quale gli unici abilitati ad esercitare l'accompagnamento professionale delle persone in montagna sono le Guide Alpine.
Negli altri casi, anche in quello di un "esperto" che accompagna un gruppo di neofiti, che tipo di rapporto giuridico si può instaurare fra questi soggetti? Nessuno.
Chi va con un "esperto" affidandosi alle sue mani si affida comunque in maniera incauta ad un soggetto non abilitato. Voi andreste su una barca a vela guidata da un soggetto che ha come unica qualifica quella di farmacista?
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda Kluge » gio feb 23, 2006 18:59 pm

In ogni caso non si puo' prescindere dal nesso di causalita' che DEVE essere dimostrato tra l'azione e il danno.
Sia nel caso dell'accompagnamento (affidamento) che nell'uscita tra amici, se qualcuno subisce un danno deve essere dimostrato che il danno deriva direttamente dall'azione errata (per ignoranza, imperizia o imprudenza) di qualcuno.
E' qui che entra in gioco l'eventuale titolo di un istruttore o guida, che non puo' ignorare per esempio come si deve far sicura al compagno o come valutare un pendio innevato palesemente pericoloso (e gia' questo e' piu' complicato da dimostrare).
La responsabilita' penale non e' "automatica" in nessun caso.
Ciao

l.
Avatar utente
Kluge
 
Messaggi: 121
Images: 3
Iscritto il: mar mag 31, 2005 15:23 pm
Località: Roma

Messaggioda Ciccio powdermissile » gio feb 23, 2006 19:11 pm

Possiamo riallacciarci all'incidente del TOPO in Austria, che è stato travolto da una slavina mentre nessuno lo cagava, e se non aveva un culo così era ancora lì adesso.

Ecco perchè secondo me in montagna è bene non prendersi responsabilità se non si ha un titolo riconosciuto legalmente, non per questo non bisogna andare per monti con amici, ma meglio se affiatati conosciuti e non in troppi.
Gli accompagnatori lasciamoli fare alle guide ed ai maestri di sci, che sono pagati profumatamente per quello. Si certo si può portare la cugina o l'amica ad imparare a sciare al campetto di Gressoney, ma non si può portare qualcuno in montagna, si può solamente andare in sieme.

Onde evitare spiacevoli conseguenze giuridiche ma soprattutto morali e di coscienza, è bene pensarci prima.

Ciao Ciccio.
Al cospetto della Montagna non sei nessuno, Essa non si deve accorgere del tuo passaggio.
Avatar utente
Ciccio powdermissile
 
Messaggi: 230
Images: 16
Iscritto il: lun ott 03, 2005 17:11 pm
Località: Vallèe


Torna a Freeride - Scialpinismo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.