Scusate, ma il vostro paragone tra il fondamentalismo cattolico o cristiano e quello mussulmano mi sembrano abbastanza irragionevoli e fuori luogo.
L'
Anticristo di Nietzsche, l'evoluzionismo di Darwin, la definizione della religione come oppio dei popoli di Marx, il dio come identificazione paterna di Freud dove li mettete?
Tutte posizioni non solo critiche ma anche blasfeme nello sfidare credenze consolidate del cristianesimo degli ultimi due secoli?
L'inquisizione e' finita piu' di tre secoli fa.
A Gesu' Cristo gli hanno fatto fare il comico, il cantante, o l'invasato alla ricerca di se stesso. Ma non per questo chicchessia ha minacciato di morte nessuno.
Che dire di quei cantanti esplicitamente blasfemi che circolano da un po' di anni? Secondo voi cosa succederebbe se improvvisamente si facesse lo stesso nei confronti degli islamici? Cosi', proviamo a fare un'esercizio di immaginazione ...
Le pretese cattoliche, seppur discutibili, sono comunque all'interno di un dibattito e contesto democratico e non usano mezzi coercitivi violenti. Un contesto, il nostro, che ha fatto vincere principi tipicamente anti-cristiani come il divorzio e l'aborto, paradossalmente supportati da una porzione di cattolici.
Nessun giornale oserebbe esprimere un'anticlericalismo ed una critica all'islam analogo a quello rivolto a cattolici e cristiani. E questo dimostra una preoccupante soggezione alla minaccia violenta dei fondamentalisti mussulmani.
A CL ci son passato. Non e' stato esattamente piacevole perche' criticare la' era abbastanza difficile e respiravo un'atmosfera da setta. Almeno per come l'ho esperito io. Ma alla fine c'e' una bella differenza tra predicare un'esclusivismo discutibile, ma sostanzialmente non violento, e quello che sembra affiorare da parecchi gruppi mussulmani, che urlano, agitano il corano e bruciano le bandiere.
Capisco che questi fenomeni devono essere analizzati bene ed deve essere evitata una loro strumentalizzazione, ma sottovalutarli eccessivamente rischia di farci perdere terreno per quanto riguarda il nostro secolarismo.
A proposito di esperienze personali, devo dire che ho conosciuto diversi mussulmani molto aperti. Ma spesso erano vittime del loro contesto religioso per cui lei era in qulche modo costretta a tenere il velo, e lui a seguire certi codici comportamentali.
Un mio compagno di casa lamentava, dopo aver rigettato la sua appartenenza all'islam, come in moschea e nei gruppi religiosi, non era ammesso interrogare, mettere in discussione e dubitare su niente. E c'e' mancato poco che diventasse militante fondamentalista pure lui. Insomma, spesso la maggior parte sono vittime della chiusura che li circonda, e su loro, probabilmente, bisognerebbe far leva per incoraggiare delle aperture.
Ciao
Lorenzo