Roberto ha scritto:Viviamo in una società multietnica, che sempre più mischierà religini, colore della pelle, lingua, culture; è da sciocchi pensare di risolvere tutto emarginando il diverso.
Dobbiamo abituarci a chi ha modi di vita diversi e non possimo pensare di potrer imporre a questi il nostro modo.
Con il tempo e le generazioni, tutto ciò diventerà un ricordo, ma ora il "mischiamento" crea tensioni e incomprensioni.
Ora bisognerebbe smorzare i toni, evitare il confronto/scontro ed invece, si fa di tutto per infiammare l'ignoranza della gente, che sta nie paesi islamici e da noi.
Atteggiamenti chiusi ed intolleranti, da noi, come nei paesi islamici, non aiutano nessuno.
Io non capisco.
Da un lato ci si lamenta delle ingerenze del Vaticano nella politica e nella societa'. Una societa' nella quale, dopo secoli di sforzi, si e' cercato di buttare le basi del secolarismo, ovvero una cultura ed un sistema politico che costituisse una piattaforma in cui persone appartenenti a diverse religioni potessero esprimere il loro credo.
Abbiamo superato l'inquisizione ed abbiamo conquistato la liberta' di espressione, pensiero e con questi la liberta' di stampa. Anche se ovviamente bisogna distinguere tra l'insulto e l'offesa gratuiti e la critica ragionevole.
Al contrario, per gran parte degli islamici, non ci puo' essere separazione tra religione e stato. Il Corano decide come gestire la morale e molte questioni pubbliche. Potete chiedere questo a qualsiasi leader mussulmano non perseguitato: il Corano non e' suscettibile di interpretazione.
Se vado in Arabia non posso andare alla messa perche' la liberta' di culto non esiste. La cosa non mi piace ed anche per questo in Arabia non ci andrei a vivere. Ma allo stesso tempo non tollero che molti dei valori conquistati nel mio paese vengano minacciati attraverso la violenza, da una religione. Qualunque essa sia.
Si arriva ad un punto in cui la tolleranza non e' tollerabile.
Altrimenti si diventa delle puttane culturali, ovvero persone
adulterate, che tradiscono la propria natura, il proprio modo di essere, la propria cultura.
Anche se il giornale Danese e' di destra, in seguito ha offerto lo spunto a molti giornali di sinistra, soprattutto in Francia, di riproporre la sfida.
E' vero che la politica occidentale (troppo facile accusare solo gli USA e non mettere in mezzo coloro che agli USA gli leccano il culo, ovvero tutto l'Occiedente) hanno estremizzato ed irrigidito gli Islamici. Ma allora cosa dobbiamo fare? Tapparci la bocca ogni qual volta si ha a che fare con il popolo di Allah? (che poi, sarebbe lo stesso dio dei cristiani ed ebrei)
Soprattutto ora che l'immigrazione mussulmana cresce progressivamente?
Io penso che questo conflitto sia necessario, spero che serva ai mussulmani ad accettare la critica ed a tutti ad esprimere liberamente cio' che si pensa, senza la paura di essere linciati o perseguitati.
Ciao
Lorenzo