Zietta ha scritto:cosa intendente per "dominante azzurra"?

Quando si viveva di pellicole c'erano diverse emulsioni tarate per determinate temperature di colore. Ora sarebbe da chiedersi cosa si intende per temperatura di colore, perchè è in base ad essa che anche nelle digitale sono tarati determinati parametri per il bilanciamento del bianco.
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http://www.nadir.it/tec-crea/te_filtri- ... efault.htm
copio e incollo la parte più interessante per il discorso colore
Se si riscalda un corpo metallico nero aggiungendo una quantità sempre crescente di energia termica, si otterrà una emissione di radiazione elettromagnetica, dapprima nella banda dell'infrarosso termico, poi nella zona dell'infrarosso attinico, fino a raggiungere la banda spettrale della luce visibile. Il corpo metallico riscaldato diventerà dapprima rosso, poi arancione e giallo. Quando tutte le lunghezze d'onda proprie della luce visibile saranno state emesse, il corpo riscaldato apparirà completamente bianco (calor bianco).
Da quanto detto fin qui, appare chiaro che ad ogni scarto di temperatura corrisponde una proporzionale variazione nel colore del corpo riscaldato. Misurando queste variazioni con un termocolorimetro, si può determinare la temperatura di colore, o temperatura cromatica di una qualsiasi fonte di radiazioni elettromagnetiche visibili.
Questa temperatura di colore si misura in gradi Kelvin (°K), o più semplicemente Kelvin (K).
Si veda la tabella qui sotto.

Le emulsioni fotografiche sono tarate per una temperatura di colore di 5600K (luce diurna normale, flash), oppure per 3200K (luce al tungsteno, lampade fotografiche al quarzo-iodio). Pressoché introvabili ormai le pellicole tarate a 3400K e destinate all'uso con lampade Photoflood.
Che cosa succede se si utilizza una fonte di luce caratterizzata da una temperatura di colore diversa da quella per cui la pellicola è tarata? Semplicemente che l'immagine sarà affetta da vistose e spesso sgradevoli dominanti cromatiche. Se la fonte luminosa ha una temperatura di colore maggiore di quella per cui è tarata la pellicola, l'equilibrio cromatico dell'immagine risulterà spostato verso l'azzurro; al contrario, se la fonte luminosa ha una temperatura di colore inferiore a quella per cui è tarata la pellicola, l'equilibrio cromatico dell'immagine risulterà spostato verso il rosso.
Quanto detto vale soprattutto per le pellicole invertibili: nelle pellicole negative le dominanti cromatiche possono essere corrette in fase di stampa, anche se per lavori di qualità professionale esistono pellicole negative tarate per luce artificiale.
puoi immaginarti che un sistema del genere sia insito anche nel funzionamento dei sensori delle fotocamere digitali. A seconda delle diverse tipologie di sorgenti luminose ci saranno diverse impostazioni di bilanciamento del bianco che altrimenti apparirebbe non più come dovrebbe, cioè semplicemente bianco. Sembra una frase un po' banale ma la "questione neve" con dominante azzurra si è presentata più volte negli ultimi giorni e sarebbe molto interessante capirne il perchè. Non pensavo che la neve potesse mandare in palla la regolazione automatica delle digitali.