Mi fa paura!

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda andreag » mer gen 25, 2006 18:07 pm

Herman ha scritto:..sulla mariacher in classica, voleva dire 3 secondi, non 30..



Herman, studiare un po' di fisica elementare....

:twisted: :twisted:

In 3 secondi di caduta libera partendo da fermi si fanno quasi 40 m di volo.....

y = 0.5xgxt^2 (g=9.8)

:wink:

pare impossibile che duri così poco eh????

8O 8O

Andrea
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Messaggioda Herman » mer gen 25, 2006 18:28 pm

:roll: la accendo? :roll: :wink:
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Messaggioda steazzali » mer gen 25, 2006 19:11 pm

io una piccola sperienza simile l'ho vissuta in macchina, anche se volare in montagna deve essere ben più terribile.
però ci sono un po' di curiosità sulle quali vorrei confrontarmi.

avevo 18 anni, ero in macchina con altri 3 amici, ero seduto dietro. il tipo che guidava andava forte, ma forte forte, su una strada di campagna. dopo una curva c'era un po' di ghiaia e siamo andati nell'altra corsia dove arrivava un'altra macchina, per schivarla ha sterzato di colpo, ci giriamo in testa coda, finiamo all'indietro giù dall'argine, poi ci capottiamo e la macchina finisce nel fosso.

fin qui saranno stati che so 3 secondi, in effetti se ripenso mi sembrano molti di più, non ricordo di avere avuto paura, mi sentivo in una situazione simile a un video game dove le cose le vedi ma non accadono a te. ricordo alcuni pensieri rassegnati ma non so se ero convinto di morire, niente flashback o film della mia vita. fin qui ero in qualche modo "rilassato" e ricordo bene che ho pensato quasi ridendo "però...bella morte del c***o"

la paura, forte e di colpo è arrivata quando il vetro dietro la mia testa è esploso e ci siamo trovati nell'auto piena d'acqua a testa in giù . non riuscivo a sganciare la cintura, ricordo una fitta d'ira per non riuscire a trovare il bottoncino della cintura mentre ero convinto di soffocare. forse il fatto di non respirare è semplicemente inaccettabile per il cervello. l'acqua che è entrata mi è sembrata un'accelerazione degli eventi pazzesca. :roll: cioè se assimiliamo il periodo dell'incidente a un "volo", ne ricordo una parte silenziosa l'altra terribilmente burrascosa.
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Messaggioda Roberto » mer gen 25, 2006 20:22 pm

Guardate questo filamato e poi mettetevi nei panni del pilota:

http://www.ebaumsworld.com/videos/reactiontime.html
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Messaggioda sciallù » mer gen 25, 2006 20:27 pm

muore in maniera molto piacevole.




mah....
quasi quasi...
















(ah naturalmente non ho letto altro di questo topic che la prima storia...scusate)
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Messaggioda trivi » mer gen 25, 2006 20:44 pm

steazzali ha scritto:io una piccola sperienza simile l'ho vissuta in macchina, anche se volare in montagna deve essere ben più terribile.
però ci sono un po' di curiosità sulle quali vorrei confrontarmi.


penso che questa storia dei tempi dilatati la si provi in qualsiasi situazione in cui potenzialmente ogni istante è fondamentale... come se il cervello funzionasse molto più velocemente del solito.

a me è successo durante un incidente in bici: una macchina ha svoltato in una stradina laterale proprio mentre la stavo attraversando in bici, prendendomi in pieno.
ricordo che stavo pensando ad un passaggio di una via, e mentre volavo ho avuto la sensazione che una parte della mia testa continuasse a pensare a come risolvere quei movimenti di arrampicata, mentre l'altra mi diceva "ma sei stupido? ti stai uccidendo e pensi all'arrampicata?!" :lol: , nel contempo una terza parte mi ha dato l'impulso di saltare dalla bicicletta, tanto che il pedale si è accartocciato all'urto, la bici è finita sotto la macchina, mentre io l'auto non l'ho nemmeno sfiorata, l'ho saltata via.
Ma tutto come se non fossi io, come se fosse un videogame al rallenty, appunto. Poi, nel momento in cui ho sbattuto per terra, il tempo è di nuovo tornato normale
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

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Messaggioda KAZAN1975 » mer gen 25, 2006 20:51 pm

trivi ha scritto:
steazzali ha scritto:io una piccola sperienza simile l'ho vissuta in macchina, anche se volare in montagna deve essere ben più terribile.
però ci sono un po' di curiosità sulle quali vorrei confrontarmi.


penso che questa storia dei tempi dilatati la si provi in qualsiasi situazione in cui potenzialmente ogni istante è fondamentale... come se il cervello funzionasse molto più velocemente del solito.

a me è successo durante un incidente in bici: una macchina ha svoltato in una stradina laterale proprio mentre la stavo attraversando in bici, prendendomi in pieno.
ricordo che stavo pensando ad un passaggio di una via, e mentre volavo ho avuto la sensazione che una parte della mia testa continuasse a pensare a come risolvere quei movimenti di arrampicata, mentre l'altra mi diceva "ma sei stupido? ti stai uccidendo e pensi all'arrampicata?!" :lol: , nel contempo una terza parte mi ha dato l'impulso di saltare dalla bicicletta, tanto che il pedale si è accartocciato all'urto, la bici è finita sotto la macchina, mentre io l'auto non l'ho nemmeno sfiorata, l'ho saltata via.
Ma tutto come se non fossi io, come se fosse un videogame al rallenty, appunto. Poi, nel momento in cui ho sbattuto per terra, il tempo è di nuovo tornato normale

ovviamente le altre parti della testa hanno pietosamente evitato di rispondere..... :roll:
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Messaggioda Sidred » gio gen 26, 2006 11:05 am

Fortunatamente non ho esperienza in voli lunghi, ma mi sono bastati 30 cm di cordino che si allenta e l'unica cosa che ricordo è il dilatarsi del tempo, lavoro quasi quotidianamente in quota (pali e tralicci per telecomunicazioni e lavori su scale Soll, per chi le conosce) mi sono piazzato con il doppio cordino per avere le mani libere e cominciare il lavoro, appena ho trasferito il peso sull'imbrago dalle braccia uno dei due cordini si è assestato e sono scivolato giù di quei maledetti 30cm, ricordo ancora adesso di non aver avuto paura ero sereno ed ho avuto il tempo di guardarmi intorno l'orizzonte che cambiava prospettiva e la consapevolezza che tutto era finito, mi ricordo che sembravano essere passati minuti, ho avuto il tempo di vedere la chiave inglese che avevo in mano cadere e colpire il terreno 35m più sotto, poi mi sono trovato sul gradino di sotto in piedi e vivo, sono sceso tranquillamente, e quì mi ha preso il panico non sono più stato in grado di proseguire il lavoro mi ha riportato a casa il collega non riuscivo a guidare.
Ma se ci penso adesso ricordo distintamente il senso di pace e tranquillità di quel momento.

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Messaggioda MatteoD » gio gen 26, 2006 11:32 am

Roberto ha scritto:La comprensione che sono stato ad un passo dalla morte, non mi ha dato certo sicurezza e dopo, in occasioni di potenziale caduta pericolosa, la strizza è forte ma, almeno nel mio caso, non sufficente a farti cambiare attività o modo di farla, solo a stressarti di più.


Quoto e condivido al 100%
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Messaggioda x » ven gen 27, 2006 13:15 pm

Una volta sola ho avuto l´impressione di morire.
Anche io in quelli istanti, mentre volavo verso il ghiaione, ho avuto tanto tempo di pensare e rifflettere. A causa della dinamica del volo, che non stó a raccontare, attribuivo la colpa della mia imminente morte al mio socio che mi stava facendo sicura. Pensavo avesse sbagliato qualcosa. Siccome era diventato guida solo qualche settimana prima pesai: "Poveretto, adesso io mi ammazzo, ma lui avrá un sacco di rogne...........". Non mi sono fatto niente e lui é sempre guida. Inoltre non ha sbagliato niente.

Penso spesso che il mio ultimo pensiero era rivolto ai suoi futuri problemi, e non ai miei cari e un po´ mi sento in colpa per questo..
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Messaggioda Roberto » ven gen 27, 2006 13:32 pm

http://videos.streetfire.net/Player.asp ... 83D58D&p=0

Lo stesso incidente, ma visto da due punti diversi
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Messaggioda trivi » ven gen 27, 2006 17:05 pm

KAZAN1975 ha scritto:
trivi ha scritto:
steazzali ha scritto:io una piccola sperienza simile l'ho vissuta in macchina, anche se volare in montagna deve essere ben più terribile.
però ci sono un po' di curiosità sulle quali vorrei confrontarmi.


penso che questa storia dei tempi dilatati la si provi in qualsiasi situazione in cui potenzialmente ogni istante è fondamentale... come se il cervello funzionasse molto più velocemente del solito.

a me è successo durante un incidente in bici: una macchina ha svoltato in una stradina laterale proprio mentre la stavo attraversando in bici, prendendomi in pieno.
ricordo che stavo pensando ad un passaggio di una via, e mentre volavo ho avuto la sensazione che una parte della mia testa continuasse a pensare a come risolvere quei movimenti di arrampicata, mentre l'altra mi diceva "ma sei stupido? ti stai uccidendo e pensi all'arrampicata?!" :lol: , nel contempo una terza parte mi ha dato l'impulso di saltare dalla bicicletta, tanto che il pedale si è accartocciato all'urto, la bici è finita sotto la macchina, mentre io l'auto non l'ho nemmeno sfiorata, l'ho saltata via.
Ma tutto come se non fossi io, come se fosse un videogame al rallenty, appunto. Poi, nel momento in cui ho sbattuto per terra, il tempo è di nuovo tornato normale

ovviamente le altre parti della testa hanno pietosamente evitato di rispondere..... :roll:


più o meno... :lol:
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Messaggioda KAZAN1975 » ven gen 27, 2006 17:10 pm

trivi ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
trivi ha scritto:
steazzali ha scritto:io una piccola sperienza simile l'ho vissuta in macchina, anche se volare in montagna deve essere ben più terribile.
però ci sono un po' di curiosità sulle quali vorrei confrontarmi.


penso che questa storia dei tempi dilatati la si provi in qualsiasi situazione in cui potenzialmente ogni istante è fondamentale... come se il cervello funzionasse molto più velocemente del solito.

a me è successo durante un incidente in bici: una macchina ha svoltato in una stradina laterale proprio mentre la stavo attraversando in bici, prendendomi in pieno.
ricordo che stavo pensando ad un passaggio di una via, e mentre volavo ho avuto la sensazione che una parte della mia testa continuasse a pensare a come risolvere quei movimenti di arrampicata, mentre l'altra mi diceva "ma sei stupido? ti stai uccidendo e pensi all'arrampicata?!" :lol: , nel contempo una terza parte mi ha dato l'impulso di saltare dalla bicicletta, tanto che il pedale si è accartocciato all'urto, la bici è finita sotto la macchina, mentre io l'auto non l'ho nemmeno sfiorata, l'ho saltata via.
Ma tutto come se non fossi io, come se fosse un videogame al rallenty, appunto. Poi, nel momento in cui ho sbattuto per terra, il tempo è di nuovo tornato normale

ovviamente le altre parti della testa hanno pietosamente evitato di rispondere..... :roll:


più o meno... :lol:

:wink:
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Messaggioda giudirel » dom feb 19, 2006 10:17 am

Effettivamente si pensano cose strane.
Quello che per me è durato di più è stato l'essere trascinato giù da una slavina per quasi 300 metri di dislivello. Tra l'altro sono saltato giu da una barriera rocciosa senza neanche accorgermi portato dal torrente di neve.
Sono uscito fortunatamente illeso e anzi sono stato uno di quelli che è andato a chiamare i soccorsi visto che sono rimaste sotto una trentina di persone... anche se c'è stato solo un morto.
Ricordo il terrificante rumore di un enorme lenzuolo strappato e la crepa che si è aperta ad attraversare tutto il pendio pochi metri sopra di me sotto i piedi dei primi che scendevano (in effetti avevo da poco accelerato perchè mi era venuta la sensazione di essere in un posto del c....).
Poi mi ricordo lo spessore del lastrone su cui ero (un paio di metri!) e la mostruosa accelerazione verso il basso... il vano tentativo di tenere l'equilibrio e quello fortunato di tenere gli sci in alto in modo che non venissero risucchiati nel torrente furioso di blocchi. Mi ricordo anche come automaticamente con le braccia cercassi di spingere via i blocchi che mi arrivavano sopra.
La cosa è stata davvero interminabile... ore di tempo soggettivo... ma è realmente durata parecchi secondi.
Ma la cosa più sconvolgente è che l'unico pensiero che avevo oltre alla certezza di soccombere era che la luce del sole in mezzo al pulviscolo gelato mi dava un fastidio pazzesco agli occhi... mi dispiaceva prendere congedo dal mondo senza poterlo guardare.
A più di quindici anni di distanza anche se mi piace ancora lo sci alpinismo la mia personale valutazione delle condizioni dei pendi è molto più pessimista di quella di gran parte delle persone che frequento e per me non è infrequente fermarmi a metà di una gita perchè non mi fido.
Se io sia isterico o prudente non lo so.
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Messaggioda AlbertAgort » dom feb 19, 2006 11:35 am

giudirel ha scritto: la mia personale valutazione delle condizioni dei pendi è molto più pessimista di quella di gran parte delle persone che frequento e per me non è infrequente fermarmi a metà di una gita perchè non mi fido.
Se io sia isterico o prudente non lo so.


prudente.. pò

ci sono molti scialpinisti, che fanno gite fighe , OSA, che credono che i pendii più pericolosi siano quelli dai 23 ai 27 gradi...e che a 30° non cè pericolo perchè si scaricano subito...e non cè modo di convincerli che sbagliano...
che se domandi la differenza tra lastrone e valanga a debole coesione ti guardano così
Immagine


però alla fine fanno alpinismo senza farsi troppi problemi e pessimismo, al contrario di te (e di me)
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Messaggioda giudirel » dom feb 19, 2006 12:40 pm

però alla fine fanno alpinismo senza farsi troppi problemi e pessimismo, al contrario di te (e di me)

Si però io sono vivo (anche se con qualche ammaccatura) dopo 35 anni di mediocre carriera alpinistica... non mi sembra un risultato disprezzabile... è un campo in cui mi avvicino all'eccellenza!
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