M@zzo ha scritto:Se scieglie di delinquere lo fa per propria scelta (perchè l'uomo può scegliere) e ne paga le conseguenze.
Apprezzo questa tua visione ottimistica della scelta. L'uomo può scegliere?
Sì?
E da quando?
Posso darti un suggerimento a questa domanda?
Vuoi dirmi che i 250.000 indiani d'america sterminati da Cristoforo Colombo quando "ha scoperto" l'America hanno scelto di essere sterminati?
Oppure tutta e quanta l'Africa tra il 700 a tutt'ora ha scelto di essere colonizzata da uomo bianco, mandando regolare richiesta via fax alle seguenti nazioni: Italia, belgio, francia, olanda, inghilterra, e aggiungicene tu qualcuna?
O che mi dici dei carri russi dei compagni sovietici in Polonia ed altre due o trecento nazioncine di poco conto?
Ecco.
Se questa la chiami scelta, e se ovviamente come credo pensi che queste piccole "spontanee scelte" non determinino altro che felicità e spensieratezza e voglia di vivere, e nessun altro effetto collaterale, beh, quasi quasi mi trasferisco a Bergamo, a vivere: significa che inalate sostanze interessanti.
Saluti.
@Enzolino: mi deludi...

SInceramente il fatto che io ammazzo per un vaso da notte lo decido io in base all'importanza che do al vaso da notte...non credi, scienziato? Mi pare banale, 'sto passaggio... Sul cristianesimo ti vedo impreparato, per di più: diceva il Cristone gesù: porgi l'altra guancia, che mi pare addirittura molto di più di quello su cui si discute. Ci sta scritto, in questa frase, che la cura è meglio del rimedio, che la premura è meglio della soluzione. Guarda che il cristianesimo è uno stile di vita, non un abecedario....
@Buzz: caro te. Io sono il primo che gira con un tubo innocenti in tasca, fornitomi dal sapido Silvio. Ma questo non significa che io non possa avere la mia personale visione di una società, che non esiste, in questo millennio, certo, ma società pur sempre.
Da questo punto di vista mi pronuncio, non facendo nè dell'idealismo, nè del minimalismo. Ci sono società preistoriche in cui, non esistendo proprietà, non esisteva reato di proprietà, e le magagne personali venivano risolte in danze catartiche. Pigliati un libro qualsiasi di antropologia e leggi, invece che perdere tempo con libri di montagna di dubbia qualità

. Ci troverai scritte cose molto interessanti, sul comportamento umano, sull'induzione culturale, sui rapporti sociali verbali e ideali. Scoprirai ad esempio che, come ti ho già scritto, tra soggetto ed oggetto non vi è alcuna differenza. Che ci sono state nella storia tribù per cui la differenza tra uomo e donna non era di certo la presenza della minchia o di un buco orrendo. E che pigliarlo in culo faceva bene alla salute. E che tenere in mezzo alla piazza una colonna poteva fugare la peste. Tribù ed effetti societari che si sono secolarizzati, alcuni scomparsi, altri fatti scomparire. Tu fai parte della tribù dell'uomo bianco. Quella che per definizione, partendo da Platone, ha idealizzato l'azione. E si è impossessata, da sempre, di mazze nodose per oggettivizzare i problemi. E, a mio modesto avviso, quella che maggiormente ha disatteso la qualità dell'uomo: quella di creatività culturale e di benessere spirituale.
Ma non sarò certo io quello che si permette di insegnarti cose del mondo dell'uomo.
Quindi, caro te, la tua visione mi pare del pessimismo qualunquista più totale, e ci aggiungo pure erronea, e puranco un tantino, e sto buono, un tantino superficiale per uno che legge libri scritti da uomini e sa bene che le seghe mentali non sono "seghe mentali". Visto che ti pregi sempre di far notare che il mondo è fatto di grigi, molti grigi, credo che tu sappia quello che stai scrivendo, ovvero sappia dunque della complessità delle strutture sociali. Ma, biecamente, ti rifugi nel più leghistico dei commenti, ovvero " seghe mentali"...
Non mi hai convinto molto, anzi, per nulla. E sono costretto ad insultarti in tale maniera: superficiale. Spesso il rifugio più comodo è quello dell'oblio e della cultura imposta. Sei stato troppo esposto a questa cultura, ultimamente. Pace e bene, caro.
