supergiovane ha scritto:Rocco, non vale![]()
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Solo per dire che hai fatto una miriade di gradi 6![]()
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Quello che mi lascia perplesso non è tanto il gradare nuovamente le cascate, quanto definire una scala cui fare riferimento, come quella che ho trascritto. Lì tutto è scritto chiaramente, e si dice esplicitamente quali devono essere le condizioni perchè una data cascata debba essere di 5 piuttosto che di 4.
Il problema è che TUTTI devono poi attenersi a quelle definizioni, e non gradare in base allo stato di forma. Basta mettersi d'accordo tra forti e pippe...
Problema materiali. E' assolutamente vero che ora è più facile e più sicuro salire con le picche ed i chiodi che si hanno a disposizione, rispetto a 20 anni fa, ma è altrettanto vero che 10 metri di candela a 90° rimangono tali, sia che si facciano con le Monster sia che si salgano con un alpenstock.
Secondo me il problema è appunto definire la scala, chiusa o aperta che sia, ma alla quale poi tutti debbano attenersi.
Disamina ineccepibile. Quindi buon senso da parte di chi grada e altrettanto da parte di chi ripete. Teoricamente il ghiaccio permette una rapida gradazione; vuoi per geometria, morfologia etc. Quello che deve essere chiaro è che certe caratteristiche fisiche di un flusso possono rapidamente cambiare, ergo una valutazione diversa. Francamente, avendo scalato un pò ovunque, non trovo grandissimi errori nelle valutazioni. Anni fà in area Dolomitica c'èra una tendenza a sovragradare; oggi le valutazioni sono abbastanza coerenti. Ricordo come lo stesso problema c'èra in Francia (Delfinato per esempio). Quello che mi sorprende di più, è constatare la completa mancanza-ignoranza di chi si approccia a questa disciplina. Mi riferisco alla "materia prima"! E di quanto essa è cangiante di suo. Faccio un esempio banalissimo: molte nuove leve sanno che l'inclinazione globale di un flusso non può superare i 90°



Comunque visto che la tematica è simile a un topic dello scorso anno, purtroppo funestato dalla Disgrazia, perchè Supergiovane non vieni al raduno e ne parliamo a cena


