
da Bender » mer dic 14, 2005 14:02 pm
da il.bruno » mer dic 14, 2005 14:07 pm
da BBB » mer dic 14, 2005 16:01 pm
da il.bruno » mer dic 14, 2005 16:34 pm
Carlo78 ha scritto:Grazie! Grazie a tutti!
Che grande progresso! Che incalzante progredire dell'ingenieria!
Tra 15 avremo una ferrovia vecchia per treni e locomitve vecchie, quando tutto il mondo probabilmente viaggerà su campi magnetici o altre ficate tecnologiche innovative!
Evviva il settore delle infrastrutture italiano!
Evviva il sarcasmo.
da lapippa » mer dic 14, 2005 19:48 pm
da dags1972 » mer dic 14, 2005 19:54 pm
lapippa ha scritto:Scusate, oggi noi viaggiamo su aerei progettati 20 e più anni fa. Tra 20 anni viaggeremo su gli aerei progettati oggi.
Se la ferrovia la facciamo oggi tra 15 anni ci potremo viaggiare. SE aspettiamo la tecnologia che ci sarà tra 20 anni, non potremmo comunque utilizzarla prima di 35 anni e cosi via. È un ragionamento che non ha senso....
da cialtrone » gio dic 15, 2005 1:44 am
Quando la Tav sarà pronta, si potranno finalmente trasportare 40 milioni di tonnellate di merci, riducendo drasticamente le emissioni d'anidride carbonica. Oggi, sulla vecchia linea ferroviaria ne viaggiano appena 15: il 75 per cento delle merci circola ancora su gomma. E non bisogna dimenticare che il traffico tra la Francia e l'Italia raddoppierà nei prossimi vent'anni".
Una previsione contestata dagli ecologisti italiani che si oppongono alla nuova linea ferroviaria, secondo i quali, tra il 1983 e il 2003, sulla rotta tra la Francia e l'Italia il trasporto merci è diminuito quasi del 20 per cento .
Strano...a me pareva che la produzione materiale stesse scomparendo dall'Italia, così come dalla Francia...e nel nordest dovreste saperne qualcosa, di migrazione dell'industria ad est, est vero...Ma anche Soulage risponde con i numeri: "Riflettete solo sul fatto che la regione Rodano-Alpi è uno dei quattro grandi motori economici europei, insieme con il Baden Wurttenberg, la Catalogna e la Lombardia. Oggi sono circa 300 le filiali di aziende italiane insediate intorno a Lione e più di cento le imprese della nostra regione che hanno aperto una sede in Italia. Complessivamente, sono circa 2000 le aziende che esportano nel Nord Italia".
ROTFL! Sembra il cinegiornale degli anni 50. Il nostro macchinario è perfettamente in grado di...ROTFL! Se gli obbiettivi fossero quelli di qualità, in qualsiasi campo di produzione, potrei forse essere in accordo. Ma lo sanno anche i deficienti che attualmente nessuno produce per la qualità. Nessuno. Ed io dovrei fidarmi di un oggetto che aspira...ma ROTFL! Ma probabilmente non avete mai fatto un giro in una centrale termoelettrica, ad esempio, o in un inceneritore, a vedere e verificare quanto bene funzionino gli elettrofiltri e gli abbattitori in genere...da morire, ma non dal ridere...D'accordo, ma restano i rischi ambientali gridati dai dimostranti No Tav"La popolazione della Val di Susa teme che durante gli scavi per la costruzione del tunnel ci si imbatta in filoni d'amianto. Si tratta di un rischio perfettamente controllabile: i nostri macchinari sono in grado d'aspirare eventuali polveri d'amianto prodotte dai lavori traforo", replica Soulage.
L'asse orientale di tale progetto da quel che so non esiste, nè è mai esistito...Kiev! Ma ROTFL ancora!In Francia, il cantiere della Tav è già in piena attività e Soulage ne parla con entusiasmo: "Dovete andare a visitarlo dice rivolgendosi ai giornalisti è davvero impressionante. Capite, la Lione Torino ha una grande importanza strategica in Europa: è l'anello mancante dell' asse ovest- est che permetterà di collegare Lisbona a Kiev. E proprio Lione sarà uno snodo fondamentale anche sull'asse nord-sud, quello tra Londra e Napoli". Il progetto è grandioso, come i costi: la previsione per la Lione Torino è di 12, 5 miliardi di euro. "Alla fine, Francia e Italia contribuiranno finanziariamente in ugual misura mentre l'Unione europea dovrebbe accollarsi il 50 per cento dei costi per la costruzione del tunnel"
da lapippa » gio dic 15, 2005 9:46 am
da Fokozzone » gio dic 15, 2005 14:15 pm
cialtrone ha scritto: ..................................................................... - grossissimi problemi sull'attivo di questa opera che si prospetta ancora più fallimentare del bellissimo tunnel della manica. Che è tutto dire. Perchè vada in attivo, nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Ed, attualmente gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti europei ...................................................................................
da il.bruno » gio dic 15, 2005 14:27 pm
da Baldazzar » gio dic 15, 2005 15:16 pm
da MarcoS » gio dic 15, 2005 15:18 pm
In un'intervista all?Espresso Marco Ponti, professore al Politecnico di Milano, uno dei maggiori esperti di economia dei trasporti in Europa e consulente della Banca Mondiale ha fatto queste interessanti affermazioni:
"? il sistema italiano è largamente sottoutilizzato. Su una linea normale a doppio binario possono transitare 240 treni al giorno, su una ad AV fino a 350. Non ha senso aggiungere su alcune tratte una tale enorme capacità, poiché non esiste una domanda di trasporto ferroviario di queste dimensioni. Si aggiunga che le linee ad AV sono costosissime".
??le linee in Italia debbono correre tutte su viadotto o in galleria. E i costi salgono a livelli stratosferici. Inoltre, mentre l'AV francese è un'AV 'leggera', solo per passeggeri, il modello che abbiamo scelto noi è misto, passeggeri e merci, e assai più dispendioso".
"Non ha (questo modello) alcuna motivazione razionale: la capacità della rete esistente è molto esuberante rispetto alla domanda e le merci che viaggiano in ferrovia non hanno alcun bisogno di andare a 300 all'ora, bastano e avanzano i 180. Le gallerie hanno costi proporzionali al quadrato del loro raggio: farle un po' più larghe raddoppia la spesa. Se si vuole che i treni corrano veloci occorre che i trafori siano abbondanti, altrimenti si produce un 'effetto ariete' che li rallenta. Conclusione: o si fa come nel tratto AV tra Bologna e Firenze, che non viene ultimato perché i costi sono saliti in modo demenziale per fare gallerie ampie, oppure se ne fanno di normali, come nel progetto Frejus, ma allora i treni dovranno andare a non più di 120-150 all'ora. Alla faccia dell'AV".
"Esiste già un'AV che non costa nulla allo Stato: i voli low-cost. Imbattibili sopra i 500 km. Per andare da Torino a Parigi difficilmente si prenderà la Torino-Lione. Ma ciò renderà ancor più improbabile quadrare i conti: l'AV ha bisogno di flussi enormi di traffico per essere giustificata. Ne siamo lontani. I treni giornalieri a lunga distanza tra Milano e Torino sono 30 e viaggiano mezzi vuoti; quelli previsti dalle stime ufficiali sul Frejus sono una dozzina".
"Si è partiti promettendo che (il progetto AV) si sarebbe ripagato al 60 per cento. Poi si è scesi al 40 e infine è stato stabilito che bastava il 40 dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20 per cento; altri stimano il 23. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi, come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Werner Rothengatter, presidente mondiale degli esperti di trasporti, nel suo 'Megaprojects' ha però calcolato che alla fine i costi di queste grandi opere aumentano in media del 30-40 per cento".
"Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".
fonte: Espresso.
C?è uno straccio di esperto in Italia che voglia ribattere numeri alla mano?
da Paolo Marchiori » gio dic 15, 2005 15:22 pm
da paolo 76 » gio dic 15, 2005 19:45 pm
da quilodicoequilonego » gio dic 15, 2005 19:55 pm
"? il sistema italiano è largamente sottoutilizzato. Su una linea normale a doppio binario possono transitare 240 treni al giorno, su una ad AV fino a 350. Non ha senso aggiungere su alcune tratte una tale enorme capacità, poiché non esiste una domanda di trasporto ferroviario di queste dimensioni. Si aggiunga che le linee ad AV sono costosissime".
??le linee in Italia debbono correre tutte su viadotto o in galleria. E i costi salgono a livelli stratosferici. Inoltre, mentre l'AV francese è un'AV 'leggera', solo per passeggeri, il modello che abbiamo scelto noi è misto, passeggeri e merci, e assai più dispendioso".
"Non ha (questo modello) alcuna motivazione razionale: la capacità della rete esistente è molto esuberante rispetto alla domanda e le merci che viaggiano in ferrovia non hanno alcun bisogno di andare a 300 all'ora, bastano e avanzano i 180. Le gallerie hanno costi proporzionali al quadrato del loro raggio: farle un po' più larghe raddoppia la spesa. Se si vuole che i treni corrano veloci occorre che i trafori siano abbondanti, altrimenti si produce un 'effetto ariete' che li rallenta. Conclusione: o si fa come nel tratto AV tra Bologna e Firenze, che non viene ultimato perché i costi sono saliti in modo demenziale per fare gallerie ampie, oppure se ne fanno di normali, come nel progetto Frejus, ma allora i treni dovranno andare a non più di 120-150 all'ora. Alla faccia dell'AV".
"Esiste già un'AV che non costa nulla allo Stato: i voli low-cost. Imbattibili sopra i 500 km. Per andare da Torino a Parigi difficilmente si prenderà la Torino-Lione. Ma ciò renderà ancor più improbabile quadrare i conti: l'AV ha bisogno di flussi enormi di traffico per essere giustificata. Ne siamo lontani.
I treni giornalieri a lunga distanza tra Milano e Torino sono 30 e viaggiano mezzi vuoti; quelli previsti dalle stime ufficiali sul Frejus sono una dozzina.
"Si è partiti promettendo che (il progetto AV) si sarebbe ripagato al 60 per cento. Poi si è scesi al 40 e infine è stato stabilito che bastava il 40 dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20 per cento; altri stimano il 23. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi, come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Werner Rothengatter, presidente mondiale degli esperti di trasporti, nel suo 'Megaprojects' ha però calcolato che alla fine i costi di queste grandi opere aumentano in media del 30-40 per cento".
"Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".
da cialtrone » gio dic 15, 2005 21:58 pm
Molto. L'avevo messo tre post fa... Ma repetita iuvant.paolo 76 ha scritto:mi pare non sia stato già postato (in caso contrario, pardon):
http://www.zmag.org/Italy/barbacetto-valsusafuoritunnel.htm
Interessante.
da lapippa » ven dic 16, 2005 10:01 am
da Max Grivel » ven dic 16, 2005 10:03 am
da Buzz » ven dic 16, 2005 10:08 am
lapippa ha scritto:Ermete Realacci, che di ambiente ne sa, ha detto che l'unica maniera per rendere sensata questa'opera è quello di eliminare completamente il trasporto su gomma in tutta italia, non solo in val susa. A questo punto i vantaggi ambientali avranno un valore enorme, ben superiore a quello dei costi.
È ovvio che se si vuole avere un vantaggio ambientale si devono affrontare dei costi, così come vengono affrontati per abbattere le emissioni o per trattare le acque reflue. Però chi oserebbe dire che questi ultimi sono costi inutili? A questa posizione nessuno ha mai replicato...
Questa cosa non può essere raggiunta con la linea attuale, perchè la linea è in forte salita, con problemi di motricità e di costi energetici enormi.
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