èrman ha scritto:Qualche considerazione e non me ne vogliano i sostenitori di Maestri che comunque leggo molto volentieri. Soprattutto chi lo difende non perché si fida e basta ma porta qualcosa di concreto.
Personalmente non so se credere o dare fiducia a Maestri. Sono nel limbo. Ci sono molti elementi che mi fanno dubitare e pochi elementi che mi fanno avere fiducia.
Personalmente sul Torre non ci son mai stato e come altri forumisti, eccetto te, ho semplicemente messo in luce elementi della vicenda tratti da riferimenti bibliografici ed analizzati col ragionamento, per capire meglio. E ripeto che comunque, la parola di chi e' stato la' e' decisamente la piu' autorevole al di la' di tutte le argomentazioni.
Gli argomenti contro Maestri sono tanti, ed uno dei piu' forti, a parte le pendenze ed i chiodi non trovati, e' la loro impossibilita' tecnica del tempo in cui hanno affrontato la salita. Ma sono numerosi gli esempi in cui certe imprese, con sorpresa degli stessi protagonisti, richiedono molti anni prima di essere ripetute. Mi viene in mente Bob Beamon (23 anni per superare il suo record di salto in lungo), Pete Cleveland, per cui ancora*, dal 1967 (38 anni), nessuno ha affrontato la sua pericolosa Superpin da primo. Che abbia mentito? Ma comunque ci sono altri esempi.
C'e' da aggiungere il fatto che in montagna ci sono molti piu' gradi di liberta' rispetto alla pista o alla
falesia. Si e' parlato di condizioni eccezionali, quasi sempre ignorate dai detrattori di Maestri. E qualcuno dovrebbe chiedere ad un glaciologo di fare delle analisi a riguardo.
Tu e Garibotti avete portato una grande quantita' di informazioni che contraddicono Maestri e Fava, ma di fatto ci sono molti metri della famosa via che non sono ancora stati percorsi, per cui le tue convinzioni sono sostenute da molti elementi, ma che ancora rendono le tue dichiarazioni un atto di sfiducia e non delle prove definitive, per cui penso che la storia non vada riscritta, bensi' ripensata.
Riguardo le parole di Detassis, capisco che per molti fosse considerato un Guru, ma cio' non esclude che anche lui potesse dare dei giudizi fallaci.
Insomma, dal mio punto di vista la fredda ragione non crede a Maestri, ma il mio romanticismo tiene ancora aperta la possibilita' che nel lontano '59 qualcuno - magari esaltato o in uno stato di grazia - non so, fu in grado di fare qualcosa di eccezionale.
Ciao
Lorenzo
*Rock & Ice, Dicembre 2004