anche noi finiremo tra i vari tagli??

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anche noi finiremo tra i vari tagli??

Messaggioda paolo 76 » ven nov 04, 2005 15:35 pm

dalla stampa del 28-10-2005. Sezione: Italia

TAGLI PREVISTI IN UN DECRETO
Indiana Jones? Lo Stato ti cura ma poi ti chiede i danni
Niente più soccorso gratuito per chi sceglie di correre rischi



ROMA

Vuoi sciare fuori pista, camminare sui carboni ardenti, avere per coinquilini una tigre siberiana, uno struzzo o un serpente a sonagli, fare «bungee jumping», improvvisarti sciamano con misteriose ricette a base di funghi allucinogeni o scalare a mani nude le impervie cime del Trentino come Sylvester Stallone nel film «Cliffhanger»? Se finisci fra le fauci della tua belva domestica, t?avveleni da solo, hai bisogno di un elicottero di soccorso per salvarti da un dirupo alpino, il Servizio sanitario prima ti soccorre poi chiede il conto. Ora chi insegue variamente i rischi deve metterne in preventivo uno in più: quello di dover pagare di tasca propria le eventuali cure mediche. Il decreto, che ora dal dicastero della Salute passa per l?approvazione al consiglio dei Ministri, riconosce allo Stato la possibilità di rivalersi per le spese mediche degli aspiranti Indiana Jones. Una montagna di denaro che ogni anno esce dalle casse delle Asl sotto forma di trasporti d?urgenza in eliambulanza o antidoti ai veleni di rettili esotici. Saranno presto un ricordo, quindi, i quasi 40mila euro sborsati dalla regione Toscana per assistere un commerciante che aveva trasformato l?appartamento in un rettilario. Una coabitazione da deserto messicano sfociata nel morso di un serpente a sonagli. D?ora in poi, assicura il ministro della Salute Francesco Storace, «si cambia registro». La sanità pubblica verrà rimborsata dei soldi spesi per curare coloro che hanno bisogno di interventi d?urgenza «a seguito di comportamenti ludico, sportivi e ricreativi ad alto rischio per la salute». Il Ssn, insomma, presenterà la bolletta per traumi e avvelenamenti dovuti a comportamenti irresponsabili. In pratica l?elenco delle attività pericolose servirà da «codice» per ridefinire i «Lea» i livelli essenziali di assistenza, gratuiti per i cittadini. Agli incauti emuli di «Mister Crocodile Dundee», l?assistenza verrà garantita, ma le cure prestate diventeranno, tutte o in parte, a loro carico. La lista delle attività a rischio è stabilita con decreto del ministero. All?origine della normativa c?è la sequela interminabile di incidenti che giunge ogni settimana ai funzionari della Sanità. Nel «bollettino di guerra» abbondano casi come quelli del 69enne Benvenuto Giovannini assalito dal suo struzzo a Narni o della tigre siberiana che ha aggredito il proprietario sgattaiolando dalla gabbia al giardino. Per non parlare delle evoluzioni sugli sci a ridosso di crepacci e pendii ghiacciati o dalla moda di saltare nel vuoto con i piedi legati ad un elastico. Campioni di imprudenza, come i sette ragazzi di Lucca finiti all?ospedale per essersi fatti una tisana con un allucinogeno letale raccolto nei boschi, la «datura stramonium», la famigerata «erba delle streghe». E ancora, i salti dai tetti delle baite e il «bob selvaggio», ossia teli di plastica lasciati scivolare, anche di notte, su ripidissime piste innevate o slitte legate l?una all?altra e rese ingovernabili dalla folle velocità. Escono dalla «copertura» del Ssn pure gli spericolati che slacciano i materassi di protezione che avvolgono i cannoni per la neve artificiale e li usano come micidiali snowboard. La norma, spiega Storace, introduce un principio di responsabilità del cittadino. Una «regolamentazione etica» alla libertà personale dell?individuo che svolge attività ad alto rischio. E il prezzo dei trattamenti sanitari sarà saldato dal cittadino e non più dalla collettività. Un criterio che nasce dalla valutazione di casi clamorosi come quello appunto dell?uomo morso nei giorni scorsi in Toscana da un serpente a sonagli che aveva in casa. Per assisterlo è stato necessario utilizzare un aereo, con un costo (a carico della Sanità) di 38 mila euro. Un salasso «sfora-bilancio», la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso tanto da spingere il governo a cambiare strada e a far scattare il meccanismo della rivalsa in modo da salvare i budget finanziari degli ospedali. Tempi duri, dunque, per gli amanti della natura più spericolati. Chi cerca avventure a contatto con la montagna selvaggia o vuol sciare laddove è proibito dovrà abituarsi in fretta a una inedita evenienza: mettere mano al portafoglio per l?assistenza medica in alta quota, qualora qualcosa non vada per il verso giusto. Le Regioni potranno essere risarcite delle spese sostenute nel soccorrere i cittadini che, per esempio, si slogano una caviglia durante un?arrampicata o si infortunano mentre sciano fuori pista. «L?opera di soccorso è difficile e dispendiosa e le condizioni ambientali rendono indispensabile l?impiego di mezzi come gli elicotteri che potrebbero essere fondamentali per salvare un infartuato - afferma Storace - a forza di sprechi poi finisce che non ci sono fondi per aiutare chi soffre di una malattia rara o deve andarsi ad operare all?estero».
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Messaggioda Zio Vare » ven nov 04, 2005 15:40 pm

Ho letto quell'articolo.
A questo punto io spero che facciano una perizia psichiatrica ed un interrogatorio stile terzo grado a tutti quelli che con la macchina si vanno a mettere volontariamente in situazioni a rischio e quando c'è un incidente stradale con uno da soccorrere si deciderà o meno di fargli pagare il ticket.
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Messaggioda pasasò » ven nov 04, 2005 15:47 pm

E chi esce in biciletta con il maltempo risxchiando di cadere su strade viscide?

O chi su una sedia e non su una regolare scala cambia sistema il lampadario?

Per non parlare delle malattie veneree a causa di mancate precauzioni.


Per motivi finanziari e di evidente paternalismo statale dove andrà a finire la libertà dell'uomo?
Capisco che il discorso è complesso, basato su diritti che a volta non collimano e sul fatto che la libertà è un concetto incompleto senza quello di resposabilità, ma almeno di fronte alla malattia e ai diritto di ricevere cure non ci dovrebbero essere dubbi sull'incondizionalità e universalità del trattamento.
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Messaggioda Amelia » ven nov 04, 2005 16:09 pm

...i salti dai tetti delle baite e il «bob selvaggio», ossia teli di plastica lasciati scivolare, anche di notte, su ripidissime piste innevate o slitte legate l?una all?altra e rese ingovernabili dalla folle velocità. Escono dalla «copertura» del Ssn pure gli spericolati che slacciano i materassi di protezione che avvolgono i cannoni per la neve artificiale e li usano come micidiali snowboard...


:oops: :oops: :oops:

cacchio...ma non si può più fare niente.... :roll:
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Messaggioda pasasò » ven nov 04, 2005 16:18 pm

puoi sempre andare in chiesa ma occhio ad inginocchiarti... può essere pericoloso!
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Messaggioda MarcoS » ven nov 04, 2005 16:29 pm

bene, in cambio però sarebbe giusto che noi potessimo autoridurci le imposte nei casi in qualsiasi organismo statale non adempisse ai compiti che gli competono.

MA-CHE-STI-STRONZI-VADANO-A-FARE-IN-CULO

che sprechi ce ne sono tanti altri in giro... e in progetto (vedi il Ponte della mafia)
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Messaggioda Zio Vare » ven nov 04, 2005 16:31 pm

MarcoS ha scritto:bene, in cambio però sarebbe giusto che noi potessimo autoridurci le imposte nei casi in qualsiasi organismo statale non adempisse ai compiti che gli competono.

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Messaggioda Topocane » ven nov 04, 2005 16:40 pm

in parte, che venga regolamentato, e nn da quattro colletti bianchi che siedono in parlamento ma da commissioni di esperti, sarei d'accordo.
in parte, appunto.
sul fatto che vengano garantite assistenza e soccorso alpino, gratuito, a tutti a solo titolo di servizio sanitario nazionale, infatti nn mi trova assolutamente concorde

a titolo di intervento di assistenza sanitaria, in caso di incidente, infortunio o malore, sarei d'accordo. mi pare ovvio, in uno stato dove la sanità è (ancora...) garantita.

ma in caso di solo e semplice intervento del Soccorso Alpino, coadiuvato o meno dal SSN, per recuperare eventuali dispersi, incrodati o semplici sprovveduti, no. sono pienamente d'accordo che si faccia pagare l'intervento.

8)
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Messaggioda pasasò » ven nov 04, 2005 16:52 pm

il problema del ragionamento di Topocane è che è soggettivo, difficile e pericoloso tracciare una frontiera per certi comportamenti.
Se chiamo il soccorso alpino per uno scherzo deliberato è evidente che si debba fare pagare la chiamata, oltre ad invitare i soggetti ad un matrimonio di sberle; che lo facciano persone disperse magari allo stremo delle forze o incrodati per cui il procedere potrebbe risultare potenzialmente rischioso per la vita questo no.
Piuttosto che la repressione a priori dei comportamente, perchè non investire risorse ed energie sull'educazione civile delle persone, nel campo alpino sull'apprendimento della sicurezza base ad ogni livello, dall'escursionista allo sciatore free-rider. E' statistiocamente accertato che i maggiori incidenti si verificano sui sentieri, da parte di gente che frequenta poco o nulla la montagna, scarsamente cosciente dei rischi oggettivi a cui va incontro e male equipaggiata.
Ah, un'altra cosa che mi è ronzata nella mente: ma perchècazzo l'Arva, semplice ricetrasmittente di plastica con due batterie che può salvare la vita e fare risparmiare soldi di soccorsi aggiuntivi costa tutto quel fottio di soldi?
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Messaggioda Zio Vare » ven nov 04, 2005 16:58 pm

Topocane ha scritto:a titolo di intervento di assistenza sanitaria, in caso di incidente, infortunio o malore, sarei d'accordo. mi pare ovvio, in uno stato dove la sanità è (ancora...) garantita.

topoz ma il problema è che vogliono far pagare il soccorso sanitario anche se c'è reale necessità, anche se ti sei fatto veramente male, solo perchè fai attività "ludiche" che non si svolgono in una stanza ricoperta di materassi (ahi ahi se poi cascano i materassi in testa!). Vai a nuotare, ti becca una medusa, intervengono i soccorsi e devi pagare perchè nuotare ha una dose di rischio e potevi benissimo stare sulla spiaggia. E se sulla spiaggia ti prende l'insolazione? Attività ludica ad alto rischio! Se finisci in ospedale paghi! E' un circolo infinito.
Il problema di chi vuole l'elicottero come taxi è diverso.
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Messaggioda Baldazzar » ven nov 04, 2005 17:06 pm

... credo sia un modo come un altro per avvisarci che abbiamo finito i soldi.... non credo gli freghi molto del come o dove ci facciamo male... solo che non ci sono più fondi e da qualche parte cominciano a tagliare.... certo mi da parecchio fastidio essere paragonato ad un cazzone che si tiene in casa un serpente a sonagli e si fa pure mordere!!!! :evil:
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Messaggioda gug » ven nov 04, 2005 19:07 pm

Ma la famosa storia che se si è soci CAI comunque non si paga mai il soccorso rimane valida, oppure è solo una leggenda metropolitana?
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Messaggioda Roberto » ven nov 04, 2005 20:15 pm

gug ha scritto:Ma la famosa storia che se si è soci CAI comunque non si paga mai il soccorso rimane valida, oppure è solo una leggenda metropolitana?
Credo che dipenda dalle casse del CAI ho da eventuali accordi con il soccorso, ma la vedo dura e preoccupante.
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Messaggioda aculnaig » sab nov 05, 2005 9:29 am

D'ora in poi, negli slarghi delle stradine di montagna, vedremo parcheggiate solo auto di lusso da dove partiranno ricchi alpinisti con al seguito servitù appesantita da zaini, corde, provviste, sedie e tavolini.
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Messaggioda gug » lun nov 07, 2005 13:59 pm

Roberto ha scritto:
gug ha scritto:Ma la famosa storia che se si è soci CAI comunque non si paga mai il soccorso rimane valida, oppure è solo una leggenda metropolitana?
Credo che dipenda dalle casse del CAI ho da eventuali accordi con il soccorso, ma la vedo dura e preoccupante.


...ma che accordi col soccorso: il CNSAS è una sezione del CAI: per questo penso che non si dovrebbe pagare se si è soci.
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Messaggioda Roberto » lun nov 07, 2005 14:04 pm

gug ha scritto:
Roberto ha scritto:
gug ha scritto:Ma la famosa storia che se si è soci CAI comunque non si paga mai il soccorso rimane valida, oppure è solo una leggenda metropolitana?
Credo che dipenda dalle casse del CAI ho da eventuali accordi con il soccorso, ma la vedo dura e preoccupante.


...ma che accordi col soccorso: il CNSAS è una sezione del CAI: per questo penso che non si dovrebbe pagare se si è soci.
Nel dubbio è meglio non farsi male, d'ora in poi sto più attento :lol:
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Re: anche noi finiremo tra i vari tagli??

Messaggioda akane81 » lun nov 07, 2005 14:11 pm

paolo 76 ha scritto:dalla stampa del 28-10-2005. Sezione: Italia

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Messaggioda cuorpiccino » lun nov 07, 2005 14:15 pm

Tanto è fisiologico, più stringono le gabbie, più gli animali si ribellano :lol:
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Messaggioda pasasò » lun nov 07, 2005 15:05 pm

l'uomo è l'animale dalle più spiccate capacità di adattamento...
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Re: anche noi finiremo tra i vari tagli??

Messaggioda NormalMan » lun nov 07, 2005 16:18 pm

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ma chi ca@@o è il giornalista che ha fatto il pezzo...???
a metà del testo mi sono definitivamente perso...
ma forse ha fatto l'intervista a storace e quindi ne è uscito leso...
Parlando e piangendo appese la giacca al muro
poi chiese una birra mettendosi al sicuro
«Questa è una valle di lacrime, acqua che non annega»
poi disse «Ho perso Maria, Maria che mi voleva»
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