GUIDE ALPINE/FASI e GALERA

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

GUIDE ALPINE/FASI e GALERA

Messaggioda Enzolino » mer ott 26, 2005 10:22 am

Penso che piu' si parla di questa cosa meglio e'.
Ho ricevuto questa email con una lettera aperta a tutti i climbers:

EMAIL
cari amici, non so quanti di voi sono al corrente delle vicende giudiziarie
che mi vedono coinvolto e che rigurdano, piů in profonditŕ, un conflitto tra
FASI e Guide Alpine circa la possibilitŕ di operare in falesia.
Il clamore nel nostro ambiente č stato sufficiente a spingermi a scrivere
queste pagine, col fine di chiarire una situazione che, visto l'enorme
numero di telefonate ricevute, ha bisogno di essere al minimo spiegata nei
fatti.
Vi invio quindi questa lettera perchč possiate approfondire la vicenda
qualora abbia generato anche in voi dubbi o curiositŕ, e infine perchč la
giriate a eventuali amici che credete possano esserne interessati.
vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione a questa mail e vi saluto

Roberto Capucciati

LETTERA
Mi accingo a scrivere due righe che avrei voluto evitare, o meglio che non ho voglia di scriver e. Ho già abbastanza grane da questa questione e aggiungerne altre scrivendo una lettera aperta non è mai stato un mio obiettivo, ma dopo tutto quanto è stato detto e scritto sento indispensabile raccontare i fatti per chi ha voglia di leggerli, e soprattutto per i tanti istruttori che mi hanno chiamato per manifestare solidarietà e capire come procedere con le attività della loro società sportiva.

Sono state dette e scritte tante cose, alcune vere, molte false o volutamente sibilline, e vorrei qui fare un po di chiarezza. Innanzitutto tengo a precisare che l?istruttore che accompagnava e il sottoscritto che ha organizzato i l corso, entrambi condannati in primo grado a 2 mesi di galera, erano istruttori brevettati FASI e stavano portando avanti un corso in tutto e per tutto conforme ai regolamenti della federazione, come ha confermato il giudice che ha decretato la condanna.
In secondo luogo va detto che la condanna è arrivata proprio per questo: il giudice non si è fatto distrarre dai tentativi delle guide alpine di spostare l?asse del problema sull?avvicinamento a loro avviso alpinistico, o sull?importo del corso che sempre a loro avviso dimostrava l?abuso, ma è entrato nel noccioolo della questione e per questo ci ha condannati alla prigione:
stavamo facendo un corso secondo il regolamento FASI e il regolamento FASI è fuorilegge. Il giudice, per chiarire, aggiunge che nel momento in cui il CONI approva tale regolamento, si porta a sua volta fuori dalla legge.
A me, in particolare, l?aggravante di essere consapevole del regolamento FASI e della legge quadro che istituisce le guide alpine.
Attualmente quindi c?è una condanna in attesa dell?appello che si terrà a novembre.
Detto questo, va da se che qualunque istruttore che a titolo volontario e gratuito insegni arrampicata in falesia per la proria Società, deve temere possibili nuove denunce come minacciato dalle guide alpine stesse con un comunicato arrivato alle società in questi mesi, e che se tali istruttori non vogliono rischiare una visita al carcere del loro paese, è meglio che sospendano le attività.
Ribadisco che la condanna è arrivata proprio perché gli istruttori si muovevano come da regolamento FASI, non perché ne erano al di fuori. Non stavamo organizzando corsi su vie alpinistiche, ne era alpinistico l?avvicinamento, ne ci siamo mai spacciati per guide alpine, né abbiamo mai ricevuto personalmente soldi dagli allievi. Tutto questo appare chiaro nella sentenza. La condanna giunge proprio perché il regolamento FASI è fuorilegge come chi lo mette in pratica.
Tutti i consigli dati da chi sostiene che ?non c?è nessun pericolo? a continuare nell?attività di istruttore in falesia, sono consigli interessati, dati sulla pelle degli istruttori, a mio avviso per mascherare più o meno grosse responsabilità avute in questa debacle federale.
Il problema, per chi non l?avesse ancora capito, non è rappresentato dai due istruttori di Versante Sud, ma dalla possibilità della Federazione di lavorare in falesia. Da questo punto di vista, la Federazione incassa una grossa sconfitta, almeno se consideriamo la falesia parte essenziale della nostra attività. A meno di una mia vittoria in appello, e sottolineo mia e al limite dell?Associazione Versante Sud, che rischia di contribuire al pesante risarcimento, il lavoro di docenza o di allenamento in falesia sarà possibile solo a una guida alpina o in sua presenza.
Quale sarà la conseguenza per le società sportive lo lascio immaginare a voi.

I FATTI

La mia società sportiva, affiliata FASI, organizzava corsi misti, in falesia e sintetico, tenuti da istruttori societari FASI. Il corso prevedeva un istruttore ogni 4-6 persone di media, 8 lezioni in falesia 4 in palestra e costava 360.000 lire che andavano all?associazione, previo rilascio di ricevuta. L?istruttore percepiva, a fine corso, un rimborso spesa, previo rilascio di giustificativi.

A uno di questi corsi, nell?ottobre 1997 , si iscriveva la segretaria di una palestra di Milano, nostra concorrente, sede del più numeroso gruppo di guide alpine milanesi.

Durante la seconda o terza uscita, non ricordo bene, l?istruttore portò il corso alla falesia del Vaccarese, una falesia sotto tutti gli aspetti con un?avvicinamento in piano, di una trentina di minuti, elementare. L?allieva, che lavorava per le guide alpine, durante il ritorno sul sentiero, manifestò paura, panico e chiese di essere legata. A quel punto scattò delle foto e ci denunciò.
Eravamo precedentemente stati contattati dall?avvocato del collegio guide alpine lombarde che ci intimò di sospendere l?attività, altrimenti avrebbe chiesto la sospensione immediata dei corsi e la chiusura con sigilli della nostra associazione. In un incontro, presente il presidente del collegio G.A.Togni, rispondemmo che avremmo continuato la nostra attività visto che nulla facevamo al di fuori di quanto consentito dalla FASI.

CIVILE NEI CONFRONTI DELL?ASSOCIAZIONE

La denuncia presso il tribunale civile partì con richiesta di procedura di urgenza e sigilli all?associazione. La Federazione, allora presidente Andrea Mellano, capì l?importanza della posta in gioco, supportò il nostro avvocato attraverso l?allora procuratore federale Ceccanti e tutto si risolse per il meglio. Le guide alpine furono condannate a pagare le spese istruttorie di tribunale.

PENALE NEI CONFRONTI DEGLI ISTRUTTORI

Dopo poco venne notificato a me e all?istruttore una denuncia penale per abuso di professione.
Il Pubblico Ministero (che avrebbe il compito di accusare) richiese l'archiviazione, la controparte Collegio Guide Alpine fece opposizione contro la richiesta di archiviazione, e il Giudice per le indagini preliminari accolse l'opposizione e ordinò a un nuovo Pubblico Ministero di proseguire nelle indagini, si aprì il processo e ancora il nuovo Pubblico Ministero chiese l'assoluzione in quanto non vi era dolo e neache colpa: le guide alpine non avrebbero a suo avviso l?esclusiva sull?arrampicata sportiva.
Il giudice non fu dello stesso parerere e condannò, in primo grado, me e l?istruttore alla galera.

LA FEDERAZIONE

Dopo il provvidenziale intervento di Andrea Mellano e di Massimo Ceccanti nella denuncia civile, chiesi aiuto alla nuova gestione Federale targata Ariano Amici.Mi venne detto dal presidente e dal Segretario che la falesia non rientrava più negli obiettivi prioritari del nuovo consiglio, e trovai sensibilità al problema solo nell?allora consigliere Aristodemo Aloi che sottopose la mia vicenda agli uffici legali del CONI: il Dott La Torre del CONI provinciale e il Dott. Camilli del CONI nazionale che, a suo dire, definirono la situazione molto grave per la Federazione. Tramite di essi Aloi riuscì a sottoporre la questione a Pescante, ma da li scattò il veto del ConsiglioFederale e ogni speranza di avere un supporto dalla FASI andò a morire.
Se siete interessati chiedete ad Aristodemo le interessanti motivazioni portate dal nostro gruppo dirigente quando gli impose di tenere la Federazione fuori dal gioco.
Mesi dopo la sentenza, che probabilmente neppure il consiglio si aspettava (a mio avviso sperava opportunisticamente di cavalcare la Mia vittoria), ricevetti la telefonata del Procuratore federale che me ne chiedeva il testo perché, mi disse, ?vogliamo aiutarti a risolvere il tuo probelma?. Va detto che, nel processo di secondo grado, si può solo discutere le conclusioni tirate dal giudice di primo grado in merito agli elementi portati nel primo grado stesso. E? quasi impossibile introdurre nuovi elementi, tantomeno l?intervento e la presa di posizione di una Federazione che in primo grado non si è vista, se non per la convocazione da parte del tribunale stesso del presidente come soggetto informato dei fatti. A questo punto (parliamo di giugno 2005), considerandola inutile e opportunistica, rifiutai l?entrata in giuco della federazione.
Va aggiunto che, mentre il mio processo si concludeva con una condanna nel totale abbandono da parte della Federazione, il consiglio si incontrava con l?ordine delle Guide Alpine per non so quali accordi in teremini di falesia.
In un?articolo senza firma, sull?ultimo numero di SPORTARRAMPICATA, l?incontro si dice tenutosi ?in un?atmosfera di massimo rispetto e comprensione?. Sarebbe invece interessante sapere quali ne furono i contenuti: se si è parlato di banane (fatto che giustificherebbe la serenità del clima) o se si sono affrontati i noccioli della questione. Se le conclusioni di cui sembra vada fiero l?anonimo scrittore sono la lettera di diffida che è arrivata a tutte le associazioni sportive un paio di settimane fa da parte delle Guide Alpine, forse è meglio che il nostro gruppo dirigente dia delle spiegazioni, perché ha tutta l?aria di essere stata una disfatta.

Non avendo con questa lettera intenzione di scatenare nessun dibattitoma semplicemente di informare chi continuamente chiede chiarimenti sui fatti, ringrazio e saluto chi ha dato spazio a queste mie pagine e a tutti coloro che mi hanno mostrato solidarietà.

Roberto Capucciati
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda Enzolino » mer ott 26, 2005 10:35 am

COMMENTO.

Se quanto scritto da Roberto Cappucciati e' vero, a mio avviso la cosa mette in pessima luce sia il comportamento monopolizzante, ed oserei dire, miserabile, delle Guide Alpine, sia quello della FASI.
Ma non solo, mi sembra che la cosa crei anche una spaccatura tra due mondi che sinora mi pare si siano espressi in dimensioni alquanto differenti, uno l'arrampicata in montagna, e l'altro quella sportiva.

Spero che nel forum ci sia qualche guida o istruttore Fasi che possa dire qualcosa.

Ciao :wink:

Lorenzo
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ott 26, 2005 11:00 am

non essendo ne istruttore ne guida dico: assurdo e pazzesco...
Immagine
Paolo Marchiori
 
Messaggi: 10910
Images: 79
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: bruxelles

Messaggioda Mr.Mojo » mer ott 26, 2005 11:08 am

conoscendo di persona il buon Roberto C. meglio che le mie considerazioni le tengo per me....;)
Mr.Mojo
 
Messaggi: 7157
Images: 6
Iscritto il: gio ott 14, 2004 20:51 pm

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ott 26, 2005 11:08 am

Mr.Mojo ha scritto:conoscendo di persona il buon Roberto C. meglio che le mie considerazioni le tengo per me....;)


perchè?
Immagine
Paolo Marchiori
 
Messaggi: 10910
Images: 79
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: bruxelles

Messaggioda Mr.Mojo » mer ott 26, 2005 11:13 am

perchè ovviamente le mie considerazioni potrebbero essere "di parte" e quindi intingere la storia di aggettivi o colorazioni che magari potrebbero condizionare il giudizio di altre persone.....



tutto qua....;)
Mr.Mojo
 
Messaggi: 7157
Images: 6
Iscritto il: gio ott 14, 2004 20:51 pm

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ott 26, 2005 11:21 am

Mr.Mojo ha scritto:perchè ovviamente le mie considerazioni potrebbero essere "di parte" e quindi intingere la storia di aggettivi o colorazioni che magari potrebbero condizionare il giudizio di altre persone.....



tutto qua....;)


ahhh.....ok....è che io sono estremamente curioso e pettegolo... :roll:
Immagine
Paolo Marchiori
 
Messaggi: 10910
Images: 79
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: bruxelles

Messaggioda heliSilvia » mer ott 26, 2005 14:47 pm

Beh, anch'io ho avuto modo di conoscere Roberto anni fa (immagino che manco se lo ricordi :) ) esprimo lo stesso quello che ho da dire.
Sentii questa storia pochi mesi fa, abbastanza coerente con la lettera. Non giudicai nè le guide nè versante sud; era tutto troppo assurdo (qualche commento certo è scappato ....)
Quello che trovo veramente rivoltante è il fatto che abbiano inscenato il tutto per mezzo di una persona che immagino a quale palestra appartenga.
Ma con che faccia ci escono poi le guide?
Già per altri motivi ho avuto a che fare con loro (non come cliente ...) e mi hanno proprio dato l'impressione di essere un'elite e di volersi tenere ben stretti i loro territori. Solo che l'arrampicata sportiva non la considererei proprio attività alpinistica. Se hanno idea di mettere le zampine pure li (a spese di Roberto e Co.) vuol dire che sono messi male pure loro.
Con questo auguro a Roberto, al collega e a Versante Sud di uscirne puliti e indenni.
Per quanto riguarda la FASI .... sono rimasta a bocca aperta .... ma a che serve sta associazione? Se non erro, ai tempi in cui feci il corso io, la tessera mi fu rilasciata di default, non ricordo se obbligatoria. Non sono loro allora a dover essere giudicati, se hanno regole e regolamenti fuori legge?
Mah .... non ci capisco piu' nulla.
Silvia
heliSilvia
 
Messaggi: 688
Images: 21
Iscritto il: gio feb 26, 2004 15:11 pm
Località: Valsassina

Messaggioda Spider » mer ott 26, 2005 16:31 pm

Se la FASI ha un regolamento inadeguato e potenzialmente (o effettivamente?) fuorilegge, è giusto che venga costretta ad adeguarsi, con le buone o con le cattive, altrimenti non se ne giustifica l'esistenza.

Però è assolutamente incredibile la vigliaccheria e la spregiudicatezza delle giude alpine, arrivare a infiltrare una "talpa" in un corso, per poi farle simulare una situazione di pericolo e usarla come base per una denuncia, è davvero ai limiti della mia immaginazione.

Ed è incredibile che FASI e CONI non si siano pronunciati in merito, chissà che giochi e che scheletri nell'armadio ci sono sotto...

Beh, in ogni caso questo potrebbe porre fine all'eterno dibattito "l'arrampicata è uno sport?"
...se la FASI può venir sbugiardata e delegittimata dalla prima segretaria della prima guida alpina che passa, vuol proprio dire che di "sportivo" non c'è proprio niente! :roll: :? :(


comunque sono DAVVERO curioso di sentire l'altra campana: guide alpine, battete un colpo!
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda dags1972 » mer ott 26, 2005 16:44 pm

Spider ha scritto:Se la FASI ha un regolamento inadeguato e potenzialmente (o effettivamente?) fuorilegge, è giusto che venga costretta ad adeguarsi, con le buone o con le cattive, altrimenti non se ne giustifica l'esistenza.

Però è assolutamente incredibile la vigliaccheria e la spregiudicatezza delle giude alpine, arrivare a infiltrare una "talpa" in un corso, per poi farle simulare una situazione di pericolo e usarla come base per una denuncia, è davvero ai limiti della mia immaginazione.

Ed è incredibile che FASI e CONI non si siano pronunciati in merito, chissà che giochi e che scheletri nell'armadio ci sono sotto...

Beh, in ogni caso questo potrebbe porre fine all'eterno dibattito "l'arrampicata è uno sport?"
...se la FASI può venir sbugiardata e delegittimata dalla prima segretaria della prima guida alpina che passa, vuol proprio dire che di "sportivo" non c'è proprio niente! :roll: :? :(


comunque sono DAVVERO curioso di sentire l'altra campana: guide alpine, battete un colpo!

bravo ragno...
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
----
Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
---
Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
dags1972
 
Messaggi: 5362
Images: 9
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varazze

Non sono una Guida Alpina ma...

Messaggioda anti-cialtrone » mer ott 26, 2005 17:18 pm

se la legge mi permette di tutelare il mio lavoro, mi pare più che plausibile cercare di avvalermi di tale legge. Io credo che le Guide Alpine abbiano - certo con disinvolta prepotenza e mirata scelta - semplicemente cercato un "caso esemplare" per tutelare i propri interessi.
La stessa cosa che farebbe anche un medico chirurgo, libero professionista iscritto all'albo, se un pur bravo studente di medicina si mettesse a operare (non avendone potestà di legge) i suoi stessi pazienti...
Se poi i nostri beneamati (?) legislatori emanano una Legge quadro per regolamentare la Professione di Guida Alpina che fa acqua da tutte le parti e lascia adito alle più svariate interpetazioni (chiedere per conferma agli istruttori del CAI che, pur preservati dalla Legge come una sorta di "specie da proteggere", vengono comunque egualmente e periodicamente "attaccati" dalle Guide Alpine)... Beh, a prescindere dai sentimenti di solidarietà con Roberto, trovatosi coinvolto - suo malgrado - in questa vicenda "esemplare", a me resta l'impressione che le Guide Alpine non siano poi così nel torto e il loro comportamento non così miserabile...
Come quando chiami il carro attrezzi per far portare via la macchina che ti ostruisce il passo carraio: certo fai una bastardata nei confronti di chi si prenderà la multa, magari una brava persona, però resta pur sempre un tuo diritto - per legge - usufruire di quel passaggio.

E poi la FASI.
Certo l'Associazione non ci ha fatto una bella figura, questo Roberto ce lo fa capire chiaramente. Ed è lodevole il suo intento di "avvisare" del pericolo gli altri - come lui - iscritti ad associazioni eguali o simili. alla FASI. Eppure, e questo invece Roberto non lo dice, ma il giudice nella sentenza di condanna sì: "(CUT) lo statuto FASI non offre un diretto riferimento alla nozione di arrampicata sportiva, il richiamo ad attività in ambiente naturale si ricava solo in via indiretta dalla indicazione tra i fini istitutivi della individuazione dei criteri di omologazione degli impianti naturali e artificiali (CUT.
Ossia, il regolamento della FASI non è di per sé "fuorilegge" ma è invece "fuorilegge" l'operato dei suoi iscritti laddove essi vadano OUTDOOR ad esercitare l'attività di insegnamento dell'arrampicata sportiva.
La "geniale" Legge attualmente in vigore, infatti, permette tra l'altro anche questa singolare e divertente interpretazione dell'esercizio di Guida Alpina: "fuori" puoi insegnare ad arrampicare solo se sei Guida; "dentro" lo puoi fare anche se sei un sedicente istruttore ISEF.
Non lo dico io, l'ha detto - purtroppo - il giudice che ha condannato Roberto.
Avatar utente
anti-cialtrone
 
Messaggi: 61
Images: 1
Iscritto il: gio apr 21, 2005 1:00 am
Località: Milano

Messaggioda Yashin » mer ott 26, 2005 17:29 pm

Personalmente conosco Roberto e ha tutta la mia simpatia e stima.
Ho conosciuto anche qualche guida alpina e, devo essere sincero, ho avuto per ben due volte l'impressione che il businness venisse prima di ogni altra cosa...ma questo è probabilmente un altro caso che spero non diventi giudiziario.

:evil:

bye
La potenza è nulla senza controllo...ma il controllo senza potenza a cosa c***o serve?
Avatar utente
Yashin
 
Messaggi: 418
Images: 1
Iscritto il: ven nov 22, 2002 11:57 am
Località: Milano

Messaggioda conanramon » mer ott 26, 2005 23:29 pm

sembra una storia horror da incubo !!

mi sembra inammissibile far processare penalmente un istruttore FASI, va bene il business e proteggere il proprio guadagno ma il penale e' un altro discorso

tutta questa storia con la talpa come esca e la condanna alla reclusione e' pazzesca ...

che delusione

gia ' dagli anni 50 bonatti , che se non ricordo male ha subito un vero e proprio processo da parte del CAI che non e' un organo della magistratura e ha voluto assumersi la giurisdizione di un fatto accaduto al di fuori del territorio italiano ,ha dimostrato come l'alpinismo lungi dall'essere un luogo privilegiato iniziatico mistico ..come viene venduto e solo un ambiente con qualche bruttura in meno di quanto rappresentato nella quotidianita' dai telegiornali

spero che cambino la sentenza di 2 grado

ciao conan
conanramon
 
Messaggi: 34
Iscritto il: mar mag 24, 2005 21:15 pm
Località: Milano

Messaggioda yena » mer ott 26, 2005 23:56 pm

raga st storia della talpa è veramente al limte del ridicolo,le guide alpine ci han fatto proprio una figura meschina.
Leggi i miei articoli sulla patologia arrampicatoria www.patologia-arrampicatoria.it
Avatar utente
yena
 
Messaggi: 2119
Images: 10
Iscritto il: mar lug 06, 2004 14:15 pm
Località: sondalo (so)

Messaggioda Donatello » gio ott 27, 2005 0:04 am

Senza nulla togliere ai cinvolti nell'assurda e patetica vicenda e che stimo avendoli tralaltro conosciuti di persona, vorrei però sollevare una questione...

gli istruttori FASI sono effettivamente qualificati a portare gente in falesia? ovvero... se non erro il corso per la qualifica è tenuto in palestre indoor senza nessun cenno all'ambiente esterno. Conosco fortissimi istruttori che in parete danzano, ma che in tema sicurezza fanno rabbrividire...

Forse sarebbe ora di e l'occasione di dare una "revisionata" all'intero sistema e di fare un po' di chiarezza.

In ogni caso è a mio parere ovvio che l'azione intrapresa dalle GA nulla ha a che vedere con la sicurezza, ma è spinta dalla necessità di eliminare una concorrenza sempre più scomoda nell'unico settore "montano" attualmente in crescita.

Donat.
Immagine
Avatar utente
Donatello
 
Messaggi: 6175
Images: 165
Iscritto il: dom set 26, 2004 22:11 pm
Località: Milano

Re: Non sono una Guida Alpina ma...

Messaggioda Enzolino » gio ott 27, 2005 8:21 am

anti-cialtrone ha scritto:se la legge mi permette di tutelare il mio lavoro, mi pare più che plausibile cercare di avvalermi di tale legge. Io credo che le Guide Alpine abbiano - certo con disinvolta prepotenza e mirata scelta - semplicemente cercato un "caso esemplare" per tutelare i propri interessi.
La stessa cosa che farebbe anche un medico chirurgo, libero professionista iscritto all'albo, se un pur bravo studente di medicina si mettesse a operare (non avendone potestà di legge) i suoi stessi pazienti...
Se poi i nostri beneamati (?) legislatori emanano una Legge quadro per regolamentare la Professione di Guida Alpina che fa acqua da tutte le parti e lascia adito alle più svariate interpetazioni (chiedere per conferma agli istruttori del CAI che, pur preservati dalla Legge come una sorta di "specie da proteggere", vengono comunque egualmente e periodicamente "attaccati" dalle Guide Alpine)... Beh, a prescindere dai sentimenti di solidarietà con Roberto, trovatosi coinvolto - suo malgrado - in questa vicenda "esemplare", a me resta l'impressione che le Guide Alpine non siano poi così nel torto e il loro comportamento non così miserabile...
Come quando chiami il carro attrezzi per far portare via la macchina che ti ostruisce il passo carraio: certo fai una bastardata nei confronti di chi si prenderà la multa, magari una brava persona, però resta pur sempre un tuo diritto - per legge - usufruire di quel passaggio.
Caro Anti-Cialtrone,

mi sa che nel tuo discorso c'e' un errore di prospettiva. Per farti capire ti faccio un esempio.
Io sono un chimico e conosco bene la differenza tra un tecnico chimico ed un laureato in chimica. Il loro diverso background fa si che ognuno abbia ambiti di azione differenti.
Lo stesso dicasi per l'istruttore FASI e le Guide Alpine.
Dovresti sapere bene la differenza tra arrampicata sportiva, dominio di associazioni come la FASI, ma non solo, e tutte le altre attivita' verticali, che possono essere dominio delle Guide Alpine, ma non solo.

In base al mio esempio, e' come se i chimici si fossero messi d'accordo per ostacolare legalmente tutti coloro che vogliano avere a che fare con prodotti chimici e non hanno la laurea. E questo, ovviamente, sarebbe un miserabile egoistico gesto di monopolio su un'attivita' fruibile anche da chi laureato non e'.
Nessuno credo avrebbe detto niente se l'istruttore in questione avesse portato la scuola in montagna ad affrontare vie classiche, ma qui si parla di un istruttore FASI in una falesia sportiva.
Non solo. La lettera pone degli interrogativi anche nei confronti di coloro che magari vogliono insegnare all'amico o alla morosa, ad arrampicare. E' come se i chimici pretendessero che sia loro dominio anche l'utilizzo di prodotti come il detersivo per lavare i piatti! Ho reso l'idea?

In conclusione, nonostante il tuo intervento, a mio avviso le Guide fanno ancora una figura miserabile e, se questa storia finisce male per il povero Roberto, spero sinceramente che la vostra pessima immagine porti alla fine ad un tornaconto negativo ben peggiore che quello che e' potuto derivare dal vostro boicottaggio legale nei confronti della FASI.

Ciao :evil:

Lorenzo
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda Zio Vare » gio ott 27, 2005 9:28 am

Brutta, brutta storia.
Brutta storia quella dell'infiltrata al corso. Roba da non crederci. Deprimente.
Brutta storia quella della FASI. Meschina
Bruttissima storia quella di in un istruttore che segue il regolamente di una Federazione Italiana autorizzata dal CONI salvo scoprire che il regolamento stesso è fuori legge! Possibile che sia stato autorizzato a livello nazionale un regolamento che contrasta con una legge nazionale?!
Mi viene da collegare la storia delle falesie omologate e certificate di cui si è a lungo discusso anche sul forum.
Non c'è chiarezza e serietà se ci si riduce ad infiltrare le talpe nei corsi per far causa a qualcuno!
Zio Vare
 
Messaggi: 9851
Images: 141
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda grizzly » gio ott 27, 2005 10:08 am

Enzolino, di a Roberto che da tutta sta storia (almeno come io l?ho letta qui) lui risulta esser l?unico fiore su di un letamaio, due mesi di gabbio non cambian questa evidenza?
Avatar utente
grizzly
 
Messaggi: 15694
Images: 131
Iscritto il: ven gen 16, 2004 19:57 pm
Località: Nord-Ovest

Re: Non sono una Guida Alpina ma...

Messaggioda Spider » gio ott 27, 2005 10:59 am

Enzolino ha scritto:
anti-cialtrone ha scritto:....
....


Adesso anche le ragioni delle guide sono un po' più chiare (anche se CONTINUANO a farci una figura meschina...)
Ma è vero quel che dice Enzolino, sembra che ci siano in atto giochi di potere per cui le guide vogliono il monopolio di TUTTA l'attività verticale, inclusa la falesia, che fino ad oggi sembrava non interessargli.

Quindi sembra sia caduto quel tacito patto di "non belligeranza" che lasciava alle guide la montagna e agli "sportivi" le falesie.

E mi pare che il problema rischia di degenerare, come diceva Enzolino, questo vuol dire che anche portare ad arrampicare un amico è fuorilegge?
Quindi non si potrà più andare in falesia se non accompagnati da una guida alpina, ovviamente dietro adeguato compenso?

Me lo vedo Mrazek che chiama la sede locale del CAI: "Salve, devo andare a provare un 9a ma purtroppo non sono Guida Alpina, non avete qualcuno libero per accompagnarmi e insegnarmi le manovre di sicurezza?"


Quindi il problema, più che le guide (comunque bastarde) in sè, è il ruolo della FASI.

Ovvero: com'è possibile che una Federazione sportiva nazionale, riconosciuta dal CONI, con tanto di istruttori e regolamenti e certificazioni, non possa portare i suoi istruttori e i suoi iscritti a svolgere l'attivitàper cui è stata creata?
Come dire che un istruttore di nuoto non può portare un allievo in mare, e soprattutto, che NESSUN nuotatore può nuotare da NESSUNA parte, se non in presenza di un bagnino!

Non so che riconoscimento giuridico abbiano le guide e il CAI, ma (a livello teorico) mi sembrerebbe molto più legittimata la FASI, come federazione affiliata al CONI.
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Re: Non sono una Guida Alpina ma...

Messaggioda Zio Vare » gio ott 27, 2005 11:02 am

Spider ha scritto:E mi pare che il problema rischia di degenerare, come diceva Enzolino, questo vuol dire che anche portare ad arrampicare un amico è fuorilegge?

Non credo si arriverà mai a questo c'è differenza tra un amico e una persona/associazione che paghi per portarti in montagna.
Zio Vare
 
Messaggi: 9851
Images: 141
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Prossimo

Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.

cron