Nuova falesia di IENNE

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Buzz » mar ott 11, 2005 12:10 pm

No io stavo dicendo seriamente che sarebbe ora che uscisse l'aggiornamento della guida cai tci sulle vie del gran sasso.

O l'aggiornamento o una guida seria.

Perchè senza un pò di chiarezza su quello che c'è non si può fare l'auspicato punto della situazione per evitare che chi si sveglia la mattina va e fa quello che c***o vuole.

Portavo la via di roberto come esempio.

Ma sicuramente sono molti i casi del genere.
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 12:28 pm

Buzz ha scritto:No io stavo dicendo seriamente che sarebbe ora che uscisse l'aggiornamento della guida cai tci sulle vie del gran sasso.

O l'aggiornamento o una guida seria.

Perchè senza un pò di chiarezza su quello che c'è non si può fare l'auspicato punto della situazione per evitare che chi si sveglia la mattina va e fa quello che c***o vuole.

Portavo la via di roberto come esempio.

Ma sicuramente sono molti i casi del genere.
Una nuova guida farebbe chiarezza e sarebbe utile agli arrampicatori, ma non so quanto farebbe da deterrente per gli sconci delle spittature selvagge, purtroppo questo è un problema da affrontare in modo più radicale, con una maggiore inflessibilità, data da un intervento rapido e netto, sulle spittature gratuite.
Nel caso di "Senza Orario e Sanza Bandiera", come ho già detto, è mia intenzione ripeterla e verificare cosa è stato aggiunto e che altera lo spirito della prima salita e questo dovrebbe essere l'approccio anche per altri casi simili.
Ma chi si prende la responsabilità di decidere se questa via è degna di restare tale o va cancellata?
Nel caso della via di Delisi e Jovane (se non sbaglio), aperta calandosi dall'alto al Monolito negli anni ottanta, una mano sconosciuta intervenne e schidò tutto, lasciando una firma inquietante: Ordine Classico" (in secondo tempo, Caruso e Baciocco, aprirono dal basso una via in gran parte coincidente con quella schiodata: Kronos). Anche allora non si ebbe il coraggio di fare un'azione di pulitura ufficiale, a viso aperto (sempre se ce ne fosse il bisogno).
Su altre pareti del nord, di sicuro più blasonate delle nostre, ogni "sgarro" è puntualmente punito con l'oblio, dopo una categorica epurazione della via.
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Messaggioda Buzz » mar ott 11, 2005 12:43 pm

Roberto ha scritto:
Buzz ha scritto:No io stavo dicendo seriamente che sarebbe ora che uscisse l'aggiornamento della guida cai tci sulle vie del gran sasso.

O l'aggiornamento o una guida seria.

Perchè senza un pò di chiarezza su quello che c'è non si può fare l'auspicato punto della situazione per evitare che chi si sveglia la mattina va e fa quello che c***o vuole.

Portavo la via di roberto come esempio.

Ma sicuramente sono molti i casi del genere.
Una nuova guida farebbe chiarezza e sarebbe utile agli arrampicatori, ma non so quanto farebbe da deterrente per gli sconci delle spittature selvagge, purtroppo questo è un problema da affrontare in modo più radicale, con una maggiore inflessibilità, data da un intervento rapido e netto, sulle spittature gratuite.
Nel caso di "Senza Orario e Sanza Bandiera", come ho già detto, è mia intenzione ripeterla e verificare cosa è stato aggiunto e che altera lo spirito della prima salita e questo dovrebbe essere l'approccio anche per altri casi simili.
Ma chi si prende la responsabilità di decidere se questa via è degna di restare tale o va cancellata?
Nel caso della via di Delisi e Jovane (se non sbaglio), aperta calandosi dall'alto al Monolito negli anni ottanta, una mano sconosciuta intervenne e schidò tutto, lasciando una firma inquietante: Ordine Classico" (in secondo tempo, Caruso e Baciocco, aprirono dal basso una via in gran parte coincidente con quella schiodata: Kronos). Anche allora non si ebbe il coraggio di fare un'azione di pulitura ufficiale, a viso aperto (sempre se ce ne fosse il bisogno).
Su altre pareti del nord, di sicuro più blasonate delle nostre, ogni "sgarro" è puntualmente punito con l'oblio, dopo una categorica epurazione della via.


prendiamo una decisione coraggiosa e paghiamo un professionista

zaccaria!!!
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 13:19 pm

Buzz ha scritto:...

zaccaria!!!
:?: :?
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Messaggioda Tocci » mar ott 11, 2005 13:27 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:
fab ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:So che stanno preparando una guida di Jenne, è vero? :roll:
Dipende da come la metti!
La guida non la sta preparando Domenico, bensì la falesia sarà inserita nella guida di Ledda e Grazini... per la felicità del chiodatore! :roll:

Del resto i Simbruini sono un good bargain. San Matteo, Subiaco, Santa Chelidonia etc. etc. Centinaia di itinerari che Domenico et al., hanno messo a disposizione del "primo recensore". Quello che ammiro di più è il tatto, i modi garbati, l'educazione di queste sagaci penne.
Comunque sono in buona compagnia-concorrenza dal momento che analoga operazione è in progress da parte di altri "sommi poeti" provenienti da limitrofa regione. Sai che scene all'atto del "Copy-Right".


Mah, ho riscontrato più volte questa tendenza critica nei confronti di chi redige guide di falesie non spittate da lui stesso (il caso di Ledda è paradigmatico). Mi sembra una posizione un po' eccessiva e unilaterale (sarà che ho scritto libri e che conosco Ledda...). Sarebbe sensato che ci fossero guide separate per ogni de metri quadri di roccia spittati in giro? E poi queste microguide sarebbero comunque introvabili perché stampate in tirature irrisorie. Anche dal punto di vista di principio non vedo argomenti per sostenere che solo chi spitta una falesia ne può scrivere (come d'altronde non avviene con le guide di vie alpinistiche), sempre che ne abbia voglia. Una guida ben fatta è un servizio per tutti gli appassionati, e finché il lavoro di chiodatura avviene su terreni demaniali è un diritto di tutti andarci nelle migliori condizioni informative possibili. Se il problema è che lo/gli spittatori mettono di tasca propria i soldi per l'attrezzatura (ma cosa questo abbia a che fare con il fatto che qualcuno ne descriva il lavoro, non lo saprei dire), questo andrebbe affrontato diversamente, per esempio chiedendo a coloro che frequentano (e che crescono di numero anche grazie alle guide) la falesia di contribuire con quello che possono. Si spendono tanti soldi per avere il moschettone nuovo scintillante (io per primo), perché non lasciare ogni tanto cinque euro per la manutenzione dei luoghi?
Diverso potrebbe essere il discorso per alcune grandi falesie storiche, ma in fondo gran parte dei frequentatori di questi posti comprerebbero senza dubbio sia la una guida generale sia una più particolare, sempre che questa abbia un valore aggiunto in termini di descrizione delle vie, dei luoghi etc.

PS. Per il Gran Sasso ci vorrebbe una bella guida con disegni fatti bene e descrizioni dettagliate di un 150 200 vie dal IV in su, tipo le guide di Bernari di Val Gardena e Cortina, venderebbe migliaia di copie... Roberto, ti va di farla, io ti aiuto con tutto quello che posso dal punto di vista redazionale ed editoriale :wink:
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Messaggioda Buzz » mar ott 11, 2005 14:03 pm

sono d'accordo con tocci 8O

in todos
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 11, 2005 14:03 pm

Tocci ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
fab ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:So che stanno preparando una guida di Jenne, è vero? :roll:
Dipende da come la metti!
La guida non la sta preparando Domenico, bensì la falesia sarà inserita nella guida di Ledda e Grazini... per la felicità del chiodatore! :roll:

Del resto i Simbruini sono un good bargain. San Matteo, Subiaco, Santa Chelidonia etc. etc. Centinaia di itinerari che Domenico et al., hanno messo a disposizione del "primo recensore". Quello che ammiro di più è il tatto, i modi garbati, l'educazione di queste sagaci penne.
Comunque sono in buona compagnia-concorrenza dal momento che analoga operazione è in progress da parte di altri "sommi poeti" provenienti da limitrofa regione. Sai che scene all'atto del "Copy-Right".


Mah, ho riscontrato più volte questa tendenza critica nei confronti di chi redige guide di falesie non spittate da lui stesso (il caso di Ledda è paradigmatico). Mi sembra una posizione un po' eccessiva e unilaterale (sarà che ho scritto libri e che conosco Ledda...). Sarebbe sensato che ci fossero guide separate per ogni de metri quadri di roccia spittati in giro? E poi queste microguide sarebbero comunque introvabili perché stampate in tirature irrisorie. Anche dal punto di vista di principio non vedo argomenti per sostenere che solo chi spitta una falesia ne può scrivere (come d'altronde non avviene con le guide di vie alpinistiche), sempre che ne abbia voglia. Una guida ben fatta è un servizio per tutti gli appassionati, e finché il lavoro di chiodatura avviene su terreni demaniali è un diritto di tutti andarci nelle migliori condizioni informative possibili. Se il problema è che lo/gli spittatori mettono di tasca propria i soldi per l'attrezzatura (ma cosa questo abbia a che fare con il fatto che qualcuno ne descriva il lavoro, non lo saprei dire), questo andrebbe affrontato diversamente, per esempio chiedendo a coloro che frequentano (e che crescono di numero anche grazie alle guide) la falesia di contribuire con quello che possono. Si spendono tanti soldi per avere il moschettone nuovo scintillante (io per primo), perché non lasciare ogni tanto cinque euro per la manutenzione dei luoghi?
Diverso potrebbe essere il discorso per alcune grandi falesie storiche, ma in fondo gran parte dei frequentatori di questi posti comprerebbero senza dubbio sia la una guida generale sia una più particolare, sempre che questa abbia un valore aggiunto in termini di descrizione delle vie, dei luoghi etc.

PS. Per il Gran Sasso ci vorrebbe una bella guida con disegni fatti bene e descrizioni dettagliate di un 150 200 vie dal IV in su, tipo le guide di Bernari di Val Gardena e Cortina, venderebbe migliaia di copie... Roberto, ti va di farla, io ti aiuto con tutto quello che posso dal punto di vista redazionale ed editoriale :wink:


Purtroppo caro Tocci sono conscio che l'argomento in questione è un ginepraio e non è possibile esaurirlo in "quattro righe". Le falesie sopracitate hanno ricevuto visite a iosa da parte degli arrampicatori; essi hanno fruito del lavoro disinteressato altrui e lo hanno fatto privi della guida. D'altra parte sono il primo ad amare e ad acquistare le "guide", ma al tempo stesso per mia esperienza, e riferendomi solo alle guide di falesia (le guide alpinistiche sono un'altra cosa) sarebbe auspicabile che esse siano edite dall'attrezzatore o in alternativa con il suo tacito assenso.
E' un problema di educazione!
Volendo scendere nel particolare ti faccio un esempio. In una lettera ad una rivista del settore e in risposta al contenzioso che aveva creato "In Cerca di Guai", P. Ledda scrive (cito testualmente): parte dei proventi della guida li devolverò ad attrezzatori "indigenti".
Ne sai qualcosa?
E siccome non mi nascondo dietro a un dito sottoscrivo nuovamente quanto ho detto in un analogo topic (era su Lumignano); chi fa operazioni di questo genere è un RUBAGALLINE.
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Messaggioda fab » mar ott 11, 2005 14:21 pm

Tocci ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
fab ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:So che stanno preparando una guida di Jenne, è vero? :roll:
Dipende da come la metti!
La guida non la sta preparando Domenico, bensì la falesia sarà inserita nella guida di Ledda e Grazini... per la felicità del chiodatore! :roll:

Del resto i Simbruini sono un good bargain. San Matteo, Subiaco, Santa Chelidonia etc. etc. Centinaia di itinerari che Domenico et al., hanno messo a disposizione del "primo recensore". Quello che ammiro di più è il tatto, i modi garbati, l'educazione di queste sagaci penne.
Comunque sono in buona compagnia-concorrenza dal momento che analoga operazione è in progress da parte di altri "sommi poeti" provenienti da limitrofa regione. Sai che scene all'atto del "Copy-Right".


Mah, ho riscontrato più volte questa tendenza critica nei confronti di chi redige guide di falesie non spittate da lui stesso (il caso di Ledda è paradigmatico). Mi sembra una posizione un po' eccessiva e unilaterale (sarà che ho scritto libri e che conosco Ledda...). Sarebbe sensato che ci fossero guide separate per ogni de metri quadri di roccia spittati in giro? E poi queste microguide sarebbero comunque introvabili perché stampate in tirature irrisorie. Anche dal punto di vista di principio non vedo argomenti per sostenere che solo chi spitta una falesia ne può scrivere (come d'altronde non avviene con le guide di vie alpinistiche), sempre che ne abbia voglia. Una guida ben fatta è un servizio per tutti gli appassionati, e finché il lavoro di chiodatura avviene su terreni demaniali è un diritto di tutti andarci nelle migliori condizioni informative possibili. Se il problema è che lo/gli spittatori mettono di tasca propria i soldi per l'attrezzatura (ma cosa questo abbia a che fare con il fatto che qualcuno ne descriva il lavoro, non lo saprei dire), questo andrebbe affrontato diversamente, per esempio chiedendo a coloro che frequentano (e che crescono di numero anche grazie alle guide) la falesia di contribuire con quello che possono. Si spendono tanti soldi per avere il moschettone nuovo scintillante (io per primo), perché non lasciare ogni tanto cinque euro per la manutenzione dei luoghi?
Diverso potrebbe essere il discorso per alcune grandi falesie storiche, ma in fondo gran parte dei frequentatori di questi posti comprerebbero senza dubbio sia la una guida generale sia una più particolare, sempre che questa abbia un valore aggiunto in termini di descrizione delle vie, dei luoghi etc.

PS. Per il Gran Sasso ci vorrebbe una bella guida con disegni fatti bene e descrizioni dettagliate di un 150 200 vie dal IV in su, tipo le guide di Bernari di Val Gardena e Cortina, venderebbe migliaia di copie... Roberto, ti va di farla, io ti aiuto con tutto quello che posso dal punto di vista redazionale ed editoriale :wink:
Tocci, molto di ciò che hai scritto è opinabile!
Sarà perchè di contro conosco abbastanza bene l'altra faccia della medaglia che sono abbstanza perplesso su alcune cose! Poi sinceramente non mi va di prendere parti, che alimenterebbero ulteriori polemiche già trite e ritrite!
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
...sigh...!
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Messaggioda cuorpiccino » mar ott 11, 2005 14:43 pm

Comunque, qualunque sia la guida che uscirà, siamo pronti alla fotocopia illegale e alla critica, sempre sicuramente feroce, e spesso anche inutile, su tutto ciò che sarà possibile criticare. :lol:

P.S. Il Ledda, che scrive pure bene, non mi risulta abbia mai chiodato un tiro, ha fatto una guida chiamandola in modo provocatorio "in cerca di guai". Io gli dissi che avrebbe dovuto scrivere un libro e non una guida, ma forse non lo avrebbero comprato... :wink:
Che poi il tutto sia finito in modo grottesco è pure vero. Che il Vitale con le collette chiodava e richiodava solo le vie che gli pareva a lui, è pure vero (leggi anche che le vie che non era in grado di salire non le considerava). Che al Vitale hanno fatto fare il "Capro espiatorio" alla Maloussene, è ancora più tristemente vero, con alle spalle figuri biechi che lo hanno spinto a far causa a Piero e lo hanno lasciato li (leggi con le spese dell'avvocato da pagare di tasca sua). Insomma, di tutta la storia la cosa più bella fù la sentenza finale dell'avvocato (magistrato?) (che ho avuto la fortuna di leggere) che sotterrava tutti con una sottile ironia, sottile e devastante.

Insomma, che volevo di? Io la storia della guida me la sono inventata, ma la stanno scrivendo davvero?

Se Piero scriverà una seconda edizione della guida, credo che potrebbe essere solo la seconda persona/arrampicatore a rischiare la salute fisica e quella della sua automobile (se c'ha l'automobile).
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Messaggioda Tocci » mar ott 11, 2005 15:04 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:Purtroppo caro Tocci sono conscio che l'argomento in questione è un ginepraio e non è possibile esaurirlo in "quattro righe". Le falesie sopracitate hanno ricevuto visite a iosa da parte degli arrampicatori; essi hanno fruito del lavoro disinteressato altrui e lo hanno fatto privi della guida. D'altra parte sono il primo ad amare e ad acquistare le "guide", ma al tempo stesso per mia esperienza, e riferendomi solo alle guide di falesia (le guide alpinistiche sono un'altra cosa) sarebbe auspicabile che esse siano edite dall'attrezzatore o in alternativa con il suo tacito assenso.
E' un problema di educazione!
Volendo scendere nel particolare ti faccio un esempio. In una lettera ad una rivista del settore e in risposta al contenzioso che aveva creato "In Cerca di Guai", P. Ledda scrive (cito testualmente): parte dei proventi della guida li devolverò ad attrezzatori "indigenti".
Ne sai qualcosa?
E siccome non mi nascondo dietro a un dito sottoscrivo nuovamente quanto ho detto in un analogo topic (era su Lumignano); chi fa operazioni di questo genere è un RUBAGALLINE.


Si si so bene che l'argomento è assai scottante, e infatti dicevo che ci vuole ragionevolezza ed educazione, ma da parte di entrambi i contendenti. Invece a volte pare che i chiodatori assumano un atteggiamento privatistico (per le più varie ragioni) circa il loro lavoro, e questo non lo condivido: insomma loro non si preoccupano di far conoscere la falesia e si irritano se qualcuno lo fa. Certo, se si sa che un chiodatore sta preparando una guida delle falesie da lui attrezzate e io ne pubblico una prima mi sto comportando scorrettamente (ma comunque anche in questo caso non ci trovo molto di veramente grave) ma sappiamo bene che in gran parte dei casi (vedi le falesie laziali) non è questa la situazione. E poi scusa Pierluigi, ma per chi chioda una falesia non dovrebbe essere più remunerativo dal punto di vista morale vedere riconosciuto e valorizzato il suo lavoro anche da altri; voglio dire se qualcuno cita o descrive il mio lavoro da ricercatore in un suo libro attribuendomene il merito io ne sono contento (altro è il plagio ovviamente...). Per la remuneratività economica guarda non credo che Piero abbia guadagnato gran che dalla sua guida (io ho scritto e pubblicato libri che hanno venduto 50 mila copie e il reddito complessivo pur con un contratto assai favorevole è stato minimo...) la quale invece ha rappresentato uno strumento insostituibile per moltissimi appassionati (ah, per chiarire, lasciamo da parte ogni considerazione sulle note polemiche che la guida di Ledda ha scatenato per motivi diversi da questo, su cui ognuno è libero di giudicare come meglio crede...). E guarda che una guida a stampa su una sola falesia locale non solo non farebbe guadagnare nulla, ma probabilmente costerebbe al suo autore un notevole contributo per la stampa (lo so bene, la stessa cosa avviene per il 90% dei libri pubblicati da docenti e ricercatori univesritari). Se poi Piero aveva promesso di devolvere parte del guadagno (per quanto piccolo) ai chidatori e non l'ha fatto (questo non lo, ma glielo voglio chiedere...) allora sono d'accordo che si è comportato in modo non corretto, ma siamo in italia, di gente che va in goro a fare promesse non mantenute ne abbiamo tanta.
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 15:05 pm

La scrive, anzi, l'ha scritta 8)
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Messaggioda Tocci » mar ott 11, 2005 15:18 pm

cuorpiccino ha scritto:Comunque, qualunque sia la guida che uscirà, siamo pronti alla fotocopia illegale e alla critica, sempre sicuramente feroce, e spesso anche inutile, su tutto ciò che sarà possibile criticare. :lol:

P.S. Il Ledda, che scrive pure bene, non mi risulta abbia mai chiodato un tiro, ha fatto una guida chiamandola in modo provocatorio "in cerca di guai". Io gli dissi che avrebbe dovuto scrivere un libro e non una guida, ma forse non lo avrebbero comprato... :wink:
Che poi il tutto sia finito in modo grottesco è pure vero. Che il Vitale con le collette chiodava e richiodava solo le vie che gli pareva a lui, è pure vero (leggi anche che le vie che non era in grado di salire non le considerava). Che al Vitale hanno fatto fare il "Capro espiatorio" alla Maloussene, è ancora più tristemente vero, con alle spalle figuri biechi che lo hanno spinto a far causa a Piero e lo hanno lasciato li (leggi con le spese dell'avvocato da pagare di tasca sua). Insomma, di tutta la storia la cosa più bella fù la sentenza finale dell'avvocato (magistrato?) (che ho avuto la fortuna di leggere) che sotterrava tutti con una sottile ironia, sottile e devastante.

Insomma, che volevo di? Io la storia della guida me la sono inventata, ma la stanno scrivendo davvero?

Se Piero scriverà una seconda edizione della guida, credo che potrebbe essere solo la seconda persona/arrampicatore a rischiare la salute fisica e quella della sua automobile (se c'ha l'automobile).


Come dicevo prima non mi riferivo alle polemiche che la guida di Piero ha scatenato per il suo contenuto non arrampicatorio... per quello ognuno la pensi come preferisce (io penso che anche in questo caso ci vorrebbe equilibrio, buon senso, e un po' di autoironia che non guasta mai...) Il mio argomento in generale è a favore della presenza di guide ben fatte che rendano noti luoghi in cui si possa arrampicare, indipendentemente da chi le scrive: se sono i chiodatori bene, anzi benissimo, ma se sono altri non sono d'accordo con chi grida allo scandalo (a meno, ripeto, di operaziooni predatorie pure e semplici). Non mi piace chi vuole mettere limiti alla diffusione dell'informazione, in qualsiasi dominio ciò avvenga.

PS. Comunque Piero sta scrivendo una seconda edizione della sua guida e sono scuro che molti di noi la compreranno, come compreremo la nuova guida delle falesie Pontine di Milani, e se ci fosse una nuova guida di quelle Ciociare e soprattutto la bella guida sul Gran Sasso che scriverà Roberto...
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 15:26 pm

Tocci ha scritto:...
soprattutto la bella guida sul Gran Sasso che scriverà Roberto...
Tu sei matto :roll:
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Messaggioda Buzz » mar ott 11, 2005 15:33 pm

Roberto ha scritto:
Tocci ha scritto:...
soprattutto la bella guida sul Gran Sasso che scriverà Roberto...
Tu sei matto :roll:


e scrivi sta guida... vorrai pur dedicarti a qualcosa in vecchiaia ... no?

vuoi poltrire al sole sulle panchine ai giardinetti tutto il giorno?
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 15:34 pm

Buzz ha scritto:
Roberto ha scritto:
Tocci ha scritto:...
soprattutto la bella guida sul Gran Sasso che scriverà Roberto...
Tu sei matto :roll:


e scrivi sta guida... vorrai pur dedicarti a qualcosa in vecchiaia ... no?

vuoi poltrire al sole sulle panchine ai giardinetti tutto il giorno?
Non ne ho voglia, troppa fatica e poi c'è chi è più indicato ed ha già lavorato molto per questo.
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Messaggioda cuorpiccino » mar ott 11, 2005 16:16 pm

Roberto ha scritto:
Buzz ha scritto:
Roberto ha scritto:
Tocci ha scritto:...
soprattutto la bella guida sul Gran Sasso che scriverà Roberto...
Tu sei matto :roll:


e scrivi sta guida... vorrai pur dedicarti a qualcosa in vecchiaia ... no?

vuoi poltrire al sole sulle panchine ai giardinetti tutto il giorno?
Non ne ho voglia, troppa fatica e poi c'è chi è più indicato ed ha già lavorato molto per questo.

Si ma potresti pubblicare una guida di itinerari scelti. Ultimamente Lattavo e Antonioli hanno aperto un sacco di belle vie..... :wink:
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Messaggioda Buzz » mar ott 11, 2005 16:36 pm

tocci facciamola noi la guida... sono sicuro che bab la compra...












(basta che spieghiamo bene dove stanno le doppie...) :twisted:
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Messaggioda Tocci » mar ott 11, 2005 19:36 pm

Buzz ha scritto:tocci facciamola noi la guida... sono sicuro che bab la compra...


(basta che spieghiamo bene dove stanno le doppie...) :twisted:


Buzz io proprio non potrei scriverla, ma aiutare Roberto a farne una magari facendo le foto (tu Buzz potresti tracciare gli itinerari sulle foto... :roll: ), impaginandola e rivedendo l'itagliano si, per gli schemi no perché non so disegnare...

Dai Robbe' 150 itinerari scelti dal III/IV al VI/VI+ max VII (deve essere una guida per tutti, inutile mettere solo itinerari di 7a sul monolito) con relazioni grafiche chiare (non come quella sola di guida di Alp), descrizione dell'attacco e delle discese, insomma come quella di Bernardi di Cortina (questa estate al Falzarego la mattina alle 8 vedevi decine di persone che la consultavano...). Non deve essere una cosa omnicomprensiva che fa concorrenza alla guida CAI del Grazzini, ma uno strumento utile anche a chi è alle prime armi... (penso a gente come me... :roll: :roll: ) e a chi non conosce il GS e vorrebbe provare ad arrampicarci... Secondo me vende almeno tre quattro mila copie.
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Messaggioda Roberto » mar ott 11, 2005 19:55 pm

Tocci ha scritto:
Buzz ha scritto:tocci facciamola noi la guida... sono sicuro che bab la compra...


(basta che spieghiamo bene dove stanno le doppie...) :twisted:


Buzz io proprio non potrei scriverla, ma aiutare Roberto a farne una magari facendo le foto (tu Buzz potresti tracciare gli itinerari sulle foto... :roll: ), impaginandola e rivedendo l'itagliano si, per gli schemi no perché non so disegnare...

Dai Robbe' 150 itinerari scelti dal III/IV al VI/VI+ max VII (deve essere una guida per tutti, inutile mettere solo itinerari di 7a sul monolito) con relazioni grafiche chiare (non come quella sola di guida di Alp), descrizione dell'attacco e delle discese, insomma come quella di Bernardi di Cortina (questa estate al Falzarego la mattina alle 8 vedevi decine di persone che la consultavano...). Non deve essere una cosa omnicomprensiva che fa concorrenza alla guida CAI del Grazzini, ma uno strumento utile anche a chi è alle prime armi... (penso a gente come me... :roll: :roll: ) e a chi non conosce il GS e vorrebbe provare ad arrampicarci... Secondo me vende almeno tre quattro mila copie.
Oltre a Grazzini, che farebbe (se si decide) l'opera omnia del gruppo, c'è anche un famoso esponenete dell'alpinismo locale (guida alpina) che sta preparando una guida con una scelta di vie, dovrebbe essere del tipo a schede.
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Messaggioda Tocci » mar ott 11, 2005 20:03 pm

Roberto ha scritto:Oltre a Grazzini, che farebbe (se si decide) l'opera omnia del gruppo, c'è anche un famoso esponenete dell'alpinismo locale (guida alpina) che sta preparando una guida con una scelta di vie, dovrebbe essere del tipo a schede.


Non lo sapevo... se è così in effetti il mercato sarebbe già coperto, anche se bisogna vedere come è fatta... sono sicuro che la tua sarebbe stata un capolavoro..... :wink: :wink:
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