Booo ha scritto:Roberto ha scritto:Ognuno parla per le proprie esperienze e la mia è che quando sto arrampicando, arrampico e basta, dimentico tutti i miei casini (e ce ne ho tanti) e mi concentro su quello che faccio: arrampico.
Per me arrampicare è staccare dal resto, spece se sono in montagna (ovvio), ma anche in falesia, quando sto sul tiro.
In modo particolare, quando sono impegnato su un tiro al limite delle mia capacità, se davvero mi interessa riuscire nella libera, la mia concentraziopne è totale ( ameno di disturbi esterni, come chiasso, vento ...).
Quello che penso è che sia la tua motivazione che ti fa mettere in secondo piano tutto il resto. Ma non è detto che tutti abbiano la tua stessa motivazione. Fortuanatamente non siamo tutti uguali.
Io sono totalmente in accordo con le sagge parole di Alex (e come non esserlo

). Quando scalo non sempre riesco a distogliere la mente; sovente non riesco a concentrarmi solo ed esclusivamente sul successivo appiglio. Non riesco ad entrare in stand-by. Quasi sempre sono distolto da altre sensazioni, pensieri, immagini. Penso alla giornata precedente

quando ho "ciccato" un tiro. Penso a domattina quando ne sbaglierò un altro ancora

E poi il dubbio supremo: dopodomani dove si và a scalare. Lo sò sono i dubbi eterni di chi come me "traffica" con i massimi sistemi.
La soluzione è una sola: devo prendermi una vacanza. Ma dove

Dov'è che non ho mai scalato

Già Kalimnòs, Tahylandia.
E se poi vibbroooo di bestia anche lì
E' che non c'ho il livellooooooo
P.S.
Che ho svaccato il topic

"Non m'importa la grana. Non m'importano le necessità della vita. M'importa solo quando mi provocano. Mi importa arrampicare, punto."