E quindi che il nostro Budda torni a casa ma prima, sia monito alla smisurata fioritura di croci e lapidi che, con il ritiro dei ghiacciai, sono le grandi piaghe che stanno dilagando sulle nostre alte montagne.
Magari l'ho vista peggio di quel che è, ma non so. Il Budda l'hanno messo su domenica scorsa, penso che sia ancora lì. Tuttavia la frase in grassetto è una cagata pazzesca, di cattivo gusto per le persone per le quali quei simboli hanno valore, per motivi religiosi o perchè ricordano un caro scomparso (questo lo si capisce anche da atei?), molto peggiore del cattivo gusto di qualche croce esteticamente brutta su qualche cima.
Su questo non posso che concordare, se c'è buona fede nella loro azione (cosa che mi piace pensare) non l'hanno certo espressa in questa frase.
...si lo si capisce anche da atei...
Il Cristo delle vette al Balmenhorn esprime la devozione di Alfredo Baj, scultore e partigiano in Valle dell'Orco durante la II guerra mondiale, che promise di costruire e mettere in opera la statua del Redentore in memoria dei Caduti di tutte le guerre su una grande vetta alpina, ulteriormente convinto dall'ulteriore guarigione insperata della moglie nel 1949. La sua iniziativa raccolse il sostegno e la condivisione di numerose persone, tra cui un giornale torinese, sostegno popolare a Torino, il reparto alpino che lo portò su da Gressoney al Balmenhorn (senza funivie o elicotteri...), il CAI, i numerose presenti alla cerimonia di inaugurazione ed ai successivi anniversari.
Grazie per la precisazione.
Fatico comunque ad immaginare queste persone(maspes &co) nelle vesti di "banditi o "vandali"...
Se salendo il Badile sulla vetta troverò un Budda anzichè una croce non sarò certo infastidito, ma felice di trovarmi lì.
Così come non mi ha infastidito il Cristo delle vette.
E questo non perchè sono forzatamente politically correct.