Effettivamente la repulsiva parete gialla della Scotoni, poco invoglia a metterci le mani, ma nel 1969 il gran lavoro e la tenacia di Menardi, Dallago e Valleferro hanno fatto si che in ben 3 giorni di chiodatura potessero superare direttamente la zona degli strapiombi gialli a sinistra. Effettivamente, si tratta di una via non molto ripetuta, in effetti quando si parla di Scotoni, viene subito in mente la Lacedelli, la Skotonata galactica e la famigerata Fachiri con il suo traverso.
In realtà, quando gli ho proposto la via a Mauro (mio socio di Alleghe) sapevo che andavo in contro ad una bella ravanata sulle staffe, ma non mi aspettavo su chiodini a pressione con mezzzo gambo fuori e chiodi che si piegano a metà verso il basso al carico, ma in fin dei conti siamo un pò come i bambini....curiosi.
Personalmente ho trovato la via molto faticosa, e fisica, prima per il superamento dei camini iniziali, (odio i camini...

) specialmente con uno zaino sulle spalle e poi per i tre tiri in artif. , che tra l'altro, in alcuni tratti i chiodi essendo distanziati non permettono di raggiungere con la staffa il chiodo successivo, obbligando così passaggi (molto belli) di VI+, VII su roccia un pò instabile

.
Strabiliante è l'esposizione in tutta la via, ma in particolar modo dal terz'ultimo tiro prima della seconda cengia.
Per una ript. portarsi via taaaanti rinvii, o quanto meno diversi moschettoni sciolti.
Ciao Beppe
Tracciato
Sul 6° tiro di VI+
Mauro sul 10° tiro
Sul 13° tiro di A2
Sul 14° tiro di VII+

NON SI PROGREDISCE CERCANDO DI MIGLIORARE CIO' CHE GIA' E' STATO FATTO, BENSI' CERCANDO DI REALIZZARE CIO' CHE ANCORA NON ESISTE...