nodo inglese semplice & nut

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda biemme » mar lug 19, 2005 20:22 pm

LimaMike ha scritto:La precisazione che ho fatto al tuo precedente intervento si basa su dati ufficiali della CN Materiali ............Salut
ML


Caro LimaMike, ti ringrazio molto della risposta (mi sembra di aver letto quell?articolo); premesso che stiamo disquisendo di vera lana caprina, visto che, come già abbiamo convenuto, i valori di sfilamento sono pressochè vicini a quelli di rottura dei materiali (addirittura del moschettone!), volevo però osservare quanto segue :

Prove statiche in trazione lenta.
A) N. Galleggiante: sempre sup agli 8Kn
B) 2 Nodi Gall in serie: sempre sup agli 11Kn
C) N. Gall. doppi: sempre sup ai12 Kn
D) Nodo Inglese doppi: sempre sup 12/13Kn
E) Nodo Fettuccia: sempre sup ai 9Kn con punte per il N. sup ai 14Kn
???i risultati delle prove Statiche non sono male e garantiscono ampia sicurezza.
Kevlar: in A, B e C sul nodo con valori sempre superiori ai 9/10Kn (A) fino ad essere superiori ai 14Kn (C), in D sul moschettone (> di 15Kn), in E sul nodo (> 14Kn)

Dyneema: l'anello si è sempre sfilato. In A con valori attorno ai 9/10Kn, in B con valori tra 16e 19 Kn, in C con valori attorno ai 15/16Kn, in D con valori attorno ai 14Kn, in E con valori attorno ai 9/10Kn

Nylon: La rottura avveniva o sul nodo casi A e C oppure sul moschettone nelle altre situazioni. I valori sempre cmq superiori ai 10/11Kn.


Questo sfilamento del gall. doppio sul dyneema mi lascia perplesso, e comunque 15/16 Kn sono pari circa al valore di rottura del dyneema stesso (anzi, considerato il fattore di riduzione del nodo, siamo perfino oltre) : ne è testimonianza il fatto che, al contrario, nei casi cui ho assistito, non si è mai avuto sfilamento, bensì si è rotto il dyneema sul nodo a 1675 daN.
Per il resto i dati confermano, per kevlar e nylon, esattamente quanto affermavo, e cioè che nelle prove statiche, il gall. doppio (vedi casi C) non si sfila mai (si rompe sul nodo).

Prove dinamiche (dodero).
Le prove dinamiche sostanzialmente presentavano risultati positivi la rottura/sfilamento/taglio avveniva sempre con carichi che garantisco sicurezza
A) N. Galleggiante: sempre sup agli 8Kn
B) 2 Nodi Gall in serie: sempre sup agli 11Kn
C) N. Gall. doppi: sempre sup ai12 Kn
D) Nodo Inglese doppi: sempre sup 12/13Kn
E) Nodo Fettuccia: sempre sup ai 9Kn con punte per il N. sup ai 14Kn
I punti di rottura :
Nylon: sfilato in A e B oppure effetto Taglio sui moschettoni che univano l'anello all'apparecchiatura.
Kevlar: Sfilato in A e E, Nodo in B, Nodo o non rottura in D, Nodo in C
Dyneema: Sfilato in A, D e E Nodo in B e C


Questi dati confermano ancor più la validità del gallegg. doppio, che come emerge, nelle prove dinamiche ha sempre resistito allo sfilamento (anche con dyneema), rompendosi sempre sul nodo (casi C).
Ed è proprio qui che volevo arrivare per (perdonami) correggere la tua precisazione iniziale : i test dinamici, oltre che + vicini alla realtà (dato di non poco conto), sono più traumatici ? in questi casi -e non già più ?generosi? di quelli statici, e lo dimostra il fatto che il galleggiante semplice (vedi casi A) nelle prove dinamiche si è sempre sfilato con qualsiasi materiale, mentre in traz. lenta, su kevlar e nylon ha addirittura resistito allo sfilamento (rottura sul nodo), sfilandosi solo nel caso del dyneema (in verità, io il gall. semplice l?ho sempre visto sfilarsi, anche su kevlar e nylon, ma evidentemente i dati della CN Mat sono molto + attendibili e certi).

Ti confermo di aver partecipato in varie occasioni alle prove presso l'Università di Pd e di aver visto sfilarsi i capi del galleggiante doppio ovviamente non sempre e cmq, come anche tu hai sottolineato, sempre a valori che garantiscono ampia sicurezza.


Dai dati che hai fornito e da quanto mi risulta, i capi del gall. doppio che hai visto sfilarsi possono essere stati solo e unicamente quelli di dyneema in prova statica, e a 15/16 kn !!

Credo ma questa è una mia considerazione personale, che dopo un periodo in cui il Dyneema come cordino sembrava l'optimum dati i suoi problemi con lo sfilamento sia passato un po' di moda invece sta prendendo piede e aggiungo giustamente la fettuccia cucita in dyneema che sfrutta i pregi della fibra ma elimina il suo difetto principale


De gustibus. Certamente saranno valide su ghiaccio e dovunque le soste sono ?preconfezionate? (vie sportive), ma non sono per niente d?accordo invece su questa moda delle fettucce precucite, perché in caso di soste in montagna (chiodi distanti, materiale da incastro, chiodi non moschettonabili, ecc.) rimangono insostituibili gli spezzoni aperti da giuntare (dyneema, nylon, kevlar, fettuccia, poco cambia), soprattutto per poter realizzare un triangolo di sosta giusto per ciascuna sosta, cioè + corto possibile per ridurre al max il ribaltamento e nel contempo adeguato all?angolo di vertice.

grazie ancora LM, e se hai altri dati ? soprattutto recenti- ti sarei grato se potessimo scambiarceli

ciao e buone scalate
biemme

Per fabiettofabietto : per giuntare anelli di kevlar e dyneema non è che BISOGNA fare il doppio inglese e basta. Secondo me si può consigliare certamente il doppio inglese (numeri alla mano, è il nodo di giunzione che tiene di più di tutti) ma nessuno vieta, come emerge dai dati che LimaMike ha appena fornito, di giuntare kevlar o dyneema con un doppio galleggiante (che, ripeto, preferisco personalmente per i motivi finora esposti).
Sul tuo dubbio, non penso vi siano controindicazioni nel giuntare anelli con un otto ripassato a capi contrapposti (nodo fettuccia con frizione), solo che lo trovo più complesso.
Di certo, il galleggiante semplice, per quanto resista a valori anche alti, è da consigliare solamente per giuntare (e ben tensionato sui 4 capi) le corde di calata, in quanto solo in tal caso i valori in gioco sono incontestabilmente al di sotto di quelli di sfilamento, a meno che non si stiano calando un ippopotamo o 10 persone insieme.

ciao a tutti
biemme
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Messaggioda LimaMike » mer lug 20, 2005 9:09 am

De gustibus. Certamente saranno valide su ghiaccio e dovunque le soste sono ?preconfezionate? (vie sportive), ma non sono per niente d?accordo invece su questa moda delle fettucce precucite, perché in caso di soste in montagna (chiodi distanti, materiale da incastro, chiodi non moschettonabili, ecc.) rimangono insostituibili gli spezzoni aperti da giuntare (dyneema, nylon, kevlar, fettuccia, poco cambia), soprattutto per poter realizzare un triangolo di sosta giusto per ciascuna sosta, cioè + corto possibile per ridurre al max il ribaltamento e nel contempo adeguato all?angolo di vertice.


Qui non ci siamo capiti.
Personalmente sono d'accordo in toto con te, mi riferivo unicamente agli anelli cordino che si utilizzano durante la progressione non allo spezzone che si utilizza in sosta.

Non ho ancora trovato l'articolo ma sono certo di averlo. Voglio rileggerlo per verificare come nei test della CM venivano preparati gli anelli nello specifico se i nodi venivano pretensionati perchè questo potrebbe spiegare alcune differenze riscontrate tra i test e le prove pratiche a cui abbiamo assistito.

Salut
ML
Perchè arrampico? Semplice! perchè mi diverto.
LimaMike
 
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Messaggioda biemme » mer lug 20, 2005 9:39 am

LimaMike ha scritto:................verificare come nei test della CM venivano preparati gli anelli nello specifico se i nodi venivano pretensionati perchè questo potrebbe spiegare alcune differenze riscontrate tra i test e le prove pratiche a cui abbiamo assistito.
Salut
ML


hai ragione, stavo giusto pensando che i risultati differenti (tutto sommato, non di molto) potrebbero dipendere proprio dal diverso tensionamento del nodo, ma ancor più, forse, dal diverso stato di usura degli anelli testati e dal diverso rapporto di scorrimento calza/anima delle varie marche di materiale usato per le prove : paradossalmente, in questi casi il materiale nuovo (vedi calza del kevlar) potrebbe generare minori resistenze agli attriti rispetto a quello usato.
ciao
biemme
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Messaggioda fabiettofabietto » mer lug 20, 2005 16:02 pm

Grazie Biemme e grazie anche a LM per le info esaurienti.

Sono d'accordo....anche io uso il galleggiante semplice per le calate.
Per i gli anelli di nylon (sia per la sosta sia per gli ancoraggi) fino a qualche tempo fa usavo il nodo fettuccia ma dopo aver letto l'articolo della commissione tecniche e materiali sono passato a un altri nodi. Per i kevlar doppio inglese e nastratura (in genere ho due anelli di kevlar: uno corto e uno lungo) e due piccolini senza nastratura da aprire per poter così infilare nelle clessidre. Anche se ora probabilmente passerò al doppio galleggiante!

Per curiosità il nodo doppio galleggiante è questo ????

http://www.planetmountain.com/Lab/tecni ... ppie2.html

Grazie e mandi a tutti
FABIO[/img]
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Messaggioda Nupterix » mar ago 02, 2005 15:22 pm

Ma alla fine il nodo inglese semplice va bene o no per unire i cordini?
dove trovo una foto o qualcosa del nodo doppio galleggiante?
ciao
8)
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Messaggioda biemme » mar ago 02, 2005 15:52 pm

Nupterix ha scritto:............dove trovo una foto o qualcosa del nodo doppio galleggiante?
ciao
8)


provo a mandartene uno schizzo:

Immagine

....se riesci a vederlo, perchè sono una vera capra ad inserire foto & immagini (mi vengono tutte minuscole!!!) :?
ciao
biemme
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Messaggioda fabiettofabietto » mar ago 02, 2005 16:03 pm

Ciao biemme...
sono un pò tordo ma non riesco a capire bene il nodo dal tua foto...

immagino che la terza foto "nodo semplice con due giri" della pagina http://www.planetmountain.com/Lab/tecni ... ppie2.html
non sia il nodo doppio galleggiante???

Grazie per le info
Mandi
FABIO
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Messaggioda biemme » mar ago 02, 2005 16:13 pm

ciao,
purtroppo, da vero agamennone dell'informatica, non riesco a inserire immagini + grandi di quella che vedi :oops: :oops:

il gall. doppio è effetivamente un "nodo semplice con due giri", nel senso che inserisci i capi nel nodo non dopo un semplice giro, ma dopo due,

ti confermo comunque che non è quello indicato in quella pagina del sito, lo trovi invece nel testo tecnico delle guide (vivalda), dove lo chiamano "nodo doppio delle guide"

ciao
biemme
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Messaggioda fabiettofabietto » mar ago 02, 2005 16:16 pm

Grazie per la rapidità!!!!!!!
stasera andrò a controllare sul manuale delle guide.
Grazie ancora
Mandi
FABIO
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Messaggioda Nupterix » mar ago 02, 2005 19:27 pm

Ok ma il nodo doppio galleggiante (galleggiante=nodo semplice=nodo delle guide), (nodo a otto inseguito=nodo delle guide con frizione), non è scomodo e ingombrante per unire gli anelli di cordino?
Io in giro non ho mai visto anelli così....non è meglio un doppio inglese o un fettuccia?

Qualcuno mi potrebbe rispondere circa le sue notizie sul nodo inglese semplice :cry: ?

grazie
ciao
Nupterix
 
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Messaggioda biemme » mar ago 02, 2005 19:38 pm

su kevlar, dyneema e cordini non è + ingombrante del doppio inglese, e comunque, anche fosse su diametri maggiori, è un nodo da usare non per giuntare corde doppie, ma per giuntare anelli (su soste, clessidre, rinvii da allungare, ecc.) che poi vanno sciolti, per cui l'ingombro non da alcun problema
ciao
biemme
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Messaggioda fabiettofabietto » mer ago 03, 2005 15:46 pm

....ci sono arrivato!!!!!!!!

Ho dato un'occhiata al libro delle Guide Alpine "SICUREZZA" e a pagina 51 c'è la descrizione del NODO delle GUIDE DOPPIO!
E' classificato come nodo di giunzione e dopo qualche prova effettivamente è molto più pratico del doppio inglese nel caso di anelli di cordino che devono essere aperti x essere infilati esempio in clessidre!

La terza foto "nodo semplice con due giri" della pagina http://www.planetmountain.com/Lab/tecni ... ppie2.html
è effettivamente un altro nodo usato per congiungere le corde per le doppie.

NODO DELLE GUIDE DOPPIO:
faccio fare due giri alle corde e infilo i capi negli anelli così formati (come schema postato da biemme)

Nodo semplice con due giri:
semplicemente faccio un nodo semplice e prima di stringere capi faccio li faccio passare un'altra volta nell'anello
Lo consigliano sul sito come nodo di giunzione per le doppie ma secondo me è più pratico il nodo semplice con due importanti accorgimenti:
-capi liberi molto lunghi circa 40 cm
-tirare bene tutti i 4 capi che escono dal nodo

Ringrazio tutti per le info e spero di aver capito bene la differenza tra i due nodi...spero di essere stato chiaro nella descrizione ma è molto più semplice farli che descriverli!
Grazie ancora
Mandi
FABIO
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Messaggioda Davide62 » mer ago 03, 2005 18:18 pm

Io uso da sempre il nodo per le fettucce.
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