E va bene, visto che ormai ci si è smerdati...
dunque...credo che soprattutto nel sud e nelle isole ci sia una tendenza a sfruttare la "manodopera" giovanile,soprattutto quella stagionale degli studenti, i quali vengono pagati poco,delle volte non vengono assicurati, e il più delle volte lavorano quasi il doppio dell'orario sindacale.
Comprendo benissimo perchè un genitore di Napoli non voglia vedere la propria figlia universitaria sbattuta a far lavori dove verrebbe sfruttata.
In tutta italia è pieno di studenti che lavorano tutto l'anno ( prevalentemente "part time" ) per mantenersi agli studi o non sovraccaricare genitori da spese che non sono esattamente bazzecole.
La difficoltà maggiore di uno studente comunque è sempre quella dell'autogestione, percui ci sono casi e casi, ragazzi da ammirare e altri da capire, credo che la vita di ogni universitario non sia tutta rosa e fiori...anzi, per niente
Per quel che riguarda i lavori stagionali, suppongo che il più delle volte vengano fatti per necessità, non li attribbuirei troppi allettamenti...insomma criticabili...da ammirare invece chi li fa per necessità e sinceramente non credo esitano altre ragioni ( escluse esperienze lavorative all'estero dove il fine potrebbe essere quello di assimilare la madre lingua)
parlo per esperienza personale, non rompete perchè sto studiando e a fine luglio mi rode pure il c...
e dopo che mi laureo un cretino sarà sempre un cretino pure se laureato con 110 e lode, anzi, lo riterrò un cretino dotto con il quale non scendere a compromessi!
la sentenza è chiusa
amen
