Legnone, l'avventura dietro l'angolo

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Legnone, l'avventura dietro l'angolo

Messaggioda Fabrizio Righetti » lun lug 11, 2005 17:03 pm

Me lo sentivo che non sarebbe stata una passeggiata ma che si trasformasse in una vera e propria faticaccia proprio non me lo immaginavo. Domenica vista la giornata un po incerta ma comunque passabile decido di salire il Monte Legnone, la bella montagna posta all?imbocco della Valtellina che sempre vedo ma che mai avevo salito.
Al mattino tentenno un po visto il tempo che stenta ad aprirsi, ma da Canzo a Delebio ci si arriva in fretta tanto vale tentare. Insomma alle 10:25 parto da Delebio (218 m) e subito imbocco la mulattiera che secondo la relazione doveva condurmi sino all?Alpe Legnone; vado su bene e durante il percorso mi ritrovo più o meno con la descrizione in mio possesso. Arrivo ad un gruppo di baite e la mulattiera finisce per lasciare il posto ad un sentiero che si snoda a mezzacosta lungo il fianco della montagna e qui inizia ad insinuarsi il dubbio di aver sbagliato. Vado avanti e ad un certo punto in uno spiraglio del bosco vedo alla mia destra lontano in un?altra valle la piramide del Legnone! Ma porca p?..! Ed ora che faccio, guardo la cartina e mi accorgo di essere all?Alpe Revolido (883 m), proseguo sino ad incontrare il torrente lo passo su di un bel ponticello in legno e continuo sul fianco opposto attraverso una scura foresta di abeti. Dopo diversi saliscendi trovo le indicazioni per la Casera del Dosso (1513 m) che raggiungo dopo una ripida salita. Da qui prendo il sentiero del GVO e con un sentiero a mezzacosta talora poco battuto tocco prima una malga abbandonata ed infine raggiungo la Casera Luserna (1553 m) ai piedi del Pizzo Alto di Premana. A questo punto la via di discesa a Delebio deve per forza passare attraverso la vetta del Legnone che purtroppo per me rimane ancora piuttosto distante. Poco dopo l?alpeggio mi trovo un bivio non segnato, prendo verso monte e con un?interminabile traccia in traverso raggiungo infine la strada militare che con ampi tornanti solca il versante SE del Legnone. Ormai son sulla strada giusta anche se la fatica comincia a farsi sentire. Salgo piano ma regolare ed infine tocco la selletta sulla cresta seguendo la quale arrivo finalmente all?agognata vetta. Sono da poco passate le due del pomeriggio, ci ho impiegato circa 3 ore e 40 a fare tutto sto giro, sono proprio contento la gamba c'è ma ancor più per la vetta che è stata proprio sofferta e che ho pensato di non poter più raggiungere. Ci sono un po di nuvole ma comunque il panorama è buono anche se non quello delle belle giornate terse, ma va bene lo stesso. Inutile dire che la vetta è deserta. Ed ora la discesa: prendo la traccia che si snoda sulla cresta opposta a quella da cui sono salito (ci sono le indicazioni per Delebio). La traccia seppur segnata con i bolli segnavia ed alcuni brevi tratti attrezzati non è poi così battuta. Dopo un po trovo le uniche due persone lungo il percorso che salivano alla vetta proveniendo da Colico. Dopo qualche chiacchiera, proseguo la mia discesa ed infine raggiungo la piana erbosa dove numerose pascolano capre, pecore e cavalli; mi dico che ormai il più è fatto, ma mi sbaglio. Viene la nebbia e perdo la traccia o meglio ne seguo una che mi porta in un malefico boschetto di ontani al disopra di un salto roccioso. Devo risalire e con un traverso nella nebbia raggiungo nuovamente il sentiero segnalato. Vado via a mezzacosta lungo la strada militare e dopo un po trovo un sentierino che scende alla mia destra verso N lo prendo e con una ripida discesa raggiungo l?Alpe Legnone (1690 m). Anche qui non c?è anima viva ma ormai è fatta; seguo la lunghissima mulattiera e alle 17 sono a Delebio. Proprio una giornata piena ed avventurosa che non avrei poprio pensato di vivere su di una montagna ?escursionistica?. Per la cronaca alla fine mi son sciroppato circa 2700 m di dislivello ed almeno una trentina di kilometri (adesso farò bene il conto, son proprio curioso).

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Re: Legnone, l'avventura dietro l'angolo

Messaggioda Zenith » lun lug 11, 2005 22:57 pm

Fabrizio Righetti ha scritto:Me lo sentivo che non sarebbe stata una passeggiata ma che si trasformasse in una vera e propria faticaccia proprio non me lo immaginavo. Domenica vista la giornata un po incerta ma comunque passabile decido di salire il Monte Legnone, la bella montagna posta all?imbocco della Valtellina che sempre vedo ma che mai avevo salito.
Al mattino tentenno un po visto il tempo che stenta ad aprirsi, ma da Canzo a Delebio ci si arriva in fretta tanto vale tentare. Insomma alle 10:25 parto da Delebio (218 m) e subito imbocco la mulattiera che secondo la relazione doveva condurmi sino all?Alpe Legnone; vado su bene e durante il percorso mi ritrovo più o meno con la descrizione in mio possesso. Arrivo ad un gruppo di baite e la mulattiera finisce per lasciare il posto ad un sentiero che si snoda a mezzacosta lungo il fianco della montagna e qui inizia ad insinuarsi il dubbio di aver sbagliato. Vado avanti e ad un certo punto in uno spiraglio del bosco vedo alla mia destra lontano in un?altra valle la piramide del Legnone! Ma porca p?..! Ed ora che faccio, guardo la cartina e mi accorgo di essere all?Alpe Revolido (883 m), proseguo sino ad incontrare il torrente lo passo su di un bel ponticello in legno e continuo sul fianco opposto attraverso una scura foresta di abeti. Dopo diversi saliscendi trovo le indicazioni per la Casera del Dosso (1513 m) che raggiungo dopo una ripida salita. Da qui prendo il sentiero del GVO e con un sentiero a mezzacosta talora poco battuto tocco prima una malga abbandonata ed infine raggiungo la Casera Luserna (1553 m) ai piedi del Pizzo Alto di Premana. A questo punto la via di discesa a Delebio deve per forza passare attraverso la vetta del Legnone che purtroppo per me rimane ancora piuttosto distante. Poco dopo l?alpeggio mi trovo un bivio non segnato, prendo verso monte e con un?interminabile traccia in traverso raggiungo infine la strada militare che con ampi tornanti solca il versante SE del Legnone. Ormai son sulla strada giusta anche se la fatica comincia a farsi sentire. Salgo piano ma regolare ed infine tocco la selletta sulla cresta seguendo la quale arrivo finalmente all?agognata vetta. Sono da poco passate le due del pomeriggio, ci ho impiegato circa 3 ore e 40 a fare tutto sto giro, sono proprio contento la gamba c'è ma ancor più per la vetta che è stata proprio sofferta e che ho pensato di non poter più raggiungere. Ci sono un po di nuvole ma comunque il panorama è buono anche se non quello delle belle giornate terse, ma va bene lo stesso. Inutile dire che la vetta è deserta. Ed ora la discesa: prendo la traccia che si snoda sulla cresta opposta a quella da cui sono salito (ci sono le indicazioni per Delebio). La traccia seppur segnata con i bolli segnavia ed alcuni brevi tratti attrezzati non è poi così battuta. Dopo un po trovo le uniche due persone lungo il percorso che salivano alla vetta proveniendo da Colico. Dopo qualche chiacchiera, proseguo la mia discesa ed infine raggiungo la piana erbosa dove numerose pascolano capre, pecore e cavalli; mi dico che ormai il più è fatto, ma mi sbaglio. Viene la nebbia e perdo la traccia o meglio ne seguo una che mi porta in un malefico boschetto di ontani al disopra di un salto roccioso. Devo risalire e con un traverso nella nebbia raggiungo nuovamente il sentiero segnalato. Vado via a mezzacosta lungo la strada militare e dopo un po trovo un sentierino che scende alla mia destra verso N lo prendo e con una ripida discesa raggiungo l?Alpe Legnone (1690 m). Anche qui non c?è anima viva ma ormai è fatta; seguo la lunghissima mulattiera e alle 17 sono a Delebio. Proprio una giornata piena ed avventurosa che non avrei poprio pensato di vivere su di una montagna ?escursionistica?. Per la cronaca alla fine mi son sciroppato circa 2700 m di dislivello ed almeno una trentina di kilometri (adesso farò bene il conto, son proprio curioso).

Fabrizio


Alla fine ti sei fatto un'ottimo allenamento! A volte non occorre fare molti km in auto per godersi delle belle montagne ... meglio farli a piedi i km! Pensa che mercoledì, volontariamente, mi sono "sparato" 2300 m di dislivello su e giù per il Grignone ... tra la nebbia e un pò di pioggia (non mi ero perso ... mi stavo solo allenando); mi sono divertito un sacco ... i miei piedi un pò meno! Dai che sono belle anche le nostre montagne ... almeno io ci sono affezzionato! Ciao!
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Messaggioda grigna » mar lug 12, 2005 12:51 pm

:lol: :lol: :lol:
dovevi dirlo al Ricki Nibi, ti avrebbe portato lui in mezzo a quel groviglio di sentieri e di alpeggi.
ciao!
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Messaggioda Fabrizio Righetti » mar lug 12, 2005 13:58 pm

Mi sa che a breve ci ritorno, ovviamente per la retta via. Non so quando ma se non sarà una decisione estemporanea magari lo farò sapere così se qualcuno è interessato a farsi una bella sgambata la si fa insieme.

x Zenith: il Grignone è sempre di soddisfazione e non stanca mai, una montagna a quattro stagioni come la pizza!
Sabato tanto per cambiare l'ho fatto dal Balisio.
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Messaggioda el Nibi » mar lug 12, 2005 18:50 pm

Fabio,che racconto!! per me spettacolare, io sono di Andalo quindi conosco direi piuttosto bene la Val Lèsina :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:

sei anche passato accanto alla mia baita poco sopra il paese :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

l'errore l'hai fatto subito,sei salito dal versante di Andalo anzichè quello di Delebio!

dopo viene lunga...spero ti sia piaciuta la "mia" valle!

per tua informazione il grazioso ponte sul torrente verrà presto ristrutturato e verrà eliminata quella obrobriosa passerella in legno!

sei sceso dalla Via del Colombano! infatti sarai passato sopra il piccolo glacionevato del Colombano, dopo di che dovresti aver preso a sinistra su cengia catenata. Non ho ben capito come hai fatto a prendere la mulattiera, ma sei passato dal Rifugio Legnone oppure sei sceso direttamente in Panzun (Corte della Galida IGM) dove c'è il parcheggio per le jeep?

sono i sentieri e le strade che faccio di corsa quando mi alleno e durante tutto l'anno per escursionismo! i tuoi tempi sono più che ottimi :!: :!: :!: :!: :!:

sono salito al Legnone il 3 luglio, qui le foto
http://forum.meteomediterraneo.it/viewtopic.php?t=7012

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Messaggioda Zenith » mer lug 13, 2005 0:55 am

Fabrizio Righetti ha scritto:Mi sa che a breve ci ritorno, ovviamente per la retta via. Non so quando ma se non sarà una decisione estemporanea magari lo farò sapere così se qualcuno è interessato a farsi una bella sgambata la si fa insieme.

x Zenith: il Grignone è sempre di soddisfazione e non stanca mai, una montagna a quattro stagioni come la pizza!
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buona idea! Fai sapere quando organizzi la sgambata.
Anche il Resegone si presta bene come palestra.
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Messaggioda Fabrizio Righetti » mer lug 13, 2005 8:51 am

Decisamente si, ho sbagliato subito e son salito a sinistra proprio per il versante di Andalo poi ho fatto proprio come dici tu. In effetti son proprio passato vicino ad un glacionevato, poi ho preso il traverso con catene ed alla fine sono arrivato alla piana erbosa. Lì mi son perso ma come ho raccontato alla fine sono arrivato per un ripido sentierino all'alpeggio dove termina la carrareccia e dove c'è un cartello esplicativo del Parco delle Orobie. Non è il Rifugio Legnone?
Se ci vado prossimamente te lo dico così andiamo insieme!

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Messaggioda el Nibi » ven lug 15, 2005 0:17 am

Fabrizio Righetti ha scritto:Decisamente si, ho sbagliato subito e son salito a sinistra proprio per il versante di Andalo poi ho fatto proprio come dici tu. In effetti son proprio passato vicino ad un glacionevato, poi ho preso il traverso con catene ed alla fine sono arrivato alla piana erbosa. Lì mi son perso ma come ho raccontato alla fine sono arrivato per un ripido sentierino all'alpeggio dove termina la carrareccia e dove c'è un cartello esplicativo del Parco delle Orobie. Non è il Rifugio Legnone?
Se ci vado prossimamente te lo dico così andiamo insieme!

Fabrizio


ok,per il giro assieme, più che volentieri, ti sbagli per il rif Legnone, quella che hai visto è solo una baita di servizio per l'alpeggio, si chiama il Barec di Panzun (località segnata IGM come Corte della Galida) ed è a 1450m di quota,per arrivare al Rif. Legnone dal pianetto erboso devi proseguire sulla mulattiera militare direzione NE su strada completamente pianeggiante, in 5 minuti sei al rifugio che è a 1700m (più o meno SOPRA) il Barec di Panzun! :wink:
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