nuova via Dente del Rifugio Pale di S. Martino??

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda sciatore » mer giu 08, 2005 15:53 pm

MarcoS ha scritto:o sciatore: ci sono molti modi di giocare.
se si pensa che il gioco non valga la candela allora si fa a meno di giocare, non sarebbe proprio bello adattare le regole ai propri limiti...

Propri limiti che possono anche cambiare. E allora si riducono gli obbiettivi magari...l'importante è giocare.

e poi, scusa, ma se ti dai costantemente del mona per aver corso dei rischi in montagna (ogggettivi, poi) forse sei più rilassato se resti a giocare a lumignano o sulle piste da sci tirate a biliardo come va ora...

E per via di democrazia od oligarchia: permetterai che mi può stare un po' sul culo vedere traforate pareti salite magari 80 anni fa da gente che VERAMENTE rischiava la vita a salire, e questo ad uso e consumo di persone che praticano questa attività (non lo chiamo sport, apposta) senza SAPERE che c***o fanno e che in più PRETENDONO la pappa pronta. Questa NON è "democrazia", questa è OMOLOGAZIONE, e siamo già abbastanza omologati nella vita di tutti i giorni, sempre di più. E non mi piace.
E proprio certa arrampicata e l'alpinismo sono tra le poche isole di GIOCO rimaste dove LETTERALMENTE hai la VITA, tua e dei compagni, IN MANO. Ed è una responsabilità che secondo me è sbagliato affidare solo al materiale "a prova di bomba...e a prova di scemo.
E mi sembra ci sia da imparare da questo, se ci pensi, se arrivi a capirlo.

e poi ancora: scusa ma sta minchiata dello "spirito degli apritori" = corde di canapa eccetera eccetera, non sta nè in cielo nè in terra. Andare by fair means secondo lo stato dell'arte del proprio tempo non significa necessariamente traforare tutto il traforabile. Già abbiamo un sacco di materiale per la sicurezza aggiuntivo disponibile rispetto ai "pionieri". Impariamo ad usare BENE e con COSCIENZA quello di cui disponiamo e quello che CONOSCIAMO. Il pericolo non scompare (fa parte del gioco) ma inevitabilmente si ridimensiona e diventa pure accettabile.

vabbè, basta con sta pappardella, ché se ne è già disquisito per qualche gigabyte qua dentro...



se come dici tu arrampichi per te stesso e ti piace avere la tua vita nelle tue mani non vedo che diffrenza ci sia tra salire una via usando i chiodi dei primi salitori (esempio lo spigolo del velo) ignorando le soste spittate (che in realta ci sono per gli altri e non per te) o salire la via quando le soste spittate non ci sono.
Se riesci a spiegarmelo e convincermi ti porto fuori a cena
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Messaggioda MarcoS » mer giu 08, 2005 15:58 pm

sciatore ha scritto:intendo che io a andare in montagna ci vedo solo per "giocare" e divertirmi e credo che chi ci va per dimostrare qualcosa a qualcuno che non sia se stesso e soprattutto che rischia la pellaccia per dimostrarlo debba crescere e cercare un qualcosa in più dentro a se stesso.


ma figurati... come molti (molti non alpinisti di solito) mi sembra che confondi il rischio (calcolato) presente in questo gioco con l'azzardo che, questo si, spesso non porta molto lontano.

sciatore ha scritto:morire in montagna per molti è una specie di immolazione per un ideale, paragonabile a un suicidio di tipo religioso.
Il grande Maestri (proprio lui che scendeva le vie di sesto slegato) afferma che l'alpinista diventa grande quando è in grado di diventare vecchio (il senso è quello le parole no)


per molti? magari un tempo per alcuni, imbevuti di una visione romantica dell'esisttenza che non appartiene più a questo tempo e luogo....se fosse veramente così di morti in montagna ce ne sarebbero stati sicuramente molti di più di quelli che già..

appunto maestri è significativo: ha preso dei rischi notevoli ma, visto il tipo, molto probabilmente ben sapendo quello che faceva. sempre la differenza tra rischio e azzardo.

poi, se proprio vogliamo essere sicuri che non succeda proprio ma proprio niente (o quasi), l'ideale è giocare solo ed esclusivamente in aree protette. Ma è un altro gioco.
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Messaggioda sciatore » mer giu 08, 2005 16:10 pm

MarcoS ha scritto:
sciatore ha scritto:intendo che io a andare in montagna ci vedo solo per "giocare" e divertirmi e credo che chi ci va per dimostrare qualcosa a qualcuno che non sia se stesso e soprattutto che rischia la pellaccia per dimostrarlo debba crescere e cercare un qualcosa in più dentro a se stesso.


ma figurati... come molti (molti non alpinisti di solito) mi sembra che confondi il rischio (calcolato) presente in questo gioco con l'azzardo che, questo si, spesso non porta molto lontano.

sciatore ha scritto:morire in montagna per molti è una specie di immolazione per un ideale, paragonabile a un suicidio di tipo religioso.
Il grande Maestri (proprio lui che scendeva le vie di sesto slegato) afferma che l'alpinista diventa grande quando è in grado di diventare vecchio (il senso è quello le parole no)


per molti? magari un tempo per alcuni, imbevuti di una visione romantica dell'esisttenza che non appartiene più a questo tempo e luogo....se fosse veramente così di morti in montagna ce ne sarebbero stati sicuramente molti di più di quelli che già..

appunto maestri è significativo: ha preso dei rischi notevoli ma, visto il tipo, molto probabilmente ben sapendo quello che faceva. sempre la differenza tra rischio e azzardo.

poi, se proprio vogliamo essere sicuri che non succeda proprio ma proprio niente (o quasi), l'ideale è giocare solo ed esclusivamente in aree protette. Ma è un altro gioco.



sul mio dizionario e su alcuni che ho confrontato on-line richio e azzardo sono sinonimi.
Forse non sai che per esempio nel gruppo del monte bianco ci sono stati qualcosa come 5000 morti dalla nascita dell'alpinismo fino a circa gli anni 80, a me sembra che sia più di qualcuno.
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Messaggioda MarcoS » mer giu 08, 2005 16:38 pm

sui 5000 morti in Bianco (tra cui anche 2 amici miei, per un'imprevedibile scarica di pietre, tra l'altro): cosa intendi? Che una gran parte di questi si è più o meno "volontariamente" immolata al Moloch della Montagna? E gli spit che c'entrano?

su rischio e azzardo: in realtà non sono propriamente sinonimi. Il rischio prevede un pericolo affrontato con una certa consapevolezza a differenza dell'azzardo, dove il caso è preponderante.
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Messaggioda sciatore » mer giu 08, 2005 16:51 pm

MarcoS ha scritto:sui 5000 morti in Bianco (tra cui anche 2 amici miei, per un'imprevedibile scarica di pietre, tra l'altro): cosa intendi? Che una gran parte di questi si è più o meno "volontariamente" immolata al Moloch della Montagna? E gli spit che c'entrano?

su rischio e azzardo: in realtà non sono propriamente sinonimi. Il rischio prevede un pericolo affrontato con una certa consapevolezza a differenza dell'azzardo, dove il caso è preponderante.

sui morti in bianco intendo che alcuni sicuramente si sono immolati in maniera più o meno cosciente, altri saranno anche stati vittime di incidenti imprevedibili: appunto gli spit servono a limitare eventuali gravi conseguenze dovute a incidenti imprevedibili (scariche di sassi che ti fanno cadere ma non ti fanno troppo male ad esempio)

Comunque non mi hai risposto sulla differenza tra salire una via senza usare le soste a spit (che usano gli altri) anche se ci sono oppure su salire la stessa via senza che ci siano gli spit?
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Messaggioda MarcoS » mer giu 08, 2005 17:02 pm

sciatore ha scritto:Comunque non mi hai risposto sulla differenza tra salire una via senza usare le soste a spit (che usano gli altri) anche se ci sono oppure su salire la stessa via senza che ci siano gli spit?


non mi fa nessuna differenza, visto che soste affidabili sono perfettamennte in grado di attrezzarmele da me. O meglio, l'unica differenza di un certo rilievo sta nel risparmio di tempo nell'attrezzatura della sosta...ma se la sosta è già attrezzata a chiodi normali non cambia nulla.

sulle scariche di sassi "che non ti fanno troppo male" avrei qualche riserva... se ti arriva una scarica che ti spazza dalla parete e ti trancia le corde te ne fai pochetto degli spit...
sempre sul bianco: a quanto mi consta (se sbaglio qualche frequentatore assiduo mi corregga però) la maggior parte degli incidenti sono/sono stati su terreno dove gli spit non è che si possano usare sto granché.
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer giu 08, 2005 17:05 pm

MarcoS ha scritto:sulle scariche di sassi "che non ti fanno troppo male" avrei qualche riserva... se ti arriva una scarica che ti spazza dalla parete e ti trancia le corde te ne fai pochetto degli spit...
sempre sul bianco: a quanto mi consta (se sbaglio qualche frequentatore assiduo mi corregga però) la maggior parte degli incidenti sono/sono stati su terreno dove gli spit non è che si possano usare sto granché.


perchè gli spit da ghiaccio/neve non sono già stati inventati? :lol: :lol:
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Messaggioda paolo 76 » mer giu 08, 2005 17:06 pm

sciatore ha scritto:Comunque non mi hai risposto sulla differenza tra salire una via senza usare le soste a spit (che usano gli altri) anche se ci sono oppure su salire la stessa via senza che ci siano gli spit?


ti rispondo io, spero non tu ne abbia a male.
Le soste a spit sono una troiata, perchè gli indicenti in via dovuti a soste che saltano completamente sono, almeno in dolomiti, assolutamente minoritari. Basta chiedere ai soccorritori. Documentati.
Se invece oltre alle soste ci mettiamo anche qualche protezione lungo i tiri allora la risposta è che evidentemente non hai mai provato a ripetere un tiro nato come "classico" e in seguito "spittato", perchè la differenza, quando ti trovi in una situazione simile, salta subito all'occhio. Ovvero: osi più di quanto non avresti osato senza gli spit perchè anche inconsciamente, anche se ti dici: "tanto non li uso", sai che c'è lo spit sul tiro e se serve lo puoi mettere. A meno che tu non sia un superuomo in grado di razionalizare all'estremo qualsiasi tua azione, nel qual caso non avresti problemi a ripetere tiri duri fno al tuo limite e completamente schiodati.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 08, 2005 17:13 pm

Non so se è così per tutti, ma credo che su una via "tradizionale" si stia mooooolto più attenti, probabilmente anche perchè se si ha testa non ci si attacca a tutto, senza aver controllato bene la tenuta della protezione. E appunto perchè bisogna stare attentissimi a tutto, è molto più difficile (anzi non DOVREBBE ASSOLUTAMENTE ACCADERE) fare castronate.
Io vado più spesso in montagna che su vie sportive, in montagna per + attenzione o anche per + fortuna, non mi sono mai fatto un graffio. Su una via sportiva spittata, per una grossa castronata/disattenzione, quasi ci lasciavo le penne. Metterei una mano sul fuoco che su una via in montagna non sarebbe accaduto (soprattutto perchè saremmo arrivati alla base tutti e due, e a questo ci pensi ogni secondo).
enzo
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Messaggioda AlbertoB » mer giu 08, 2005 17:17 pm

mi sembra che stiamo andando irrimediabilmente OT...Non si potrebbe inaugurare un nuovo topic, intitolandolo, magari, mmmmmmm, che so "Schiodando allegramente"?
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 08, 2005 17:21 pm

...non siamo OT

il titolo è:

CHE DUE PALLE DI VIE SPITTATE IN DOLOMITI !!! :twisted:
enzo
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Messaggioda sciatore » mer giu 08, 2005 17:22 pm

paolo 76 ha scritto:
sciatore ha scritto:Comunque non mi hai risposto sulla differenza tra salire una via senza usare le soste a spit (che usano gli altri) anche se ci sono oppure su salire la stessa via senza che ci siano gli spit?


ti rispondo io, spero non tu ne abbia a male.
Le soste a spit sono una troiata, perchè gli indicenti in via dovuti a soste che saltano completamente sono, almeno in dolomiti, assolutamente minoritari. Basta chiedere ai soccorritori. Documentati.
Se invece oltre alle soste ci mettiamo anche qualche protezione lungo i tiri allora la risposta è che evidentemente non hai mai provato a ripetere un tiro nato come "classico" e in seguito "spittato", perchè la differenza, quando ti trovi in una situazione simile, salta subito all'occhio. Ovvero: osi più di quanto non avresti osato senza gli spit perchè anche inconsciamente, anche se ti dici: "tanto non li uso", sai che c'è lo spit sul tiro e se serve lo puoi mettere. A meno che tu non sia un superuomo in grado di razionalizare all'estremo qualsiasi tua azione, nel qual caso non avresti problemi a ripetere tiri duri fno al tuo limite e completamente schiodati.


le soste strappate saranno anche un gruppo di incidenti minoritari, ma a me di finire sulle ghiaie per colpa di un cretino nella cordata davanti a me che vola perchè oltre al suo limite, non va proprio.
Il mio discorso in compenso, forse non sono riuscito a spiegarmi, era:
se volete fare i puristi su vie classiche rovinate dagli spit in sosta perchè non salite senza usarli e facendo soste su chiodi?
Voi la salita in stile classico la fate comunque.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 08, 2005 17:29 pm

sciatore ha scritto:
paolo 76 ha scritto:
sciatore ha scritto:Comunque non mi hai risposto sulla differenza tra salire una via senza usare le soste a spit (che usano gli altri) anche se ci sono oppure su salire la stessa via senza che ci siano gli spit?




ti rispondo io, spero non tu ne abbia a male.
Le soste a spit sono una troiata, perchè gli indicenti in via dovuti a soste che saltano completamente sono, almeno in dolomiti, assolutamente minoritari. Basta chiedere ai soccorritori. Documentati.
Se invece oltre alle soste ci mettiamo anche qualche protezione lungo i tiri allora la risposta è che evidentemente non hai mai provato a ripetere un tiro nato come "classico" e in seguito "spittato", perchè la differenza, quando ti trovi in una situazione simile, salta subito all'occhio. Ovvero: osi più di quanto non avresti osato senza gli spit perchè anche inconsciamente, anche se ti dici: "tanto non li uso", sai che c'è lo spit sul tiro e se serve lo puoi mettere. A meno che tu non sia un superuomo in grado di razionalizare all'estremo qualsiasi tua azione, nel qual caso non avresti problemi a ripetere tiri duri fno al tuo limite e completamente schiodati.


le soste strappate saranno anche un gruppo di incidenti minoritari, ma a me di finire sulle ghiaie per colpa di un cretino nella cordata davanti a me che vola perchè oltre al suo limite, non va proprio.
Il mio discorso in compenso, forse non sono riuscito a spiegarmi, era:
se volete fare i puristi su vie classiche rovinate dagli spit in sosta perchè non salite senza usarli e facendo soste su chiodi?
Voi la salita in stile classico la fate comunque.


.....perchè le file di spit rimangono lì, e fanno schifo, e di questo passo le pareti ne diventeranno zeppe: BASTA !
enzo
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Messaggioda valbelluna » mer giu 08, 2005 17:36 pm

siamo dei chiacchieroni pettegoli, io mi ci metto per primo.
se tu che leggi non vuoi spit e ciodere in montagna va su e spaccali senza pensare agli infiniti perchè e farti seghe filosofiche.
perchè le discussioni senza fine portano al NIENTE e soprattutto ci abituano a muoverci protetti nella bambagia sicura.
e se vai su e non trovi chiodi e non ce la fai a passare proteggendoti con mezzi tradizionali che ti porti attaccato all'imbrago allora vuol dire che quella via non fa per te e allora torna giù che la kalkera ti aspetta. e alla birreria vacci felice, che anche là puoi divertirti! non è solo la prestazione arrampicatoria e sportiva che conta!
ma perchè bisogna essere sempre sicuri di tutto, di non cadere, di non farsi male, di tornare a casa presto la sera, di cenare in tempo con la famiglia, di riuscire in quella via-in libera-a vista-POITO...ma non è bella un po' di incertezza, di rispetto per la natura, per i primi salitori?
non è bello sentirsi incerti dopo che per tutta la settimana lavorativa siamo stati all'altezza della situazione, sempre incazzati, di fretta e col muso duro????
basta con tutte queste certezze
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 08, 2005 17:48 pm

...giusto Valbe, ma qua le guide delle dolomiti ( i custodi delle dolomiti :?: ), vogliono veder proliferare le vie spittate in quei posti, vogliono trasformare tutto in V(M)ERDON !
C'è anche questo pericolo, e secondo me questo schifo si spargerà a macchia d'olio, tutti vorranno fare la loro via con 200 spit su 300m sul Catinaccio o pareti di quella bellezza !
Purtroppo (o per fortuna ahimè) alla fine ci sarà un intervento dall'alto, e allora saranno caxxi per tutti :cry:
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Messaggioda rudy » mer giu 08, 2005 18:29 pm

incertezza? brivido? lo stesso brivido che hanno provato dagli apritori? avete provato a trombare? Mmmhhh
lo spit, come dice bene paolo76, non risolve le situazioni? ma se le soste a chiodi esistenti su una via ci rimanessero, sarebbe già qualcosa o se ci rimanessero anche i tot chiodi segnati su una guida, sarebbe già qualcosa?.
Anche perchè uno valuta le proprie capacità ed eventuali rischi non solo in base al grado della via ma anche in base alla chiodatura in essere.... e non è certo giusto che uno si faccia giudice x tutti, facendo correre rischi ulteriori
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Messaggioda Ivo Rabanser » mer giu 08, 2005 18:29 pm

quilodicoequilonego ha scritto:...giusto Valbe, ma qua le guide delle dolomiti ( i custodi delle dolomiti :?: ), vogliono veder proliferare le vie spittate in quei posti, vogliono trasformare tutto in V(M)ERDON !


Ma non è vero che le guide delle Dolomiti vogliono vedere proliferare le vie spittate!
Che ci sia qualche guida (o rifugista, ecc.) che su propria iniziativa va a spittare delle soste è un altro paio di maniche. Ma non "le guide delle Dolomiti".
Sarebbe come dire che gli Accademici vogliono che si aprono le vie con il trapano, dato che alcuni membri di questo sodalizio lo fanno.
Per le guide alpine (che custodiscono o meno le Dolomiti) queste vie sono controproducenti. Infatti su tali vie non c'è bisogno della guida :cry:
I.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 08, 2005 18:38 pm

Ivo Rabanser ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:...giusto Valbe, ma qua le guide delle dolomiti ( i custodi delle dolomiti :?: ), vogliono veder proliferare le vie spittate in quei posti, vogliono trasformare tutto in V(M)ERDON !


Ma non è vero che le guide delle Dolomiti vogliono vedere proliferare le vie spittate!
Che ci sia qualche guida (o rifugista, ecc.) che su propria iniziativa va a spittare delle soste è un altro paio di maniche. Ma non "le guide delle Dolomiti".
Sarebbe come dire che gli Accademici vogliono che si aprono le vie con il trapano, dato che alcuni membri di questo sodalizio lo fanno.
Per le guide alpine (che custodiscono o meno le Dolomiti) queste vie sono controproducenti. Infatti su tali vie non c'è bisogno della guida :cry:
I.


...OK sarà qualcuno, ma se lo fanno loro, tanto più si sentono autorizzati a farlo gli altri pinco pallino! Sta anche a voi difendere il vostro "marchio", come del resto avete fatto in Val Gardena (bravi)

(è vero, ho esagerato apposta per provocarvi :oops: )
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Messaggioda Siloga66 » mer giu 08, 2005 18:45 pm

Un mio amico aveva studiato, ideato e poi aperto una bellissima via sulla est del Catinaccio a sinistra della Steger, tutta a protezioni naturali, friend, dadi, e chiodi battuti a martellate. Purtroppo l'ha aperta con uno che stava per diventare guida. Una nota guida alpina di Povo ma residente in Fassa è andato su e ha piantato i spit per poterla fare con i clienti piu in sicurezza secondo lui, ma ve assicuro era già ben protetta/proteggibile. La nota guida l'ha spittata solo dicendolo a quello che stava per diventare guida e quello ti pare che gli diceva di non farlo mangiandosi cosi gli esami di guida?! L'ideatore nonchè principale apritore non è stato interpellato e sicuramente non ne è contento. Infatti per dire come la pensa, con lui sono andato ben 3 volte al Sass da les Nu in Badia per aprire una via nuova. Tutte e tre le volte ci siamo arenati sullo stesso tiro, alternandoci, le abbiamo provate tutte, anche coi cliff, ma praticamente a via quasi finita, per soli 30 metri di parete (era l'ultimo tiro), abbiamo rinunciato e tolto quasi tutto. Tutto per non mettere uno o due spit. Questo sol pàr dir, che dopo tanto sbattimento, l'è arrivà uno e un po piu a destra l'ha aperto una via tutta spittata, me par la se ciàme "via Boroni". Ecco, dove andremo a finir. Tutto na falesia en alta quota, e l'avventura la farem sol con le femene, OSTIA!!!
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda Siloga66 » mer giu 08, 2005 18:47 pm

Me sta venendo en mente dopo quel che ho scritto sopra, la via Gancetto felice sulla nord de Cima della Madonna. Gancetto felice si........ghe darìa mi en gancetto felice, sul grugno però a quel lì.
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Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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