Spider ha scritto:Giuliano ha scritto:Bruce Springsteen è indubbiamente una pietra miliare nella storia del rock. Qualcuno ha detto che si capisce di più l'America ascoltando i suoi dichi che leggendosi mille saggi sulla società americana.
Secondo me Bruce è innanzitutto un CANTAUTORE, e solo in un secondo momento un rocker.
Non a caso nella fase di "maturità" è approdato, come ben ricordato, a Nebraska, più tardi a Tom Joad e ora a Devils.
Voglio dire, per quanto potenti e trascinanti siano le musiche, per quanto la E-Street Band avesse una carica impressionante, per quanto ascoltando la sua musica non puoi fare a meno di metterti a SALTARE, alla fine la primissima cosa nei suoi dischi sono i testi.
Ho passato GIORNATE a leggere i testi di canzoni di Bruce che non avevo ancora mai sentito... e ancor oggi mi piace rileggermeli senza mettere su il disco, solo per gustare la forza e l'emozione che traspare da certi versi.
Per me la musica cantautorale americana sono Dylan e Springsteen.
Cantastorie prima che cantanti, poeti prima che musicisti.
Concordo. Anche se ci aggiungo Tom Waits (di chi è Jersey girl?

)Dylan dal '96 è candidato al Nobel per la Letteratura. Ed è insegnato in molte importanti università americane(si non lui, ma i suoi testi).
Ma permettetemi di farvi notare una cosa su cui sono d'accordo pressochè tutti gli artisti rock americani e non, compreso ovviamente Springsteen, e il tirato in ballo Bono Vox che venera Dylan quanto me.
Il Rock americano è "cambiato", nel senso che si è indirizzato su un binario inamovibile, seppur con le sfumature dei vari sotto-stili, prorpio grazie a Dylan e al suo tour nel'66. Quello prima dell'incidente in moto.
In quel tour (dove, da poco passato all'elettrico, Dylan faceva metà concerto da solo con chitarra e armonica, e l'altra metà si cambiava i vestiti, imbracciava una telecaster nera, e si faceva accompagnare da The Band, con la differenza che alla batteria non c'era Levon Helm, bensì Mickey Jones), si stava dando al rock (elettrico) quella faccia dura, fuori dalle righe, psichedelica, rabbiosa, rumorosa, e "diabolica" che poi è diventato lo stile più diffuso tra tutte le rockstars.
Mickey Jones in Like a Rolling Stone pestava sulla batteria come un batterista heavy metal, gli assoli di Robbie robertson erano acidissimi, taglienti, e la voce da impasticcato di dylan era un suono incazzato-svogliato e metallico.
Una cosa che mi ha colpito è stato riascoltare tanti gruppi o cantautori venuti poco dopo e dover spesso dire: "eh dai, ma questo l'ha già fatto lui."
Questa non è una opinione del sottoscritto. E' una diffusa opinione-constatazione, con la quale mi trovo d'accordissimo.
Il Boss ha una di quelle cose che devono avere i grandi, altrimenti te ne puoi stare a casa (Neil Young che pppallle!) ed è 1a voce inconfondibile.