Par condicio- Dain di pietramurata

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Par condicio- Dain di pietramurata

Messaggioda stefano michelazzi » sab apr 30, 2005 23:15 pm

probabile prima O.S. (il libro di via non riporta altre libere) su questa bellissima via.

roccia ottima, e sulle placche finali esposta e molto aerea, insomma una via da consigliare,chiodatura ottima anche un po' troppa per i miei gusti, ma certamente supersicura, un complimento agli apritori!

la guida di Filippi la riporta come 6°+/A0, con una sosta sbagliata che spezza in due il 6° tiro. Inoltre ho unito il 4° e 5° tiro seguendo una brevissima variante con un passo di 6°, scelta conveniente!
Dalla sosta del 3° tiro traversare a destra anziché a sinistra superando uno strapiombetto(un friend piccolo) e portarsi poi direttamente sul diedro del 5° tiro.

tiri liberati:
3° tiro-6a+; 6°tiro-7a; 7°tiro-7a+

sul 2° tiro
http://www.forum.planetmountain.com/php ... ic_id=6036

sul 6° tiro guardate che roccia!!!
http://www.forum.planetmountain.com/php ... ic_id=6037

sul 7° tiro
http://www.forum.planetmountain.com/php ... ic_id=6038

alla fine della difficoltà sul 7° tiro
http://www.forum.planetmountain.com/php ... ic_id=6039
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Messaggioda Silvio » sab apr 30, 2005 23:19 pm

complimenti, belle foto, bella via, bella roccia !!!
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Messaggioda Roberto » dom mag 01, 2005 8:09 am

Ma che stai aperdere tempo su 'ste paretine.... ce l'avevo io un posticino dove "liberare" qualche tiro (una ventina :lol: ); non proprio vicino, ma su roccia spettacolare in ambiente eccezionale.... 8) :evil:
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.

Messaggioda Scossa » dom mag 01, 2005 12:39 pm

...e dove sarebbe???
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Messaggioda stefano michelazzi » dom mag 01, 2005 17:02 pm

sarebbe in un posto indubbiamente meraviglioso su roccia indubbiamennte eccezionale, sarebbe stata credo anche una cordata che se lo poteva permettere...ma roberto sa benissimo perchè almeno per ora, e almeno per me, rimane un bel sogno...! :wink:
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Messaggioda Davide62 » dom mag 01, 2005 18:32 pm

Bravo Stefano :wink:
Le cicche le avevi portate? 8)
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Messaggioda Roberto » dom mag 01, 2005 18:34 pm

stefano michelazzi ha scritto:sarebbe in un posto indubbiamente meraviglioso su roccia indubbiamennte eccezionale, sarebbe stata credo anche una cordata che se lo poteva permettere...ma roberto sa benissimo perchè almeno per ora, e almeno per me, rimane un bel sogno...! :wink:
Sic! :cry:
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Messaggioda stefano michelazzi » dom mag 01, 2005 18:55 pm

Davide62 ha scritto:Bravo Stefano :wink:
Le cicche le avevi portate? 8)


vuoi che lasci da sole ??? magari in macchina senz'aria a morire dal caldo??? non sono mica così crudele...!
certo che le avevo con me le mie bambine!!!
:lol:
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Messaggioda Davide62 » dom mag 01, 2005 19:14 pm

stefano michelazzi ha scritto:
Davide62 ha scritto:Bravo Stefano :wink:
Le cicche le avevi portate? 8)


vuoi che lasci da sole ??? magari in macchina senz'aria a morire dal caldo??? non sono mica così crudele...!
certo che le avevo con me le mie bambine!!!
:lol:

Volevo ben dire............ :wink:
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Re: Par condicio- Dain di pietramurata

Messaggioda LimaMike » mar mag 03, 2005 12:55 pm

Complimenti!

la guida di Filippi la riporta come 6°+/A0, con una sosta sbagliata che spezza in due il 6° tiro.


A dire il vero la sosta c'era o almeno c'era quando l'ho ripetuta io (autunno 2002 credo ora non ricordo con precisione) mentre lanno scorso quando ho ripetuto impronte diogitali che esace in comune con Par in effetti la sosta non c'era uno dei due spit era stato divelto.

6°tiro-7a


Non ti sembra un pochino troppo?

Salut
ML
Perchè arrampico? Semplice! perchè mi diverto.
LimaMike
 
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Re: Par condicio- Dain di pietramurata

Messaggioda stefano michelazzi » mar mag 03, 2005 19:33 pm

LimaMike ha scritto:Complimenti!

la guida di Filippi la riporta come 6°+/A0, con una sosta sbagliata che spezza in due il 6° tiro.


A dire il vero la sosta c'era o almeno c'era quando l'ho ripetuta io (autunno 2002 credo ora non ricordo con precisione) mentre lanno scorso quando ho ripetuto impronte diogitali che esace in comune con Par in effetti la sosta non c'era uno dei due spit era stato divelto.

6°tiro-7a


Non ti sembra un pochino troppo?

Salut
ML



se la sosta sia saltata non lo so? fatto sta che non c'era, anche se un cordino statico penzola da uno spit...la tua ripetizione l'ho trovata sul libro di via.
7a troppo?
può darsi...le prossime ripetizioni in libera serviranno anche a confermare il grado no?

in ogni caso il 7a non si riferisce a tutto il tiro che è sul 6b+nel suo complesso, ma ad un singolo ben boulderoso, che è la pancia grigia pochi metri sotto la sosta, che permette il passaggio dalle roccie rosse a quelle grigie.
il tiro seguente invece oltre ad un singolo duro (il passaggio dal diedro iniziale alla placca successiva), che ho risolto con un bel lancio su piattone, è di continuità intorno al 6c/6c+ per tutta la lunghezza, molto faticosa ho trovato la fessura finale del tiro che è compattissima e con poche prese molto scivolose.

Ecco spiegato il tutto che logicamente su una stringa di numeri (gradi) non può starci. Ora la sentenza ai prossimi ripetitori in libera...
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Messaggioda gano70 » mar mag 03, 2005 23:25 pm

Complimenti,io concordo con te sui gradi dei 2 tiri della parte alta,io la via l'hò ripetuta nel 2003,avendola valutata 8°.
Il primo tiro che dove si aggira lo spigolo,l'abbiamo unito anche noi,da secondo l'avevo fatto pulito,mentre il tiro dopo, da primo avevo fatto un resting sul passo appena partiti,dopo 2 o 3 spit,(quello della foto).
Essendo non molto alto,l'avevo risolto anchio con un lancetto.
Un'altro mio amico di Brescia l'aveva fatta in libera,non sò se si era fermato sui vari passi per riposare,comunque anche per lui era sul 7a.
A me la via era piaciuta tantissimo,con roccia molto bella,ed un'arrampicata molto estetica,sicuramente da consigliare.
Ciao e complimenti ancora.
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Messaggioda stefano michelazzi » mar mag 03, 2005 23:40 pm

gano70 ha scritto:Complimenti,io concordo con te sui gradi dei 2 tiri della parte alta,io la via l'hò ripetuta nel 2003,avendola valutata 8°.
Il primo tiro che dove si aggira lo spigolo,l'abbiamo unito anche noi,da secondo l'avevo fatto pulito,mentre il tiro dopo, da primo avevo fatto un resting sul passo appena partiti,dopo 2 o 3 spit,(quello della foto).
Essendo non molto alto,l'avevo risolto anchio con un lancetto.
Un'altro mio amico di Brescia l'aveva fatta in libera,non sò se si era fermato sui vari passi per riposare,comunque anche per lui era sul 7a.
A me la via era piaciuta tantissimo,con roccia molto bella,ed un'arrampicata molto estetica,sicuramente da consigliare.
Ciao e complimenti ancora.



il passo più duro della via a mio avviso è proprio quello! un boulderaccio notevole...!
mi fa piacere che concordi sui gradi e che ci siano addirittura due testimonianze in proposito.
i miei complimenti anche a voi perchè anche con un paio di resting vista la continuità dei due tiri resta comunque una bella prestazione!
un unico appunto o meglio un consiglio, che sarà utile soprattutto ai futuri ripetitori...quando vi capitano occasioni di questo genere scrivetelo, magari come in questo caso c'è un libro di via, un libro di vetta o cmq internet ha molti siti di montagna e arrampicata dove poter divulgare queste notizie.
ciao stefano
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Messaggioda valbelluna » mer mag 04, 2005 8:18 am

al liberatore di vie e realizzatore di "notevoli" exploit: non ce la fai proprio più neanche ad andare al cesso senza divulgarlo!
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer mag 04, 2005 10:06 am

valbelluna ha scritto:al liberatore di vie e realizzatore di "notevoli" exploit: non ce la fai proprio più neanche ad andare al cesso senza divulgarlo!

Francamente non capisco che male c'è a divulgare e/o a rendicontare certe cose. Su qualsivoglia guida (anche la più datata) trovo anche questo genere di informazioni. Consentimi una speculazione pseudo-filosofica: "il progresso è anche questo"!
Affettuosamente
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Messaggioda valbelluna » mer mag 04, 2005 11:19 am

Pierluigi Vesica ha scritto:Francamente non capisco che male c'è a divulgare e/o a rendicontare certe cose. Su qualsivoglia guida (anche la più datata) trovo anche questo genere di informazioni. Consentimi una speculazione pseudo-filosofica: "il progresso è anche questo"!
Affettuosamente
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Caro Pierluigi, la questione non è l’informazione che trovo in una guida, nella quale può essere corretto dare “tutte” le informazioni immaginabili (difficoltà, dislivello, difficoltà obbligatorie, primo salitore, primo “liberatore”, momenti in cui respirare e quelli in cui trattenere il fiato ecc ecc) ma piuttosto le modalità con cui qualcuno propone e pubblicizza i propri exploit (?)settimanali: “tin tun ho fatto la libera, anzi badate bene ho fatto la PRIMA libera perché non c’è scritto da nessuna parte (senza considerare che ci sono un casino di valligiani straforti che se ne fregano di “scrivere e far sapere a tutti per forza le salite che fanno”, ma le vie le hanno fatte in libera BEN PRIMA), PRIMA ripetizione, PRIMA salita.
Con questo voglio dire che ritengo soltanto che in montagna l’aspetto sportivo nella sua accezione competitiva dovrebbe venire messo in secondo piano rispetto ad altri valori.
Dopo ognuno fa quel che vuole e tutti via a leggere pareti!

ciao
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Messaggioda stefano michelazzi » mer mag 04, 2005 11:45 am

valbelluna ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Francamente non capisco che male c'è a divulgare e/o a rendicontare certe cose. Su qualsivoglia guida (anche la più datata) trovo anche questo genere di informazioni. Consentimi una speculazione pseudo-filosofica: "il progresso è anche questo"!
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Caro Pierluigi, la questione non è l?informazione che trovo in una guida, nella quale può essere corretto dare ?tutte? le informazioni immaginabili (difficoltà, dislivello, difficoltà obbligatorie, primo salitore, primo ?liberatore?, momenti in cui respirare e quelli in cui trattenere il fiato ecc ecc) ma piuttosto le modalità con cui qualcuno propone e pubblicizza i propri exploit (?)settimanali: ?tin tun ho fatto la libera, anzi badate bene ho fatto la PRIMA libera perché non c?è scritto da nessuna parte (senza considerare che ci sono un casino di valligiani straforti che se ne fregano di ?scrivere e far sapere a tutti per forza le salite che fanno?, ma le vie le hanno fatte in libera BEN PRIMA), PRIMA ripetizione, PRIMA salita.
Con questo voglio dire che ritengo soltanto che in montagna l?aspetto sportivo nella sua accezione competitiva dovrebbe venire messo in secondo piano rispetto ad altri valori.
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ciao



tutti sti valligiani così forti (ma ci sei anche tu nel mezzo?), e così "umili" e pieni di valori(quali poi?) o forse sarebbe meglio di snob, da non dire quello che fanno, come fa a sapere il relatore di una guida le prime o seconde o quel che vuoi ripetizioni o salite per metterle nella sua guida?
o magari le guide dovrebbero scriverle solo i valligiani perchè loro è il verbo?
valbelluna le montagne non sono tue solo perchè ci vivi e questo te l'han già detto in tanti, e se non sei d'accordo su come io o altri come me divulghiamo la nostra attività, sono affari tuoi, io non limito i tuoi snobismi da valligiano e nemmeno li critico anche se sinceramente non li condivido, tu basta che eviti la lettura dei miei topic.
Leggere pareti o qualsivoglia altra rivista di settore, sarebbe difficile se non ci fossero queste notizie, dimmi che cosa dovrebbero riportare...sabato e domenica ripetuta per la dodicimilionesima volta la via tal dei tali di 4°/A0 aperta nel 1925, tirando tutti i chiodi in pieno stile dei primi salitori...?
come pierluigi ti ha risposto così non si progredisce e penso puoi capirlo da solo.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer mag 04, 2005 12:07 pm

valbelluna ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Francamente non capisco che male c'è a divulgare e/o a rendicontare certe cose. Su qualsivoglia guida (anche la più datata) trovo anche questo genere di informazioni. Consentimi una speculazione pseudo-filosofica: "il progresso è anche questo"!
Affettuosamente
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Caro Pierluigi, la questione non è l?informazione che trovo in una guida, nella quale può essere corretto dare ?tutte? le informazioni immaginabili (difficoltà, dislivello, difficoltà obbligatorie, primo salitore, primo ?liberatore?, momenti in cui respirare e quelli in cui trattenere il fiato ecc ecc) ma piuttosto le modalità con cui qualcuno propone e pubblicizza i propri exploit (?)settimanali: ?tin tun ho fatto la libera, anzi badate bene ho fatto la PRIMA libera perché non c?è scritto da nessuna parte (senza considerare che ci sono un casino di valligiani straforti che se ne fregano di ?scrivere e far sapere a tutti per forza le salite che fanno?, ma le vie le hanno fatte in libera BEN PRIMA), PRIMA ripetizione, PRIMA salita.
Con questo voglio dire che ritengo soltanto che in montagna l?aspetto sportivo nella sua accezione competitiva dovrebbe venire messo in secondo piano rispetto ad altri valori.
Dopo ognuno fa quel che vuole e tutti via a leggere pareti!

ciao

Caro Valbelluna
intanto mi dispiace non utilizzare il tuo nome, ma mi adeguo al "sistema forum"; quanto io suggerivo e la tua risposta conseguente non sono in contradizione. E' una vita che scalo e vado in montagna e per quel che mi riguarda assai di rado ho avuto il vezzo di "segnare" su di un libro "rifugio" o in qualsiasi altra parte il mio "cimento". Al tempo stesso però non ho mai criticato e mai criticherò coloro che lo fanno.
Tu parli di valligiani che da tempo immemore hanno fatto certe cose e sono rimasti, forse per pudore, in silenzio divulgatorio. Ma allora mi domando perchè gli stessi si dovrebbero risentire se qualcuno successivamente, e in buona fede ignaro, divulga la sua come "prima" (prescindiamo se trattasi di una prima on-sight, di un'apertura "and so on"). Ti ribadisco l'astratto concetto filosofico di cui sopra, anche questo è progresso. Facciamo un esempio: a metà anni 70 Cordier "liberò" diverse classiche sul Bianco (le Bonatti, Americana al Dru se non erro, etc) e ne diede informazione dettagliata; forse qualcuno prima di lui lo aveva già fatto chissà. L'importante però dal mio punto di vista è sapere che ufficialmente esiste una "libera" è che è di grado X o Y e questo prescinde, sempre secondo me, da certi valori intrinsechi all'alpinismo.
Ti voglio fare un esempio poichè discorsi analoghi mi ritrovai a farli con il compianto Gino Buscaini e Silvia Metzeltin. Qualche anno fà presentarono a Roma la loro seconda opera sulla Patagonia Australe. Nei giorni seguenti, scalandoci assieme, mi parlarono delle difficoltà incontrate nel recensire alcune zone non presenti nel libro precedente. Si tratta ovviamente di aree non gettonate o agognate come il Cerro Torre o il Fitz Roy. Cercando e contattando i primi salitori di queste, si sono trovati di fronte a risposte assai diversificate:
1) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato. Va bene fai pure i nostri nomi ed eccoti la relazione!
2) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato. Vi posso dare la relazione, ma non vogliamo essere citati.
3) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato e non voglio farlo ora (della serie Fatti i Cazzi Tuoi).
Ora io mi chiedo: la posizione numero tre, pur non contrastando con il libero arbitrio, crea "sviluppo", "crescita" ?
Se dagli albori dell'alpinismo tutti si fosserro tenuti stretti nell'anima certe salite, avremmo avuto lo sviluppo attuale ?
Cordialmente
Pierluigi
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Messaggioda Silvio » mer mag 04, 2005 12:58 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:
valbelluna ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Francamente non capisco che male c'è a divulgare e/o a rendicontare certe cose. Su qualsivoglia guida (anche la più datata) trovo anche questo genere di informazioni. Consentimi una speculazione pseudo-filosofica: "il progresso è anche questo"!
Affettuosamente
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Caro Pierluigi, la questione non è l’informazione che trovo in una guida, nella quale può essere corretto dare “tutte” le informazioni immaginabili (difficoltà, dislivello, difficoltà obbligatorie, primo salitore, primo “liberatore”, momenti in cui respirare e quelli in cui trattenere il fiato ecc ecc) ma piuttosto le modalità con cui qualcuno propone e pubblicizza i propri exploit (?)settimanali: “tin tun ho fatto la libera, anzi badate bene ho fatto la PRIMA libera perché non c’è scritto da nessuna parte (senza considerare che ci sono un casino di valligiani straforti che se ne fregano di “scrivere e far sapere a tutti per forza le salite che fanno”, ma le vie le hanno fatte in libera BEN PRIMA), PRIMA ripetizione, PRIMA salita.
Con questo voglio dire che ritengo soltanto che in montagna l’aspetto sportivo nella sua accezione competitiva dovrebbe venire messo in secondo piano rispetto ad altri valori.
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ciao

Caro Valbelluna
intanto mi dispiace non utilizzare il tuo nome, ma mi adeguo al "sistema forum"; quanto io suggerivo e la tua risposta conseguente non sono in contradizione. E' una vita che scalo e vado in montagna e per quel che mi riguarda assai di rado ho avuto il vezzo di "segnare" su di un libro "rifugio" o in qualsiasi altra parte il mio "cimento". Al tempo stesso però non ho mai criticato e mai criticherò coloro che lo fanno.
Tu parli di valligiani che da tempo immemore hanno fatto certe cose e sono rimasti, forse per pudore, in silenzio divulgatorio. Ma allora mi domando perchè gli stessi si dovrebbero risentire se qualcuno successivamente, e in buona fede ignaro, divulga la sua come "prima" (prescindiamo se trattasi di una prima on-sight, di un'apertura "and so on"). Ti ribadisco l'astratto concetto filosofico di cui sopra, anche questo è progresso. Facciamo un esempio: a metà anni 70 Cordier "liberò" diverse classiche sul Bianco (le Bonatti, Americana al Dru se non erro, etc) e ne diede informazione dettagliata; forse qualcuno prima di lui lo aveva già fatto chissà. L'importante però dal mio punto di vista è sapere che ufficialmente esiste una "libera" è che è di grado X o Y e questo prescinde, sempre secondo me, da certi valori intrinsechi all'alpinismo.
Ti voglio fare un esempio poichè discorsi analoghi mi ritrovai a farli con il compianto Gino Buscaini e Silvia Metzeltin. Qualche anno fà presentarono a Roma la loro seconda opera sulla Patagonia Australe. Nei giorni seguenti, scalandoci assieme, mi parlarono delle difficoltà incontrate nel recensire alcune zone non presenti nel libro precedente. Si tratta ovviamente di aree non gettonate o agognate come il Cerro Torre o il Fitz Roy. Cercando e contattando i primi salitori di queste, si sono trovati di fronte a risposte assai diversificate:
1) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato. Va bene fai pure i nostri nomi ed eccoti la relazione!
2) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato. Vi posso dare la relazione, ma non vogliamo essere citati.
3) E' vero ho salito quella montagna, per quella parete con Tizio però non l'ho divulgato e non voglio farlo ora (della serie Fatti i Cazzi Tuoi).
Ora io mi chiedo: la posizione numero tre, pur non contrastando con il libero arbitrio, crea "sviluppo", "crescita" ?
Se dagli albori dell'alpinismo tutti si fosserro tenuti stretti nell'anima certe salite, avremmo avuto lo sviluppo attuale ?
Cordialmente
Pierluigi


senza voler offendere, nessuno, quoto l'intervento di Pierluigi, e rinnovo i complimenti a Stefano, che fa benissimo a divulgare le informazioni in suo possesso.

la libera circolazione delle informazioni è una delle basi della civile convivenza, a mio modesto parere.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer mag 04, 2005 13:28 pm

...Valbe, le critiche sono consentite solo ai comunisti, CHIARO :?: :evil:














:mrgreen:
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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