Caruso

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda quilodicoequilonego » ven apr 22, 2005 15:08 pm

gug ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:
...saresti così gentile da elencare queste colossali bufale ? Altrimenti è meglio che scrivi su "barzellette"


...sul libro di Gugllich si spiegano i lanci, senza avere prima analizzato e spiegato perchè si sta in equilibrio sulla roccia e perchè invece si cade, come invece fa Caruso.


...io per colossale bufala intendo una cosa sbagliata e ridicola. Non ho in mano il libro, ma io ricordo che qualcosa di tecnica c'è spiegato, poi che Caruso l'abbia spiegato meglio è un discorso diverso credo.
Ma una colossale bufala = una grande cazzata
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Messaggioda bradipo » ven apr 22, 2005 15:50 pm

yinyang ha scritto:
bradipo ha scritto:
yinyang ha scritto:sono soluzioni ottime statiche

io ho solo il manuale quello stringato per cui non vorrei dire minchiate
ma secondo me la critica più grossa che si può fare al metodo caruso è che analizza quasi esclusivamente l'arrampicata attraverso fotografie statiche

ma l'arrampicata vera è un film

e di quando come e perchè passare da una posizione di equilibrio ad un'altra non si dice nulla o mi sbaglio?


ecco allora hai detto una minchiata!!!! o avete visto solo le figure del libro?


:D

si le figure, ho scritto che ho la versione breve!!! :wink:
(e il video)

al riguardo sul testo più lungo cosa dice?


Ma dovrei riguardarlo per essere più preciso; però lui fa tutta una premessa tra l'appoggio e l'aderenza e tratta l'argomento aderenza abbastanza a lungo; e appunto passi tra una posizione base e un'altra con tanti passi in aderenza; tanti quanti te ne servono. Comunque le parole sono una cosa farlo è un'altra. Come imparare da autodidatti è una cosa imparare direttamente da lui è un'altra.
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Messaggioda Enzolino » ven apr 22, 2005 17:54 pm

Ho letto il libro di Caruso diversi anni fa quindi non so se le nuovi edizioni sono diverse da quella originaria.

Il libro non e' male e ricordo che si sofferma su aspetti come equilibrio, respiro e continuita' del movimento. Come principi base sono fondamentali, ma se dovessi paragonarlo al libro di Gullich ... beh ... scusate, ma non ci son paragoni!

Il libro di Gullich e' un capolavoro che integra benissimo completezza e concisione sul tema arrampicata.

Dedica anche spazio ai principi base dell'equilibrio su placca, ma ovviamente chi scrive questi libri non puo' scrivere enciclopedie ma deve cercare di essere preciso, conciso ed esaustivo allo stesso tempo. Ed in questo senso Gullich e' stato bravissimo. Sull'arrampicata su placca espone con intelligenza i principi fondamentali sull'equilibrio e sull'attrito basati sulla fisica (area della superficie di contatto e pressione sul punto di appoggio).
Gullich cura gli aspetti relativi alla tecnica, tattica e allenamento dedicando anche un certo spazio all'aspetto mentale. Forse sulla cinetica dedica poco spazio rispetto a quello che qualcuno si potrebbe aspettare ma espone principi base facendo riferimento alla tecnica del punto morto. E poi non so quanti anni fa il libro e' stato pubblicato, e l'arrampicata di frontiera ha fatto certi progressi!
Senza scrivere un'enciclopedia insomma, Gullich tocca tutti gli aspetti relativi all'arrampicata con competenza ed il suo libro diventa una solida piattaforma per possibili approfondimenti per il futuro.

Il libro di Caruso, invece, sebbene pregevole, utile ed in qualche modo complementare a quello di Gullich, dista km in quanto a completezza. Non ricordo parli di allenamento o esponga una ricchezza di situazioni come quelle del libro di Gullich, peraltro supportate da bellissime foto.

Insomma, se proprio dovessi scegliere uno dei due direi che il libro di Gullich e' indiscutibilmente superiore. Parere personale.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda cialtrone » ven apr 22, 2005 20:41 pm

Enzolino ha scritto:ma non ci son paragoni!Lorenzo
Io invece i paragoni li faccio, dal punto di vista dell'importanza, e non tanto del contenuto, dal momento che a mio giudizio, e non solo mio, i due libri hanno una intersezione realmente piccola.

Senza togliere peso ed importanza al libro di Gullich, testo santo e sacro e bellissimo, vorrei ricordare che il libro di Caruso è il primo libro della storia dell'arrampicata che propone un metodo di progressione tecnica, una sorta di fondamentali, cosa questa assolutamente assente in qualsiasi libro, Gullich compreso.
E, scusa se è poco, questa è una trattazione "originale". E tu che sei universitario o universitabile, dovresti sapere che differenza corre tra un "review paper" ed un "original paper".
Sinceramente, non vedo per quale motivo dire cose inutili tipo "non c'è paragone" nel senso della classifica, quando realmente tra i due libri non è possibile un paragone.
Ma li metto assolutamente sullo stesso piano di valenza oggettiva.
E soggettivamente aggiungo che trovo sempre più interessanti i trattati originali che i riassunti... ;-)
Salut! :-)
cialtrone
 

Messaggioda Enzolino » lun apr 25, 2005 10:27 am

cialtrone ha scritto:Senza togliere peso ed importanza al libro di Gullich, testo santo e sacro e bellissimo, vorrei ricordare che il libro di Caruso è il primo libro della storia dell'arrampicata che propone un metodo di progressione tecnica, una sorta di fondamentali, cosa questa assolutamente assente in qualsiasi libro, Gullich compreso.
E, scusa se è poco, questa è una trattazione "originale". E tu che sei universitario o universitabile, dovresti sapere che differenza corre tra un "review paper" ed un "original paper".
Sinceramente, non vedo per quale motivo dire cose inutili tipo "non c'è paragone" nel senso della classifica, quando realmente tra i due libri non è possibile un paragone.
Ma li metto assolutamente sullo stesso piano di valenza oggettiva.
E soggettivamente aggiungo che trovo sempre più interessanti i trattati originali che i riassunti... ;-)
Salut! :-)
Entrambi i libri, quello di Caruso e quello di Gullich trattano l'argomento Arrampicata. Entrambi trattano anche di progressione nell'arrampicata. Un paragone quindi mi sembra ragionevole, come e' ragionevole confrontare altri libri scritti da altri climbers. :wink:
Caruso parla di fondamentali. Beh ... direi che il suo paradigma, nel mio umile parere e nella mia limitata esperienza, e' gia' fuori luogo di per se'.
Quali sono i movimenti fondamentali in arrampicata? In realta' non esistono perche', solo per fare un esempio, i "fondamentali" carusiani relativi allo strapiombo sono diversi rispetto a quelli relativi a muri o placche.
Faccio un banale esempio. Se su certi muri devi piegare le braccia per tenerti sul microappiglio e avere il baricentro sopra il punto di appoggio cosi' da applicare una forza minima per stare in equilibrio. Il fondamentale del "muro" entra pero' in contraddizione con quello dello strapiombo in cui e' quasi sempre conveniente mantenere le braccia distese.
In altre parole i cosiddetti "fondamentali" sono in realta' dei "relativi" da adattare alle circostanze.
In altre parole gli unici fondamentali in arrampicata sono le circostanze.
In questo senso, gli stessi principi enunciati da Caruso vengono proposti da Gullich sotto il capitolo "la tecnica", ma senza darne enfasi come fa Caruso come se egli avesse scoperto chissa' cosa. Mi fa venire in mente i tizi che scrivono articoli con grande enfasi su scoperte di cui acclamano la paternita', ma che in realta' son state fatte vent'anni prima! :lol:

Aggiungo che la progressione del climber proposta da Gullich non solo include quella di Caruso, ma la supera sia esponendo le ultime conoscenze in termini di teoria dell'allenamento (supercompensazione allo sforzo, riposi, sforzi rispetto al massimale, ecc), sia trattando la progressione dal punto di vista della tecnica.
Ah ... e non e' vero che Gullich non tratta l'arrampicata dinamica ... c'e' un'intera sezione a riguardo. C'e' da aggiungere che Gullich razionalizza l'aspetto mentale e la strategia in maniera veramente lodevole!
Insomma, il libro di Caruso e' utile per chi inizia ad arrampicare, ma se dovessi suggerire un libro per tutti, sia il principiante che l'esperto, a mio avviso, il libro di Gullich non deve assolutamente mancare nella biblioteca del climber.

Ciao :wink:

Wolfgang
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Messaggioda cialtrone » lun apr 25, 2005 11:13 am

Enzolino ha scritto:(snippone) Ciao :wink: Wolfgang
Eh! Non sono in accordo su neppure una delle cose che hai scritto. Soprattutto sull'arrampicata come situazione circostanziale...così come lo sono il tennis, lo sci, il calcio...e lì, scusami tanto, i fondamentali...eheh, oppure scii "a sensazione?" :lol:
Pazienza! 8)
Ciao!
Paolo.
cialtrone
 

Messaggioda Enzolino » lun apr 25, 2005 12:18 pm

cialtrone ha scritto:
Enzolino ha scritto:(snippone) Ciao :wink: Wolfgang
Eh! Non sono in accordo su neppure una delle cose che hai scritto. Soprattutto sull'arrampicata come situazione circostanziale...così come lo sono il tennis, lo sci, il calcio...e lì, scusami tanto, i fondamentali...eheh, oppure scii "a sensazione?" :lol:
Pazienza! 8)
Ciao!
Paolo.
Ciao Paolo, :wink:
Il bello dell'arrampicata e' che offre una varieta' e ricchezza motoria unica e superiore persino alla ginnastica artistica no? :wink:
Ricondurre tale ricchezza a dei "fondamentali" e' solo uno specchietto per le allodole senza fondamento.
Diverso e' suggerire delle tecniche ottimali per delle situazioni particolari, questo si' che puo' rendere l'arrampicata simile ad altri sport.

Ciao :wink:

Patrick 8)
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