da rugge » mer feb 16, 2005 23:36 pm
da Zio Vare » mer feb 16, 2005 23:39 pm
da rugge » mer feb 16, 2005 23:40 pm
da rugge » mer feb 16, 2005 23:41 pm
da gug » gio feb 17, 2005 9:38 am
da gug » gio feb 17, 2005 14:16 pm
da paolo 76 » gio feb 17, 2005 14:23 pm
rugge ha scritto:E' abbastanza squallido che quando uno è a corto di argomenti si metta a ridicolizzare l'interlocutore. Comunque basta anche solo cercare su google digitando " divieto " e "arrampicata" e parole simili.
[...]
Ma, come dicevo alcune pagine fa: continuare a dare addosso alla fasi significa fermarsi a contare le caccole della punta del naso (simili alle caccole sulle quali spesso si arrampica) e non accorgersi del palo che sta arrivando dietro con la velocità della luce.
rugge ha scritto:P.S. A voler essere pignoli le placche zebrate sono vie a più tiri, e per quanto spittate hanno una natura decisamente orientata verso la pratica alpinistica e quindi non rientrerebbero nell'ambito della falesia monotiro oggetto dell'interesse della fasi.
La fasi vuole soprattutto difendere i siti d'arrampicata dai possibili divieti che le amministrazioni quotidianamente pongono. Anzi: vuole interloquire con le amministrazioni stesse allo scopo del potenziamento dei siti d'arrampicata stessi.
da rugge » gio feb 17, 2005 14:28 pm
""Spedisci il tuo commento (educato e costruttivo) ai partecipanti alla commisione. Insericsi questo testo: All'attenzione della Commisione per la Riserva Naturale del Furlo Non chiudiamo l'accesso alle Gole del Furlo, non chiudiamo l'accesso alla palestra di arrampicata!!! Regolamentare significa educare ad usufruire in maniera compatibile il territorio, non vietarne l'accesso. Si alla riserva della Gola del Furlo, si alle regole, si alla palestra di arrampicata!!!
da rugge » gio feb 17, 2005 14:40 pm
paolo 76 ha scritto:Poche semplici regole al posto di tanta fumosa burocrazia.
da andreag » gio feb 17, 2005 14:53 pm
rugge ha scritto:paolo 76 ha scritto:Poche semplici regole al posto di tanta fumosa burocrazia.
Leggerò con più calma tutto quello che hai scritto.
Quello che cerco di dire è che se le associazioni si mettono d'accordono possono combattere proprio la burocrazia che impedisce ai liberi arrampicatori di arrampicare liberamente.
Portavo l'esempio del Furlo, anche se non ha a che fare direttamente con crolli e questioni di sicurezza.
Ora me 'n vo a maggnà
da gug » gio feb 17, 2005 14:55 pm
da Paolo Marchiori » gio feb 17, 2005 15:16 pm
paolo 76 ha scritto:rugge ha scritto:E' abbastanza squallido che quando uno è a corto di argomenti si metta a ridicolizzare l'interlocutore. Comunque basta anche solo cercare su google digitando " divieto " e "arrampicata" e parole simili.
[...]
Comunque sia, vai col pistolotto.
da rugge » gio feb 17, 2005 15:47 pm
paolo 76 ha scritto:
E' come pensare che una ditta fa un palazzo seguendo tutti i crismi e poi arriva quello che si arrangia e pensa di poter fabbricarsi la baracca senza rispettare le leggi. L'idea balzana dei tuoi amici FASI andrebbe ad interessare TUTTI i siti di arrampicata che sorgono su terreni pubblici. Altrochè rispetto delle diversità!
paolo 76 ha scritto: autoregolamentazione dell'associazione che non intacchi i diritti dei non iscritti.
paolo 76 ha scritto:Questo mi porta a pensare che dietro a tanta disinteressata attenzione verso la salute degli arrampicatori ci possano essere altri interessi (es. organizzare i corsi anche all'aperto, cosa che solo CAI e guide possono fare, e mi pare che 2 organizzazioni siano più che sufficienti...).
paolo 76 ha scritto:Torniamo alla certificazione. Chi la fà?? Ingegneri, geologici, geometri, tutti associati fasi che lavorano gratis (ma si può ipotizzare un conflitto d'interesse in quanto sarebbbero dei professionisti interessati in prima persona alla riuscita dell'operazione) o più probabilmente tecnici pagati da qualcuno? E da chi?? Dal comune, che li mette a disposizione per cortesia?? O forse il comune stesso potrebbe chiedere la parcella all'associazione per i servizi svolti??? E in questo caso chi paga?? L'associazione per tutti (anche per i non iscritti) lasciando libero l'accesso alle pareti o forse è più ragionevole pensare che (sempre ammesso che la falesia sia su terreno demaniale, ipotesi tutta da verificare...) si dovrebbe pagare qualcosina per continuare a frequentare il sito??
paolo 76 ha scritto:Sempre sulla certificazione: tu pensi veramente che possa essere possibile trovare un qualche tecnico che mette la firma su una relazione dove si dice che: -da qui a x anni non si staccherà nessuna pietra dalla parete, nonostante la frequentazione degli arrampicatori-, dove x sta per un numero finito che significa che dopo x anni si dovrebbero rifare i controlli. E via d'accapo (se ti leggi il topic, mi pare sul videoraduno a rovereto, vedrai che c'è un commento su una pietruzza, del peso di un paio di chili, piombata tra i nostri piedi da almeno 30m d'altezza e probabilmente smossa da un animale. Chi c***o ti certifica che nessuna bestia passerà di là??).
paolo 76 ha scritto:Ma passiamo al punto sui milioni di divieti che, a quanto dici, stanno intasando internient. Scommetto una cena, dove vuoi tu, che oltre la metà non hanno a che fare con problemi di sicurezza delle falesie, ma di educazione del climbers. E quindi non rientrano negli effetti di tale balzana regolamentazione. Scomettiamo??
paolo 76 ha scritto:... se la falesia è su un terreno privato il padrone dice: qui voi non entrate. E la cosa finisce lì. Se è su terreno pubblico, il comune deve motivare l'ordinanza, ed è estremamente difficile rientrare da una simile decisione.
Per MOTIVARE anche quest'ultima affermazione ti faccio un essempio pratico: .....Il sindaco appurato che il tale è guida alpina ed ha attrezzato diversi siti di arrampicata, gli crede (chiaramente) e fa chiudere la falesia con un'ordinanza. Al momento l'ingresso alla falesia credo sia ancora formalmente vietato e, credo, si sia dovuto ricorrere al TAR per rimuovere l'ordinanza. [...] Questo stesso tipo aveva riattrezzato la falesia in questione non più di 5-6 anni fa a fix e resinati.Opps!!! ma guarda: che ci sia mica qualche interesse dietro a un tale gesto?
da rugge » gio feb 17, 2005 15:56 pm
gug ha scritto: e che lo Stato o le sue emanazioni si comporteranno verso di noi come una chioccia.
da giannimiao » gio feb 17, 2005 16:42 pm
da rugge » gio feb 17, 2005 16:58 pm
da giannimiao » gio feb 17, 2005 17:13 pm
rugge ha scritto:Questi plasticari del c***o, in accordo con il CAI, stanno cercando di fare in modo che il Furlo torni arrampicabile. Se mi rispondi che a te il Furlo non ti interessa un c***o, significa che non ci sei mai stato a vederlo.
da rugge » gio feb 17, 2005 17:14 pm
da paolo 76 » gio feb 17, 2005 17:46 pm
Paolo Marchiori ha scritto:paolo 76 ha scritto:rugge ha scritto:E' abbastanza squallido che quando uno è a corto di argomenti si metta a ridicolizzare l'interlocutore. Comunque basta anche solo cercare su google digitando " divieto " e "arrampicata" e parole simili.
[...]
Comunque sia, vai col pistolotto.
ehmmm Paolino; hai preso un giorno di permesso x scrivere cio'?
azzo, quello lì mi sfida a tirar fuori argomenti!
...hai presente: ...gnanca bom!
Cmq ruggge un po' geova lo sei.Attenzione: nessuno parla di Leggi, ma semplicemente di credibilità e affidabilità da vantare presso le amministrazioni al fine di ottenere vantaggi di varia natura.
da giannimiao » gio feb 17, 2005 18:18 pm
rugge ha scritto: La fasi in generale non esiste
rugge ha scritto:Esistono solo persone. Che arrampicano.
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