Progressi?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda yinyang » mar gen 18, 2005 17:14 pm

due aspetti senz'altro sono importanti:
- la propria determinazione
- la compagnia
(in quest'ordine)

in quanto alla compagnia, vedo adesso quale sia la differenza abissale tra avere un compagno costante, motivato e magari più forte di te e uno di livello più basso o che cambia ogni settimana

per rispondere a titanium
i gradi dal 4a al 5c me li sono passati tutti (e sono tanti fatti così), uno per uno, con compagni meno forti, quindi ogni passaggio di grado è stato strappato alla paura (di volare, di non arrivare in cima, ecc) con tenacia e cercando di girare il più possibile le falesie :arrow: progressi lenti ma preparazione di base di cui ancora oggi sono soddisfatto :arrow: stesso grado consolidato su tutte le tipologie di arrampicata e di roccia

sono rimasto fermo al 5c parecchio sia perchè mi sembra che oggettivamente il passaggio dal 5c al 6a sia duro sia perchè per una qualche ragione avevo un estremo rispetto (persino eccessivo) per il 6a (e ce l'ho ancora adesso tanto che mi preoccupa meno psicolgicamente partire su un 6b che su un 6a)
poi sono venuti i primi 6a e un pò di sicurezza in più :arrow: progresso fondamentale :arrow: rottura del tabù 6a e inizio dell'era "matura" ovvero "anch'io posso fare dei 6x!"

infine mi sono allenato per la prima volta per un paio di mesi e complice una maggiore tranquillità nei miei mezzi atletici, sono fioccati un pò di 6a, 6a+ e qualche rarissimo 6b :arrow: progresso esplosivo :arrow: ma sterile, finita l'orgia mi sono ritrovato con un'arrampicata peggiore, i piedi stavo incominciando a scordarmeli

obiettivo di adesso :arrow: progresso esplosivo :arrow: ricominciando dai fondamentali (uso dei piedi) e migliorando la testa (concentrazione e fiducia nei propri mezzi)
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Messaggioda Yashin » mar gen 18, 2005 17:58 pm

Uella 8) ,
bel post davvero.....

Io credo che la compagnia sia fondamentale.

...........un conto è girare con gente che mentre sali ti grida:" Duro! Duro! " e poi quando cadi ti sostiene comunque dicendoti " sei una sega" :wink:
...........un conto è gironzolare con persone che ti dicono " Ma io nn sono Messner se vuoi prova tu....." con conseguente calo del libido. :roll:

Un altro aspetto che credo sia importante è legato alla condizione psicologica...mi spiego...quando cercavo lavoro non mi tenevo per niente....ma forse la condizione psicologica riguarda un po tutti gli aspetti della vita.

ola :P
La potenza è nulla senza controllo...ma il controllo senza potenza a cosa c***o serve?
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Messaggioda Herman » mer gen 19, 2005 0:36 am

Bello 8)

Credo anch'io che determinazione e compagnia sia i fattori fondamentali, poi ci vuole metodo.

Il mio "salto" lo feci iniziando con l'allenamento a secco e frequentando in modo stabile Lumignano per un paio di inverni, vedendo gente forte salire su vie dure e lavorando alcune vie.

Fino al 7a invece si è trattato di un percorso abbastanza continuo, iniziato nell'adolescenza a spasso con amici climber conosciuti nelle falesie, il mio primo 7a lavorato è stato Mammalucco a Nago, in due giorni e 5 tentativi...

Dopo aver ripreso la compagnia è stata fondamentale (grazie a tutti, forumisti :D ), ma anche la determinazione e l'utilizzo di nuove strumenti per l'allenamento hanno fatto la loro parte per consentire un rapido riaddattamento all'arrampicata.


Bravo Titanium.... perplesso per come procedi?
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Messaggioda Silvio » mer gen 19, 2005 0:39 am

allenamiento !!! :wink: :wink: :wink:
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Messaggioda clod » mer gen 19, 2005 1:07 am

Leggo di 1985, etc. e mi sento propio un pischiello. Non per dare dei vecchi ma per darvi dei vecchi arrampicatori e quindi molto esperti :wink: :lol: . Ad aprile è un anno che arrampico. Ripasso tra un paio d'anni e vi racconto la mia evoluzione.

A parte gli scherzi credo che la compagnia sia fondamentale per avere i certi stimoli e che dopo un certo livello sia altrettanto importante l'allenamento programmato e qualcuno che ti guidi.
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda dademaz » mer gen 19, 2005 11:04 am

Maurizio ha scritto:Complimenti, bellissimo topic!

Roberto ha detto una cosa importantissima, che per l'80 per cento dei climber (secondo me) impedisce il salto di livello. E cioè l'atteggiamento con cui si prova una via...

Personalmente il mio salto di qualità è stato nel 1987. Ero riuscito a fare diversi 7a e uno o due 7a+. La via che ritenevo più difficile era Pulcinastro a Foresto, che allora era 7a, oggi 7a+. Nel 1986 l'avevo salita, ma l'avevo provata moltissimo. I gradi più duri mi parevano semplicemente irraggiungibili. Nel 1987 stavo già in Sardegna ma feci una vacanza a Torino con due giorni alle Striature Nere. un giorno salii La Tecnologica (7b) e il successivo Luna (7b+). Ero talmente felice che non arrampicai per i 10 giorni successivi. Mi si schiuse un nuovo mondo davanti e da allora i miglioramenti vennero molto più facilmente e regolari. Giuro che non mi allenavo in nessun modo, arrampicavo e basta, provando vie da liberare, sempre sul 7a/7a+. Da allora compresi che anche io potevo aspirare a certi traguardi, prima li ritenevo irraggiugibili.

ciao

Maurizio :wink:


eccomi dico anch'io la mia:
mi ritrovo molto con quello che han detto un po' tutti, in particolare roberto e maurizio....anche se non sono al loro livello (eheheh ma arrivo).
principalmente finora ho vissuto alcuni salti....il primo diversi anni (8 o 10) fa dopo una vacanza in sardegna (operato di appendicite dopo 3 giorni...così vacanza arrampicatoria andata a farsi friggere)....tornato a casa e dopo un paio di giorni dopo aver tolto i punti sono andato a rampegà....con tanta di quella di voglia....e così ho fatto x la settiamna successiva, si arrampicave tutti i giorni, la mattina in posto, pomeriggio in un altro...e lì è arrivato il salto dal 5c al 6a e 6b!
poi mi ricordo il mio primo 7a....un po' di anni fa (val maggia, via di placca esasperata)...fino a quel momento non avevo mai lavorato un tiro e non avevo nemmeno mai provato un 7a. ricordo che il tutto era successo dopo 1 settimana di malattia....finita la quale mi era allenato tutti i giorni in casa (muro di mattoni...duro) ed era la prima volta che mi allenavo a secco....ed ecco il 7a....sensazione bellissima, mi si aprivano tante possibilità fino a poco prima precluse (forse a priori).
poi sono pass<ati un po' di anni di stanca (lavoro in giro per il mondo...matrimonio...)...e l'anno scorso, complice anche il cambio di lavoro, il matrimonio, e l'atteggiamento mentale....sono ritornato pian piano ai miei 7a, 7a+ e mi sento bene....ho voglia di continuare a salire!
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Messaggioda eiaKlim » mer gen 19, 2005 11:33 am

Roberto ha scritto:
Alberto65 ha scritto:...
Aggiungo una domanda tecnica: nel lavorato, vale provare la via con la corda dall'alto un paio di volte prima di cominciare dal basso?
...
C'è gente che, prima di provare la via da primo, la deve fare almeno due volte (nella stessa giornata) da secondo con i pesi da sub in vita (Cuorpiccino e Silvia sanno a chi mi riferisco) e tu ti preoccupi dell'etica :wink: 8) :lol:


Io paradossalmente ho il problema opposto che a dire la verità mi blocca un po' il fatto di tentare qualche tiro "lavorato"Ovvero: se provo prima una via da seconda e poi dico magari più tardi la riprovo da prima, l'unica cosa a cui penso mentre sto facendo la via é: "io sta via non la tirerò mai" 8O

Poi magari ricapito altre volte nella stessa falesia e magari quella via la tiro...

Boh...

Lo so che è assurdo ma per me sta diventando un po' un problema perchè vorrei iniziare a provare a lavorarmi qualche 6a ma questa cosa me lo impedisce parzialmente :(
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Messaggioda Roberto » mer gen 19, 2005 11:37 am

eiaKlim ha scritto:
Roberto ha scritto:
Alberto65 ha scritto:...
Aggiungo una domanda tecnica: nel lavorato, vale provare la via con la corda dall'alto un paio di volte prima di cominciare dal basso?
...
C'è gente che, prima di provare la via da primo, la deve fare almeno due volte (nella stessa giornata) da secondo con i pesi da sub in vita (Cuorpiccino e Silvia sanno a chi mi riferisco) e tu ti preoccupi dell'etica :wink: 8) :lol:


Io paradossalmente ho il problema opposto che a dire la verità mi blocca un po' il fatto di tentare qualche tiro "lavorato"Ovvero: se provo prima una via da seconda e poi dico magari più tardi la riprovo da prima, l'unica cosa a cui penso mentre sto facendo la via é: "io sta via non la tirerò mai" 8O

Poi magari ricapito altre volte nella stessa falesia e magari quella via la tiro...

Boh...

Lo so che è assurdo ma per me sta diventando un po' un problema perchè vorrei iniziare a provare a lavorarmi qualche 6a ma questa cosa me lo impedisce parzialmente :(
Ti ho vista scalare ed il fatto che vai spesso da prima è una buona cosa, le vie si possono lavorare anche da primi, anzi, è sempre meglio scalare con la corda sotto, si impara meglio e si trovano le giuste posizioni per agganciare i rinvii. Spesso chi lavora troppo i tiri a mulinette, poi da primo si "inpiccia" con la corda da moschettonare.
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Messaggioda yinyang » mer gen 19, 2005 11:37 am

eiaKlim ha scritto:
Roberto ha scritto:
Alberto65 ha scritto:...
Aggiungo una domanda tecnica: nel lavorato, vale provare la via con la corda dall'alto un paio di volte prima di cominciare dal basso?
...
C'è gente che, prima di provare la via da primo, la deve fare almeno due volte (nella stessa giornata) da secondo con i pesi da sub in vita (Cuorpiccino e Silvia sanno a chi mi riferisco) e tu ti preoccupi dell'etica :wink: 8) :lol:


Io paradossalmente ho il problema opposto che a dire la verità mi blocca un po' il fatto di tentare qualche tiro "lavorato"Ovvero: se provo prima una via da seconda e poi dico magari più tardi la riprovo da prima, l'unica cosa a cui penso mentre sto facendo la via é: "io sta via non la tirerò mai" 8O

Poi magari ricapito altre volte nella stessa falesia e magari quella via la tiro...

Boh...

Lo so che è assurdo ma per me sta diventando un po' un problema perchè vorrei iniziare a provare a lavorarmi qualche 6a ma questa cosa me lo impedisce parzialmente :(


anche a me a volte capita e io penso che sia questione di concentrazione: prova a salirla "simulando" per quanto è possibile la progressione da primo: cioè con l'idea di non cadere mai, di moschettonare (io faccio in modo da arrivare all'altezza del fittone in modo che potrei moschettonare l'anello oltre che la corda)

ma soprattutto cerca la concentrazione prima di partire, invece che iniziare la via non convinta con in mente "tanto al massimo mi appendo tanto sono da 2..."
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Messaggioda Titanium » mer gen 19, 2005 11:40 am

Herman ha scritto:Bello 8)
Bravo Titanium.... perplesso per come procedi?


A volte sì. E' poco che arrampico, da maggio, e forse in fondo dovrei essere soddisfatto visto che alcuni 6a li faccio ed un paio li ho anche fatti a vista (ma alla Poltrona di Cala Gonone il sospetto che sia tutto un po' sovragradato c'è). Ah, ho quasi fatto anche qualche 6a+, insomma se ci penso serenamente dovrei essere abbastanza soddisfatto.

Però sento che sto un po' brancolando nel buio: da due mesi mi alleno, scelta che ho fatto più per la voglia di arrampicare che per raggiungere risultati, perché al mio livello penso conti di più arrampicare che non fare sospensioni.

Però la completa mancanza di metodo nell'allenamento e di testa nelle uscite in falesia a volte mi perplime. Ultimamente in palestra hanno installato circa altri 100 mq di placca, e la voglia di fare boulder o sospensioni è definitivamente scomparsa e passo due ore a ciondolare sulle placche.

In falesia non domino me stesso: se le condizioni sono ottimali e mi bendispongono allora va bene, ma se manca il sole o fa freddo o alla prima via mi sento impacciato ecco che subentra la paura di volare, e mi manca tranquillità anche da secondo, e mi concentro di più su dove sia lo spit successivo o quanto mi stia "tenendo" chi mi assicura che sui movimenti e le sensazioni.

Il livello si sta alzando lentamente, abbastanza costantemente, e spero entro la primavera di avere assodato quasi completamente il 6a a vista e di avere chiuso almeno 1-2 6b. Però so che senza metodo, ad esempio, il concetto di "lavorato" scompare. Ed in effetti ogni volta che provo una via che non ho chiuso a faccio in modi diversi e non ricordo nulla della volta prima.

Per la progressione (dei progressi) consideravo importante solo l'a-vista, ma ultimamente sento discorsi che mi fanno ricredere sulla valenza del "lavorato".

E' l'eterno dilemma: non penso di andare male, ma so che potrei andare molto meglio, e questo mi fa incazzare. E poi vorrei la formula magica per fare un primo balzo verso il 6b...

Un gran sproloquio, scusate. Mi interessa e incuriosisce vedere come avete fatto i vostri progressi. Ed il fatto che questi "boom" siano frequenti, anzi la norma, dimostra che arrampicare è un'attività incredibilmente mentale.
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Messaggioda eiaKlim » mer gen 19, 2005 11:50 am

dademaz ha scritto:eccomi dico anch'io la mia:
mi ritrovo molto con quello che han detto un po' tutti, in particolare roberto e maurizio....anche se non sono al loro livello (eheheh ma arrivo).
principalmente finora ho vissuto alcuni salti....il primo diversi anni (8 o 10) fa dopo una vacanza in sardegna (operato di appendicite dopo 3 giorni...così vacanza arrampicatoria andata a farsi friggere)....tornato a casa e dopo un paio di giorni dopo aver tolto i punti sono andato a rampegà....con tanta di quella di voglia....e così ho fatto x la settiamna successiva, si arrampicave tutti i giorni, la mattina in posto, pomeriggio in un altro...e lì è arrivato il salto dal 5c al 6a e 6b!
poi mi ricordo il mio primo 7a....un po' di anni fa (val maggia, via di placca esasperata)...fino a quel momento non avevo mai lavorato un tiro e non avevo nemmeno mai provato un 7a. ricordo che il tutto era successo dopo 1 settimana di malattia....finita la quale mi era allenato tutti i giorni in casa (muro di mattoni...duro) ed era la prima volta che mi allenavo a secco....ed ecco il 7a....sensazione bellissima, mi si aprivano tante possibilità fino a poco prima precluse (forse a priori).
poi sono pass<ati un po' di anni di stanca (lavoro in giro per il mondo...matrimonio...)...e l'anno scorso, complice anche il cambio di lavoro, il matrimonio, e l'atteggiamento mentale....sono ritornato pian piano ai miei 7a, 7a+ e mi sento bene....ho voglia di continuare a salire!



Curioso che il fattore "MATRIMONIO"sia stato riportato ben due volte e complessivamente almeno 6-7 volte nell'intero topic...


Il sunto è: se volete aumentare il grado non sposatevi! 8O :!: :?:


Che amarezza... :(
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Messaggioda eiaKlim » mer gen 19, 2005 12:03 pm

yinyang ha scritto:
eiaKlim ha scritto:
Roberto ha scritto:
Alberto65 ha scritto:...
Aggiungo una domanda tecnica: nel lavorato, vale provare la via con la corda dall'alto un paio di volte prima di cominciare dal basso?
...
C'è gente che, prima di provare la via da primo, la deve fare almeno due volte (nella stessa giornata) da secondo con i pesi da sub in vita (Cuorpiccino e Silvia sanno a chi mi riferisco) e tu ti preoccupi dell'etica :wink: 8) :lol:


Io paradossalmente ho il problema opposto che a dire la verità mi blocca un po' il fatto di tentare qualche tiro "lavorato"Ovvero: se provo prima una via da seconda e poi dico magari più tardi la riprovo da prima, l'unica cosa a cui penso mentre sto facendo la via é: "io sta via non la tirerò mai" 8O

Poi magari ricapito altre volte nella stessa falesia e magari quella via la tiro...

Boh...

Lo so che è assurdo ma per me sta diventando un po' un problema perchè vorrei iniziare a provare a lavorarmi qualche 6a ma questa cosa me lo impedisce parzialmente :(


anche a me a volte capita e io penso che sia questione di concentrazione: prova a salirla "simulando" per quanto è possibile la progressione da primo: cioè con l'idea di non cadere mai, di moschettonare (io faccio in modo da arrivare all'altezza del fittone in modo che potrei moschettonare l'anello oltre che la corda)

ma soprattutto cerca la concentrazione prima di partire, invece che iniziare la via non convinta con in mente "tanto al massimo mi appendo tanto sono da 2..."


Grazie del consiglio sia tuo che di Rob :wink:
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Messaggioda yinyang » mer gen 19, 2005 12:09 pm

titanium io ho un opinione molto conservativa, quindi già arrivare al 6a adesso visto che arrampichi da maggio (e con che frequenza in falesia?)
a me sembra un OTTIMO risultato, non capisco perchè sei scontento

comunque non so bene quale sia il tuo obiettivo, se è quello di arrivare "in fretta" al 6b, sinceramente non so proprio come si possa fare (comunque se trovi il modo me lo dici? :D )

tra l'altro non ho capito bene cosa intendi per "arrivare a fare un certo grado", intendi quel grado a vista o fare almeno UNA via di quel grado, perchè le cose sono alquanto diverse!

visto che sono principiante anch'io (e forse in questo ci possiamo dare una mano in più perchè i "forti" forse si ricordano meno quando erano ad un livello basso :wink: ) ti posso dire quali sono stati progressivamente i miei obiettivi:

- all'inizio inizio, ovviamente, di scalare il più possibile, in particolare su tutti i tipi di arrampicata e roccia per farmi dei buoni fondamentali
domenica parlando con pietro commentavamo che per uno abituato al 6a su calcare non è proprio uno scherzo fare un 5b di aderenza su granito (provare per credere, rischi di bloccarti seriamente)

- poi mi sono concentrato sull'equilibrio e l'uso dei piedi e li ce n'è da studiare che non bastano 10 anni!

- poi dopo 2 anni mi sono un pò allenato allo sforzo in strapiombo, ma ho notato che la maggiore forza spesso è controproducente

i miei progressi a volte mi sembrano lentissimi (2 anni per arrivare al 6a a vista) a volte mi sembrano prodigiosi (solo 2 anni per arrivare al 6a a vista! :D )

un'ultima domanda (non è provocatoria eh, è solo che io la penso così, sono metodico 8O e già l'avevo fatta a trivi, ma mi ha detto di farmi i cazzi miei :twisted: ):
tu parli dei 6b, ma sei sicuro sicuro di disimpegnarti sui quinti? quanti ne hai fatti? su quali tipi di roccia? che tipologie? aderenza, tecnici, boulderosi, unti (!), strapiombanti, diedri, fessure, calcare, gneiss, granito, arenaria...etc etc
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Messaggioda siria » mer gen 19, 2005 12:16 pm

yinyang ha scritto:in quanto alla compagnia, vedo adesso quale sia la differenza abissale tra avere un compagno costante, motivato e magari più forte di te


sono io vero? :D
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Messaggioda smaz » mer gen 19, 2005 12:22 pm

Roberto ha scritto:Ti ho vista scalare ed il fatto che vai spesso da prima è una buona cosa, le vie si possono lavorare anche da primi, anzi, è sempre meglio scalare con la corda sotto, si impara meglio e si trovano le giuste posizioni per agganciare i rinvii. Spesso chi lavora troppo i tiri a mulinette, poi da primo si "inpiccia" con la corda da moschettonare.


Io da secondo arrampico davvero male, e sembrerà assurdo: ho anche più paura! Da primi si è più concentrati e si arrampica meglio risparmiando le forze ad ogni passo, cambiando il ritmo quando serve... e poi è più bello!
I miei progressi in falesia sono sempre stati molto graduali, quasi impercettibili, in circa dieci anni che arrampico, sarà che faccio quasi sempre l'"a vista" e che non mi alleno al chiuso... (lo so, sono scuse :oops: ). Non credo molto ai gradi, trovo molti 7a/+ più facili di altrettanti 6b+/6c, tr auna falesia e l'altra ci sono differenze abissali, quindi che senso ha fare un risultato pittosto che un altro?, la soddifazione per me è nel dare il massimo su quell'itinerario dove ho fatto fatica; ma in generale dipende anche dai compagni di cordata, quando sono con gente forte e brava realizzo in genere gradi più alti, in altri casi sono poco motivato a provare tiri "duri", forse perché in fondo sono un competitivo o per pura empatia...
In montagna, sui vari terreni, le cose sono diverse, l'ambizione di fare vie sempre più belle e impegnative mi porta a consolidare il livello raggiunto in falesia in esperienze sempre nuove e fonti di felicità!
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Messaggioda Maurizio » mer gen 19, 2005 12:23 pm

Ma, io mi ritrovo abbastanza in quello che hanno scritto i cosidetti "forti" del forum, che poi noi sappiamo benissimo che forti non siamo per niente, ma questo è un discorso di relatività.
Mentre invece sono fortemente sconcertato dai post di chi fa il 6a e il 6a+.

Sono convinto che i metodi di progressione siano e debbano essere diversi da chi si propone di iniziare e chi invece un miglioramento e un passaggio di livello (attenzione, non di grado! E' una cosa molto diversa!). Per questo avevo scritto quell'articolo che suddivideva il tutto per colori.

Mi sembra che alla base ci sia una grossa confusione, tipica di questi ultimi anni, di metodo. Se per chi intende passare dal 7a all'8a le palestre possono andare bene e tutto sommato alcuni preparatori che le gestiscono possono trovare le soluzioni giuste, altrettanto non si può dire per chi ha appena iniziato e naviga su qualche 6a/6a+ e vuole migliorare. Da questi (e non solo in qs forum, ma anche in falesia) sento dire le cose più disparate (e secondo me assurde), ma forse questa fase del miglioramento (dal 6a al 6c) è proprio la più delicata e complessa, e forse per questo la più trascurata dai preparatori.

A parte le mie idee, che conoscete già, sarebbe interessante sapere da chi ha passato questa barriera da poco o tempo fa, come e in che maniera ha arrampicato per progredire dal 6a al 6c. O devo aprire un altro topic? :D

ciao

Maurizio
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Messaggioda Titanium » mer gen 19, 2005 12:31 pm

yinyang ha scritto:titanium io ho un opinione molto conservativa, quindi già arrivare al 6a adesso visto che arrampichi da maggio (e con che frequenza in falesia?)
a me sembra un OTTIMO risultato, non capisco perchè sei scontento

comunque non so bene quale sia il tuo obiettivo, se è quello di arrivare "in fretta" al 6b, sinceramente non so proprio come si possa fare (comunque se trovi il modo me lo dici? :D )

tra l'altro non ho capito bene cosa intendi per "arrivare a fare un certo grado", intendi quel grado a vista o fare almeno UNA via di quel grado, perchè le cose sono alquanto diverse!

visto che sono principiante anch'io (e forse in questo ci possiamo dare una mano in più perchè i "forti" forse si ricordano meno quando erano ad un livello basso :wink: ) ti posso dire quali sono stati progressivamente i miei obiettivi:

- all'inizio inizio, ovviamente, di scalare il più possibile, in particolare su tutti i tipi di arrampicata e roccia per farmi dei buoni fondamentali
domenica parlando con pietro commentavamo che per uno abituato al 6a su calcare non è proprio uno scherzo fare un 5b di aderenza su granito (provare per credere, rischi di bloccarti seriamente)

- poi mi sono concentrato sull'equilibrio e l'uso dei piedi e li ce n'è da studiare che non bastano 10 anni!

- poi dopo 2 anni mi sono un pò allenato allo sforzo in strapiombo, ma ho notato che la maggiore forza spesso è controproducente

i miei progressi a volte mi sembrano lentissimi (2 anni per arrivare al 6a a vista) a volte mi sembrano prodigiosi (solo 2 anni per arrivare al 6a a vista! :D )

un'ultima domanda (non è provocatoria eh, è solo che io la penso così, sono metodico 8O e già l'avevo fatta a trivi, ma mi ha detto di farmi i cazzi miei :twisted: ):
tu parli dei 6b, ma sei sicuro sicuro di disimpegnarti sui quinti? quanti ne hai fatti? su quali tipi di roccia? che tipologie? aderenza, tecnici, boulderosi, unti (!), strapiombanti, diedri, fessure, calcare, gneiss, granito, arenaria...etc etc


Ciao YY, non è affatto provocatoria la tua domanda.

Intanto mi spiego meglio sui progressi ed i gradi: considero che uno "abbia un grado" quando fa una buona percentuale di vie di quel grado a vista. Con questo non voglio dare una valenza mondiale alla frase "aver eun grado", ma spiegare cosa intendo io quando parlo e scrivo. Pe ril 6b, è tanto per identificare un obiettivo che attualmente è abbastanza lontano ma non impossibile. Il significato di ciò che ho scritto è che a volte mi pare semplicemente di non progredire perché non ci metto la testa o l'impegno o l'attenzione che vorrei. In alcuni sprazzi illuminati mi pare di poter andare oltre, ma nel 95% dei casi, dei momenti, delle situazioni, sono bloccato (paura, scarsa convinzione, rilassatezza mentale perché tanto qualcuno che finisce la via se io non ce la faccio c'è sempre...).

Per il grado che io ho... Diciamo che fino al 5b/c non ho più grossi problemi, ma non nella totalità dei casi, diciamo nella maggioranza. Di quel grado ho fatto un certo numero di vie a vista (non so quante, abbastanza), in molte falesie (Stallavena, Badolo, Marciaga, molte falesie sarde, quindi su calcare compatto, calcare rotto, arenaria più o meno compatta). Ecco, sugli strapiombi sono sicuro che avrei problemi anche su gradi simili, ad esempio a Negrar, dubito che potrei chiudere senza resting.

Di 6a a vista me ne sono venuti 2 in sardegna, su qualcuno ho fatto infiniti resting (il primo a Maddalena), su qualcuno un resting solo per impormi di smetterla di farmela sotto e trovare il coraggio per fare il passo (il secondo 6a a Maddalena), su altri non sono passato. Sui gradi più alti sono passato su un 6a+ a Garda, dal basso, ma moschettando il rinvio chiave "in artificiale", che su 4 spit non è che sia poco... e su un 68 in sardegna (ma da secondo il compagno poi ti tira quando sei alla sesta ora e lui ha perduto sensibilità alle gambe...).

Diciamo che vorrei arrivare al 6a a vista (cioè almeno nella metà / due terzi dei casi) entro maggio, al compimento di un anno arrampicatorio.
Ma diciamo anche che il discorso è: vorrei trovare le condizioni per sbloccarmi e fare un balzo, s enon adesso tra 3 mesi, o tra 6. Ma mi rendo conto che "cercare le condizioni per arrivare a sbloccarsi" siano forse già condizioni che ti bloccano ed inibiscono. Quando andavo in moto sono rimasto sugli stessi tempi pe run anno e mezzo. La mia ragazza mi ha lasciato dopo 13 anni insieme e 8 di convivenza (di questo ancora devo ringraziarti, davvero). Una settimana dopo ero in pista perché avevo prenotato la giornata da 4 mesi, ma non ne avevo alcuna voglia, giusto per svagare un po' la mente manon mi fregava più nulla dei tempi, ed ho tolto 4 secondi al mio miglior giro di 2 mesi prima. A dimostrazione che come talvolta si accenna per le discipline zen... smetti di mirare al centro del bersaglio e lo colpirai.
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Messaggioda yinyang » mer gen 19, 2005 12:50 pm

Titanium ha scritto:Un gran sproloquio, scusate. Mi interessa e incuriosisce vedere come avete fatto i vostri progressi. Ed il fatto che questi "boom" siano frequenti, anzi la norma, dimostra che arrampicare è un'attività incredibilmente mentale.


leggendo le risposte però io ho concluso il viceversa: cioè che i boom non sono frequenti (semmai che capitano a tutti...ma per ognuno in modo diverso :!: ) e che sono sempre frutto di lavoro o sacrificio, mai per caso e facilmente.

e accadono sempre e comunque in tempi adeguati...cioè lunghi :D
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Messaggioda dademaz » mer gen 19, 2005 12:51 pm

eiaKlim ha scritto:
dademaz ha scritto:eccomi dico anch'io la mia:
mi ritrovo molto con quello che han detto un po' tutti, in particolare roberto e maurizio....anche se non sono al loro livello (eheheh ma arrivo).
principalmente finora ho vissuto alcuni salti....il primo diversi anni (8 o 10) fa dopo una vacanza in sardegna (operato di appendicite dopo 3 giorni...così vacanza arrampicatoria andata a farsi friggere)....tornato a casa e dopo un paio di giorni dopo aver tolto i punti sono andato a rampegà....con tanta di quella di voglia....e così ho fatto x la settiamna successiva, si arrampicave tutti i giorni, la mattina in posto, pomeriggio in un altro...e lì è arrivato il salto dal 5c al 6a e 6b!
poi mi ricordo il mio primo 7a....un po' di anni fa (val maggia, via di placca esasperata)...fino a quel momento non avevo mai lavorato un tiro e non avevo nemmeno mai provato un 7a. ricordo che il tutto era successo dopo 1 settimana di malattia....finita la quale mi era allenato tutti i giorni in casa (muro di mattoni...duro) ed era la prima volta che mi allenavo a secco....ed ecco il 7a....sensazione bellissima, mi si aprivano tante possibilità fino a poco prima precluse (forse a priori).
poi sono pass<ati un po' di anni di stanca (lavoro in giro per il mondo...matrimonio...)...e l'anno scorso, complice anche il cambio di lavoro, il matrimonio, e l'atteggiamento mentale....sono ritornato pian piano ai miei 7a, 7a+ e mi sento bene....ho voglia di continuare a salire!



Curioso che il fattore "MATRIMONIO"sia stato riportato ben due volte e complessivamente almeno 6-7 volte nell'intero topic...


Il sunto è: se volete aumentare il grado non sposatevi! 8O :!: :?:


Che amarezza... :(


no attenzione non volevo dire questo.....la preparazione al matrimoio mi ha portato via un po' di tempo....ma poi da qnd sono sposato le cose vanno molto meglio, in effetti non sono mai stato così in forma, ed ho + tempo x arrampicare. a parte che arrampico anche con mia moglie!!!!
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Messaggioda lingerie » mer gen 19, 2005 12:57 pm

Titanium ha scritto:
Herman ha scritto:Bello 8)
Bravo Titanium.... perplesso per come procedi?


A volte sì. E' poco che arrampico, da maggio, e forse in fondo dovrei essere soddisfatto visto che alcuni 6a li faccio ed un paio li ho anche fatti a vista (ma alla Poltrona di Cala Gonone il sospetto che sia tutto un po' sovragradato c'è). Ah, ho quasi fatto anche qualche 6a+, insomma se ci penso serenamente dovrei essere abbastanza soddisfatto.

Però sento che sto un po' brancolando nel buio: da due mesi mi alleno, scelta che ho fatto più per la voglia di arrampicare che per raggiungere risultati, perché al mio livello penso conti di più arrampicare che non fare sospensioni.

Però la completa mancanza di metodo nell'allenamento e di testa nelle uscite in falesia a volte mi perplime. Ultimamente in palestra hanno installato circa altri 100 mq di placca, e la voglia di fare boulder o sospensioni è definitivamente scomparsa e passo due ore a ciondolare sulle placche.

In falesia non domino me stesso: se le condizioni sono ottimali e mi bendispongono allora va bene, ma se manca il sole o fa freddo o alla prima via mi sento impacciato ecco che subentra la paura di volare, e mi manca tranquillità anche da secondo, e mi concentro di più su dove sia lo spit successivo o quanto mi stia "tenendo" chi mi assicura che sui movimenti e le sensazioni.

Il livello si sta alzando lentamente, abbastanza costantemente, e spero entro la primavera di avere assodato quasi completamente il 6a a vista e di avere chiuso almeno 1-2 6b. Però so che senza metodo, ad esempio, il concetto di "lavorato" scompare. Ed in effetti ogni volta che provo una via che non ho chiuso a faccio in modi diversi e non ricordo nulla della volta prima.

Per la progressione (dei progressi) consideravo importante solo l'a-vista, ma ultimamente sento discorsi che mi fanno ricredere sulla valenza del "lavorato".

E' l'eterno dilemma: non penso di andare male, ma so che potrei andare molto meglio, e questo mi fa incazzare. E poi vorrei la formula magica per fare un primo balzo verso il 6b...

Un gran sproloquio, scusate. Mi interessa e incuriosisce vedere come avete fatto i vostri progressi. Ed il fatto che questi "boom" siano frequenti, anzi la norma, dimostra che arrampicare è un'attività incredibilmente mentale.


scusa se intervengo 8O ......anch'io arrampico da maggio e a ottobre ho stampato il mio primo 6a a vista ero felicissimo ....al settimo cielo....ora pero mi chiedo quanto sara' dura fare altri passi....?
la cosa che mi piacerebbe molto è di riuscire a gestire questo grado...mi alleno in palestra e noto dei miglioramenti nellla forza che mi è sempre mancata fin dall'inizio ...ma anche nella tecnica osservo quelli bravi e comincio a capire un po come si usano ipiedi e come ci si muove.cercando di mettere in pratica...io continuero' cosi nella speranza di migliorare .....anche mentalmente

ciao :lol:
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