Silvan ha scritto:L1: era bagnato, quindi non banale...
L2: provo a ricordartelo: parte duro perchè bisogna portarsi a sinistra aggirando uno spigolo, poi molla sul verticale ma non troppo....
L6: il casino è saltar fuori dal secondo diedrino, non c'è quasi un tubo!!! il resto pare facile anche a me.
...il LAMONE:
- aggirarlo mi sembra dura (lo fa B.M. in artificiale)
- il poliuretano e la resina non sono sicuramente "etici", ma funzionali, rendono sicura una cosa altrimenti pericolante
- mi sembra minimo il problema etico del lamone se paragonato alla spudorata sovrapposizione con altre due vie

acc! ora ricordo il II tiro! Bello, tecnico ed estetico e su tacche tutte un po' svase. Fortuna che era corto. Ritiro quanto detto sul grado: 7a ci sta tutto.
Per L6 è vero che è liscio, però è abbastanza chiuso e sono riuscito a star su in aderenza.
Beh, il discorso lamone voleva essere una cosa simpatica, chiaro che il problema non è lì (a patto che sotto sia realmente resinato...). Cmq io lo avrei tolto, eliminando il problema alla radice, perchè se un giorno si stacca, vista anche la roccia un po' a scagliette che c'è in quel tratto...
Il problema vero, e solito, è l'x*x*x* degli apritori (dove x*x*x* si può chiamare in diversi modi: arroganza di voler a tutti i costi aprire una via, ignoranza del fatto che lì già passavano due vie, menefreghismo della storia di una parete,...). Cmq è un fenomeno che anche in val del sarca sta prendendo sempre più piede (vedi, appunto, anche la via "sottovuoto", che ricalca in gra parte la "decima sinfonia").
La cosa che più mi rattrista (mi dà fastidio in realtà, ma per essere politically correct...) è che parlando del più e del meno anche con "personaggi noti", senti molti che ti dicono: -sì ma tanto era una linea che non ripeteva più nessuno-, -sì ma era un peccato che una linea simile non venisse rivalutata-, ed altre stronzate (opss!) simili. La mia impressione è che, tutte le strutture con poco avvicinamento e rientri facili, si stiano trasformando in luna park, non in falesie che sarebbe il male minore, ma in veri e propri parchi divertimento, dove tra grado max e obbl c'è un abisso in modo che chiunque si possa divertire, dove non importa la bellezza del tracciato, quanto il fatto di averlo aperto, x chi lo chioda, e ripetuto una via dal grado max elevato, x chi ripete. Poco importa se la via è brutta. E' l'ultimo dei problemi (oppure, x vedere il bicchiere mezzo pieno: tanto meglio se è anche bella).
A me pare che l'iconificazione della figura degli apritori sommata alla necessità di novità a tutti i costi, per i ripetitori, stia un po' saturando l'arrampicata sportiva.
Pan non rimarrà nella storia della valle, non ci voleva un genio a capirlo e, considerando che, quasi sicuramente, è stata chiodata dall'alto non sarebbe stato neanche un grosso sforzo per gli apritori capire che stavano ricalcando non una, ma ben due vie. Ma evidentemente non gliene poteva fregare meno.
E c'è un posto che soffre ancora maggiormente questa situazione: le piccole dolomiti. Lì la situazione è veramente degenerata. Non più di un mese fa sono andato con due amici alla loro prima esperienza sulla guglia GEI. L'idea era ripetere la diretta. La fessura del primo tiro è spittata (con le solite piastrine color ottone con il dado siliconato: praticamente una firma. Tra l'altro cosa veramente ridicola è che per ogni fix c'è anche un bel chiodo, per dire che il tiro era già ben chiodato). Peccato solo che la sosta sia in cima ad un pilastrino traballante. Cmq l'inoomito chodatore, non pago di aver ricalcato una via classica, se ne discosta al secondo tiro per andare a prendere il "camino Colbertaldo", dove sulla guida CAI-TCI è riportato un commento del tipo:"prestare attenzione alla roccia in ispecie nella parte alta della via", che sulle piccole equivale a: "occhio che è veramente marcia". E in effetti più che alle difficoltà tecniche (forse un passo di V) bisogna stare all'occhio a non uccidere i compagni. Però la via è spittata...
L'itinerario a fianco: Idem. Mi pare fosse una soldà. Rispittata pure quella. Identico materiale. Come identiche sono le piastrine che addobbano i canalini sul versante W della GEI. Ora, pe chi non li avessi mai visti, 'sti canali sono:
1. max III grado,
2. erbosi e con molte roccette mobili,
3. vengono usati come vie di discesa dalla cime delle guglie.
Maquanticazzodinueroni avrà 'sto genio trapano-dotato???
Io sono sempre più convinto che, ogni tanto (de spes), Valbe abbia ragione.
