Fokozzone ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:flaviop ha scritto:
Belle parole, condivido e aggiungo che molti detrattori della "sistemazione"
di alcune vie sono quelli che tiravano gli innumerevoli chiodi(nascondendosi col corpo e poi gridavano alla libera) ora con uno "spit" o anche con solo il fatto di aver riportato l'0bbligatorio alla realta è + difficile "gridare".( un esempio che mi viene in mente è il diedro dell 5° tiro della Renata ai Colodri)
...preciso un piccolo dettaglio, che a volte "sfugge":
sugli spit puoi permetterti di rischiare, e se non ce la fai di volare, anche sui chiodi ?
(personalmente chi vola non vale)
Fokozzone:Di rischiare cosa?
Il punto alla fine è questo.
*…rischiare di sbagliare, perché se voli hai sbagliato, e tanti non accettano di non poter sbagliare. Ma lo sbaglio comprende tante cose, e la prima è che se non ti sentivi sicuro dovevi proteggerti meglio, o rinunciare
Ad esempio l' artificiale estrema al giorno d' oggi si differenzia solo per la distanza dei punti di protezione.
*Credo che questa sia una concezione tua, secondo me la valutazione dovrebbe riferirsi alla difficoltà ad avanzare non al rischio, altrimenti lo stesso discorso dovrebbe valere anche per la libera ?
L' arrampicata libera è un gioco di bravura, può essere reso più emozionante mettendo una certa posta, anzi se sei bastardo metti lo spit in una posizione per cui se lo sbagli finisci su una sedia a rotelle e siamo daccapo.
*Se riconosci che il rischio è troppo alto, e non riesci a proteggerti meglio da solo, basta che torni indietro (non è sempre facile, ma mentre sali devi considerare anche questo), a me sembra giusto così, non ce la fai e basta
E se il chiodo è buono rende lo stesso servizio dello spit.
*Per me lo spit è fatto apposta per volarci, il chiodo non credo (ne ho visti diversi spezzati in giro)
Più arrampico e più mi rendo conto che non è la presenza o meno dello spit che cambia tutto, ma è il modo in cui è usato.
… è una questione di stile anche nella chiodatura, che richiede coerenza e omogeneità, affinché si capisca a che gioco si sta giocando.
*…per me i chiodi vanno messi solo dove serve, e dove non si possono usare dadi e friend
Però se si tratta di attrezzare calate o soste nel vuoto, siano benvenuti gli spit. Che gusto c' è a rischiare di precipitare mentre stai appeso, che grado è stare appesi?
*Secondo me è banale riconoscere se un chiodo è sufficientemente buono per una calata, se non ti fidi lo rinforzi o trovi un altro punto
credo che anche uno spek sia capace di stare appeso, perciò non centra nulla il discorso " se hai il livello vai a fare quella via, altrimenti rinunci".
*…anche la discesa fa’ parte della via, uno che non riesce a scendere non dovrebbe neanche salire
Semmai, dove la roccia lo consente, trovo più interessante il concetto di "clean climbing" perché devi fare i passi, bloccare su una mano, mettere la protezione e poi rinviare, ma il tutto in un' ottica di ragionevolezza perché la via è proteggibile e il livello di rischio dipende dal tuo livello di bravura e non da elementi estranei a te.
*Ma se la via è chiodata da Manolo, tu lo sai, e non puoi pretendere di trovare protezioni ogni 3 metri. Io cambio via, non sono in grado lo so in partenza, perché devo rovinare un capolavoro riempiendolo di spit ? Mi sentirei una m**da
…il livello di rischio
dipende sempre anche da elementi estranei alla nostra bravura (che conosciamo e dobbiamo valutare), altrimenti ce ne stiamo in palestra