per concludere questa bella stagione di montagna, domenica scorsa ci siamo offerti l'eperon Migot all'Aiguille du Chardonnet, con Kai e Bora (penso si trattasse della prima cordata italo-austro-turca.....).
Una salita favolosa, relativamente semplice (AD+) ma resa molto severa dal freddo polare e dalla nebbia.
Siamo partiti dalla cab. du Trient e abbiamo tracciato in completa solitudine tutto il giorno, il che non é molto usuale in queste zone, normalente battutissime. Molti crepi erano stati appena chiusi dalla neve e dal vento furioso, per cui abbiamo perso molto tempo per arrivare alla base (già solo riconoscerla nella nebbia....). La salita é stata bella, tutta in neve dura tranne 1 passaggio tecnico su roccia per raggiungere la cresta, e siamo sempre saliti di conserva. Poco sotto la cima il cielo si é aperto, anzi lacerato dal vento, e ci siamo potuti godere delle immagini surreali di nuvole che sfrecciavano intorno a noi. La via normale di discesa é un po' complessa da trovare e preso piede sul ghiacciaio é ricominciata la manfrina infinita dei crepacci nascosti. E' stata una discesa lunghissima e abbiamo chiaramente perso la seggiovia di champex, per cui siamo arrivati alla macchina alle nove e mezza di sera, con i piedi a pezzi. Saremmo potuti salire da Tour e dall'Albert 1° (moooolto piu' corto), ma Bora non aveva il visto per entrare in Francia per cui siamo dovuti partire dalla svizzera.
Il lunedi' al lavoro avevo nella testa un turbinio di immagini, di corazze gelate, salti di crepacci, goulotte di neve come solo la grande montagna puo' dare. Bellissimo
ciao