dopo l'inverno prolungato estate anticipata?

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Davide62 » mer mag 19, 2004 19:08 pm

Il fenomeno dello scioglimento progressivo dei ghiacciai non è da imputarsi esclusivamente alla diminuzione delle precipitazioni nevose in quota, che di per se non basta al rimpinguamento del ghiacciaio, ma anche e soprattutto all'innalzamento dell'isoterma degli 0 gradi e all'aumento della temperature nella zona di ablazione dei ghiacciai.
Un inverno nevoso non serve a molto, anche se seguito da un'estate fresca e breve.
Servirebbero parecchi inverni nevosi e moltissime estati fresche, nonchè un abbassamento drastico delle isoterme.
La neve che cade nella zona d'alimentazione del bacino glaciale per trasformarsi in ghiaccio ha bisogno di compressione dovuta al sovrapporsi degli strati, i quali letteralmente "scendono" verso il letto roccioso che supporta il ghiacciaio e scivolano sotto di esso, spingendo in tal modo verso valle altro ghiaccio, che nel corso di svariate decine d'anni (molto dipende dalla pendenza) raggiunge il fronte.
E' evidente che se la temperatura a valle è sempre piuttosto alta per parecchio tempo, ciò che si forma in alto non è sufficiente per rimpiazzare quello che è sparito in basso.
Interi canali sono scomparsi, altri stanno seguendo la stessa sorte, i ghiacciai si ritirano e si sgonfiano; insomma è in atto una trasformazione che sicuramente si è già verificata in ere precedenti.
Il punto è che oggi accade tutto molto più rapidamente.
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Messaggioda rollarolla » mer mag 19, 2004 19:14 pm

Davide62 ha scritto: Interi canali sono scomparsi, altri stanno seguendo la stessa sorte, i ghiacciai si ritirano e si sgonfiano; insomma è in atto una trasformazione che sicuramente si è già verificata in ere precedenti.
Il punto è che oggi accade tutto molto più rapidamente.



E' vero, ma io penso che molto rapidamente si tornerà indietro, prima o poi, e i ghiaccia torneranno ad estendersi. E' una ruota che gira, che ha sempre girato anche in passato, ma che gira molto lentamente, e bisognerà vedere se avremo la possibilità di assisterà a una seppur lieve inversione di tendenza o se tutto lo "spettacolo" sarà riservato a qualche nostra generazione futura!

Ciao!
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Re: Re

Messaggioda Davide62 » mer mag 19, 2004 19:24 pm

rollarolla ha scritto:
Davide62 ha scritto: Interi canali sono scomparsi, altri stanno seguendo la stessa sorte, i ghiacciai si ritirano e si sgonfiano; insomma è in atto una trasformazione che sicuramente si è già verificata in ere precedenti.
Il punto è che oggi accade tutto molto più rapidamente.



E' vero, ma io penso che molto rapidamente si tornerà indietro, prima o poi, e i ghiaccia torneranno ad estendersi. E' una ruota che gira, che ha sempre girato anche in passato, ma che gira molto lentamente, e bisognerà vedere se avremo la possibilità di assisterà a una seppur lieve inversione di tendenza o se tutto lo "spettacolo" sarà riservato a qualche nostra generazione futura!

Ciao!

Me lo auguro, anche se ho il sospetto che a noi tocchi questo scenario :?
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Messaggioda cuttack » gio mag 20, 2004 14:53 pm

Davide62 ha scritto:Il fenomeno dello scioglimento progressivo dei ghiacciai non è da imputarsi esclusivamente alla diminuzione delle precipitazioni nevose in quota, che di per se non basta al rimpinguamento del ghiacciaio, ma anche e soprattutto all'innalzamento dell'isoterma degli 0 gradi e all'aumento della temperature nella zona di ablazione dei ghiacciai.
Un inverno nevoso non serve a molto, anche se seguito da un'estate fresca e breve.
Servirebbero parecchi inverni nevosi e moltissime estati fresche, nonchè un abbassamento drastico delle isoterme.
La neve che cade nella zona d'alimentazione del bacino glaciale per trasformarsi in ghiaccio ha bisogno di compressione dovuta al sovrapporsi degli strati, i quali letteralmente "scendono" verso il letto roccioso che supporta il ghiacciaio e scivolano sotto di esso, spingendo in tal modo verso valle altro ghiaccio, che nel corso di svariate decine d'anni (molto dipende dalla pendenza) raggiunge il fronte.
E' evidente che se la temperatura a valle è sempre piuttosto alta per parecchio tempo, ciò che si forma in alto non è sufficiente per rimpiazzare quello che è sparito in basso.
Interi canali sono scomparsi, altri stanno seguendo la stessa sorte, i ghiacciai si ritirano e si sgonfiano; insomma è in atto una trasformazione che sicuramente si è già verificata in ere precedenti.
Il punto è che oggi accade tutto molto più rapidamente.


Tutto vero.
Ma il discorso relativo all'andamento stagionale non è più inteso in termini di rimpinguamento dei volumi di ghiaccio ma semplicemente al massimo rallentamento dell'inerzia in corso.
Il 2001 e il 2003 sono stati entrambi deficitari, ma la differenza tra le due annate si misura nell'ordine di milioni di m³ di ghiaccio fusi!
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