Davide62 ha scritto:Anche Whillans dice la stessa cosa, e Desmaison invece sostiene la versione di Piussi (del resto erano insieme).
Premetto che Piussi, che ricordo sempre accanto a Roberto Sorgato e Redaelli, è un personaggi che ammiro molto e che mi ha sempre dato un'impressione di grande forza e tenacia; però riguardo al Pilone del Freney devo citare un suo "non troppo onorevole" tentativo.
Esattamente un mese dopo la tragedia occorsa a Bonatti, Ignazio Piussi e Pierre Julien (altro duro di quelgi anni) si fecero portare in vetta al Bianco con un elicottero e discesero fino all'attacco del Pilone lingo la Cresta di Peuterey, evitando un lungo e faticoso (nonchè impegnativo) avvicinamento alla parete, nella speranza di battere sul tempo alcune cordate pronte a scattare sull'ambito pilastro.
Il tentativo naufragò sotto le principali difficoltà, comunque già in alto sul Pilone (anche se fino a lì c'era già stato Bonatti nel '59), a causa di una dimenticanza del materiale e del cambiamento del meteo.
Il resto lo conosciamo.
Più che dimenticanza di materiale, lo aveva perso causa l'apertura del moschettone, o almeno così descrive il fatto nel suo libro.
Certo, il suo primo tentativo con l'uso dell'elicottero sarà parso poco onorevole, ma del resto come scrivi tu, tanti erano pronti a gettarsi sulla preda, nonostante gli inevitabili strali di Bonatti.
Conoscendolo un poco, secondo me si riscatta parzialmente quando afferma che, dal punto di vista morale, è stata senz'altro la sua più brutta salita.
ciau