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Messaggioda North Face » mar lug 24, 2012 14:30 pm

tu ha scritto:visto dove stiamo precipitando, se sei un genio da 9a allora potrai fare strada anche in università.
se invece sei solo da 8c+ allora, finito il phd, farai ancora n+1 anni da ricercatore (con tutto quello che la vita tra i baroni comporta) e poi (quasi vecchio per il mondo del lavoro) ti butterai a cercare cosa c'è fuori.
personalmente cmq ritengo che il dottorato sia un opportunità (alla fine dell'università non si sa bene cosa fare), ma sta sempre con le orecchie alte e, alla prima occasione lavorativa appetibile, molla tutto e buttati
ciao


ma quale 9a, una volta su di un 6c ho dovuto tirarlo su di peso... :smt003 :smt003
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Messaggioda AlbertAgort » mar lug 24, 2012 20:14 pm

senza falsi perbenismi o pliticallicorrectisimi, se hai i mente di trasferirti all'estero, qualunque esso sia, fai sto dottorato e vedrai che se sai dare, potrai anche ricevere. Probabilmente anche tanto.

Se invece vuoi rimanere a varese perchè devi andare sulle orobie o sulle grigne o su quello che avete li intorno, mi dispiace, ma il dottorato lo vedo male. Tempo perso. In 3 anni di esperienza lavorativa, se ti impegni e se hai un pizzico di fortuna, riesci ad acquisire un certo prestigio. Invece 3 anni in università al momento li vedo poco utili.

Te lo dice uno che sia come stipendio, sia come gratificazione, è messo certamente meglio di molti coetanei laureati o dottorandi. Preciso che sono laureato (solo 3 anni), ma dopo aver sentito qualche proposta indecente ho intrapreso un altra strada.

Per cui, se puoi sfrutta la laurea che hai e cercati un lavoro vero nel tuo campo (non stage!) .

Se invece ti attira l'estero, dacci dentro a studiare
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Messaggioda n!z4th » mar lug 24, 2012 20:41 pm

Vi ringrazio tutti,
ve ne ho parlato proprio per questo, per avere opinioni e giudizi spassionati e da più fronti.

Lo dico in tutta onestà, non credo di essere affatto da 9a in università, per dirla con tecnicismi a noi familiari. Parimenti, mi rendo conto che restare in università è molto difficile, specialmente di questi tempi, dove le assunzioni per intraprendere la carriera accademica sono bloccate a livello statale e le menti brillanti che il Politecnico attualmente ha e che hanno già terminato il phd per tenersele vicine, non potendole assumerle, fa salti mortali e artifizi burocratici per tenerle. Figuriamoci quando sbloccano le assunzioni, prima che sia il mio ipotetico turno, dovranno passare tutte queste persone di 4-5-6 anni più grandi di me (io ne ho 24). Quindi, si, l'idea è di rimandare di 3 anni il lavoro; perchè in fondo la ricerca mi piace e la tesi che sto facendo ora mi ha fatto conoscere persone e modalità che non possono essere denigrate, anzi, tutt'altro; tuttavia mi rendo conto delle difficoltà di avere futuro dentro in accademia.
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Messaggioda Vigorone » mar lug 24, 2012 23:17 pm

premettendo che "scusa il ritardo"

0. parlo da ricercatore precario per cui...

1. ma quanti c***o di posti di dottorato avete a polimi?

2. bravo neh!

3. se ti piace il mondo della ricerca, lo valuti stimolante etc., e se sei disposto a girare il mondo inizia il dottorato e dacci dentro. tieni presente che girare il mondo e' facile finche' sei da solo, in due (o piu') puo' essere complicato. se sei da 9a non avrai problemi, se sei da 8c o 8c+ e' comunque facile che in giro per il mondo tu riesca a trovare sistemazioni piu' che dignitose (ne conosco un tot da 7c+/8a che lavorano in universita' minori...). ah preparati anche alla possibilita' non tanto remota che i tuoi colleghi prendano piu' soldi (anche molti di piu') di te e siano fuori a spasso alle 5 del pomeriggio mentre tu sei li a cercare di capire come funziona la vibrazione di quell'accidenti di ingranaggio...

4. se ti piace il mondo della ricerca pero'... inizia e manda cv in giro. in parte e' rimandare la decisione, pero' intanto due soldini li tiri su e tieni il cervello in funzione (che non sembra, ma serve).

5. come mi ha detto quella mia collega una volta "facciamo questo lavoro perche' in fondo e' parte di noi". vedi tu dove ti senti a casa...
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Messaggioda ccb » mar lug 24, 2012 23:17 pm

..
Ultima modifica di ccb il mar ott 09, 2012 14:34 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Vigorone » mar lug 24, 2012 23:19 pm

ccb ha scritto:
n!z4th ha scritto:Il dottorato è considerato zero dalle aziende italiane,
esci tre anni più vecchio e senza esperienza e


e con la lingua usurata


questo non e' sempre vero. non e' tutta merda, perbacco. e i professori universitari non sono tutti vecchi baroni stronzi circondati di leccaculo.
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Messaggioda n!z4th » mar lug 24, 2012 23:40 pm

Vigorone ha scritto:
ccb ha scritto:
n!z4th ha scritto:Il dottorato è considerato zero dalle aziende italiane,
esci tre anni più vecchio e senza esperienza e


e con la lingua usurata


questo non e' sempre vero. non e' tutta merda, perbacco. e i professori universitari non sono tutti vecchi baroni stronzi circondati di leccaculo.


Io ora sto avendo a che fare con ricercatori e professori gentilissimi, alla mano e giovani. Mi han vietato di dare del Lei (stronzata, è vero), siamo andati insieme ad arrampicare con due ricercatori, abbiam festeggiato la fine di una campagna prove con birra e salamella e raramente mi sento a disagio.

In effetti, il baronismo non l'ho notato.
E' che proprio ci son poche assunzioni.

Ciò che mi frena è che a livello umano intraprendere un dottorato con borsa impegna 3 anni e non te ne vai, questo perchè se te ne vai butti al vento il lavoro fin lì svolto con altra gente che ha creduto in qualche modo a te e l'anno dopo la borsa di studio l'azienda non la da più al Polimi.
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Messaggioda il.bruno » mer lug 25, 2012 0:01 am

non mi metterei a fare tanti programmi su quella che sarà la situazione tra tre anni. magari tutti quelli davanti a te decidono di mollare loro oppure vanno all'estero e rimane tutto lo spazio per te.
se ti interessa stare lì, fallo. studiare e insegnare come lavoro secondo me è bello.
tra l'altro, per come vedo andare le cose in questo periodo, non credo proprio che tra 4 mesi quando ti laurei ci sarà la fila di aziende pronte a contendersi il tuo cv, per quanto brillante possa essere.
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Messaggioda cristiano_bonetti » mer lug 25, 2012 0:05 am

Se parti parti convinto, non prenderla come un parcheggio in attesa di una buona offerta di lavoro ... oltre l'aspetto etico è un fallimento professionale che ti porti dietro per tutta la vita ...

Lascia stare le amicizie, birre e salamelle, se i tuoi colleghi ti sono simpatici li vedi la sera al bar, pensa solo a che vuoi fare della tua vita professionale ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda NoTrail » mer lug 25, 2012 10:13 am

Il dottorato ha senso se vuoi fare una carriera accademica o se te lo vuoi rivendere all'estero. Il mondo del lavoro in Italia non gli da alcun valore: credevo che questo fosse già assodato.

Se lo fai, lo fai per te. Non ha senso investire tempo e fatica in un dottorato di ricerca per poi cercare di spenderselo sul mercato del lavoro: sono due percorsi diversi con finalità divergenti.

Io non ho rimpianti particolari, ma l'ambiente accademico può anche essere bello, se ai tempi che furono avessi fatto scelte più sagge magari l'avrei anche scoperto di persona, chissà. Poi, per me è sempre vero che non è certo un curriculum e nemmeno una professione a fare la felicità :-)
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Messaggioda n!z4th » mer set 26, 2012 20:08 pm

Ho scelto di farlo.

Vedremo, vi saprò dire.
Evviva la ricerca :roll: (che altro dire? :mrgreen: )
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Messaggioda Q » mer set 26, 2012 21:41 pm

n!z4th ha scritto:Ho scelto di farlo.

Vedremo, vi saprò dire.
Evviva la ricerca :roll: (che altro dire? :mrgreen: )


Hai fatto bene. Impegnati a fondo e cerca di imparare tutto quello che puoi imparare. Buttati con passione nel dottorato e ne sarai ripagato.
Ci vuole anche fortuna, come in tutte le avventure della vita. Però, se hai scelto un buon settore e un buon gruppo di ricerca parti già avvantaggiato.
Non pensare ora alla carriera accademica. E' troppo presto. Pensa piuttosto a fare esperienze che ti facciano migliorare (periodi all'estero, conferenze, progetti, rapporti con le aziende...).
Così almeno è stato per me e ne ho tratto grande soddisfazione.
Ora sono dall'altra parte e negli ultimi anni ho avuto il privilegio di accompagnare in questo percorso persone come te. Smentisco categoricamente NoTrail: i miei ragazzi sono stati tutti assunti (subito) in aziende che hanno valorizzato appieno la loro competenza. Perché sono bravi e si sono preparati duramente durante il dottorato. A dirla tutta, volevamo trattenerne uno all'Università, nella prospettiva di poter bandire un posto da ricercatore. Non ci siamo riusciti. Il mese scorso se l'è portato via una nota azienda hi-tech italiana. L'offerta era di quelle che non si possono rifiutare...

In bocca al lupo!
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Messaggioda EvaK » mer set 26, 2012 21:54 pm

n!z4th ha scritto:Ho scelto di farlo.

Vedremo, vi saprò dire.
Evviva la ricerca :roll: (che altro dire? :mrgreen: )


ti faccio i migliori complimenti e sincerissimi auguri...

io vengo dal campo opposto al tuo (studiato filosofia). Per un paio di anni ho dovuto prestare servigi come "cultore della materia" nella vana speranza di poter avere un posto come dottoranda. I miei mi hanno sostenuto solo perchè mi ero laureata con 6 mesi di anticipo (quante feste perse, quante serate.... ma ero fuori sede e non potevo permettermi di dilungarmi), e hanno deciso che potevano investire ancora un po' nei miei progetti.

Poi mi sono rifiutata di offrire servigi "Oltre la professione", ho visto porte chiudersi e discorsi farsi sempre più vaghi.
Avrei dovuto ascoltare 2 anni prima la mia correlatrice, che senza remore mi aveva detto "vai a lavorare che è meglio" (non così ma quasi).

Alla fine ho mandato tutti a quel paese, sono sparita e ho preso la mia strada. Che dopo un anno è diventata un'altra strada e poi un'altra ancora e adesso faccio una cosa per cui potevo risparmiarmi 4 anni di Filosofia e 2 anni di ricerca e lavoro editoriale non pagati, però mi diverto e sono contenta perchè lavoro nel campo in cui mi piace...

Vivo con un ing. che non ha mai mandato un cv in vita sua, non ha mai fatto un colloquio. 1 anno di dottorato (pagato) e poi è entrato in una società nata da una costola del polimi, fa una cosa che è tanto lavoro e un po' di ricerca, sgobba come un asino ma è contento e soddisfatto (pagato un c***o per quel che sgobba... ma suff. per tirare avanti quasi decorosamente).

Specializzazioni diverse e storie diverse... l'unica cosa credo che sia importante tenere le antenne alzate, non vivere solo di ideali (ma non mi sembra sia il tuo caso) e studia concrete opportunità anche durante il percorso. Comunque da conoscenti e "parentame vario" acquisito non mi pare che al polimi si stia poi così male...
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Messaggioda cinetica » gio set 27, 2012 9:41 am

non conosco il tuo campo ma non capisco perchè un buon dottorato non dovrebbe fare curriculum ....

comunque in bocca al lupo :wink:
e non avere paura di invecchiare troppo presto, :lol: :wink:
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Messaggioda NoTrail » gio set 27, 2012 9:49 am

Io lavoro nel campo ICT, e per lo meno in questo settore quando si tratta di assumere un accademico ci sono sempre notevoli resistenze. Un po' dettate dall'ignoranza della classe manageriale, un po' anche motivate dall'effettivo gap culturale che si viene a creare quando si mette un Ph.D. agli ordini di un diplomato.
Non è bello che sia così, ma la mia minuscola esperienza mi dice questo.
Secondo me Nizath fa più che bene a farsi il suo bel dottorato ingegneristico in uno dei migliori politecnici d'europa: non può che fargli bene, imho.

Goditela, anzi stra-goditela: sarà un bel viaggio, magari non lastricato d'oro ma sicuramente ricco di soddisfazioni! Similmente a come quando si va in montagna, la salita sarà ben più "rewarding" dell'arrivo in vetta :-)

Complimenti e in bocca al lupo!
A.
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Messaggioda gug » gio set 27, 2012 10:23 am

Intervengo su questo argomento perchè ne ho esperienza diretta.

Sono Ingegnere Meccanico (vecchio ordinamento) e ho finito a Febbraio il Dottorato di Ricerca in Energetica che sono riuscito a svolgere in contemporanea con il lavoro in azienda perchè era inerente temi di interesse aziendale. Sono riuscito in questo non perchè l'azienda in cui lavoravo fosse particolarmente illuminata o interessata, ma grazie a delle proposte che avevo fatto alla mia azienda, dopo che avevo avuto l'ammissione senza borsa perchè di mia iniziativa avevo fatto il concorso di ingresso.
Alla mia età e nell'ambiente lavorativo in cui opero, il titolo non mi interessava e non mi serviva, ma mi servivano le attività, l'ambiente e i mezzi che potevo utilizzare stando dentro l'Università, anche se part time.

Confermo quindi che alle aziende, perlomeno quelle manifatturiere tipiche italiane, il dottorato non interessa per niente, possono però interessare alcune esperienze e competenze che si acquisiscono in quegli ambiti. Io cito sempre questi studi e queste attività ai colloqui, ma difficilmente dico del dottorato e il titolo di solito non lo inserisco nemmeno nel curriculum.
Credo però che esistono degli ambiti in cui il titolo può contare: nel pubblico, oppure per lavori all'estero, o anche in Italia in ambiti diversi da quello aziendale manifatturiero o commerciale. Ad esempio credo che il mio titolo potrebbe essere ben visto in una Esco (ma non ne ho la controprova) in cui le società devono proporre servizi energetici a aziende o attività commerciali e devono dimostrarsi qualificate.

Se l'ambito di ricerca è interessante e può dare sbocchi anche fuori dall'Università, oppure se hai concrete possibilità di rimanere in Università, io ti dico che tornando indietro io cercherei di evitare come la peste occupazioni lavorative in azienda e che anche ora dopo quasi vent'anni che lavoro sto cercando opportunità diverse che però fatico a trovare (mentre ancora trovo occasioni in aziende industriali, tanto che ho cambiato azienda 3 mesi fa).

Un vantaggio che da il Dottorato, comunque, è quello di dare tempo flessibile per avviare contemporaneamente altre attività o collaborazioni, cosa che il lavoro in azienda impedisce, visti gli orari rigidi e il numero di ore che vengono richieste.
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Messaggioda gug » gio set 27, 2012 15:07 pm

Aggiungo poi che ho sempre pensato che se fossi uscito prima dall'Università sarebbe valsa la pena non entrare immediatamente in azienda, ma fare qualche tentativo in altre direzioni per qualche anno, soprattutto se il tempo non viene sprecato.
In questa maniera si può capire meglio cosa si vuole fare e possono emergere opportunità di tipo diverso, sia in Università che in spin off o in ambiti paralleli.
Io invece mi sono laureato a 28 anni e non potevo aspettare ancora per cominciare un lavoro ufficiale, per di più al tempo un ingegnere meccanico trovava lavoro abbastanza velocemente, ma 8 volte su 10 finiva a fare il disegnatore o a inserire distinte base.
Il risultato è che si prende la prima cosa che viene offerta e poi si passano anni a cercare una strada, ma senza avere le mani libere per decidere e dovendosi districare su quello che le aziende ti offrono.
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Messaggioda cinetica » gio set 27, 2012 15:36 pm

gug sono d'accordo con te, anche io sono entrato in azienda troppo presto :wink:

Coi titoli accademici puliamoci pure il diedro, l'importante è investire in un percorso che sviluppi competenze ed esperienze significative: questo dovrebbe essere un buon dottorato. Se l'obbiettivo è andare a lavorare in azienda a maggior ragione meglio preferire concretezza e pragmatismo.
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Messaggioda Q » gio set 27, 2012 16:26 pm

cinetica ha scritto:gug sono d'accordo con te, anche io sono entrato in azienda troppo presto :wink:

Coi titoli accademici puliamoci pure il diedro, l'importante è investire in un percorso che sviluppi competenze ed esperienze significative: questo dovrebbe essere un buon dottorato. Se l'obbiettivo è andare a lavorare in azienda a maggior ragione meglio preferire concretezza e pragmatismo.


Proprio per questo suggerivo di fare con passione quante più esperienze formative possibile. L'azienda non valuta il titolo ma quel che il candidato sa fare. E aggiungo: per fortuna! Quindi se uno ha intenzione di fare il dottorato passivamente è meglio che lasci perdere.
Riassumendo, i passi da fare sono:
1) scegliere il settore giusto (o essere eventualmente pronti a spostarsi, anche all'estero ma non esclusivamente);
2) scegliere il gruppo di ricerca giusto (migliore è il gruppo e maggiori sono le opportunità di fare esperienze professionalizzanti);
3) impegnarsi con passione.
Io lavoro nel campo della produzione manufatturiera (Ing. Meccanica) per la più importante Università del Nordest. Le condizioni sono molto favorevoli, lo ammetto, ma se non ti impegni nel lavoro non concludi nulla.
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Messaggioda gug » gio set 27, 2012 16:45 pm

Q ha scritto:
Proprio per questo suggerivo di fare con passione quante più esperienze formative possibile. L'azienda non valuta il titolo ma quel che il candidato sa fare.


Dopo 18 anni che lavoro in azienda, dopo che ho lavorato in almeno 4 maggiori, più altre esperienze minori e intermezzi, dopo aver fatto almeno 200 colloqui di selezione e avere avuto circa una ventina di proposte di assunzione e innumerevoli buchi nell'acqua, io su questo punto ho davvero fortissimi dubbi.
Sinceramente non so cosa cerchino le aziende e ancora di meno le agenzie di selezione e soprattutto non so su quali criteri giudichino un candidato: ottenere o meno un'assunzione mi è sempre sembrato un percorso quasi casuale. A volte non sono stato neanche convocato per selezioni in cui entravo nel ruolo descritto come un guanto e altre mi sono state fatte proposte o sono stato convocato per ruoli in cui c'entravo molto poco (una volta proprio questa settimana).

Mi sono convinto che è inutile fare le esperienze e un percorso formativo pensando che ciò ci renderà più competitivi per le aziende perchè difficilmente ciò avverrà: è bene farlo per acquisire competenze per mettersi in grado di svolgere un determinato lavoro che si è scelto e poi comincia la parte più difficile che è quella poi di riuscire a trovare un ambito in cui svolgerlo.

Potrei raccontare decine di esempi che mi sono capitati, ma mi fermo quì per ora (magari apro un topic apposito).
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