GENITORI, FIGLI E LA MONTAGNA

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

GENITORI, FIGLI E LA MONTAGNA

Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 11:36 am

Quanto e com' è giusto coinvolgere i propri figli in una delle attività (non parlo dello sci di fondo) che si praticano in montagna.
Vi chiedo qual è il vostro approccio e soprattutto se è giusto coinvolgere un figlio in una passione che, è inutile negare, implica l? assunzione di rischi.
Per analogia mi viene in mente che quando ero giovane ero appassionato di moto, e più di una volta mi sono fatto parecchio male e ho rischiato la pelle. Tra poco mi nascerà un figlio e se penso al giorno in cui mi chiederà di comperargli il motorino??lo so che non si può chiudere un figlio in una campana di vetro però l? alpinismo come dice Roberto è un gioco ma non un scherzo.
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Messaggioda Piero26 » mar feb 07, 2012 12:06 pm

Fai bene a chiedere, anche perchè il più delle volte noi adulti abbiamo una visione sbagliata del divertimento in montagna, se saprai ascoltare il tuo bambino ti spiegherà lui come e quanto.. :wink:
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Messaggioda gobbidimerda » mar feb 07, 2012 12:13 pm

Mio figlio ha 8 anni e arrampica dallo scorso settembre. Al momento sta facendo un corso al palabraccini, ma con la bella stagione gli farò provare la roccia. Mi ha chiesto lui di provare e gli piace tantissimo. Sin da subito gli ho spiegato che la regola base in questo sport è "basta un errore e sei morto". credo che anche mia figlia a breve mi chiederà di provare. Mio papà è guida alpina onoraria e sul bianco ha fatto praticamente tutto ed è, anzi era, ormai ha 73 anni e si limita a fare delle passeggiate o gite comunque tranquille, un alpinista classico che mi ha trasmesso credo i giusti valori, che spero di trasmettere a mio figlio. In realtà io faccio solo arrampicata sportiva e non alpinismo perchè ho vissuto mia madre che passava le giornate a sperare che mio padre tornasse a casa sano e salvo e non me la sentivo di far fare la stessa vita a mia moglie. Credo che i veri pericoli per i figli siano in realtà nella vita di tutti i giorni, droga, cattive compagnie, ecc., la montagna è sana e molto meno pericolosa, se affrontata con la giusta testa. L'unico ambito dove forse ho un po' esagerato è lo stadio, mio figlio viene in curva maratona con me a vedere il toro da quando ha 5 anni :D, è la mascotte del gruppo e si diverte un casino
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Messaggioda Vik » mar feb 07, 2012 13:12 pm

Piero26 ha scritto:Fai bene a chiedere, anche perchè il più delle volte noi adulti abbiamo una visione sbagliata del divertimento in montagna, se saprai ascoltare il tuo bambino ti spiegherà lui come e quanto.. :wink:

Quoto pienamente le sagge parole di Piero26.
Fare delle esperienze, farli provare è una cosa positiva perché arricchisce, spingerli e in qualche modo incoraggiarli a fare/praticare un qualcosa perché è la nostra passione o perché lo si vuol far diventare ciò che noi non siamo stati capaci di fare è una "mancanza" nei suoi confronti se non peggio.
Spesso mi capita di vedere questo triste atteggiamento e non so chi sia più bambino il genitore o il figlio.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mar feb 07, 2012 13:33 pm

gobbidimerda ha scritto:
...
L'unico ambito dove forse ho un po' esagerato è lo stadio, mio figlio viene in curva maratona con me a vedere il toro da quando ha 5 anni :D, è la mascotte del gruppo e si diverte un casino


mi sa che è l'unico che si diverte un casino... :twisted:

ma dai che forse quest'anno... :wink:
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Messaggioda giudirel » mar feb 07, 2012 15:01 pm

Non so che dirti.
A me è sembrato che per le mie figlie condividere le mie passioni sia stato abbastanza naturale.
Tutt'edue hanno camminato, arrampicato e fatto sci alpinismo.
La grande con più assiduità e risultati migliori, la piccola, un po' più pigrotta, più saltuariamente e ad un livello in genere più modesto.
Io non le ho particolarmente sollecitate ma ho proposto loro la cosa facendo bene attenzione a non forzare la mano.
Ora ovviamente hanno altri ambiti ed altri interessi e solo occasionalmente mi concedono la loro compagnia... anche se, soprattutto la grande, ha la fortuna di essere caduta nel pentolone da piccola e di avere un gran fisico... quindi ad allenamento zero, muovendosi una volta al mese o anche meno fa 1500 metri di dislivello con le pelli senza stancarsi e scala tranquilla sul 6c. L'unica mia consolazione è che a sciare è abbastanza una capra perchè è troppo zuccona per accettare consigli, almeno da me...
Se il discorso è quello dei rischi... ho più paura quando vanno in giro strafatte a tarda notte. In macchina la grande si è già schiantata... :( :( :(
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda ncianca » mar feb 07, 2012 15:20 pm

Mia figlia stara' sempre con me e non si sposera' mai. Facile.
No, penso semplicemente che mi tocchera' fare molte scelte con la testa e non con il cuore.
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Messaggioda TestaDiRagno » mar feb 07, 2012 15:32 pm

Parlo da figlio e non da genitore ovviamente.
Trovo che la montagna sia un modo sano di crescere. Ti da dei valori e fortifica il senso di responsabilità. Faresti bene ad avvicinarli tu stesso.
E parlo della montagna ma magari va bene anche il mare per dire...
Oggi tra droghe, motori e cattive compagnie non si capisce davvero niente.
Quando avevo 15 o 16 anni e la tendenza a strafare se la domenica mattina dovevo andare in falesia il sabato facevo meno tardi. E garantisco che un ora di ritardo in più il sabato notte col motorino da portare dopo le prime sbronze adolescenziali è mooolto più pericolosa di una giornata in falesia.
Certo ritrovarsi particolarmente giovani dispersi a 1000 metri senza sapere dove andare con il buio che arriva non dovrebbe succedere (come molte altre cose), e forse sarebbe stato il caso che i miei mi avessero seguito di più. Ma loro sono lontani anni luce dalla montagna e non hanno mai capito fino in fondo. E tuo figlio sarà fortunato con un padre che può seguirlo più da vicino.
Ma mi ritengo fortunato anche io perchè non sono un invasato che impenna sulla moto e non butto cartacce ovunque e perchè trovo più interessanti le previsioni meteo del grande fratello. E questo forse lo devo anche alla montagna.
Di quelle esperienze da liceale mi è rimasto adesso tanto divertimento da ricordare ed il vizio del fumo e ti assicuro che poteva andarmi peggio :D
La forza è necessaria ma non sufficiente.

"Amo le nuvole... le nuvole che passano... là, lontano... le nuvole meravigliose." CB
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Messaggioda giubi_pd » mar feb 07, 2012 16:53 pm

Parlo anche io come figlio, non avendo ancora figli. Io ho avuto la fortuna che i miei, estate e inverno, mi portassero fin da piccolo in montagna. All'inizio era un gioco,e tutto è stato fatto in modo che crescendo venissi a conoscenza delle "regole del gioco" al quale mi avevano avvicinato. Mai però hanno insistito nel coinvolgermi, quando non volevo andare, o mi hanno limitato, nelle mie "imprese" montanare; diciamo che sono stati nello stesso momento complici e spettatori della mia crescita in montagna a seconda del momento.
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Messaggioda Hal9000 » mar feb 07, 2012 19:52 pm

giubi-pd ha scritto:Parlo anche io come figlio, non avendo ancora figli. Io ho avuto la fortuna che i miei, estate e inverno, mi portassero fin da piccolo in montagna. All'inizio era un gioco,e tutto è stato fatto in modo che crescendo venissi a conoscenza delle "regole del gioco" al quale mi avevano avvicinato. Mai però hanno insistito nel coinvolgermi, quando non volevo andare, o mi hanno limitato, nelle mie "imprese" montanare; diciamo che sono stati nello stesso momento complici e spettatori della mia crescita in montagna a seconda del momento.




Quoto e idem per me.
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 20:04 pm

Piero26 ha scritto: se saprai ascoltare il tuo bambino ti spiegherà lui come e quanto.. :wink:

risposta da manuale di psicologia infantile.... ma interessante :wink:
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 20:07 pm

gobbidimerda ha scritto: mio figlio viene in curva maratona con me a vedere il toro da quando ha 5 anni :D, è la mascotte del gruppo e si diverte un casino

:smt103 :smt103
piuttosto al parchetto a farsi le canne!!!! :evil: :wink:
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 20:21 pm

giudirel ha scritto:Se il discorso è quello dei rischi... ho più paura quando vanno in giro strafatte a tarda notte. In macchina la grande si è già schiantata... :( :( :(

mi pare l' approcio giusto.

il discorso dei rischi però mi lascia qualche perplessità.
quando, in generale, si dice che la macchina è più pericolosa della montagna ... non si tiene anche conto di quanto tempo si passa in macchina e poi tieni conto che per andare in montagna ad arrampicare si fanno di media 2+2 ore di macchina , in più l' arrampicata....beh una bella giornata di rischi....
il mio timore è che se dovesse succedere al figlio, un incidente in montagna avrei un senso di colpa mostruso. questa è forse la mia principale preoccupazione...........
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 20:23 pm

ncianca ha scritto:No, penso semplicemente che mi tocchera' fare molte scelte con la testa e non con il cuore.


tipo???
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Messaggioda Kliff 62 » mar feb 07, 2012 20:39 pm

Tutto è filato liscio finchè veniva sempre con me , poi quando è diventato autonomo e ha cominciato ad andare per i fatti suoi (ormai da 15 anni) ha volte mi sono pentito di avergli insegnato ad andare per monti .
L'ultima volta è stata l'anno scorso quando lui e un suo amico erano in giro per il Bianco con lo zero termico a 5000 m..... :evil:
4 figli in 2 i "furboni".
Naturalmente non sono stato zitto, anzi.... :twisted:
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 21:30 pm

TestaDiRagno ha scritto:Quando avevo 15 o 16 anni e la tendenza a strafare se la domenica mattina dovevo andare in falesia il sabato facevo meno tardi. E garantisco che un ora di ritardo in più il sabato notte col motorino da portare dopo le prime sbronze adolescenziali è mooolto più pericolosa di una giornata in falesia.
:D

in falesia i rischi sono moooolto contenuti... e poi
le cose non si escludono ma si sommano. sbronza, pasticca, canna, auto/moto e il giorno dopo una via trad.. :smt033 :smt033
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 07, 2012 21:33 pm

Kliff 62 ha scritto:Tutto è filato liscio finchè veniva sempre con me , poi quando è diventato autonomo e ha cominciato ad andare per i fatti suoi (ormai da 15 anni) ha volte mi sono pentito di avergli insegnato ad andare per monti .
L'ultima volta è stata l'anno scorso quando lui e un suo amico erano in giro per il Bianco con lo zero termico a 5000 m..... :evil:
4 figli in 2 i "furboni".
Naturalmente non sono stato zitto, anzi.... :twisted:


nonno kliff?? :lol: :lol:
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Messaggioda Franz the Stampede » mer feb 08, 2012 0:34 am

Mio padre mi porto' in montagna quando ero bambino. Cominciammo con escursioni da mezza giornata, poi con quelle da 8, 10, 14 ore.

Cominciarono anche le ferrate, tra l'altro con nodi forse sbagliati e altre cose non proprio a regola d'arte.

Mio padre non era esperto e per certi versi non lo e' tutt'ora. Trova pericolosissimo che vada in falesia o in montagna a fare arrampicata, non c'e' verso di fargli capire che la ferrata, se cadi, e' infinitamente piu' dannosa/pericolosa di uno strapiombo spittato.

Pero' mi ha insegnato una cosa importantissima: il saper rinunciare, il saper tornare indietro. Che fosse una questione di maltempo, di tempistiche sottostimate, di difficolta' tecnica o di pericolo oggettivo, se avevamo anche solo un dubbio si faceva dietro front.
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"Die Truthühner ist der wichtigste Vogel im Forum"
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Messaggioda giubi_pd » mer feb 08, 2012 2:30 am

Franz the Stampede ha scritto:Pero' mi ha insegnato una cosa importantissima: il saper rinunciare, il saper tornare indietro. Che fosse una questione di maltempo, di tempistiche sottostimate, di difficolta' tecnica o di pericolo oggettivo, se avevamo anche solo un dubbio si faceva dietro front.


proprio "le regole del gioco" che intendo io, ho imparato grazie ai miei a capire quando è giusto e normale raggiungere una meta e quando è "sbagliato", nel senso quando è esagerato prendere rischi per una attività che è solo la mia passione e non la mia vita quotidiana.
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Messaggioda Roberto » mer feb 08, 2012 10:11 am

La vita è piena di drammatiche incognite, non lo sai cosa ti aspetta, non ha senso evitarla per paura di farsi male, conviene viverla tutta e a pieni polmoni.
Se avessi un figlio con cui condividere la mia passione per l' alpinismo sarei un papà felice. Consapevole dei rischi ma anche dei guadagni che da questa passione. Cercherei di insegnarli ad evitare tutti i miei errori, ad apprezzare i lati meno conosciuti, a scoprire la storia che c' è dietro ogni ruga scavata dal tempo nella roccia e poi scalata da alpinisti come suo padre.
Purtroppo non ho questa fortuna e mia figlia non ha nessun interesse lontanamente assimilabile ai miei. Non ha proprio interesse per la vita vera, preferisce i centri commerciali e le passeggiate sul viale, mangiare fino a scoppiare, vivere davanti al televisore o ciattare come una forsennata con SMS o FB ... Ti auguro di fare tante scalate con tuo figlio e, quando sarà divenatto troppo forte per te, di accompagnarlo all' attacco e vederlo scalare, orgoglioso del proprio figlio scalatore.
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L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
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