marche&qualità. SONDAGGIO

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda brando » sab dic 03, 2011 23:07 pm

Bergsteigerin ha scritto:
brando ha scritto:se ho capito bene è decisamente più italica di noialtri... :roll:

Ma quale italica, terrona proprio :D
e il tizio del fruttivendolo si trovava in prov. di Modena, famosa e fredda cittadina di montagna!

beh, se pensi che un noto forumista una volta mi ha raccontato di uno che gli è sceso dal suv con le laspo mythos ai piedi e ci passeggiava per città... :roll:
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

"I believe I can fly, I believe I can touch the sky..." canticchiava uno prima di volare
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Messaggioda Bergsteigerin » dom dic 04, 2011 1:40 am

brando ha scritto:
Bergsteigerin ha scritto:
brando ha scritto:se ho capito bene è decisamente più italica di noialtri... :roll:

Ma quale italica, terrona proprio :D
e il tizio del fruttivendolo si trovava in prov. di Modena, famosa e fredda cittadina di montagna!

beh, se pensi che un noto forumista una volta mi ha raccontato di uno che gli è sceso dal suv con le laspo mythos ai piedi e ci passeggiava per città... :roll:

comodo stai comodo :lol:

Stef ha scritto:io tendo ad evitare il monomarca, echeccazzo, mica mi pagano!
cerco il rapporto qualità prezzo, le occasioni, senza disdegnare i discount.
ho dei prodotti quechua con cui mi trovo benissimo e che ricomprerei.

mi è piaciuto ciò che ha detto stef. sono convinta sia impossibile che una sola marca faccia tutto e bene. ma la mente è facilmente influenzabile. e oggi siamo tutti un pò fighettini. io non capisco come si faccia a spendere 600 euro per una giacca che ne vale di sicuro meno della metà. Come facevano una volta senza tutti sti tessuti di oggi? li abbiamo e ben vengano, non mi metto a dire si stava meglio quando si stava peggio, ma mi pare si esageri, che si creino bisogni inutili, vezzi.
Io sinceramente in città vesto quechua, va più che bene, spendere anche solo per un top 40 50 euro perchè è patagonia e traspira mi fa ridere.
Ho anche visto vestiti di cotone "da arrampicata" costare un patrimonio solo perchè e9, salewa, mammut e fa tanto fico quando vai in palestra.
Se dovessi spendere dei soldi lo farei per l'equip invernale.

ps. il mio pile della mammut è made in portogallo 8O


Linkeresti la suddetta giacca della bailo, stef? grazie :)
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Messaggioda andidrummer » dom dic 04, 2011 12:59 pm

La settimana scorsa passavo per lo spaccio della Bailo, quello vicino allo svincolo per Montebelluna... a parte che di spaccio aveva poco, solo un piccolo angolo di reparto occasioni di taglie molto improbabili (XS e XXL) e tutto il resto a prezzi da negozio (e che prezzi!!!!... alti comunque), ad ogni modo, guardavo dei gusci, oltre a non trovarne nessuno in proshell, erano fatti tutti in cina... quindi anche Bailo ha qualcosa che viene da li, il resto non so. Per TNF, non mi sembra così male, almeno il guscio Mammatus che ho io è perfetto.
Detto questo, sarebbe interessante fare una lista delle marche con la dislocazione delle varie produzioni!
Anche Patagonia produce in cina... è ben chiaro sul sito sotto le specifiche di ogni prodotto.
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Messaggioda KAZAN1975 » dom dic 04, 2011 13:16 pm

Stef ha scritto:quest'estate ho regalato una giacca da arrampicata antipioggia e vento della bailo (cuciture saldate) a mio fratello...comprimibile come le omologhe montura, ovviamente non così sottili come i sacchetti della spazzatura della TNF, veramente costose e fragili. beh la giacca è una bomba, è costata poco ed è eccezzzziunale veramente!
eppure di bailo mi sembra se ne parli poco...

io tendo ad evitare il monomarca, echeccazzo, mica mi pagano!
cerco il rapporto qualità prezzo, le occasioni, senza disdegnare i discount.
ho dei prodotti quechua con cui mi trovo benissimo e che ricomprerei.

poi alcune marche proprio non riesco a vestirle, tipo patagonia fa tutto troppo quadrato per il mio fisico. se un capo mio va bene per il busto ho le maniche a 3/4, per avere le braccia coperte devo prendere XL (stesso capo, montura M)

prima di comprare cerco di guardare la provenienza del prodotto!
tanti prodotti quechua o simond sono fatti in italia!
nessun prodotto patagonia è fatto in europa...
non parliamo di TNF
black diamond, mammut?tutto in China

secondo me bisognerebbe parlare di queste cose...
per dire, oggi ho toccato con mano dei gusci TNF, e cacchio, hanno bucato di nuovo lo strato isolante per fare il ricamo del marchio... echeccazzo, se non fosse fatto coi piedi dai cinesi magari qualcuno avrebbe sollevato l'obiezione...fatto in china e cmq prezzo al pubblico 450 peurossssss

come da firma

BOYCOTT CHINA


Arcteryx ancora fa qualcosa ( chissa' per quanto poancora poi...)in Canada (Vancouver per la precisione ... ma si sa.. li'ci sta la piu grossa comunita' cinese del canada...)
Tutti gli altri brand (o perlomeno il 99% si sono buttati sulla produzione in estremo oriente.. anche perche' i produttori di tessuti tecnici stanno la'
patagonia produce un o ovunque.. dal sudamerica al vietnam alla cina .. passando anche per israele
Ci sta qualche produttore di zaini (vedi la irlandese Bach) che ancora produce i top di gamma in patria

il mio consiglio... se non si vuole avere prodotti "gialli" e' suff buttarsi sul vintage.. almeno per ora ancora su ebay si trovano ancora parecchi articoli made in USA

La mia vecchia camicia Carlo Mauri eriditata da mio padre me la tengo stretta e ne cerco sempre altre coeve ( prima meta' '80) ;)
p.s.: se qualcuno ne ha qualche esemplare si faccia sentire 8)
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Messaggioda Stef » dom dic 04, 2011 15:49 pm

Bergsteigerin ha scritto:
Linkeresti la suddetta giacca della bailo, stef? grazie :)


http://www.bailo.com/born-in-the-alps/bailo-world/prodotti/estate/outdoor/niagara-9/

pagata 70 euros in saldo a canazei a fine agosto!

per quanto riguarda la cina, purtroppo è vero, non sempre è possibile farne a meno, ma è perchè non siamo più abituati a dare il giusto valore ai soldi e alle cose.

io odio la cina.
odio è una parola brutta.
per questo la uso.

mio nonno faceva i guanti da lavoro in pelle, distribuiva in tutte le acciaierie bresciane e le imprese edili, fino su a trento.
questo 15 anni fa. singnifica che 15 anni fa in fonderia o nei cantieri gli operai indossavano guanti ed accessori in pelle 100% made in italy (le pelli aquistate rigorosamente nel vicentino), su cui erano pagate regolarmente le tasse.
quei guanti erano spettacolari, davvero.
ne ho ancora via qualche scatolone, ma mi spiace quasi usarli.
erano morbidi ma allo stesso tempo robusti, profumavano di buono.
da piccolo, d'estate, mi sdraiavo sulle pelli accatastate al fresco nel suo laboratorio e lo guardavo lavorare. era davvero bravo. fino a quarant'anni ha fatto il fisarmonicista nelle balere.
poi è sono arrivati i dischi e gli impianti, i musicisti hanno iniziato ad essere soppiantati, ovviamente in nome del profitto dei bettolieri.
ha iniziato a fare i guanti per una famosa ditta desenzanese, ora in mano a salcazzo quale multinazionale che ogni due anni cambia nome e che ormai ha delocalizzato la produzione.
mai avrebbe pensato che 25 anni più tardi, sempre in nome del profitto, anche questa professione sarebbe risultata fallimentare. per fortuna mio nonno aveva già 70 anni e si è finalmente deciso a fare il pensionato.
a me è dispiaciuto molto, per me mio nonno era ed è un idolo, il mestiere lo avevo imparato, lo seguivo sulla R4 a fare le consegne, conoscevo i clienti.
insomma, ero il suo erede naturale...rimasto fottuto!
mi ricordo quando abbiamo visto in una ferramenta che rifornivamo i primi guanti cinesi...chemmerda.
più di tutto, mi ricordo la puzza di materiale infiammabile. un guanto (seh guanto...5 tubetti cuciti tra loro...) di tela impregnato di plastica nera.
il prezzo non era nemmeno così inarrivabile come si suol credere, era semplicemente disonesto. il ferramenta aveva deciso di speculare su quel poco di agio che mio nonno otteneva tramite la sua professione (e si parlava di 2 settimane ad alassio all'anno...).
nessuno dei due era disperato. semplicemente, uno ha deciso di fare il salto, ha deciso che il ceto medio (borghesia?uhm...bah!) che ha fatto il Paese dal dopoguerra gli andava stretto, mentre l'altro non ha voluto svendere la sua dignità.

questo è per la nostra società la cina, il profitto a tutti i costi. la possibilità di trascendere dai limiti della propria classe sociale diminuendo i costi e fottendosene della qualità.
la cina è la possibilità di rifarsi il guardaroba ogni due anni, l'illusione di potersi comprare un capo per ogni venerdì sera da H&M.
sostanzialmente, l'illusione di essre socialmente ciò che non siamo.
in realtà siamo sempre più poveri e vestiamo con roba infiammabile, scarti della produzione petrolifera.

prima di consumare meno, bisognerebbe consumare meglio.
training a lot
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Messaggioda KAZAN1975 » dom dic 04, 2011 19:03 pm

Stef ha scritto:
Bergsteigerin ha scritto:
Linkeresti la suddetta giacca della bailo, stef? grazie :)


http://www.bailo.com/born-in-the-alps/bailo-world/prodotti/estate/outdoor/niagara-9/

pagata 70 euros in saldo a canazei a fine agosto!

per quanto riguarda la cina, purtroppo è vero, non sempre è possibile farne a meno, ma è perchè non siamo più abituati a dare il giusto valore ai soldi e alle cose.

io odio la cina.
odio è una parola brutta.
per questo la uso.

mio nonno faceva i guanti da lavoro in pelle, distribuiva in tutte le acciaierie bresciane e le imprese edili, fino su a trento.
questo 15 anni fa. singnifica che 15 anni fa in fonderia o nei cantieri gli operai indossavano guanti ed accessori in pelle 100% made in italy (le pelli aquistate rigorosamente nel vicentino), su cui erano pagate regolarmente le tasse.
quei guanti erano spettacolari, davvero.
ne ho ancora via qualche scatolone, ma mi spiace quasi usarli.
erano morbidi ma allo stesso tempo robusti, profumavano di buono.
da piccolo, d'estate, mi sdraiavo sulle pelli accatastate al fresco nel suo laboratorio e lo guardavo lavorare. era davvero bravo. fino a quarant'anni ha fatto il fisarmonicista nelle balere.
poi è sono arrivati i dischi e gli impianti, i musicisti hanno iniziato ad essere soppiantati, ovviamente in nome del profitto dei bettolieri.
ha iniziato a fare i guanti per una famosa ditta desenzanese, ora in mano a salcazzo quale multinazionale che ogni due anni cambia nome e che ormai ha delocalizzato la produzione.
mai avrebbe pensato che 25 anni più tardi, sempre in nome del profitto, anche questa professione sarebbe risultata fallimentare. per fortuna mio nonno aveva già 70 anni e si è finalmente deciso a fare il pensionato.
a me è dispiaciuto molto, per me mio nonno era ed è un idolo, il mestiere lo avevo imparato, lo seguivo sulla R4 a fare le consegne, conoscevo i clienti.
insomma, ero il suo erede naturale...rimasto fottuto!
mi ricordo quando abbiamo visto in una ferramenta che rifornivamo i primi guanti cinesi...chemmerda.
più di tutto, mi ricordo la puzza di materiale infiammabile. un guanto (seh guanto...5 tubetti cuciti tra loro...) di tela impregnato di plastica nera.
il prezzo non era nemmeno così inarrivabile come si suol credere, era semplicemente disonesto. il ferramenta aveva deciso di speculare su quel poco di agio che mio nonno otteneva tramite la sua professione (e si parlava di 2 settimane ad alassio all'anno...).
nessuno dei due era disperato. semplicemente, uno ha deciso di fare il salto, ha deciso che il ceto medio (borghesia?uhm...bah!) che ha fatto il Paese dal dopoguerra gli andava stretto, mentre l'altro non ha voluto svendere la sua dignità.

questo è per la nostra società la cina, il profitto a tutti i costi. la possibilità di trascendere dai limiti della propria classe sociale diminuendo i costi e fottendosene della qualità.
la cina è la possibilità di rifarsi il guardaroba ogni due anni, l'illusione di potersi comprare un capo per ogni venerdì sera da H&M.
sostanzialmente, l'illusione di essre socialmente ciò che non siamo.
in realtà siamo sempre più poveri e vestiamo con roba infiammabile, scarti della produzione petrolifera.

prima di consumare meno, bisognerebbe consumare meglio.


come non quotare... :cry:
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Messaggioda KAZAN1975 » dom dic 04, 2011 19:13 pm

KAZAN1975 ha scritto:
Stef ha scritto:
Bergsteigerin ha scritto:
Linkeresti la suddetta giacca della bailo, stef? grazie :)


http://www.bailo.com/born-in-the-alps/bailo-world/prodotti/estate/outdoor/niagara-9/

pagata 70 euros in saldo a canazei a fine agosto!

per quanto riguarda la cina, purtroppo è vero, non sempre è possibile farne a meno, ma è perchè non siamo più abituati a dare il giusto valore ai soldi e alle cose.

io odio la cina.
odio è una parola brutta.
per questo la uso.

mio nonno faceva i guanti da lavoro in pelle, distribuiva in tutte le acciaierie bresciane e le imprese edili, fino su a trento.
questo 15 anni fa. singnifica che 15 anni fa in fonderia o nei cantieri gli operai indossavano guanti ed accessori in pelle 100% made in italy (le pelli aquistate rigorosamente nel vicentino), su cui erano pagate regolarmente le tasse.
quei guanti erano spettacolari, davvero.
ne ho ancora via qualche scatolone, ma mi spiace quasi usarli.
erano morbidi ma allo stesso tempo robusti, profumavano di buono.
da piccolo, d'estate, mi sdraiavo sulle pelli accatastate al fresco nel suo laboratorio e lo guardavo lavorare. era davvero bravo. fino a quarant'anni ha fatto il fisarmonicista nelle balere.
poi è sono arrivati i dischi e gli impianti, i musicisti hanno iniziato ad essere soppiantati, ovviamente in nome del profitto dei bettolieri.
ha iniziato a fare i guanti per una famosa ditta desenzanese, ora in mano a salcazzo quale multinazionale che ogni due anni cambia nome e che ormai ha delocalizzato la produzione.
mai avrebbe pensato che 25 anni più tardi, sempre in nome del profitto, anche questa professione sarebbe risultata fallimentare. per fortuna mio nonno aveva già 70 anni e si è finalmente deciso a fare il pensionato.
a me è dispiaciuto molto, per me mio nonno era ed è un idolo, il mestiere lo avevo imparato, lo seguivo sulla R4 a fare le consegne, conoscevo i clienti.
insomma, ero il suo erede naturale...rimasto fottuto!
mi ricordo quando abbiamo visto in una ferramenta che rifornivamo i primi guanti cinesi...chemmerda.
più di tutto, mi ricordo la puzza di materiale infiammabile. un guanto (seh guanto...5 tubetti cuciti tra loro...) di tela impregnato di plastica nera.
il prezzo non era nemmeno così inarrivabile come si suol credere, era semplicemente disonesto. il ferramenta aveva deciso di speculare su quel poco di agio che mio nonno otteneva tramite la sua professione (e si parlava di 2 settimane ad alassio all'anno...).
nessuno dei due era disperato. semplicemente, uno ha deciso di fare il salto, ha deciso che il ceto medio (borghesia?uhm...bah!) che ha fatto il Paese dal dopoguerra gli andava stretto, mentre l'altro non ha voluto svendere la sua dignità.

questo è per la nostra società la cina, il profitto a tutti i costi. la possibilità di trascendere dai limiti della propria classe sociale diminuendo i costi e fottendosene della qualità.
la cina è la possibilità di rifarsi il guardaroba ogni due anni, l'illusione di potersi comprare un capo per ogni venerdì sera da H&M.
sostanzialmente, l'illusione di essre socialmente ciò che non siamo.
in realtà siamo sempre più poveri e vestiamo con roba infiammabile, scarti della produzione petrolifera.

prima di consumare meno, bisognerebbe consumare meglio.


come non quotare... :cry:

tra l'altro il rodurre i cina per i grandi marchi per via dei costi inferiori non e' che si sia tradotto in un minore costo per il cliente finale.. semplicemente hanno aumentato la marginalita' con conseguente maggiore risorse da investire nella promozione...
risultato: noi utenti finali mica si spende meno..anzi.. e con prodotti di qualita' inferiore (parlo per esperienza lavorativa diretta) :evil:
poi mi chiedo.. a forza di delocalizzare... qua di lavoro ce ne sta sempre meno .. di sto passo senza lavoro chi c***o comprera'? venderanno direttamente solo nei paesi dove sono andati a produrre..? :roll:
in sostanza .. viva le produzioni locali .. si tratti di zucchine come di mutande... fanculo la globalizzazione :evil:
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 0:59 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:00 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:01 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
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