da Goofycat » ven nov 11, 2011 21:06 pm
da delendais_18 » sab nov 12, 2011 11:42 am
da marcov » sab nov 12, 2011 16:04 pm
Salmix ha scritto:Secondo me questo non è per niente vero. Non credo ci sia nessuno che possa stimare basso il pericolo che si incontra in montagna a 4000 metri all' arrivo di una perturbazione mostruosa (perchè anche da meteo.it si vedeva che avrebbe fatto il disastro) e per di più su una via difficile in autunno. Pensare che le previsioni 24 ore prima siano così precise da escludere un eventuale anticipazione della perturbazione è da sprovveduti. Ovviamente la guida non era sprovveduta, sapeva che il rischio era alto ma per qualche motivo (a noi sconosciuto) ha deciso di tentare lo stesso. Ammesso e non concesso che la guida ce l' avrebbe fatta a scendere in quelle condizioni (ma secondo me non è affatto vero visto che non c'è neanche una guida che si chiama Walter Bonatti) ciò non ha nessuna rilevanza perchè una guida deve valutare le capacità del proprio cliente e anche sottostimarle per sicurezza dato che normalmente non è una persona che conosce.
Detto ciò mi dispiace tanto che siano morti così![]()
ma come è già stato detto gli errori e la sfiga capitano nell' alpinismo come in tutte le altre cose e dobbiamo accettarli.
E a tutti quelli che si lamentano perchè dicono che facciamo "polemica" sui morti, fate a meno di guardare questo topic e smettetela di rompere dato che un forum è fatto per discutere e scambiarsi opinioni.
da lucasignorelli » sab nov 12, 2011 17:09 pm
marcov ha scritto:No, secondo me lui stimava che avrebbero evitato la perturbazione facendo la via in tempo. Altrimenti col cavolo che sarebbe partito leggero. Secondo me lui era convinto al 100% di questo, altrimenti non avrebbe mai portato una cliente lassù'.... a meno di aver ceduto a pressioni, ed è possibile pure questo!
Uno dei pochi fatti certi è che la cordata si è fermata perché la cliente era stremata (lo ha detto la guida al telefono).
M.
da O_o » dom nov 13, 2011 15:35 pm
da lucasignorelli » dom nov 13, 2011 17:45 pm
O_o ha scritto:
Bellissimo articolo credo che riassuma molto di quello che è stato detto in questo topic... personalmente ritengo che a posteriori la scelta che hanno fatto era ed è sbagliata ma con i se e con i ma la storia non si fa. Hanno sbagliato e pagato a caro prezzo la scelta per cui ...
da O_o » dom nov 13, 2011 18:42 pm
lucasignorelli ha scritto:O_o ha scritto:
Bellissimo articolo credo che riassuma molto di quello che è stato detto in questo topic... personalmente ritengo che a posteriori la scelta che hanno fatto era ed è sbagliata ma con i se e con i ma la storia non si fa. Hanno sbagliato e pagato a caro prezzo la scelta per cui ...
In teoria condivisibile, in pratica la frase "non abbiamo diritto di giudicare chi ha perso la propria vita senza risparmiarsi" non significa in questo caso nulla - un pilota che sbaglia una manovra di atterraggio muore assieme al suo equipaggio e certamente non si risparmia, ma poi una commissione di inchiesta cerca di capire cosa è successo e dove ha sbagliato. Questo è stato un'incidente sul lavoro provocato da una serie di cause precise, non una fatalità durante una gita fra amici. Senza fare giudizi morali (come uno non farebbe nel caso del pilota d'aereo!) valutare quanto è successo e fare le considerazioni pratiche del caso (che molte guide in questo momento stanno facendo) è secondo doveroso, altrimenti si mette solo la testa nella sabbia e queste morti rimangono veramente "inutili"
da O_o » dom nov 13, 2011 18:43 pm
lucasignorelli ha scritto:O_o ha scritto:
Bellissimo articolo credo che riassuma molto di quello che è stato detto in questo topic... personalmente ritengo che a posteriori la scelta che hanno fatto era ed è sbagliata ma con i se e con i ma la storia non si fa. Hanno sbagliato e pagato a caro prezzo la scelta per cui ...
In teoria condivisibile, in pratica la frase "non abbiamo diritto di giudicare chi ha perso la propria vita senza risparmiarsi" non significa in questo caso nulla - un pilota che sbaglia una manovra di atterraggio muore assieme al suo equipaggio e certamente non si risparmia, ma poi una commissione di inchiesta cerca di capire cosa è successo e dove ha sbagliato. Questo è stato un'incidente sul lavoro provocato da una serie di cause precise, non una fatalità durante una gita fra amici. Senza fare giudizi morali (come uno non farebbe nel caso del pilota d'aereo!) valutare quanto è successo e fare le considerazioni pratiche del caso (che molte guide in questo momento stanno facendo) è secondo doveroso, altrimenti si mette solo la testa nella sabbia e queste morti rimangono veramente "inutili"
da n!z4th » dom nov 13, 2011 19:59 pm
lucasignorelli ha scritto:O_o ha scritto:
Bellissimo articolo credo che riassuma molto di quello che è stato detto in questo topic... personalmente ritengo che a posteriori la scelta che hanno fatto era ed è sbagliata ma con i se e con i ma la storia non si fa. Hanno sbagliato e pagato a caro prezzo la scelta per cui ...
In teoria condivisibile, in pratica la frase "non abbiamo diritto di giudicare chi ha perso la propria vita senza risparmiarsi" non significa in questo caso nulla - un pilota che sbaglia una manovra di atterraggio muore assieme al suo equipaggio e certamente non si risparmia, ma poi una commissione di inchiesta cerca di capire cosa è successo e dove ha sbagliato. Questo è stato un'incidente sul lavoro provocato da una serie di cause precise, non una fatalità durante una gita fra amici. Senza fare giudizi morali (come uno non farebbe nel caso del pilota d'aereo!) valutare quanto è successo e fare le considerazioni pratiche del caso (che molte guide in questo momento stanno facendo) è secondo doveroso, altrimenti si mette solo la testa nella sabbia e queste morti rimangono veramente "inutili"
da lucasignorelli » dom nov 13, 2011 22:25 pm
n!z4th ha scritto:Io credo che sia giustissimo analizzare e cercar di capire la dinamica, ma credo che sia compito esclusivo di chi è diretto interessato (leggi autorità e collegio guide) e soprattutto credo ancor più si tratti di un compito doveroso ma riservato a chi è a conscenza di quanto più materiale possibile (leggi testimonianze). E parlarne così, criticando (nel senso buono del termine) solo sulla base di cronaca da giornale, è chiacchera inutile.
Proprio perchè dopo aver apurato, detto, ridetto e approvato che di errore si sia trattato, non c'è più altro da dire.
Se non ricordarli.
da alberto60 » lun nov 14, 2011 12:16 pm
lucasignorelli ha scritto:n!z4th ha scritto:Io credo che sia giustissimo analizzare e cercar di capire la dinamica, ma credo che sia compito esclusivo di chi è diretto interessato (leggi autorità e collegio guide) e soprattutto credo ancor più si tratti di un compito doveroso ma riservato a chi è a conscenza di quanto più materiale possibile (leggi testimonianze). E parlarne così, criticando (nel senso buono del termine) solo sulla base di cronaca da giornale, è chiacchera inutile.
Proprio perchè dopo aver apurato, detto, ridetto e approvato che di errore si sia trattato, non c'è più altro da dire.
Se non ricordarli.
Io invece credo che sarebbe (notare il condizionale) utile, magari mantenendo il discorso un po più generale e impersonale (anche solo per rispetto per la famiglia di Charlotte, che poi in questa storia è stata la vittima), proprio perché questo è stato un incidente abbastanza lineare nella sua concatenazione di cause, e quindi non è che ci siano grossi misteri oltre a quello che hanno detto i giornali. E quindi il problema non è tanto QUESTO incidente, ma tutta una serie di aspetti più generali e problematici che coinvolgono cose come il tipo di limiti che devono essere dati all'esercizio della professione di guida sulle vie estreme, il ruolo guida/cliente, il modo in cui i clienti scelgono le guide etc. E poi ci sarebbe anche il modo in cui le vie di difficoltà elevata sono vendute come "classiche", il significato di via classica, la banalizzazione della parola estremo, il fatto che le Alpi fino a prova contraria non sono diventate più piccole...
Insomma di carne al fuoco su cui la comunità alpinistica e non solo le guide dovrebbero parlare e secondo me ci sarebbe, come sempre, spazio per considerazioni non del tutto peregrine. Anche perchè l'anno scorso in Francia ci sono stati 19 vittime di incidenti in montagna in gruppi guidati, e in Francia dei provvedimenti hanno incominciato a prenderli per PREVENIRE, e non solo per punire a danno fatto.
Poi ovviamente non succederà niente di tutto questo, la discussione rimarrà a livello di pettegolezzo, prevarranno nazionalismi e corporativismi di ogni tipo, e questa storia farà la fine di quella dei cinque morti a Punta Basei nei 2008 (cioè, faranno tutti finta di niente, e quella volta c'era chi invece voleva andare fino in fondo e continua ad avere l'amaro in bocca anche ora)
da nuvolarossa » lun nov 14, 2011 12:42 pm
lucasignorelli ha scritto:n!z4th ha scritto:Io credo che sia giustissimo analizzare e cercar di capire la dinamica, ma credo che sia compito esclusivo di chi è diretto interessato (leggi autorità e collegio guide) e soprattutto credo ancor più si tratti di un compito doveroso ma riservato a chi è a conscenza di quanto più materiale possibile (leggi testimonianze). E parlarne così, criticando (nel senso buono del termine) solo sulla base di cronaca da giornale, è chiacchera inutile.
Proprio perchè dopo aver apurato, detto, ridetto e approvato che di errore si sia trattato, non c'è più altro da dire.
Se non ricordarli.
Io invece credo che sarebbe (notare il condizionale) utile, magari mantenendo il discorso un po più generale e impersonale (anche solo per rispetto per la famiglia di Charlotte, che poi in questa storia è stata la vittima), proprio perché questo è stato un incidente abbastanza lineare nella sua concatenazione di cause, e quindi non è che ci siano grossi misteri oltre a quello che hanno detto i giornali. E quindi il problema non è tanto QUESTO incidente, ma tutta una serie di aspetti più generali e problematici che coinvolgono cose come il tipo di limiti che devono essere dati all'esercizio della professione di guida sulle vie estreme, il ruolo guida/cliente, il modo in cui i clienti scelgono le guide etc. E poi ci sarebbe anche il modo in cui le vie di difficoltà elevata sono vendute come "classiche", il significato di via classica, la banalizzazione della parola estremo, il fatto che le Alpi fino a prova contraria non sono diventate più piccole...
Insomma di carne al fuoco su cui la comunità alpinistica e non solo le guide dovrebbero parlare e secondo me ci sarebbe, come sempre, spazio per considerazioni non del tutto peregrine. Anche perchè l'anno scorso in Francia ci sono stati 19 vittime di incidenti in montagna in gruppi guidati, e in Francia dei provvedimenti hanno incominciato a prenderli per PREVENIRE, e non solo per punire a danno fatto.
Poi ovviamente non succederà niente di tutto questo, la discussione rimarrà a livello di pettegolezzo, prevarranno nazionalismi e corporativismi di ogni tipo, e questa storia farà la fine di quella dei cinque morti a Punta Basei nei 2008 (cioè, faranno tutti finta di niente, e quella volta c'era chi invece voleva andare fino in fondo e continua ad avere l'amaro in bocca anche ora)
Luca Signorelli: Now there will be all the accident reconstructions, and - inevitably i'm afraid - the usual pointless arguing and debating.
da Sbob » lun nov 14, 2011 13:26 pm
da marcov » lun nov 14, 2011 13:57 pm
da Salmix » mar nov 15, 2011 18:34 pm
marcov ha scritto:No, secondo me lui stimava che avrebbero evitato la perturbazione facendo la via in tempo. Altrimenti col cavolo che sarebbe partito leggero. Secondo me lui era convinto al 100% di questo, altrimenti non avrebbe mai portato una cliente lassù'.... a meno di aver ceduto a pressioni, ed è possibile pure questo!
Uno dei pochi fatti certi è che la cordata si è fermata perché la cliente era stremata (lo ha detto la guida al telefono).
M.Salmix ha scritto:Secondo me questo non è per niente vero. Non credo ci sia nessuno che possa stimare basso il pericolo che si incontra in montagna a 4000 metri all' arrivo di una perturbazione mostruosa (perchè anche da meteo.it si vedeva che avrebbe fatto il disastro) e per di più su una via difficile in autunno. Pensare che le previsioni 24 ore prima siano così precise da escludere un eventuale anticipazione della perturbazione è da sprovveduti. Ovviamente la guida non era sprovveduta, sapeva che il rischio era alto ma per qualche motivo (a noi sconosciuto) ha deciso di tentare lo stesso. Ammesso e non concesso che la guida ce l' avrebbe fatta a scendere in quelle condizioni (ma secondo me non è affatto vero visto che non c'è neanche una guida che si chiama Walter Bonatti) ciò non ha nessuna rilevanza perchè una guida deve valutare le capacità del proprio cliente e anche sottostimarle per sicurezza dato che normalmente non è una persona che conosce.
Detto ciò mi dispiace tanto che siano morti così![]()
ma come è già stato detto gli errori e la sfiga capitano nell' alpinismo come in tutte le altre cose e dobbiamo accettarli.
E a tutti quelli che si lamentano perchè dicono che facciamo "polemica" sui morti, fate a meno di guardare questo topic e smettetela di rompere dato che un forum è fatto per discutere e scambiarsi opinioni.
da giorgiolx » mar nov 15, 2011 18:52 pm
lucasignorelli ha scritto: Anche perchè l'anno scorso in Francia ci sono stati 19 vittime di incidenti in montagna in gruppi guidati, e in Francia dei provvedimenti hanno incominciato a prenderli per PREVENIRE, e non solo per punire a danno fatto.
Poi ovviamente non succederà niente di tutto questo, la discussione rimarrà a livello di pettegolezzo, prevarranno nazionalismi e corporativismi di ogni tipo, e questa storia farà la fine di quella dei cinque morti a Punta Basei nei 2008 (cioè, faranno tutti finta di niente, e quella volta c'era chi invece voleva andare fino in fondo e continua ad avere l'amaro in bocca anche ora)
da lucasignorelli » mar nov 15, 2011 23:10 pm
nuvolarossa ha scritto:
Mi sembra luca che tu abbia cambiato posizione rispetto a quanto hai scritto su UKC:
Mi spieghi perché?
da Pié » mer nov 16, 2011 8:15 am
lucasignorelli ha scritto:nuvolarossa ha scritto:
Mi sembra luca che tu abbia cambiato posizione rispetto a quanto hai scritto su UKC:
Mi spieghi perché?
Non ho cambiato posizione. Parlare di quello che hanno fatto i morti è - per definizione - inutile. Bisogna capire cosa hanno fatto / fanno / faranno i vivi, magari per evitare che certe storie si ripetano.
E credimi, una storia come questa è meglio che non si ripeta.
da nuvolarossa » mer nov 16, 2011 12:24 pm
lucasignorelli ha scritto:nuvolarossa ha scritto:
Mi sembra luca che tu abbia cambiato posizione rispetto a quanto hai scritto su UKC:
Mi spieghi perché?
Non ho cambiato posizione. Parlare di quello che hanno fatto i morti è - per definizione - inutile. Bisogna capire cosa hanno fatto / fanno / faranno i vivi, magari per evitare che certe storie si ripetano.
E credimi, una storia come questa è meglio che non si ripeta.
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