Uffa!

[Roberto]

Uffa che palle!
Ma questa è vità? ... Il lavoro che non va; il mutuo da pagare; il conto corrente in banca sempre vicino allo zero; mia figlia che mi fa disperare; l' emicrania che mi tormenta tutti i giorni ... la situazione politica che mi fa incazzare; gli italiani, ma che dico, gli umani che mi sembrano tutti mostruosi (piccolo problema pscicologico della misantropia) e poi e poi e poi. "Mi fa male il mondo", dicevano Gaber e Luporini e a me fa malissimo.
Quindi arriva Raven e: "La vita non è bella, ma è bello viverla!". Capisco che il mondo mi farà pure tanto male, ma è il carattere che ho che mi massacra, che è ora che impari dagli altri a vivere accettando con rassegnazione le sfighe. "Tirare avanti!", diceva mio padre, magari sorridendo e dimenticando le brutte cose. Perché la vita è una specie di condanna da scontare e conviene organizzarsi per scontarla alla meno peggio e piangerci su non serve ad altro che a peggiorare la sensazione di smarrimento.
Ma si, è bello vivere 'sta vita, "facciamo finta che ... " almeno finchè dura!

[n!z4th]

quindi?

[Falco5x]

quindi?

Quindi zitto e ascolta.

[n!z4th]

quindi?

Quindi zitto e ascolta.

chi?
voi altri attempati?

ok.
Mi siedo comodo

[Roberto]

quindi?

Quindi s' 'o cazzi amari, come dicheno a Roma

[smauri]

quindi?

Quindi s' 'o cazzi amari, come dicheno a Roma

bhè dai, l'importante è che sian cazzi, poi dolci o amari è indifferente (direbbe qualcuna)

[Davide62]

Caro Roberto, mi hai toccato sul vivo
Questa è vita?
Bella domanda, ma la vita è fatta per la sua quasi totalità di problemi, alcuni oggettivi e molti altri, spesso in prevalenza, soggettivi.
La questione non è il doversi rassegnare ad accettare le tegole che l'esistenza ci riserva per poter vivere discretamente, ma l'esatto opposto.
La felicità a tutto tondo non esiste, anche ciascuno di noi potesse avere ogni cosa troverebbe un motivo per essere per così dire infelice.
La "felicità", se così si può chiamare, è fatta di microscopici momenti ai quali avremmo (il condizionale è d'obbligo) il dovere di aggrapparci.
Senza esagerare, lo dico in punta di piedi e con profilo bassissimo, credo di sapere come si sentivano Anna Frank e i suoi famigliari chiusi nella soffitta col terrore che arrivassero i nazisti per deportarli.......
.....eppure a loro modo erano "felici".
Gioviano perchè il sole passava dalle imposte piuttosto che per un dolce inaspettato dopo il parco pasto di ogni giorno.
Non è retorica è vero!
E' tutto relativo e Raven ha ragione, l'ho pure incollato nella mia firma: la vita non è bella ma è bello viverla. E' proprio così.
Anche nei momenti più bui per qualche ragione sono sempre riuscito a trovare un raggio di luce che mi rendesse almeno possibilista.
Con questo non voglio assolutamente dire che sono sempre allegro, tutt'altro spesso mi rabbuio, vedo anch'io tutto nero, talvolta se guardo nel "futuro" provo terrore..................non ci penso...............

Non confondiamoci, la mia è solo un'opinione niente di più, lungi dal volere dare lezioni, davvero..

[Falco5x]

Faccio una semplice considerazione: quando starò molto peggio di come sto adesso (e succederà di sicuro), guardando indietro questi giorni che ora sto vivendo li vedrò meravigliosi.
Dunque essi lo sono davvero, e per accorgermene basta solo che inforchi oggi gli occhiali di domani.

[Davide62]

Bravo, a prescindere che spero per te non vengano mai moneti peggiori, ma questa considerazione è davvero lungimirante.

[Roberto]

Però ... già, c' è sempre un "però" (che non è un albero di pere francese), il guaio è che quando sei giovane e nei casini, sai che hai davanti una vita per rimediare, ma quando sei prossimo ai 60 (dicasi sessanta) l' abbattimento ti prende ed io mi abbatto assai

[Falco5x]

Però ... già, c' è sempre un "però" (che non è un albero di pere francese), il guaio è che quando sei giovane e nei casini, sai che hai davanti una vita per rimediare, ma quando sei prossimo ai 60 (dicasi sessanta) l' abbattimento ti prende ed io mi abbatto assai

Chi è prossimo?

[Davide62]

Però ... già, c' è sempre un "però" (che non è un albero di pere francese), il guaio è che quando sei giovane e nei casini, sai che hai davanti una vita per rimediare, ma quando sei prossimo ai 60 (dicasi sessanta) l' abbattimento ti prende ed io mi abbatto assai

Mica detto che da giovane hai tutto il tempo per rimediare, potresti avere tutto il tempo per peggiorare ulteriormente.
Però, ma ,se................con queste "dubitative" non se ne viene fuori più, finisce che ad ogni cosa c'è una giustificazione piuttosto che un festival del "senno del poi".
Io ne ho 50 di anni, non ho realizzato sto gran che, anzi.
Se conto gli errori che ho fatto e li mettessi per iscritto riempirei un tomo spesso così....
Non ti abbattere sennò ti abbato la residenza agreste