Chi fabbrica cosa e come?

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Chi fabbrica cosa e come?

Messaggioda ncianca » lun mar 28, 2011 12:44 pm

http://www.petzl.com/us/outdoor/news-2/ ... l-products

Vecchia, ma a me ha lasciato un po' perplesso...

Questa e' la frase che mi ha lasciato piu' perplesso: "An end-user will not be able to tell the difference between these counterfeits and authentic Petzl products".

Anduma bin...
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Messaggioda Stef » mar mar 29, 2011 16:36 pm

sarebbe interessante fare una lista di chi fabbrica cosa e dove...le sorprese sarebbero di sicuro tante!

ad esempio un sacco di prodotti tessili simond e quechua, pur essendo meno famosi di altri marchi e pure meno costosi sono made in italy
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Messaggioda ncianca » mar mar 29, 2011 17:47 pm

Sarebbe interessante eccome. Almeno uno puo' fare una ricerca sul fabbricante piuttosto che sul brand. Non so quanto questo sia possibile pero' in un mondo dove il brand e' tutto. Per ora KONG e' l'unica ditta che si e' fatta avanti. Sta poi ai singoli trarre le proprie conclusioni.
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Messaggioda Kinobi » mer mar 30, 2011 12:26 pm

Guarda, non è che con questo atteggiamento si risolva tanto.
Come pure con prese di posizione più o meno "precise".
Infatti, puoi fare la ricerca oggi, ma per il giorno in cui la pubblichi, è già obsoleta.
Oramai di brand ne esistono tanti, di fabbricanti pure, ma spesso il brand non è più un fabbricante, e da un pezzo.
Oggi fanno li, domani fanno qua, dopo domani chissà.
Vale per tutti.

Poco da aggiungere.
Poi bisognerebbe anche andare a fondo del discorso dei semilavorati e delle materie prime: e non intendo il generrico "petrolio", ma fettuccie, barre di alluminio, dove si anodizza, chi stampa le etichette, etc...
Ciao,
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Messaggioda ncianca » mer mar 30, 2011 13:35 pm

Dipende da come uno fa la ricerca :-) Scherzo. Hai ovviamente ragione, soprattutto per quanto riguarda il semilavorato. Mio fratello fa semilavorato per utensili che poi finiscono in aziende grandi e piccole che operano in settori a volte completamente diversi ed il nome della sua ditta non compare mai da nessuna parte. Pero' un po' piu' di trasparenza non guasterebbe lo stesso, soprattutto per quanto rigurda quei prodotti a cui uno affida la propria vita. Lo so che questo e' un discorso un po' ignorante. Lo stesso che portato agli estremi ha portato gli italiani a fuggire dal sushi per via dell'emergenza nucleare in Giappone. Scusa, ma ultimamente sto combattendo la mia piccola jihad contro il mondo del marketing... i brand mi stanno un po' sul c***o...
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Messaggioda Stef » mer mar 30, 2011 14:30 pm

concordo con kinobi...il problema é che applicare su un prodotto made in italy é ormai troppo generico.
ci vorrebbe una norma a livello europeo che certifichi al consumatore la provenienza dei semilavorati. ma l´europa al momento latita di brutto...
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Messaggioda Sbob » mer mar 30, 2011 19:07 pm

A me non importa niente di chi e' il produttore. Chi deve garantire la qualita' e' chi mette il proprio marchio sul prodotto, dove vada a produrre non conta niente.

Credo che Mercedes e Fiat si rivolgano per lo piu' agli stessi fornitori, solo che probabilmente richiedono (e controllano) livelli di qualita' diversi.

Lavoro in una multinazionale che generalmente ha le produzioni pilota in Italia, poi una volta che la tecnologia e' stabilizzata tutto viene portato a produrre in Asia o nord Africa, a volte certe lavorazioni vengono affidate a subcontractor ma sui pezzi finali non c'e' differenza di qualita' perche' tutti devono sottostare ai medesimi standard di qualita'. E' il nostro marchio che garantisce la qualita', non il posto in cui si produce.
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Messaggioda Kinobi » mer mar 30, 2011 22:02 pm

Sbob ha scritto:...

C'è una regola certa nel commercio:
"Qualcuno venderà la roba a meno che a te".
Ciao,
E
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Messaggioda Sbob » mer mar 30, 2011 22:16 pm

Kinobi ha scritto:
Sbob ha scritto:...

C'è una regola certa nel commercio:
"Qualcuno venderà la roba a meno che a te".
Ciao,
E

?? e dunque ??

Qui si sta parlando di qualità, con l'idea a mio parere del tutto sbagliata che la qualità dipenda dal luogo di produzione.
Il fattore più importante per la qualità sono le regole che l'azienda che vende il prodotto fissa per la qualità.

Se poi vogliamo metterla su una questione etica o di patriottismo allora la faccenda è diversa.
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Messaggioda ncianca » mer mar 30, 2011 23:50 pm

Sbob ha scritto:la qualità dipenda dal luogo di produzione


Mi sa che hai frainteso... a me interessa solo un po' di trasparenza. Ed ho anche detto che mi rendo conto che si tratta di un discorso un po' ignorante e forse utopico. Alla fine prendo oltre 50 voli all'anno e iddio solo sa dove e come sono fatti gli aerei su cui volo, le condizioni di lavoro dei piloti, il livello di manutenzione delle macchine, etc. Mi fido così tanto e così spesso del sistema, per sua natura imperscrutabile, che andare a fare le pulci su chi ha fatto i miei rinvii, sono d'accordo, è ridicolo... ma come al solito lo dicevo così, usando solo il caso dei falsi Petzl come spunto... Poi se ne vogliamo fare un discorso più generale non è che il Made in Italy di per sé mi faccia sentire in una botte di ferro. È più il fatto di conoscere o avere sempre conosciuto il nome di una certa qual ditta e di conoscere persone di cui io mi fido che di quella ditta si fidano, ovvero di sentire raccontare che quella ditta opera in un certo modo, con certi standard, etc. ad un certo punto uno si deve comunque fidare o si smette di vivere.
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Messaggioda Stef » gio mar 31, 2011 0:53 am

Sbob ha scritto:...


no non sono proprio d´accordo!
ho in casa l´esempio della superioritá del made in italy...ma non posso proprio fare nomi. (tessile, veneto, grossssssso marchio di moda gggiovane)

e poi non si parla solo di qualitá, si tratta anche di stato sociale che va sostenuto.

se posso comprare un prodotto che da da mangiare a delle famiglie italiane e contribuisce all´economia di casa in genere, sono piú contento che pagare magari un paio di euro di meno arricchendo peró un brand che ha la produzione in cina e non versa i contributi ai suoi operai-schiavi.

@ncianca: anche io come te prendo l´aereo 50 volte all´anno ed effettivamente non sto li a farmi tante menate...spero di aver un aereo revisionato con perizia e un pilota con una bella notte di sonno alle spalle..

con rinvii e moschettoni ci ho a che fare moooolto di piú! diciamo...4 volte a settimana (arrampicata vs aereo 4 a 1).
mi sembra molto piú importante essere sicuro della qualitá della mia ferramenta
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Messaggioda Kinobi » gio mar 31, 2011 7:24 am

Sbob ha scritto:
Kinobi ha scritto:
Sbob ha scritto:...

C'è una regola certa nel commercio:
"Qualcuno venderà la roba a meno che a te".
Ciao,
E

?? e dunque ??

Qui si sta parlando di qualità, con l'idea a mio parere del tutto sbagliata che la qualità dipenda dal luogo di produzione.
Il fattore più importante per la qualità sono le regole che l'azienda che vende il prodotto fissa per la qualità.

Se poi vogliamo metterla su una questione etica o di patriottismo allora la faccenda è diversa.


La qualità nasce da come puoi lavorare.
Non ha nulla a che vedere con il patriottismo.
Se la la tua nazione ti sovvenziona per fare dumping, non cambia nulla sulla tua qualità.
Come se ti permette certi orari lavorativi, come se ti permette una certa gestione dei rifiuti.
Anodizzare alluminio in Cina, cosa meno che farlo da noi. Ovvio che la qualità dell'anodizzazione è la stessa (anzi, migliore da loro).
Alla fine, un giorno, tutti dovranno rendere conto di ciò che fanno. Anche i cinesi. E ci sarà da ridere.

Ciao,
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Messaggioda Stef » gio mar 31, 2011 12:36 pm

concordo che sarebbe divertente, ma non vedo come possa esserci una resa dei conti. in cina i dissidenti vanno tuttora al gabbio, il partito spiega ancora sul canale tv come bisogna pensare. il dumping in cina é una realtá di cui possiamo solo, a fantasia, immaginarne le dimensioni, sbagliando comunque per difetto.
non é questione di patriottismo, o forse si?, ma tant´é che l´unica arma di dissidenza che ci é rimasta é quella di combattere sul mercato. le proteste di piazza, anche di milioni, passano inosservate, il questorino di turno dice che erano solo 400.000, il tg1 fa vedere immagini ad hoc, magari del retro del corteo, ed é fatta.
ma coi soldi si possono cambiare le cose, ognuno nel suo piccolo.
esempio: é in atto un piano franco tedesco per farci fuori a livello europeo (parmalat, edison, immigrazione, contratti petroliferi in libia). bene, boicotto i prodotti francesi.
poi tornando alla montagna, non mi sembra che a noi i prodotti cinesi (bd su tutte) ci costino meno di alternative se non 100% italiane almeno assemblate da noi.
ok, se dici che da loro anodizzano meglio non ho motivo di dubitarne, ma credo (ne sono sicuro) che valga magari solo per il climbing. ad esempio produciamo le moto da motogp e superbike di yamaha, oltre che ducati al 100% in italia. mi viene in mente l´industria balistica italiana.
il fatto é che il patriottismo in italia sembra una cosa di cui vergognarsene, spesso negli ambienti intellettuali viene scambiato per fascismo. ma, fioi, siamo l´unico paese dell´eu che rispetta le regole in campo di mercato, non avendo una legge nazionale che difende le aziende di interesse strategico dalle scalate di azionisti esteri. siamo invasi dai profughi, che giustamente accogliamo come possiamo, ma ventimiglia i francesi non li fanno passare, ergo cazzi nostri. lasciamo stare i contratti petroliferi che ci hanno fregato in nome della democrazia :lol:

se non ci aiutiamo da soli, non lo fará nessuno.
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Messaggioda golmud » gio mar 31, 2011 15:03 pm

Il discorso che produrre in cina o in altri paesi a rotazione inseguendo chi fa pagar meno ,vale solo per i produttori ,noi clienti finali paghiamo sicuramente sempre molto e troppo il guadagno è solo per i produttori .!!!!!
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Messaggioda grip » gio mar 31, 2011 15:56 pm

golmud ha scritto:Il discorso che produrre in cina o in altri paesi a rotazione inseguendo chi fa pagar meno ,vale solo per i produttori ,noi clienti finali paghiamo sicuramente sempre molto e troppo il guadagno è solo per i produttori .!!!!!


sicurosicuro di cio' che dici??

parlo da POVERO produttore
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Messaggioda paolomn » gio mar 31, 2011 20:50 pm

grip ha scritto:
golmud ha scritto:Il discorso che produrre in cina o in altri paesi a rotazione inseguendo chi fa pagar meno ,vale solo per i produttori ,noi clienti finali paghiamo sicuramente sempre molto e troppo il guadagno è solo per i produttori .!!!!!


sicurosicuro di cio' che dici??

parlo da POVERO produttore

prendilo per il complimento che è, tu sei un artigiano

il presidente della ditta con l'elefante preistorico probabilmente non saprebbe dove metterselo un rocchetto di filo
ho notato tempo fà che questa ditta ha cominciato a produrre fuori dai confini sfizzeri..i prezzi non mi sembrano calati
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Messaggioda Kinobi » ven apr 01, 2011 8:40 am

golmud ha scritto:Il discorso che produrre in cina o in altri paesi a rotazione inseguendo chi fa pagar meno ,vale solo per i produttori ,noi clienti finali paghiamo sicuramente sempre molto e troppo il guadagno è solo per i produttori .!!!!!


Penso non sai bene cosa stai dicendo.
Forse pensi sia così, ma ti auguro un giorno di provare a fare qualcosa, e poi rivedere tale frase.
Ciao,
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5° KONG OPEN DAY

Messaggioda KONG ITALY » mer set 07, 2011 13:39 pm

Buongiorno a tutti,
mi ricollego a questa discussione invitandovi al 5° KONG OPEN DAY che si terrà il 17 settembre presso la nostra sede di Monte Marenzo.
Dettagli sul programma potete trovarli qui:

http://www.kong.it/events.htm

oppure se avete un utente Facebook, qui:

https://www.facebook.com/group.php?gid= ... 9365504540

Sarà una giornata di festa durante la quale sarà possibile arrampicare, fare gare di orienteering, provare a giocare a golf, assistere alle manovre aeree del Volo Club Lecco Kong, ad un raduno di auto d'epoca, visitare la mostra fotografica di Massimo Malpezzi, incontrare gli autori delle ultime guide Versante Sud, assistere ad una serata di Hervè Barmasse ma sopratutto partecipare a visite guidate del nostro stabilimento, scoprire come nascono le attrezzature che utilizzate e assistere ai test statici e dinamici con cui le testiamo.
L'ingresso è ovviamente gratuito ma è sempre meglio specificarlo.
Spero che questo comunicato non venga preso come un messaggio pubblicitario fuori luogo per un forum, ma come un occasione per farvi vedere con i vostri occhi ciò che abbiamo scritto proprio su questo forum qualche tempo fa.
Chiedo agli amministratori di rimuovere il post se nel caso lo ritenessero inappropriato; in caso contrario vi aspettiamo numerosi...
A presto!

Enrico Ostidich
marketing
KONG spa
KONG ITALY
 
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Messaggioda Marco Anghileri » mer set 07, 2011 14:36 pm

bella iniziativa... :idea:
Marco Anghileri
 
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Re: 5° KONG OPEN DAY

Messaggioda grip » mer set 07, 2011 15:31 pm

KONG ITALY ha scritto:Buongiorno a tutti,
mi ricollego a questa discussione invitandovi al 5° KONG OPEN DAY che si terrà il 17 settembre presso la nostra sede di Monte Marenzo.
Dettagli sul programma potete trovarli qui:

http://www.kong.it/events.htm

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Sarà una giornata di festa durante la quale sarà possibile arrampicare, fare gare di orienteering, provare a giocare a golf, assistere alle manovre aeree del Volo Club Lecco Kong, ad un raduno di auto d'epoca, visitare la mostra fotografica di Massimo Malpezzi, incontrare gli autori delle ultime guide Versante Sud, assistere ad una serata di Hervè Barmasse ma sopratutto partecipare a visite guidate del nostro stabilimento, scoprire come nascono le attrezzature che utilizzate e assistere ai test statici e dinamici con cui le testiamo.
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Spero che questo comunicato non venga preso come un messaggio pubblicitario fuori luogo per un forum, ma come un occasione per farvi vedere con i vostri occhi ciò che abbiamo scritto proprio su questo forum qualche tempo fa.
Chiedo agli amministratori di rimuovere il post se nel caso lo ritenessero inappropriato; in caso contrario vi aspettiamo numerosi...
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mettilo pure tra gli eventi nel calendario :wink:
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