Tre alpinisti sfiniti in vetta chiedono un passaggio al 118!

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda gatto alpestro » dom ago 14, 2011 10:28 am

Il fatto è che erano nelle Orobie, dove, come in Transilvania, non bisogna mai lasciare che l'oscurità cali su di te all'aperto.
Il gatto dà l'emozione di accarezzare una tigre, ma con meno spese di mantenimento.
Cosa mi preoccupa nell'alpinismo? La gravità, direi. (alpinista tedesco)
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Messaggioda Drugo Lebowsky » dom ago 14, 2011 19:08 pm

bummi ha scritto:
il.bruno ha scritto:cosa c'entra? se uno ne ha bisogno è giusto che chiami.

il punto è che da quel che si sa non ne avevano proprio bisogno questi che lo hanno chiamato!


Scusa ma su quale base dici che non ne avevano bisogno? Se erano davvero sfiniti, come dicono, hanno fatto benissimo a chiamare il soccorso prima di farsi male.


no, bummi
il "bisogno" deriva dall'avere il telefono in tasca, punto.

se non hai il telefono in tasca, ti fai una notte sotto le stelle, ti pigli freddo (sai che roba ad agosto!) la mattina sei bello arzillo e te ne tornio a casa.
avendo capito (forse) qualcosa in più.

il "bisogno" è tale se c'è una gamba rotta.
altrimenti NON è bisogno.
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Messaggioda generazione tepa sport » dom ago 14, 2011 23:09 pm

http://viaggi.repubblica.it/articolo/cortina-elisoccorso-a-500-euro/224317?ref=HRLV-7

pagare, bisogna pagare......i ticket sono da poco ulteriormente aumentati
oramai la sanita' è solo a pagamento....non vedo perche' per chi ricorre in modo ingiustificato alla chiamata dell'elisoccorso non deve pagare...
e poi non dimentichiamoci che i piloti e il personale a bordo comunque rischiano la propria vita ogni volta che si alzano in volo....e se lo fanno per delle cazzate e giusto che lo facciano pagare ...e tanto

e per riscuotere vedrete che Equitalia sa' come fare.... :D :D :D
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Messaggioda il.bruno » lun ago 15, 2011 9:28 am

avevano talmente tanto bisogno dell'elicottero, ed erano talmente tanto sfiniti, che appena scaricati a valle sono tornati a casa con la propria automobile.
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Messaggioda Enzolino » lun ago 15, 2011 10:41 am

PAgare e salato!!!

Drugo, perche' non me l'hai detto che volevi fare la Cassin???
Cosi' evitavo di andare col crucco ... :D
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Messaggioda bummi » lun ago 15, 2011 15:19 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
bummi ha scritto:
il.bruno ha scritto:cosa c'entra? se uno ne ha bisogno è giusto che chiami.

il punto è che da quel che si sa non ne avevano proprio bisogno questi che lo hanno chiamato!


Scusa ma su quale base dici che non ne avevano bisogno? Se erano davvero sfiniti, come dicono, hanno fatto benissimo a chiamare il soccorso prima di farsi male.


no, bummi
il "bisogno" deriva dall'avere il telefono in tasca, punto.

se non hai il telefono in tasca, ti fai una notte sotto le stelle, ti pigli freddo (sai che roba ad agosto!) la mattina sei bello arzillo e te ne tornio a casa.
avendo capito (forse) qualcosa in più.

il "bisogno" è tale se c'è una gamba rotta.
altrimenti NON è bisogno.


Seguendo il tuo ragionamento la ragazza che abbiamo recuperato sulla Maiella dopo 6 notti e 7 giorni la dovevamo lasciare al suo destino (ovvero a morte certa).
http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/maiella/maiella.htm

Posso essere d'accordo che alcuni vadano presi a pedate per come affrontano con leggerezza la montagna, ma non mi piacciono le regole rigide. Ogni intervento andrebbe contestualizzato ed analizzato, non sempre le cose stanno come sembrano a prima vista.
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Messaggioda Kliff 62 » lun ago 15, 2011 16:05 pm

VYGER ha scritto:Io li avrei lasciati su.
Una notte al fresco non può che fare bene...
Meglio non far nomi di persone ne di luoghi ma un capo del soccorso alpino di una nota valle un giorno mi ha confessato che per certi interventi simile a quello fatto in presolana non viene scomodato assolutamente l'elicottero e solo alla mattina successiva una piccola squadra di soccorritori con calma va a dare una mano agli sprovveduti .... :wink:
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Messaggioda il.bruno » lun ago 15, 2011 16:22 pm

bummi, è ovvio che stiamo giudicando sulla base di quel che c'è scritto nell'articolo dell'eco di bergamo e magari le cose non stanno esattamente così.
non mi pare comunque che lasci molti punti oscuri, anzi una volta tanto mi pare che il giornalista questa volta non ci abbia inserito la sua dose di ordinaria incompetenza (sarà un giornalista alpinista...).

anche il paragone con la ragazza dispersa da una settimana in maiella mi pare che proprio non regga, proprio perchè come dici ogni caso va visto a se stante.
chi è andato su a cercarla non sapeva nemmeno se l'avrebbe trovata, e se l'avrebbe trovata viva.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun ago 15, 2011 20:47 pm

bummi ha scritto:Seguendo il tuo ragionamento la ragazza che abbiamo recuperato sulla Maiella dopo 6 notti e 7 giorni la dovevamo lasciare al suo destino (ovvero a morte certa).
http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/maiella/maiella.htm

Posso essere d'accordo che alcuni vadano presi a pedate per come affrontano con leggerezza la montagna, ma non mi piacciono le regole rigide. Ogni intervento andrebbe contestualizzato ed analizzato, non sempre le cose stanno come sembrano a prima vista.


appunto
e proprio in base al tuo ragionamento, l'esempio che porti non c'entra una benemerita mazza.
nel tuo esempio c'è una persona che si è persa.
nel caso del quale parliamo, no.
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Messaggioda il Duca » lun ago 15, 2011 21:53 pm

La notizia l'ho appresa da un negoziante di Castione incredulo.
Puoi essere stanco finchè vuoi, ma sulla Presolana, in queste giornate, ti trovi un bel cantuccio e aspetti di riprenderti prima di scendere, speriamo che il volo lo paghino davvero loro!
Comunque con la gente che si vede salire e scendere dalla Regina in questo periodo non c'è da stupirsi che l'uccello d'acciaio vada e venga. Si spera solo che i prodi che son stati soccorsi non tornino più in sacra terra orobica, ma puntino ai dolci lidi romagnoli.
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Messaggioda gatto alpestro » lun ago 15, 2011 23:28 pm

il Duca ha scritto: non c'è da stupirsi che l'uccello d'acciaio vada e venga.

8O Attento a propagare certe notizie perchè ti trovi il prossimo gay pride sulla Presolana.

Battute omofobe a parte, credo che se le cose stanno come sono state raccontate, il fatto è grave e merita riprovazione non solo per i costi sostenuti: chi chiama l'elicottero deve sempre pensare che attiva un servizio che comporta un rischio non indifferente anche per chi lo svolge. Di elicotteri del soccorso ne vengono giù abbastanza senza che li si chiami per nulla. Scommetto che non ci hanno nemmeno pensato.
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 8:36 am

bummi ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
bummi ha scritto:
il.bruno ha scritto:cosa c'entra? se uno ne ha bisogno è giusto che chiami.

il punto è che da quel che si sa non ne avevano proprio bisogno questi che lo hanno chiamato!


Scusa ma su quale base dici che non ne avevano bisogno? Se erano davvero sfiniti, come dicono, hanno fatto benissimo a chiamare il soccorso prima di farsi male.


no, bummi
il "bisogno" deriva dall'avere il telefono in tasca, punto.

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il "bisogno" è tale se c'è una gamba rotta.
altrimenti NON è bisogno.


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no scusa, immagino che per 'gamba rotta' includesse qualsiasi situazione di pericolo di vita.

detto queste tre parole mi pare scontato che una ragazza dispersa da una settimana rientri in un caso simile (sticazzi!!) mentre 3 baldi alpinisti più o meno giovani non credo siano stati in pericolo per una notte, certo è che bisogna anche vedere l'abbigliamento che avevano consè.
e qui è tutto dire. quindi penso che sia fondamentale la chiamata in caso di bisogno per pericolo di vita.
mi viene in mente un esempio (che tra l'altro qualche anno fa mi faceva incazzare con un bestia con uno dei miei utenti):

ambulanza; se faccio un incidente la chiamo se sono nella merda, ma se riesco ad andare con un mio mezzo al PS, ci vado.
se però ho necessità di un ambulanza per dei trasporti particolari pago un tot al km. ecco, secondo me la stessa cosa deve esserlo per l'elicottero.

non è questione di rigidità, è buon senso!
certo è che se uno è in magliettina in cima al Bianco, allora rischia magari di lasciarci le penne ed allora che chiami, ma poi farei pagare doppio per essere andato attrezzato come un pirla!!!
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Messaggioda bummi » mar ago 16, 2011 8:59 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
bummi ha scritto:Seguendo il tuo ragionamento la ragazza che abbiamo recuperato sulla Maiella dopo 6 notti e 7 giorni la dovevamo lasciare al suo destino (ovvero a morte certa).
http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/maiella/maiella.htm

Posso essere d'accordo che alcuni vadano presi a pedate per come affrontano con leggerezza la montagna, ma non mi piacciono le regole rigide. Ogni intervento andrebbe contestualizzato ed analizzato, non sempre le cose stanno come sembrano a prima vista.


appunto
e proprio in base al tuo ragionamento, l'esempio che porti non c'entra una benemerita mazza.
nel tuo esempio c'è una persona che si è persa.
nel caso del quale parliamo, no.


Probabilmente mi sono perso un passaggio, ma mi pare che tu avessi detto:
"il "bisogno" è tale se c'è una gamba rotta.
altrimenti NON è bisogno."

Secondo me i confini non sono così netti, e starei attento a introdurre principi così rigidi. Quello che è capitato ai due volponi sulla Presolana, dove da quello che ho capito è in grado di scendere anche un bambino di notte a occhi chiusi, se capitasse da altre parti forse non sarebbe così semplice.
Non so, prendetemi pure per un ipergarantista, ma m'è capitato di andare a recuperare cadaveri in posti apparentemente banalissimi resi mortali da situazioni assolutamente contingenti.
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 9:06 am

bummi ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
bummi ha scritto:Seguendo il tuo ragionamento la ragazza che abbiamo recuperato sulla Maiella dopo 6 notti e 7 giorni la dovevamo lasciare al suo destino (ovvero a morte certa).
http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/maiella/maiella.htm

Posso essere d'accordo che alcuni vadano presi a pedate per come affrontano con leggerezza la montagna, ma non mi piacciono le regole rigide. Ogni intervento andrebbe contestualizzato ed analizzato, non sempre le cose stanno come sembrano a prima vista.


appunto
e proprio in base al tuo ragionamento, l'esempio che porti non c'entra una benemerita mazza.
nel tuo esempio c'è una persona che si è persa.
nel caso del quale parliamo, no.


Probabilmente mi sono perso un passaggio, ma mi pare che tu avessi detto:
"il "bisogno" è tale se c'è una gamba rotta.
altrimenti NON è bisogno."

Secondo me i confini non sono così netti, e starei attento a introdurre principi così rigidi. Quello che è capitato ai due volponi sulla Presolana, dove da quello che ho capito è in grado di scendere anche un bambino di notte a occhi chiusi, se capitasse da altre parti forse non sarebbe così semplice.
Non so, prendetemi pure per un ipergarantista, ma m'è capitato di andare a recuperare cadaveri in posti apparentemente banalissimi resi mortali da situazioni assolutamente contingenti.



continui a sottolinearlo tu stesso, la situazione dei tre non mi sembrava fosse resa mortale da situazioni particolari, tant'è che oltre alla stanchezza (sono comunque andati a casa autonomamente), non hanno passato nessun ricovero per disidratazione o quant'altro, e se non erro le temperature non avrebbero raggiunto i -10(ma posso sbagliarmi).
poi è vero come dice qualcuno che ciò lo si evince dall'articolo letto. Esserci probabilmente ci farebbe agire in modo diverso, ma da come è stato descritto rimango della mia idea.
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Messaggioda Enzolino » mar ago 16, 2011 9:47 am

Bummi,

piccolo aneddoto.
Tanti anni fa in gruppo salimmo sul Corrasi. Era un semplice trekking. Banalissimo. Tuttavia con noi c'era un tizio inesperto di montagna, che in cima apri' telefonino per chiamare gli amici e dire dove'era, facendo un casino della madonna. In discesa era con me. Iniziavano a dolergli le ginocchia. Ad un certo punto voleva chiamare l'elicottero. Gli dissi una balla. Che se veniva l'elicottero avrebbe dovuto spendere mille euro di base piu' spese aggiuntive a seconda delle manovre.
Dopo un momento di riflessione il tizio scese lentamente, ma con le sue gambe.

Questo per dire che non c'e' nessun problema se qualcuno chiama, andare a recuperarlo. Ma deve pagare!
Molto semplice.
Il prezzo del soccorso non solo copre le spese in una certa misura, ma fa da barriera psicologica che scoraggia eventuali chiamate.

Diciamo che, da questo punto di vista, sono ancora piu' estremista.
Forse perche' vedo ancora l'alpinismo in una prospettiva eroica piuttosto che sportiva. Ma per me il telefonino non e' da portare in montagna. Comunque questa e' una scelta personale.
In conclusione per me o si fa come in Svizzera, in cui se sei iscritto alla Rega non paghi, oppure paghi salato!
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Messaggioda bummi » mar ago 16, 2011 10:27 am

smauri ha scritto:continui a sottolinearlo tu stesso, la situazione dei tre non mi sembrava fosse resa mortale da situazioni particolari, tant'è che oltre alla stanchezza (sono comunque andati a casa autonomamente), non hanno passato nessun ricovero per disidratazione o quant'altro, e se non erro le temperature non avrebbero raggiunto i -10(ma posso sbagliarmi).
poi è vero come dice qualcuno che ciò lo si evince dall'articolo letto. Esserci probabilmente ci farebbe agire in modo diverso, ma da come è stato descritto rimango della mia idea.


Ok, allora diciamo che ho capito male io.
Alcuni interventi in cui si enunciavano principi un po' rigidi (soccorso giustificato solo per pericolo di morte, solo se ci si rompe una gamba, ecc.) mi hanno tratto in inganno.
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 10:32 am

bummi ha scritto:
smauri ha scritto:continui a sottolinearlo tu stesso, la situazione dei tre non mi sembrava fosse resa mortale da situazioni particolari, tant'è che oltre alla stanchezza (sono comunque andati a casa autonomamente), non hanno passato nessun ricovero per disidratazione o quant'altro, e se non erro le temperature non avrebbero raggiunto i -10(ma posso sbagliarmi).
poi è vero come dice qualcuno che ciò lo si evince dall'articolo letto. Esserci probabilmente ci farebbe agire in modo diverso, ma da come è stato descritto rimango della mia idea.


Ok, allora diciamo che ho capito male io.
Alcuni interventi in cui si enunciavano principi un po' rigidi (soccorso giustificato solo per pericolo di morte, solo se ci si rompe una gamba, ecc.) mi hanno tratto in inganno.


l'estremismo non mi piace.
l'alpinismo si.
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Messaggioda bummi » mar ago 16, 2011 10:47 am

Enzolino ha scritto:Bummi,

piccolo aneddoto.
Tanti anni fa in gruppo salimmo sul Corrasi. Era un semplice trekking. Banalissimo. Tuttavia con noi c'era un tizio inesperto di montagna, che in cima apri' telefonino per chiamare gli amici e dire dove'era, facendo un casino della madonna. In discesa era con me. Iniziavano a dolergli le ginocchia. Ad un certo punto voleva chiamare l'elicottero. Gli dissi una balla. Che se veniva l'elicottero avrebbe dovuto spendere mille euro di base piu' spese aggiuntive a seconda delle manovre.
Dopo un momento di riflessione il tizio scese lentamente, ma con le sue gambe.

Questo per dire che non c'e' nessun problema se qualcuno chiama, andare a recuperarlo. Ma deve pagare!
Molto semplice.
Il prezzo del soccorso non solo copre le spese in una certa misura, ma fa da barriera psicologica che scoraggia eventuali chiamate.

Diciamo che, da questo punto di vista, sono ancora piu' estremista.
Forse perche' vedo ancora l'alpinismo in una prospettiva eroica piuttosto che sportiva. Ma per me il telefonino non e' da portare in montagna. Comunque questa e' una scelta personale.
In conclusione per me o si fa come in Svizzera, in cui se sei iscritto alla Rega non paghi, oppure paghi salato!


Come ti capisco.
Una volta chiamare il soccorso era considerata un'onta, quasi una macchia indelebile sul curriculum di un alpinista.

Oggi chi va in montagna, anche a fare alpinismo, proviene spesso da attività molto più "domestiche" come l'arrampicata in falesia e/o la sciata in pista. Si pensa che con un corso di 3-4 giorni si possa andare ed essere autonomi.
Nel mio piccolo, noto sempre meno gente che prima di fare certe ascensioni si sia fatta le ossa con qualche anno di escursionismo. L'escursionismo, se fatto in autonomia e su terreno tecnico (certi sgarrupi esposti e/o non segnati rimangono un banco di prova insuperabile) rimane il background culturale indispensabile per stimolare un adeguato "senso della montagna".
Poi è ovvio che probabilmente la faciloneria con cui si chiama il soccorso oggi è dovuta anche al fatto che i soccorritori sono più efficienti, veloci e che con l'elicottero riesci ad arrivare pressochè quasi ovunque.
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Messaggioda nglblu » mar ago 16, 2011 13:44 pm

Che chiacchiere....sti qui alle 20 erano ancora in vetta.. Ora io vorrei sapere chi, tra tutti quelli che hanno replicato a questo tread, non si sarebbe sentito "in pericolo" e non avrebbe quindi chiamato il soccorso alpino!!
Aspetto un nome di qualche "eroe" che si è ritrovato in cima a una montagna troppo tardi e ci abbia bivaccato.
Conosco solo 1 (una) persona che, vittima di un incidente sci alpinistico, ha avuto il coraggio di infilarsi le gambe nello zaino in attesa che passasse la notte e venissero a cercarlo, ma il tizio suddetto anzitutto non scrive cazzate sui forum e sono sicuro che se avesse avuto un telefonino, in quella circostanza, non avrebbe aspettato un minuto a usarlo.
Tutti finocchi col culo degli altri nè?
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Messaggioda il.bruno » mar ago 16, 2011 14:10 pm

per fortuna (o forse non solo quella) non mi sono mai trovato a dover bivaccare in cima. ho però diverse volte bivaccato all'aperto (programmato) con sacco a pelo, per cui se dovessi trovarmi in quella situazione (senza sacco) non credo che la vivrei in modo tanto drammatico al punto da dover chiamare il soccorso. l'unica preoccupazione sarebbe quella di avvisare chi è a casa.

posto che tra l'altro alle 20 in questa stagione ci si vede ancora, a un certo punto posso anche ammettere che questi chiamino l'elicottero.
quel che non va bene è che glielo dobbiamo pagare tutti noi!!!
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