Corona - Il canto delle manère

[solyaris]

"La fine del mondo storto", Premio Bancarella 2011

e già, ho visto:
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/ ... la-4637066

ma questo cosa significa in fondo ?! che il libro è buono ?! che il libro è cattivo ?!

A me fa sempre specie quando l'arte è graduata da seriosi premi e competizioni. Non sono un esperto di meandri letterari e non conosco i meccanismi di questo premio bancarella; dunque riporto l'Art. 1 al sito http://www.premiobancarella.info/ che recita:
"La Fondazione Città del Libro, l'Unione Librai Pontremolesi e l'Unione Librai delle Bancarelle organizzano annualmente il Premio Bancarella, da assegnarsi a quell'opera che a giudizio dei librai, interpreti sensibili ed attenti del vasto pubblico dei lettori, abbia conseguito un chiaro successo di merito ed un grande successo di vendita."

Allora probabilmente il nostro libro ha dunque venduto di più di altri; ma questo è un valore positivo ? Io penso di nò:

Ora tutt'intorno a noi c'è consumo di musica orrenda, letteratura scadente, fiction soporifera, tutta "robaccia (artistica) decadente" (dico io) del nostro moribondo "mondo storto" (direbbe proprio il nostro stesso Autore).

giorgio

[Falco5x]

Mi sembra che il bancarella sia un po' come l'auditel.
La vendita e il gradimento del pubblico sono criteri di giudizio come tanti altri, e credo che non offrano particolari garanzie di merito. D'altra parte se quello che vende tanto è un autore anzichè un libro, la cosa deve insospettire parecchio. Perché anche un autore davvero geniale sforna di solito nel corso della sua vita un solo libro geniale, o al massimo un paio; dunque se un autore vende sempre, qualunque sia il prodotto, vuol solo dire che è un abile venditore, oppure che il mercato è drogato dalla sua stessa fama.

Ma a parte il caso del bancarella, mi chiedo: però... gli altri premi letterari sono davvero imparziali? le giurie sono libere? sono attendibili?
Mi vien da ridere. La letteratura non si sviluppa quando qualcuno ha appena finito di scrivere qualcosa e qualcun altro dice che quello merita un premio, la letteratura è invece il frutto di una decantazione decennale quando non secolare. L'opera vera emerge dalla piattezza circostante semplicemente aspettando che il tempo ne distilli i meriti. Per contro sono certo che molte opere notevoli non siano mai emerse solo a causa di sfortunate circostanze o di insufficiente promozione.

Corona è stato un buon testimone finché ha attinto al proprio vissuto e a quello della sua gente antica e dura, dopodiché si è trasformato in un personaggio furbo, amministratore attento di una fama costruita con pazienza e sagacia. Anche questo è un merito, e penso che giustamente sia stato ripagato con fama e denaro; però tutto ciò con la letteratura non ha nulla a che vedere.