Stef ha scritto:Enzolino ha scritto:PS. Sono concetti un po' difficili da spiegare ... spero di essere stato chiaro ...
bah che dire....
nella falesia di casa c'è una fessura totalmente clean in quanto si può uscire e scendere tramite sentiero.
si tratta di un progetto che sarà valutato all'incirca XI-/XI e alla base c'è una cordicella con cartello che dice che appunto è un progetto "privato", e a parte l'interessato non ci scala nessuno.
a pochi metri c' è uno strapiombo-placca n.l. (all'incirca XI) completamente attrezzato ma aperto a tutti.
boh mi sembra solo un problema di intenzioni dell'apritore e di comunicazioni delle stesse, "marchiare il territorio" è un concetto che non mi piace.
poi come in tutto, logica e buonsenso, se metto una catena ad una fessura che intendo salire clean, ma poi non lavoro al progetto per un lungo periodo di tempo (anni?) è logico che qualcuno la proverà....anche perchè se così fosse allora tutti a correre a installare soste per "prenotarsi" le FA
oh gnari poi ognuno ha la sua visione.
enzoli', a me basta che haio capito che non sono il difensore dello spit, anche perchè sinceramente faccio sportclimbing perchè sono distante dalle montagne, altrimenti mi sparerei "ravanate dolomitiche" a manetta e basta.
pis

Si. L'ho capito che non sei un "pro-spit" a priori.
Tornando sull'argomento.
Se vogliamo dirla tutta la frequentazione di una falesia e' anche funzione dei gradi e della spittatura.
Falesie e/o vie con gradi alti o con un elevato livello di esposizione hanno una popolarita' decisamente inferiore rispetto a vie con "gradi medi" e spit ravvicinati.
Forse ho una concezione di "progetto" personale, ma secondo me "progetto" significa "proprieta' privata", ma che chiunque puo' cimentarsi nella libera di una via.
E non dimentichiamoci che le vie si possono scalare anche in top rope.
Mettere i cartelli o le catene mi sembrerebbe un'idea assurda. La bellezza del "clean climbing" e' che non lascia traccia e vogliamo mettere i cartelli o le catene?
Capisco e condivido l'idea di Oviglia di mettere le catene (c'e' un articolo su PM in cui affronta l'argomento), ma il motivo e' quello di invogliare i climbers a provare le vie.
Ricordo che l'amico con cui ho aperto tante vie trad, era solito mettere una freccetta colorata sulla roccia sotto ogni via.
Io protestavo e lui mi ricordava che uno spit avrebbe avuto decisamente piu' impatto e che la vernice in pochi anni va via.
Adesso devo dire che aveva ragione.
Finisco raccontando di una chiacchierata che ho avuto ieri con un irlandese.
Lui ha iniziato ad arrampicare 6 mesi fa. In Irlanda l'arrampicata lo inibiva perche' e' 100 % trad.
Ecco. Questo e' un classico esempio di omologazione all'incontrario che non piace al sottoscritto.
Questo e' per dire che spesso la questione non e' spit o no-spit, ma rendere l'arrampicata una disciplina piu' diversificata e, per questo, piu' ricca.