grizzly ha scritto:Scusate se faccio un intervento estemporaneo... solo una cunsiderasiun, certamente of topic.
Però vedo rediquadri età 24, ncianca non so di preciso ma è giovane... e parlate di "la pacchia è finita", "lacrime e sangue per tutti", "prospettive per niente allegre"... esticazzi ragà... manco i nonni...
Cioè va bene che sono riusciti a far vedere il mondo come possibile solo così... quasi che le crisi fossero dei prodotto non umani... il mercato è in crisi, quasi fosse una potenza infernale da provare a placare con sacrifici...
Ou il mercato è una cosa fatta dagli umani, non è un malefissio...
Se il mercato non va più bene lo distruggiamo nè... è possibile! Anche se dicono di no...
Non siamo nel mondo migliore possibile perchè lo dicono loro...
Io ho 32 anni e quindi sono ancora un bambino
Grizzly, qui era proprio pacchia. Nel senso proprio del termine. Venivano cani e porci e i soldi piovevano dal cielo. Londra, come ho gia' scritto, e' stata il CEPU d'Europa per circa un decennio. Il "cinno" a cui non avresti dato due lire in Italia a Londra poteva benissimo diventare un multi millionaire. Con o senza merito. Non importa. Le opportunita' c'erano. Basate su solide fondamenta o basate sulla balsa. Importa anche meno. Londra, e' stata, forse insieme a New York, l'espressione piu' estrema di un boom economico fondato sul nulla e giustamente destinato a finire e finire male.
Altrove non era proprio cosi', ma anche l'Italia nel suo piccolo ha visto tanti "nuovi ricchi" e ancora di piu' persone che semplicemente stavano bene o che semplicemente se la cavavano. Lo dicono le statistiche e i grandi numeri. L'Italia e' poi un caso a parte, perche' ha sempre sofferto di problemi tutti suoi e la crisi e' arrivata prima, ma era tutta Made in Italy. Poi e' arrivata quella globale e forse proprio perche' in ballo gia' da qualche anno all'Italia ha fatto meno male che altrove. Il risultato e' che ora c'e' il rischio che qualcuno non se la cavi piu'. Chi ha dato, ha dato. Chi ha avuto, ha avuto. L'economia e' pero' ciclica. Solo che questa volta si prospetta un ciclo particolarmente lungo e particolarmente negativo.
Sono d'accordo con te. Il sistema non me lo impone nessuno ed e' lontano dall'essere il migliore possibile. Forzarne i confini pero' non e' che sia proprio ovvio. Mi confesso. Su questo argomento sono del tutto cinico e ipocrita. Sono qui per una sola ragione. Moralmente sicuramente quella sbagliata. Quando questa ragione non avra' piu' senso di essere, good bye London. Semplicemente non ho le palle per forzare troppo i confini di questo sistema.
Al momento la cosa che piu' mi preoccupa e' il terrorismo. Lavoro nel cosiddetto Square Mile, un miglio quadrato che e' il concentrato del male. La mia piccola azienda si limita a lucrare sulle debolezze dell'uomo. Le grandi banche d'investimento il male lo fabbricano e lo vendono anche a caro prezzo. E noi stronzi lo compriamo anche. E' il sistema che tu giustamente vuoi distruggere. Le ragioni dei terroristi non le conosco, ma non credo nella guerra santa. Intanto hanno chiuso le strade di accesso alla City, lo Square Mile. Le poche rimaste aperte sono decorate con vasi amovibili e corazzati. Il numero delle telecamere e' diventato ridicolo. In metropolitata si fa finta di niente, ma si vede lontano un miglio che nelle ore di punta la gente ha paura. La vista di un musulmano diffonde il panico e la gente cambia carrozza alla prima occasione. Sembra che al momento la cosa piu' probabile sia un attacco in stile commando, l'ultimo trend dopo Mumbai. In ufficio abbiamo fatto diverse prove di evacuazione tra risate e battute. Il terrorismo fa piu' paura della crisi, ma non bisogna darlo a vedere.
Ed io penso a quando tu mi hai detto che la mattina prima del lavoro vai a nuotare in mare... la prospettiva di una vita molto piu' semplice di quella che ho qui inizia a piacermi molto di piu'... ne riparliamo magari davanti ad un piatto di cinghiale tra qualche settimana
