Ancora musulmani, scusate la ripetizione

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Messaggioda s » ven dic 02, 2005 18:37 pm

Luca A. ha scritto:Perchè a questi teocon interessa di più citare l'Evangelo per sfruttarlo come strumento di ordine, di ingessatura, di conservazione sociale e politica


ah beh! è da circa duemila anni che allora va avanti questo grosso equivoco. che peccato.

Luca A. ha scritto: Ruini non è quel Borghezio vestito da prete come ce lo presenta qui Farina


ci mancherebbe. ha progetti respiro infinitamente più ampio: in favore di una società più compiutamente reazionaria, ingessata, conservatrice dal punto di vista sociale e politico.

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Re: Ancora musulmani, scusate la ripetizione

Messaggioda Fokozzone » ven dic 02, 2005 19:14 pm

Fokozzone ha scritto:Non siamo senza cuore.
Nella vita capitano imprevisti.
Ad esempio innamorarsi.
Non c'entra mai il credo, la razza, la cultura.

Quando si pensa a mettere su famiglia e allora contano, eccome se
contano, le tradizioni.
Tutte quelle cose molto pratiche che costituiscono il matrimonio
discendono dalla religione, la quale - lo si voglia o no - dà
forma alle civiltà anche nei rapporti domestici.


«C'è tra i musulmani che vengono da noi una nuova parola d'ordine: sposare le donne cattoliche per convertirle».


Dissi in una trasmissione televisiva: se mia figlia chiedesse di
sposare un islamico, cercherei in ogni modo - fatta salva la sua
libertà - di evitarglielo.

Personalmente ritengo il centro del ragionamento la frase in blu: cioè l' innamoramento è un fatto assolutamente individuale e imponderabile, la famiglia, invece, ha un andamento che dipende fortemente dalla visione della stessa che hanno i coniugi (quindi dalla cultura, dalle tradizioni e,in primis dalla religione). Chiaro che visioni molto diverse non possono che dar luogo a gravi problemi e la base del richiamo è questa: il modello familiare cristiano e islamico sono molto, molto diversi.

La frase in verde, che è quella più sbeffeggiata da t-climb, invece dovrebbe far riflettere su un altro aspetto: che appeal può avere per una ragazza italiana, l' arabo bruttino e povero in canna? Se questi poverini che emigrano perché non hanno da mangiare trovano moglie italiana, o hanno fatto la collezione delle cozze e delle zitelle impresentabili, oppure bisogna rivedere l' equazione islamico + immigrato = poverino. Poverino un corno! C' è un pregiudizio troppo forte a favore dell' immigrato, anche se è un farabutto, perché da quei paesi non viene certo la gente migliore, semmai la feccia della loro società, ricordiamocelo.

Cercherebbe di evitarglielo dice nella frase in rosso. Tutti quelli che hanno detto che non darebbero la figlia a nessun integralista o xy pensano di avere una parola in merito a chi sposerà la loro figlia. Chiaro che l' unica posizione realistica è quella di buzz -nella nostra società. Andiamo a vedere invece nelle società islamiche che voce in capitolo hanno le donne sul proprio matrimonio? E anche questo è un aspetto del problema che non mi piace trascurare del tutto.

Ultima nota: parlare di razzismo riguardo a questi casi mi sembra denoti una certa ignoranza di cosa sia una razza, e anche l' abitudine a salivare a comando (pavlov): basta annusare la parola "immigrato" in qualunque contesto o discorso e c' è qualcuno che, prima ancora di aver capito di cosa si sta parlando ha già detto "razzista". E' vecchia, trovate un nuovo anatema più fresco, nuovo e divertente.

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Messaggioda Silvio » ven dic 02, 2005 19:47 pm

...fattallÀ: È la cosa
che viene detta a tutte le persone
che vengono dall?africa e dall?asia qua
a cercare un pÒ di legittima felicitÀ
dopo che la civile europa gli ha devastato i loro paesi di provenienza
l?unica cosa che viene detta È fattallÀ
fattallÀ in napoletano significa... vattene

fattallÀ la? pecchÈ ccÀ nun ce puo?sta?
fattallÀ lÀ a casa mia nun ce puÒ sta?
spazio vitale identitÀ razziale ccÀ tutte quanti teneno l?orgoglio nazionale
fattallÀ lÀ pecchÈ ccÀ nun ce puÒ sta?
fattallÀ lÀ a casa nun ce puÒ sta?
fattallÀ cho! nun pozzo manco riciata?
razza cultura nascita nazione
so? addiventate a droga d?a popolazione
fattallÀ la germania dice fattallÀ
fattallÀ la croazia dice fattallÀ
fattallÀ cho! lega lombarda dice fattallÀ
che ce ne fotte si te puzze ?e fame
si te morono ?e ccriature
si nun tiene manco ?e panne

chi tanto e chi niente e chi ?o ttene no nun t?o vvo? da?
chi tanto e chi niente e nisciuno no nun t?o vvo? da?
germania e tedeschi siente d?allucca?
croazia e croati siente d?allucca?
lombardia e lombardi siente d?allucca?
e tutti quanti insieme dice....

fattallÀ lÀ pecchÈ ccÀ nun ce puÒ sta?
fattallÀ lÀ a casa mia nun ce puÒ sta?
fattallÀ cho! nun se po? manco riciata?
razza cultura nascita nazione
sÒ addiventate a droga d?a popolazione
fattallÀ la germania dice fattallÀ
fattallÀ la croazia dice fattallÀ
fattallÀ cho! lega lombarda dice fattallÀ
che ce ne fotte si te puzze ?e fame
si te morono ?e ccriature
si nun tiene manco ?e panne

diciamolo pure noi fattallÀ
a questo regime in doppio petto
a questo regime fatto di televisioni
e di luci della ribalta
sappiamo bene
con noi non useranno nÈ manganello nÈ olio di ricino...
sicuramente
...hanno delle armi piÙ potenti
cinque televisioni e quattro giornali
dicetecelo pure vuje fattallÀ

fattallÀ fattallÀ chesta È a nova civiltÀ
nun ce sta spazio manco p?a diversitÀ
tutte ?nzerrate anche a costo di sparare
ind?a stu serraglio monoculturale
nord e sud nord esud simmo tutte quante uguali
pe? mmezo ?e stu sistema che ce ha fatto a tutti schiavi
e allora È venuto ?o mumento e ce ammisca? costruÌ na societÀ che nun dice
fattallÀ lÀ pecchÈ ccÀ nun ce puÒ sta? ......spazio vitale ......razza cultura....

chi tanto e chi niente e chi ?o ttene no nun t?o vvÒ da?
chi tanto e chi niente e nisciuno nun t?o vvÒ da?
e allora dicimmo a gente nui fattallÀ
a tutti i razzisti...fattallÀ
a tutti i leghisti ....fattallÀ
a tutti i naziskin...fattallÀ

fattallÀ fattallÀ fattallÀ
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Messaggioda KAZAN1975 » ven dic 02, 2005 20:14 pm

Buzz ha scritto:io ho molti dubbi sinceramente

non è affatto facile "far passare" le proprie convinzioni, maturate con l'esperienza di vita, ai figli

i genitori contano, ma fino ad un certo punto,
l'influenza della scuola, della televisione, degli amici contano moltissimo

in classe di mia figlia ci sono due bambini palestinesi,
(peraltro i genitori non sono religiosi)
io sono ben contento quando so che mia figlia è loro amica e ne prende le difese quando i compagni li prendono in giro perche non sono italiani

però so che è un equilibrio molto difficile...
tu spingi verso una certa direzione (è normale... mica siamo finti... se crediamo in qual cosa lo esprimiamo) e magari in un certo periodo della loro vita ciò vuol dire che loro faranno l'esatto opposto...

se mia figlia s'innamorasse di un bigotto pieno di ideologia,
che fosse comunista, cattolico, islamico, nazista, cercherei di dissuaderla
e se non ci riuscissi, cazzi suoi

la vita è sua.


ma che belle parole.... 8O hahahha

cmq...concordo :)
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Messaggioda ricciola » ven dic 02, 2005 20:47 pm

cialtrone ha scritto:
simo il 4 CG ha scritto:bell'articolo, tratto da un autorevolissimo giornale.
...per non parlare poi della capacità critica di questo signor giornalista, certo, il dr. Farina, sulla cui moralità ed eticità potrei scommettere entrambe le palle (di Berlusconi). Ricordo la sua finezza giornalistica quando, appena rapita la comunista Sgrena, non trovò di meglio che scriverci sopra proprio un bell'articolino...Tanto per non dimenticare queste perle di giornalismo, riporto:

>QUANDO SONO NEI GUAI SI AGGRAPPANO AL CAVALIERE
> di Renato Farina
> Franco, il papà di Giuliana Sgrena è una bella figura di ferroviere
> comunista, con la sua barba antica. È simpatico come Peppone, si strugge
> per l'ideologia, ma vuol più bene a sua figlia. Mentre sul televisore
> scorre il video dove Giuliana piange («non aveva mai pianto », commenta)
> accetta di mettersi in posa per il fotografo. Immaginiamo lo strazio, ma
> accetta docilmente: magari serve a salvarla. Farebbe di tutto per
> riabbracciare quella ragazza di quasi sessant'anni. Le figlie sono sempre
> bambine. Per questo andrà alla manifestazione di domani indetta dal
> Manifesto. Lì si applicheranno le idee apprese in anni di militanza
> politica. Tra i compagni era chiaro al tempo dell'Urss ed è palese anche
> ora chi è il nemico e chi è l'amico. Chi è il cattivo? L'America, e il suo
> alleato Berlusconi complice nell'occupazione di un Paese sovrano. E i
> buoni, le vittime chi sono? Sono i "resistenti", coloro che si oppongono
> all'occupazione, e protestano contro i massacri delle forze occidentali.
> Qualcuno rapisce tua figlia, solo perché italiana? Una volta dalle parti
> del Manifesto si definivano i terroristi "compagni che sbagliano", oggi
> "teste di c***o" (Vauro). Ma questo non muta però i confini del bene e del
> male. Poi però quando vogliono salvare una figlia o una collega di lavoro,
> devono ammettere di fidarsi solo del nemico Berlusconi, salvo in corteo
> trattarlo come la causa del male. Che pena questa doppiezza. Non
> guariscono mai. Il giorno della solidarietà con Giuliana è stato indetto
> dal Manifesto tracciando con il gesso questa discriminante ideologica.

Comunque, anche dopo averlo letto senza pregiudizio alcuno, l'articolo non cambia affatto consistenza, merda sembrava, merda rimane, nè mi stupisce che piaccia a FKZ.

Mamma mia....bell'articolo....brividi... :evil:
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Messaggioda Max Grivel » ven dic 02, 2005 21:21 pm

ricciola ha scritto:
cialtrone ha scritto:
simo il 4 CG ha scritto:bell'articolo, tratto da un autorevolissimo giornale.
...per non parlare poi della capacità critica di questo signor giornalista, certo, il dr. Farina, sulla cui moralità ed eticità potrei scommettere entrambe le palle (di Berlusconi). Ricordo la sua finezza giornalistica quando, appena rapita la comunista Sgrena, non trovò di meglio che scriverci sopra proprio un bell'articolino...Tanto per non dimenticare queste perle di giornalismo, riporto:

>QUANDO SONO NEI GUAI SI AGGRAPPANO AL CAVALIERE
> di Renato Farina
> Franco, il papà di Giuliana Sgrena è una bella figura di ferroviere
> comunista, con la sua barba antica. È simpatico come Peppone, si strugge
> per l'ideologia, ma vuol più bene a sua figlia. Mentre sul televisore
> scorre il video dove Giuliana piange («non aveva mai pianto », commenta)
> accetta di mettersi in posa per il fotografo. Immaginiamo lo strazio, ma
> accetta docilmente: magari serve a salvarla. Farebbe di tutto per
> riabbracciare quella ragazza di quasi sessant'anni. Le figlie sono sempre
> bambine. Per questo andrà alla manifestazione di domani indetta dal
> Manifesto. Lì si applicheranno le idee apprese in anni di militanza
> politica. Tra i compagni era chiaro al tempo dell'Urss ed è palese anche
> ora chi è il nemico e chi è l'amico. Chi è il cattivo? L'America, e il suo
> alleato Berlusconi complice nell'occupazione di un Paese sovrano. E i
> buoni, le vittime chi sono? Sono i "resistenti", coloro che si oppongono
> all'occupazione, e protestano contro i massacri delle forze occidentali.
> Qualcuno rapisce tua figlia, solo perché italiana? Una volta dalle parti
> del Manifesto si definivano i terroristi "compagni che sbagliano", oggi
> "teste di c***o" (Vauro). Ma questo non muta però i confini del bene e del
> male. Poi però quando vogliono salvare una figlia o una collega di lavoro,
> devono ammettere di fidarsi solo del nemico Berlusconi, salvo in corteo
> trattarlo come la causa del male. Che pena questa doppiezza. Non
> guariscono mai. Il giorno della solidarietà con Giuliana è stato indetto
> dal Manifesto tracciando con il gesso questa discriminante ideologica.

Comunque, anche dopo averlo letto senza pregiudizio alcuno, l'articolo non cambia affatto consistenza, merda sembrava, merda rimane, nè mi stupisce che piaccia a FKZ.

Mamma mia....bell'articolo....brividi... :evil:


brividi? Abito a 15 km dalla Sgrena (e non me la tiro) ma quell'articolo è tutto vero, suo padre ha rotto il c***o per settimane col fazzoletto da partigiano al collo (???)alla tv locale ed al gazzettino locale(che c***o c'entra poi) parlando di "resistenza irachena" salvo poi andare a leccare il culo a Berlusconi ed all'attuale governo.
Per salvare quella gente è morto un valido uomo, chissà se il vecchio ha ancora voglia di fare teatro in giro, pare di si perchè appena ne ha possibilità non perde occasione di scoreggiare in giro qualche stronzata
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Messaggioda cialtrone » ven dic 02, 2005 21:21 pm

ricciola ha scritto:Mamma mia....bell'articolo....brividi... :evil:
...e terore, terore vero!
cialtrone
 

Messaggioda ram| » ven dic 02, 2005 22:18 pm

Per salvare quella gente è morto un valido uomo


gesù .. le cazzate che scrivi
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Re: Ancora musulmani, scusate la ripetizione

Messaggioda HappyFra » ven dic 02, 2005 23:14 pm

Fokozzone ha scritto:
Fokozzone ha scritto:Non siamo senza cuore.
Nella vita capitano imprevisti.
Ad esempio innamorarsi.
Non c'entra mai il credo, la razza, la cultura.

Quando si pensa a mettere su famiglia e allora contano, eccome se
contano, le tradizioni.
Tutte quelle cose molto pratiche che costituiscono il matrimonio
discendono dalla religione, la quale - lo si voglia o no - dà
forma alle civiltà anche nei rapporti domestici.


«C'è tra i musulmani che vengono da noi una nuova parola d'ordine: sposare le donne cattoliche per convertirle».


Dissi in una trasmissione televisiva: se mia figlia chiedesse di
sposare un islamico, cercherei in ogni modo - fatta salva la sua
libertà - di evitarglielo.

Personalmente ritengo il centro del ragionamento la frase in blu: cioè l' innamoramento è un fatto assolutamente individuale e imponderabile, la famiglia, invece, ha un andamento che dipende fortemente dalla visione della stessa che hanno i coniugi (quindi dalla cultura, dalle tradizioni e,in primis dalla religione). Chiaro che visioni molto diverse non possono che dar luogo a gravi problemi e la base del richiamo è questa: il modello familiare cristiano e islamico sono molto, molto diversi.

La frase in verde, che è quella più sbeffeggiata da t-climb, invece dovrebbe far riflettere su un altro aspetto: che appeal può avere per una ragazza italiana, l' arabo bruttino e povero in canna? Se questi poverini che emigrano perché non hanno da mangiare trovano moglie italiana, o hanno fatto la collezione delle cozze e delle zitelle impresentabili, oppure bisogna rivedere l' equazione islamico + immigrato = poverino. Poverino un corno! C' è un pregiudizio troppo forte a favore dell' immigrato, anche se è un farabutto, perché da quei paesi non viene certo la gente migliore, semmai la feccia della loro società, ricordiamocelo.

Cercherebbe di evitarglielo dice nella frase in rosso. Tutti quelli che hanno detto che non darebbero la figlia a nessun integralista o xy pensano di avere una parola in merito a chi sposerà la loro figlia. Chiaro che l' unica posizione realistica è quella di buzz -nella nostra società. Andiamo a vedere invece nelle società islamiche che voce in capitolo hanno le donne sul proprio matrimonio? E anche questo è un aspetto del problema che non mi piace trascurare del tutto.

Ultima nota: parlare di razzismo riguardo a questi casi mi sembra denoti una certa ignoranza di cosa sia una razza, e anche l' abitudine a salivare a comando (pavlov): basta annusare la parola "immigrato" in qualunque contesto o discorso e c' è qualcuno che, prima ancora di aver capito di cosa si sta parlando ha già detto "razzista". E' vecchia, trovate un nuovo anatema più fresco, nuovo e divertente.

Fokozzone


Non è mica difficile... leggendo quello che scrivi di solito me ne vengono in mente decine e decine
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


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Messaggioda HappyFra » ven dic 02, 2005 23:20 pm

il.bruno ha scritto:Ad Enzolino: la Chiesa condanna la pedofilia, ancor più se fatta da preti, tanto è vero che si è deciso di escludere dal sacerdozio le persone in qualche modo più deboli rispetto alle insidie nel campo della condotta sessuale. Quindi i terribili fatti avvenuti per la Chiesa sono un male, sono dei fatti anomali, diversi dall'ideale.
In molti paesi musulmani invece è la regola che la donna non conti niente, ed è sbagliato se conta qualcosa. Quindi nella cultura di quei paesi è normale che le donne siano segregate e tenute in condizioni che una occidentale riconosce come inaccettabili (cosa che in un matrimonio genera i problemi di cui si parla).
Mi pare che ci sia una grossa differenza, le due cose che metti sullo stesso piano non sono paragonabili.


La chiesa condanna la pedofilia con tanta coerenza e attenzione che in America diverse diocesi sono andate in bancarotta per i processi che hanno perso e i danni che hanno dovuto pagare alle vittime dei preti pedofili, e non solo per gli atti in sé, ma soprattutto per le reti di protezione che vescovi e porporati vari hanno sempre offerto ai loro gregari che andavano di parrocchia in parrocchia a molestare bambini. E il buon Woityla, che adesso faranno santo in un batter d'occhio, ha a sua volta coperto tutto (basta leggere ciò che ha fatto e detto fino al momento in cui lo scandalo è esploso in modo non più arginabile). Non fatemi ridere, a proposito di come la chiesa è contro la pedofilia.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


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Messaggioda KAZAN1975 » sab dic 03, 2005 1:00 am

HappyFra ha scritto:
il.bruno ha scritto:Ad Enzolino: la Chiesa condanna la pedofilia, ancor più se fatta da preti, tanto è vero che si è deciso di escludere dal sacerdozio le persone in qualche modo più deboli rispetto alle insidie nel campo della condotta sessuale. Quindi i terribili fatti avvenuti per la Chiesa sono un male, sono dei fatti anomali, diversi dall'ideale.
In molti paesi musulmani invece è la regola che la donna non conti niente, ed è sbagliato se conta qualcosa. Quindi nella cultura di quei paesi è normale che le donne siano segregate e tenute in condizioni che una occidentale riconosce come inaccettabili (cosa che in un matrimonio genera i problemi di cui si parla).
Mi pare che ci sia una grossa differenza, le due cose che metti sullo stesso piano non sono paragonabili.


La chiesa condanna la pedofilia con tanta coerenza e attenzione che in America diverse diocesi sono andate in bancarotta per i processi che hanno perso e i danni che hanno dovuto pagare alle vittime dei preti pedofili, e non solo per gli atti in sé, ma soprattutto per le reti di protezione che vescovi e porporati vari hanno sempre offerto ai loro gregari che andavano di parrocchia in parrocchia a molestare bambini. E il buon Woityla, che adesso faranno santo in un batter d'occhio, ha a sua volta coperto tutto (basta leggere ciò che ha fatto e detto fino al momento in cui lo scandalo è esploso in modo non più arginabile). Non fatemi ridere, a proposito di come la chiesa è contro la pedofilia.

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Messaggioda Jocondor » sab dic 03, 2005 10:40 am

il.bruno ha scritto:Ad Enzolino: la Chiesa condanna la pedofilia, ancor più se fatta da preti, tanto è vero che si è deciso di escludere dal sacerdozio le persone in qualche modo più deboli rispetto alle insidie nel campo della condotta sessuale. Quindi i terribili fatti avvenuti per la Chiesa sono un male, sono dei fatti anomali, diversi dall'ideale.
In molti paesi musulmani invece è la regola che la donna non conti niente, ed è sbagliato se conta qualcosa. Quindi nella cultura di quei paesi è normale che le donne siano segregate e tenute in condizioni che una occidentale riconosce come inaccettabili (cosa che in un matrimonio genera i problemi di cui si parla).
Mi pare che ci sia una grossa differenza, le due cose che metti sullo stesso piano non sono paragonabili.


Scusa, eh, ma la "pedofilia" dei preti, è pericolosa solo per i bambini maschi od anche per le bambine?E' provato che i preti pedofili sono soltanto gay?
Non credo proprio.
Allora , perchè la chiea accetta i perti "eterosessuali" ma allontana quelli "omosessuali"?
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Messaggioda Jocondor » sab dic 03, 2005 10:43 am

il.bruno ha scritto:Ad Enzolino: la Chiesa condanna la pedofilia, ancor più se fatta da preti, tanto è vero che si è deciso di escludere dal sacerdozio le persone in qualche modo più deboli rispetto alle insidie nel campo della condotta sessuale. Quindi i terribili fatti avvenuti per la Chiesa sono un male, sono dei fatti anomali, diversi dall'ideale.
In molti paesi musulmani invece è la regola che la donna non conti niente, ed è sbagliato se conta qualcosa. Quindi nella cultura di quei paesi è normale che le donne siano segregate e tenute in condizioni che una occidentale riconosce come inaccettabili (cosa che in un matrimonio genera i problemi di cui si parla).
Mi pare che ci sia una grossa differenza, le due cose che metti sullo stesso piano non sono paragonabili.


Scusa, eh, la ripetizione (che ho cancellato)
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Messaggioda Jocondor » sab dic 03, 2005 11:00 am

Max Grivel ha scritto:
ricciola ha scritto:
cialtrone ha scritto:
simo il 4 CG ha scritto:bell'articolo, tratto da un autorevolissimo giornale.
...per non parlare poi della capacità critica di questo signor giornalista, certo, il dr. Farina, sulla cui moralità ed eticità potrei scommettere entrambe le palle (di Berlusconi). Ricordo la sua finezza giornalistica quando, appena rapita la comunista Sgrena, non trovò di meglio che scriverci sopra proprio un bell'articolino...Tanto per non dimenticare queste perle di giornalismo, riporto:

>QUANDO SONO NEI GUAI SI AGGRAPPANO AL CAVALIERE
> di Renato Farina
> Franco, il papà di Giuliana Sgrena è una bella figura di ferroviere
> comunista, con la sua barba antica. È simpatico come Peppone, si strugge
> per l'ideologia, ma vuol più bene a sua figlia. Mentre sul televisore
> scorre il video dove Giuliana piange («non aveva mai pianto », commenta)
> accetta di mettersi in posa per il fotografo. Immaginiamo lo strazio, ma
> accetta docilmente: magari serve a salvarla. Farebbe di tutto per
> riabbracciare quella ragazza di quasi sessant'anni. Le figlie sono sempre
> bambine. Per questo andrà alla manifestazione di domani indetta dal
> Manifesto. Lì si applicheranno le idee apprese in anni di militanza
> politica. Tra i compagni era chiaro al tempo dell'Urss ed è palese anche
> ora chi è il nemico e chi è l'amico. Chi è il cattivo? L'America, e il suo
> alleato Berlusconi complice nell'occupazione di un Paese sovrano. E i
> buoni, le vittime chi sono? Sono i "resistenti", coloro che si oppongono
> all'occupazione, e protestano contro i massacri delle forze occidentali.
> Qualcuno rapisce tua figlia, solo perché italiana? Una volta dalle parti
> del Manifesto si definivano i terroristi "compagni che sbagliano", oggi
> "teste di c***o" (Vauro). Ma questo non muta però i confini del bene e del
> male. Poi però quando vogliono salvare una figlia o una collega di lavoro,
> devono ammettere di fidarsi solo del nemico Berlusconi, salvo in corteo
> trattarlo come la causa del male. Che pena questa doppiezza. Non
> guariscono mai. Il giorno della solidarietà con Giuliana è stato indetto
> dal Manifesto tracciando con il gesso questa discriminante ideologica.

Comunque, anche dopo averlo letto senza pregiudizio alcuno, l'articolo non cambia affatto consistenza, merda sembrava, merda rimane, nè mi stupisce che piaccia a FKZ.

Mamma mia....bell'articolo....brividi... :evil:


brividi? Abito a 15 km dalla Sgrena (e non me la tiro) ma quell'articolo è tutto vero, suo padre ha rotto il c***o per settimane col fazzoletto da partigiano al collo (???)alla tv locale ed al gazzettino locale(che c***o c'entra poi) parlando di "resistenza irachena" salvo poi andare a leccare il culo a Berlusconi ed all'attuale governo.
Per salvare quella gente è morto un valido uomo, chissà se il vecchio ha ancora voglia di fare teatro in giro, pare di si perchè appena ne ha possibilità non perde occasione di scoreggiare in giro qualche stronzata



A me del padre della Sgrena, non me ne importa proprio niente.

Se rapissero mia figlia, farei patti anche con col diavolo per riaverla, e quindi anche con Berlusconi.

Resta poi il fatto che Sgrena era lì tra l'atro per cercare documentare le atrocità commesse con il fosforo a Falluja, ed è stata rapita; quando se ne è discusso su questo forum, all'epoca, citando Brecht, ho scritto "quando vennero a prendere gli eberei..." e non sapevo di essere andato vicino alla verità.

Questo per quanto riguarda articolo ed articolista; e voglio anche dire tutto il male che posso di un giornalismo che per sua natura dovrebbe essere di inchiesta (i fatti prima di tutto, come Sgrena) e diventa invece comodo opinionismo da poltrona (polemica di parole e nient'altro).

Nell'articolo citato all'inizio non c'è nulla che sostenga e documenti la maggior difficoltà di un matrimonio tra diverse religioni rispetto alla norma dei matrimoni; e magari c'è anche una differenza, non voglio negarlo, ma ognuno si deve scegliere il suo destino, e se possiamo aiutare una figlia a fare una scelta felice meglio così, altrimenti pazienza, saremo sempre pronti ad aiutarla dopo, quando si accorgesse di avere sbagliato.

C'e poi da dire che se "herrare humanum est", questo vale sia per le donne che eventualmente si innamorino dell'uomo sbagliato, cristiano od ebreo o musulmano che sia, e vale anche per Camillo Ruini, che non è, appunto, infallibile, e che ormai tira sfacciatamente l'acqua al suo mulino come e più di un capopartito o di un opinonista da strapazzo, ops, da salotto di vespa.
Ultima modifica di Jocondor il sab dic 03, 2005 11:05 am, modificato 1 volta in totale.
...devi imparare a leggere, oppure il tuo cervello è bruciato......
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Messaggioda il.bruno » sab dic 03, 2005 11:01 am

Luca A. ha scritto:Come cristiano sono veramente intristito quando mi trovo in mezzo a discussioni così.

Come cristiano e come uomo, quando vedessi che i compagni di viaggio che mi sono scelto negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio, credo proprio che cambierei la scelta dei compagni di viaggio.
Apri gli occhi e guardati intorno.
Poi che i cosiddetti teocon (nei quali comunque non sta Farina) facciano quello che dici non è nemmeno vero...
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Messaggioda Luca A. » sab dic 03, 2005 12:45 pm

il.bruno ha scritto:
Luca A. ha scritto:Come cristiano sono veramente intristito quando mi trovo in mezzo a discussioni così.

Come cristiano e come uomo, quando vedessi che i compagni di viaggio che mi sono scelto negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio, credo proprio che cambierei la scelta dei compagni di viaggio.
Apri gli occhi e guardati intorno.


Ma cosa dici? Per "cambiare la scelta di compagni di viaggio" (che -per inciso- non ti sei SCELTO, come dici tu, perché in questo mondo ci sei nato senza averlo deciso tu) dovresti scoprire un pianeta abitato da esseri intelligenti e decidere di andare ad abitare là, ammesso che tu abbia la tecnologia ed i soldi per farlo.
Altri compagni di viaggio non ce n'è, Bruno.
Il "mondo contemporaneo" può piacere e non piacere, ma un altro mondo semplicemente NON C'E'. Non si tratta di modernismo, ma di realismo.
Questa settimana ricorrono quarant'anni dalla costituzione conciliare sulla Chiesa nel mondo contemporaneo: la Gaudium et Spes. Che comincia con queste parole:
"Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo... [...] Perciò [la Chiesa] si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e la sua storia".
Non sarà che gli uomini, come tu dici "negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio" perché chi dovrebbe presentare loro la Chiesa gliela presenta come una istituzione vecchia, odorosa di muffa, arcigna, brontolona, puritana, capace solo di dire dei NO e di lamentarsi, di condannare, di erogare sicurezze (o sicumere) a buon mercato, lontana mille miglia dalla sensibilità, dai linguaggi, dal bisogno di senso che gli uomini di oggi continuano (anche inconsapevolmente) ad avere?
Il Vangelo sa parlare agli uomini di tutti i tempi. Se gli uomini del 2005 lo sbeffeggiano non sarà forse che chi glielo dovrebbe testimoniare lo sta facendo male? A questo mi riferivo quando parlavo nel post precedente di responsabilità dei discepoli.
Ti confesso che con dispiacere mi trovo spesso a dar ragione ai più laici e caustici frequentatori del forum: se la Chiesa è quella che gli stiamo facendo vedere noi, obiettivamente non hanno mica torto a starne ben fuori. La vita è già abbastanza complicata di suo, senza bisogno di sentirsi fare la predica in continuazione.
Io lo so che non è così, io lo so che il Vangelo non è questo e che la Chiesa non è così, o non è tutta così; ma così appare, così gliela facciamo apparire, e questa è responsabilità nostra, poche palle.

Mah!
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda Zio Vare » sab dic 03, 2005 12:59 pm

Sottolineo e sottoscrivo in pieno l'ultimo post di Luca A.
La penso esattamente allo stesso modo

Non sarà che gli uomini, come tu dici "negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio" perché chi dovrebbe presentare loro la Chiesa gliela presenta come una istituzione vecchia, odorosa di muffa, arcigna, brontolona, puritana, capace solo di dire dei NO e di lamentarsi, di condannare, di erogare sicurezze (o sicumere) a buon mercato, lontana mille miglia dalla sensibilità, dai linguaggi, dal bisogno di senso che gli uomini di oggi continuano (anche inconsapevolmente) ad avere?


Ti confesso che con dispiacere mi trovo spesso a dar ragione ai più laici e caustici frequentatori del forum: se la Chiesa è quella che gli stiamo facendo vedere noi, obiettivamente non hanno mica torto a starne ben fuori. La vita è già abbastanza complicata di suo, senza bisogno di sentirsi fare la predica in continuazione.
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Messaggioda il.bruno » sab dic 03, 2005 13:14 pm

Luca A. ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Luca A. ha scritto:Come cristiano sono veramente intristito quando mi trovo in mezzo a discussioni così.

Come cristiano e come uomo, quando vedessi che i compagni di viaggio che mi sono scelto negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio, credo proprio che cambierei la scelta dei compagni di viaggio.
Apri gli occhi e guardati intorno.


Ma cosa dici? Per "cambiare la scelta di compagni di viaggio" (che -per inciso- non ti sei SCELTO, come dici tu, perché in questo mondo ci sei nato senza averlo deciso tu) dovresti scoprire un pianeta abitato da esseri intelligenti e decidere di andare ad abitare là, ammesso che tu abbia la tecnologia ed i soldi per farlo.
Altri compagni di viaggio non ce n'è, Bruno.
Il "mondo contemporaneo" può piacere e non piacere, ma un altro mondo semplicemente NON C'E'. Non si tratta di modernismo, ma di realismo.
Questa settimana ricorrono quarant'anni dalla costituzione conciliare sulla Chiesa nel mondo contemporaneo: la Gaudium et Spes. Che comincia con queste parole:
"Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo... [...] Perciò [la Chiesa] si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e la sua storia".
Non sarà che gli uomini, come tu dici "negano, offendono e vilipendono la Chiesa e Dio" perché chi dovrebbe presentare loro la Chiesa gliela presenta come una istituzione vecchia, odorosa di muffa, arcigna, brontolona, puritana, capace solo di dire dei NO e di lamentarsi, di condannare, di erogare sicurezze (o sicumere) a buon mercato, lontana mille miglia dalla sensibilità, dai linguaggi, dal bisogno di senso che gli uomini di oggi continuano (anche inconsapevolmente) ad avere?
Il Vangelo sa parlare agli uomini di tutti i tempi. Se gli uomini del 2005 lo sbeffeggiano non sarà forse che chi glielo dovrebbe testimoniare lo sta facendo male? A questo mi riferivo quando parlavo nel post precedente di responsabilità dei discepoli.
Ti confesso che con dispiacere mi trovo spesso a dar ragione ai più laici e caustici frequentatori del forum: se la Chiesa è quella che gli stiamo facendo vedere noi, obiettivamente non hanno mica torto a starne ben fuori. La vita è già abbastanza complicata di suo, senza bisogno di sentirsi fare la predica in continuazione.
Io lo so che non è così, io lo so che il Vangelo non è questo e che la Chiesa non è così, o non è tutta così; ma così appare, così gliela facciamo apparire, e questa è responsabilità nostra, poche palle.

Mah!

Non hai capito niente di quello che ho detto, mi spiace che hai sprecato tempo a rispondere ad un'altra cosa.
Una cosa sulle parti in grassetto:
1. Gesù Cristo è stato crocifisso: se siamo sbeffeggiati è segno che siamo sulla buona strada (c'è anche nelle beatitudini);
2. io sbaglio 1000 volte al giorno, ma questo non è una buona scusa per essere d'accordo ed avallare qualunque becero insulto (questo è il livello medio) sparato sulla Chiesa, o le varie idee benpensanti sull'aborto, la fecondazione assistita, ecc. ecc., perchè per amore di verità non posso dire bene di una cosa che è male, quello sì che sarebbe irresponsabile. Poi tu fa' come ti pare e va' pure avanti a calare le braghe.
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Messaggioda il.bruno » sab dic 03, 2005 13:20 pm

Per la questione dei compagni di viaggio intendo questo: è più facile fare una proposta culturale e di tipo di vita al mondo moderno dialogando con chi ha in comune con te l'idea della libertà, del valore incommensurabile di ogni vita umana e della necessità di salvaguardarla, del valore delle iniziative che sorgono dalla persona al di sopra di quelle calate da uno statalismo impersonale ed omologante ecc. ecc., oppure con una visione sempre e comunque anticlericale, che davanti ai temi della vita si nasconde dietro ai "diritti delle donne" in modo assai dogmatico, ci chi vuole omologare l'educazione a nozionismo di matrice statale e quindi controllato dal potere dominante ecc. ecc.?
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Messaggioda Zio Vare » sab dic 03, 2005 13:37 pm

il.bruno ha scritto:1. Gesù Cristo è stato crocifisso: se siamo sbeffeggiati è segno che siamo sulla buona strada (c'è anche nelle beatitudini);

Guarda, su questo ho fortissime perplessità, non facciamo affermare alle beatitudini quello che non dicono.
Andare alla ricerca dello sberleffo per poi dire di essere perseguitati è allucinante. Se il Vangelo è sotto molti aspetti rivoluzionario per i suoi tempi esattamente all'opposto si sta comportando la Chiesa oggi, coprendosi dietro a paraventi del tipo "ai giorni nostri essere rivoluzionari significa essere tradizionalisti e (parecchio) miopi". Non puoi vantarti di essere sbeffeggiato quando ne dai adito in modo palese.
I Vescovi continuano ad essere convinti di rappresentare la guida dei Cristiani, più passa il tempo più mi accorgo che non è così, che le loro parole viaggiano almeno 100 metri sopra (o sotto) la realtà che vivono i cristiani quotidianamente e le idee che i laici cristiani hanno. Certe posizioni della CEI e nella fattispecie di Ruini trasudano vecchiume tradizionalista. Mentre loro parlano non si rendono conto che danno soluzioni e consigli stantii a problemi dinamici ed odierni, problemi che oggi viaggiano a velocità a cui non riescono a stare dietro perchè manca una mentalità giovane. Si dice che Gesù Cristo cominciò a predicare a 30 anni, oggi, per la chiesa, quanto vale un cristiano laico di 30 anni? Quanto valgono le sue idee?
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