
da undertaker777 » lun lug 08, 2013 18:34 pm
da meki » lun lug 08, 2013 22:03 pm
Milioni di italiani sanno cosa vuol dire avere a che fare con la legge. La sfiducia nella giustizia non è causata dalla politica di questo o quello schieramento ma dalle eterne opposizioni delle corporazioni ad ogni serio tentativo di riforma.
?La separazione delle funzioni tra pubblico ministero e giudice è un atto di equità: il giudice diventa finalmente terzo, il pubblico ministero (accusa) sullo stesso piano dell'avvocato (difesa), rendendo così il processo un confronto alla pari tra parti dello stesso livello.
?Si vuole evitare che chi oggi è pm, cioè rappresentante della pubblica accusa, si trovi il giorno dopo a diventare giudice. I due percorsi in carriera devono per forza essere diversi.
?La formazione dei giudici e dei pm deve essere diversa, così come la loro inclinazione professionale. Chi ha avuto compiti di indagine non può trovarsi in un attimo a passare a competenze giudicanti, e viceversa.
?Rendendo autonoma l'azione disciplinare e tipicizzando (cioè specificando) gli illeciti disciplinari si fa sì che il magistrato che sbaglia sia giudicato sulla base di precise responsabilità, con punizioni certe e stabilite per legge. Si evitano così difese corporative da parte del Csm (Consiglio SUperiore della Magistratura), che nel corso degli anni non ha fatto che assolvere magistrati finiti sotto il processo disciplinare.
?L'avanzamento in carriera dei magistrati non solo per anzianità, ma anche per meriti a concorso, fa inmodo che si facciano strada i migliori magistrati in circolazione, con particolare riferimento alle giovani leve, e questo non può che far bene alla macchina della giustizia.
?La riforma costituisce un sistema graduale per modernizzare la nostra giustizia e portarla ai livelli di efficienza di altre grandi democrazie.
?La riforma affronta il drammatico problema della lunghezza dei processi, che ha creato situazioni paradossali, lungaggini incresciose, veri drammi.
?La riorganizzazione delle procure segue la linea di un miglioramento fondamentale della giustizia in uno dei suoi aspetti fondamentali: il procuratore capo sarà l'unico titolare dell'azione penale e l'unico a poter avere rapporti diretti con i mass media. Si eviteranno così quelle esternazioni di magistrati che in questi anni hanno invelenito il clima politico del Paese.
http://2001-2006.governoberlusconi.it/giustizia.htm
Governo Berlusconi I - in carica dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995
Governo Berlusconi II - in carica dal 11 giugno 2001 al 23 aprile 2005
Governo Berlusconi III - in carica dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006
Governo Berlusconi IV - in carica dal 7 maggio 2008 al 16 novembre 2011
da peppino » gio lug 11, 2013 19:38 pm
da Sbob » dom lug 14, 2013 18:48 pm
da undertaker777 » dom lug 14, 2013 19:23 pm
da peppino » gio lug 18, 2013 11:28 am
da undertaker777 » sab lug 20, 2013 0:00 am
Ragazza uccisa: pirata scarcerato va ai domiciliari
Il gip di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio ha travolto e ucciso a Gorgonzola (Milano) la 16enne Beatrice Papetti.
Una settimana dopo l'investimento, l'uomo si era costituito ai carabinieri ed era stato portato in carcere.
da giudirel » sab lug 20, 2013 7:43 am
da undertaker777 » sab lug 20, 2013 21:33 pm
giudirel ha scritto:Under... mi sembra che il B non sia in carcere.
E allora cosa la meni.
da meki » lun lug 22, 2013 9:57 am
giudirel ha scritto:Under... mi sembra che il B non sia in carcere.
E allora cosa la meni.
da Sbob » lun lug 22, 2013 10:35 am
undertaker777 ha scritto:giudirel ha scritto:Under... mi sembra che il B non sia in carcere.
E allora cosa la meni.
mi fai un riassunto di quante ore hanno perso i magistrati dietro alle puttanate (nel vero senso della parola), dato che la loro solita scusa è che sono troppo occupati, e non hanno tempo per correr dietro a quei poveri diavoli di assassini... non mi pare così difficile intuire qual'è il probblema, vabbè che non ci arrivi ruggen, ma proprio nessuno no dai...
da peppino » lun lug 22, 2013 15:56 pm
da peppino » mer lug 24, 2013 9:56 am
da peppino » mer lug 24, 2013 9:57 am
da peppino » mer lug 24, 2013 10:02 am
da Sbob » mer lug 24, 2013 11:45 am
da peppino » mer lug 24, 2013 12:26 pm
da undertaker777 » mer lug 24, 2013 13:28 pm
Sarebbe stato bello se laltra sera, ad Annozero Marco Travaglio, si fosse girato verso Diego Della Valle e gli avesse chiesto: caro mister Todt, ma lei ha le società allestero? Sarebbe stato bello se Santoro avesse evocato le decine di milioni di euro evasi da Agnelli, lAvvocato che la sinistra per anni ha indicato come modello di imprenditore illuminato e rispettoso delle istituzioni. Sarebbe stato bello se Santoro e Travaglio avessero chiesto a Carlo De Benedetti, editore di Repubblica, per quale ragione abbia trasferito la residenza nella Confederazione elvetica, diventando cittadino svizzero. Forse perché paga meno tasse? In fondo non ci stupiamo. Da che mondo e mondo, gli uomini bravi (o talvolta solo fortunati), cercano di infilarsi tra le maglie della legge per ridurre al minimo la contribuzione fiscale.
In Italia, però, solo un imprenditore viene costantemente scrutinato da circa ventanni: Silvio Berlusconi. Ormai sappiamo tutto di lui: quante società, quante ville, quanti yacht possiede allestero. Travaglio li ha elencati laltra sera in tv, puntigliosamente, anche se non sempre a proposito. Diciamolo senza ipocrisia: la critica, anche feroce, in democrazia è lecita e quando qualcuno scende in politica sa che il rischio di finire nel tritacarne mediatico, e talvolta giudiziario, è alto.
I dati e i processi citati dal fondatore del Fatto Quotidiano li conosciamo a memoria. Rappresentano il mantra di una certa Italia di sinistra. È così ripetitivo che dal 1993 a oggi, ogni cittadino ha avuto modo di apprenderlo e di giudicarlo. Nel segreto dellurna.
Ma cè anche unaltra verità, che rimane sempre in ombra. Riguarda il Berlusconi contribuente e datore di lavoro, come ha ricordato, sempre ad Annozero, il direttore di questo giornale, Alessandro Sallusti. Qualche settimana fa, Marina Berlusconi, in unintervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che da quindici anni il gruppo Fininvest, da lei presieduto, paga 2,2 milioni di euro al giorno fra imposte e contributi.
Aggiungiamo qualche dato. Il totale, sempre su quindici anni e sempre tra imposte e contributi, è di 7,7 miliardi di euro. Dicasi 7,7. Miliardi. Ed esaminando la cartella fiscale del Cavaliere emergono altre cifre interessanti. Ad esempio, che dal 2000 al 2008 ha denunciato un reddito medio annuale di 14,5 milioni di euro, escludendo il 2006, quando i proventi furono di ben 139 milioni di euro. Un collega, Claudio Borghi, recentemente si è preso la briga di calcolare quante tasse Berlusconi paga ogni giorno: se i suoi conti non sono sbagliati, ogni volta che tramonta il sole il primo ministro consegna allo Stato italiano 34mila euro.
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