La notte, la strada e The Boss

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda Spider » mer mag 11, 2005 16:12 pm

Come si fa a scegliere...

...dipende dal viaggio!

La notte in autostrada Racing in the streets o Night, prima di andare a correre ovviamente Born to Run, e poi, e poi...

...TUTTE porca miseria!

Goin' down, No surrender, The Promised land, Badlands, e la versione live (ovviamente nel triplo 75-85) di Tenth Avenue??? DEVASTANTE!!!

...e poi Thunder Road che non riuscirò mai a decidermi se mi piace più la versione acustica o quella pestata, e Backstreets che mi fa venire le lacrime agli occhi, e Jersey Girl live coi boati del pubblico, e Kitty's Back, per non parlare poi di Rosalita, o di Because the Night o Spirits in the Night...

:roll:
....AAAARRRGGGHHHH!!!
:D :D :D :D
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda kenzo » mer mag 11, 2005 16:30 pm

Spider ha scritto:
Goin' down, No surrender, The Promised land, Badlands, e la versione live (ovviamente nel triplo 75-85) di Tenth Avenue??? DEVASTANTE!!!...


'A bbello! Che fai? Mi cadi in questo modo? Un live peggiore di così il boss non lo poteva fare (imposto dalla Sony con cui aveva appena firmato il contratto).

Piece de Resistence, bootleg concerto di Parigi (? o Stoccolma?) del World Tour del 1977.

Prova a spararti a "full volume" Prove it all night, aperto con uno strepitoso duetto tra lui e Miami Steve sulle note di Because the Night.

Poi torna qui da papà.

:wink:
Parlami, Parlami Cuore,
tutte le cose si rinnovano
i cuori si aggiusteranno lungo la curva
e I sentieri che si incrociano
si incroceranno ancora
Avatar utente
kenzo
 
Messaggi: 1336
Images: 35
Iscritto il: gio dic 09, 2004 1:59 am
Località: provincia MB

Messaggioda PAZIENTE_POW » mer mag 11, 2005 17:10 pm

Tonight I'll be on that hill `cause I can't stop
I'll be on that hill with everything I got
Lives on the line where dreams are found and lost
I'll be there on time and I'll pay the cost
For wanting things that can only be found
In the darkness on the edge of town


La notte, in macchina, l'assolo orgasmico di Bruce in PROVE IT ALL NIGHT da Live in the Promised Land
Ohi la schiena
PAZIENTE_POW
 
Messaggi: 59
Iscritto il: mer nov 24, 2004 13:49 pm

Messaggioda Spider » mer mag 11, 2005 17:42 pm

kenzo ha scritto:Poi torna qui da papà.

:wink:


:oops: :oops: :oops: ecchè sono ggggiovane.... :oops: :oops: :oops: :wink:


BLOW AWAY the dreams that tear you apart
BLOW AWAY the dreams that break your heart
BLOW AWAY THE LIES that leave you nothing but lost and broken-hearted...
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda gug » mer mag 11, 2005 18:02 pm

...grande Bruce...ma su che disco sta "racing in the street"?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Messaggioda Spider » mer mag 11, 2005 18:17 pm

MAMMA MIA stavo ripensando ai primi dischi, che non per essere banale ma sono di gran lunga i più belli...

...chicche come Lost in The Flood, Blinded by the Light, NYC serenade, Wild Bill's Circus Story, Meeting across the River, Something in the Night...

.....AAAAAAAHHHHH!!!



PS Racing in the Street è su "Darkness on the edge of town" (1978), in assoluto il mio disco preferito del Boss... ovviamente dopo l'inarrivabile Born to Run che è fuori concorso... :wink:
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Lorenz » gio mag 12, 2005 9:48 am

kenzo ha scritto:
Spider ha scritto:
Goin' down, No surrender, The Promised land, Badlands, e la versione live (ovviamente nel triplo 75-85) di Tenth Avenue??? DEVASTANTE!!!...


'A bbello! Che fai? Mi cadi in questo modo? Un live peggiore di così il boss non lo poteva fare (imposto dalla Sony con cui aveva appena firmato il contratto).



E invece l'ha fatto! MTV Unplugged Una grande occasione sprecata

Lorenz
Avatar utente
Lorenz
 
Messaggi: 653
Images: 14
Iscritto il: ven mag 17, 2002 15:09 pm
Località: Cernusco sul Naviglio

Messaggioda Lorenz » gio mag 12, 2005 9:55 am

Ecco la prima occasione di sempre per collegare due ragioni di vita che non c'entrano niente l'una con l'altra: Alpinismo e Bruce Springsteen
:D

Per quanto mi riguarda saro' a tutte e tre le date italiane. Quest'anno pero' non andro' all'estero come negli ultimi tour. C'e' un limite a tutto, anche alla capacita' del mio portafoglio! :(

Parlare dei dischi degli anni '70 e '80 potrebbe tenermi sveglio anche la notte.
Che mi dite invece di Devils & Dust ? A me piace, e' un "ottimo disco".
Ma definireste allo stesso modo dischi come Darkness, BTR, The River, ...
No!
Per quelli non ci sono parole adatte.
Capito, no ?
:wink:

Lorenz
Avatar utente
Lorenz
 
Messaggi: 653
Images: 14
Iscritto il: ven mag 17, 2002 15:09 pm
Località: Cernusco sul Naviglio

Messaggioda kenzo » gio mag 12, 2005 15:22 pm

Io ho un debole per i primi 2, se non altro xkè sono quelli che me lo hanno fatto conoscere grazie alla mia prof di Lettere (lasciamo perdere l'anno :cry:) lo stereotipo di komunista con il pallino degli USA, un Veltroni in gonnella ma 20 anni prima.

Poi ogni disco di BS è una storia a sé. Penso che The Rising sia il migliore in assoluto, per musica, testi e arrangiamenti. Un capolavoro he entrerà nella storia del rock.

Spider, non rammaricarti: 6 cmq sulla buona strada. :wink:
Parlami, Parlami Cuore,
tutte le cose si rinnovano
i cuori si aggiusteranno lungo la curva
e I sentieri che si incrociano
si incroceranno ancora
Avatar utente
kenzo
 
Messaggi: 1336
Images: 35
Iscritto il: gio dic 09, 2004 1:59 am
Località: provincia MB

Messaggioda Spider » gio mag 12, 2005 15:44 pm

kenzo ha scritto:Penso che The Rising sia il migliore in assoluto, per musica, testi e arrangiamenti. Un capolavoro he entrerà nella storia del rock.


Boh, non vorrei fare il vecchio nostalgico (anche perchè non sono nè l'uno nè l'altro 8) :wink: ), ma sugli "ultimi" dischi (da Human Touch-Lucky Town in poi) ho la stessa opinione di Lorenz: sono "solo" dei gran bei dischi, ma...

...non so, la carica esplosiva dei primi dischi con la E-Street Band non la ritrovo più...
In quei dischi c'era genialità allo stato puro a tutti i livelli: testi, musiche, ma soprattutto freschezza e voglia di inventare, divertendo e divertendosi...
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Lorenz » gio mag 12, 2005 16:47 pm

Spider ha scritto:Boh, non vorrei fare il vecchio nostalgico (anche perchè non sono nè l'uno nè l'altro 8) :wink: ), ma sugli "ultimi" dischi (da Human Touch-Lucky Town in poi) ho la stessa opinione di Lorenz: sono "solo" dei gran bei dischi, ma...

...non so, la carica esplosiva dei primi dischi con la E-Street Band non la ritrovo più...
In quei dischi c'era genialità allo stato puro a tutti i livelli: testi, musiche, ma soprattutto freschezza e voglia di inventare, divertendo e divertendosi...


Guarda, non credo si tratti di nostalgia ma semplicemente di un dato di fatto.
Voglio riportare qui il pensiero di un amico preso dalla ML Bruce_It e che esprime molto bene anche il mio punto di vista:

Credo che le vedute di Bruce riguardo ai concerti [e necessariamente alla sua musica e quindi anche gli album] non sono cambiate oggi, ma 15 anni fa, nel giorno in cui, come disse lui stesso in una bella intervista, imparò "a posare la chitarra". Con l'espressione tra virgolette non intendeva dire che tutte le scalfiture sulla sua Fender fossero frutto della sua sbadataggine nell'appoggiare la chitarra quando aveva smesso di usarla; voleva dire che per 30 anni si era sentito vivo solo quando aveva quelle sei corde tra le dita, solo quando era su un palco o produceva musica e che in quei tre decenni nient'altro aveva contato di più nella sua vita. Raccontava anche che, dopo la fine dell'Amnesty Tour ma i sintomi si erano fatti sentire già due o tre anni prima, si era ritrovato addosso una forte depressione e che le sue cause erano in parte chiare: la chitarra non bastava più, non bastava più la musica né i concerti e quando si era messo a cercare, nel resto della sua vita, qualcosa che riempisse quel buco si era accorto di una cosa orribile, ma non certo sorpendente: non c'era un "resto della sua vita" perchè per trent'anni c'era stata quella chitarra e basta. Così, grazie anche a Patti e all'analisi, alla fine aveva imparato a posare la chitarra da qualche parte e a vivere una vita "reale".
Che è una cosa bellissima, ed è anche una cosa che davvero pochi hanno la forza di fare, soprattutto a quell'età; è difficile, e gli esempi si
sprecano, che una rockstar impari a condurre una vita normale, fatta di
reale quotidianità, perchè di solito è proprio per fuggire dalla
quotidianità che uno prende una chitarra in mano e decide di farne il suo
destino, costi quel che costi. Per quanto bella, però, ha anche delle
controindicazioni o forse sarebbe meglio chiamarli semplicemente inevitabili effetti collaterali: se impari a posare la chitarra, questa non è più la cosa più importante della tua vita, è solo un'altra delle cose importanti della tua vita e magari non è neanche più nelle prime cinque posizioni. E se questo accade, cambia la prospettiva da cui guardi molte cose, soprattutto quelle legate a quella maledetta chitarra.

[...]

Mi pare che, negli anni, Bruce abbia messo in una prospettiva diversa la sua musica; una volta l'affrontava con un atteggiamento quasi da Messia, quasi fosse un credo colmo di promesse e non vi fosse null'altro di più importante sul pianeta Terra; in quegli anni ha dato tutto se stesso alla sua musica e a chi l'ascoltava. Ed è stato un bel periodo, ed una bellissima storia da raccontare, non ci piove. Il problema con i Messia, però, è che tendono tutti a fare una brutta fine. Probabilmente stava per farla anche lui (mi ha sempre un po' inquietato il mistero che avvolge quel biennio seguito all'Amnesty Tour), ma poi ha trovato altre cose, si è costruito una vita reale che poco aveva a che fare con la chitarra e forse, da quel nuovo punto di vista, tanti di quelli che prima erano ideali da seguire a tutti i costi gli sono parsi un po' esagerati. Anche questa è una fine che spesso tendono a fare gli ideali. Il suo concetto di integrità si è probabilmente ridotto alle cose essenziali, e alcune delle cose che aveva detto e pensato negli anni precendeti hanno mantenuto il loro status di promesse inviolabili; tante altre, però, devono essergli sembrate delle esagerazioni, come il protezionismo assoluto nei confronti delle sue canzoni che lo conduceva il 99% delle volte a non concederle per il loro utilizzo in un film o il pretendere di visionare personalmente il merchandising venduto ai suoi concerti. Su queste cose è sceso a compromessi.


questa e' la differenza che c'e' da un disco fatto per una questione di vita o di morte (BTR, Darkness, The River, etc...) ed uno fatto per altri, altissimi, ispiratissimi, etc etc.. motivi (The Ghost of Tom Joad, The Rising, ...)

Amen,
Lorenz
Avatar utente
Lorenz
 
Messaggi: 653
Images: 14
Iscritto il: ven mag 17, 2002 15:09 pm
Località: Cernusco sul Naviglio

Messaggioda dademaz » gio mag 12, 2005 17:06 pm

Lorenz ha scritto:
Spider ha scritto:Boh, non vorrei fare il vecchio nostalgico (anche perchè non sono nè l'uno nè l'altro 8) :wink: ), ma sugli "ultimi" dischi (da Human Touch-Lucky Town in poi) ho la stessa opinione di Lorenz: sono "solo" dei gran bei dischi, ma...

...non so, la carica esplosiva dei primi dischi con la E-Street Band non la ritrovo più...
In quei dischi c'era genialità allo stato puro a tutti i livelli: testi, musiche, ma soprattutto freschezza e voglia di inventare, divertendo e divertendosi...


Guarda, non credo si tratti di nostalgia ma semplicemente di un dato di fatto.
Voglio riportare qui il pensiero di un amico preso dalla ML Bruce_It e che esprime molto bene anche il mio punto di vista:

Credo che le vedute di Bruce riguardo ai concerti [e necessariamente alla sua musica e quindi anche gli album] non sono cambiate oggi, ma 15 anni fa, nel giorno in cui, come disse lui stesso in una bella intervista, imparò "a posare la chitarra". Con l'espressione tra virgolette non intendeva dire che tutte le scalfiture sulla sua Fender fossero frutto della sua sbadataggine nell'appoggiare la chitarra quando aveva smesso di usarla; voleva dire che per 30 anni si era sentito vivo solo quando aveva quelle sei corde tra le dita, solo quando era su un palco o produceva musica e che in quei tre decenni nient'altro aveva contato di più nella sua vita. Raccontava anche che, dopo la fine dell'Amnesty Tour ma i sintomi si erano fatti sentire già due o tre anni prima, si era ritrovato addosso una forte depressione e che le sue cause erano in parte chiare: la chitarra non bastava più, non bastava più la musica né i concerti e quando si era messo a cercare, nel resto della sua vita, qualcosa che riempisse quel buco si era accorto di una cosa orribile, ma non certo sorpendente: non c'era un "resto della sua vita" perchè per trent'anni c'era stata quella chitarra e basta. Così, grazie anche a Patti e all'analisi, alla fine aveva imparato a posare la chitarra da qualche parte e a vivere una vita "reale".
Che è una cosa bellissima, ed è anche una cosa che davvero pochi hanno la forza di fare, soprattutto a quell'età; è difficile, e gli esempi si
sprecano, che una rockstar impari a condurre una vita normale, fatta di
reale quotidianità, perchè di solito è proprio per fuggire dalla
quotidianità che uno prende una chitarra in mano e decide di farne il suo
destino, costi quel che costi. Per quanto bella, però, ha anche delle
controindicazioni o forse sarebbe meglio chiamarli semplicemente inevitabili effetti collaterali: se impari a posare la chitarra, questa non è più la cosa più importante della tua vita, è solo un'altra delle cose importanti della tua vita e magari non è neanche più nelle prime cinque posizioni. E se questo accade, cambia la prospettiva da cui guardi molte cose, soprattutto quelle legate a quella maledetta chitarra.

[...]

Mi pare che, negli anni, Bruce abbia messo in una prospettiva diversa la sua musica; una volta l'affrontava con un atteggiamento quasi da Messia, quasi fosse un credo colmo di promesse e non vi fosse null'altro di più importante sul pianeta Terra; in quegli anni ha dato tutto se stesso alla sua musica e a chi l'ascoltava. Ed è stato un bel periodo, ed una bellissima storia da raccontare, non ci piove. Il problema con i Messia, però, è che tendono tutti a fare una brutta fine. Probabilmente stava per farla anche lui (mi ha sempre un po' inquietato il mistero che avvolge quel biennio seguito all'Amnesty Tour), ma poi ha trovato altre cose, si è costruito una vita reale che poco aveva a che fare con la chitarra e forse, da quel nuovo punto di vista, tanti di quelli che prima erano ideali da seguire a tutti i costi gli sono parsi un po' esagerati. Anche questa è una fine che spesso tendono a fare gli ideali. Il suo concetto di integrità si è probabilmente ridotto alle cose essenziali, e alcune delle cose che aveva detto e pensato negli anni precendeti hanno mantenuto il loro status di promesse inviolabili; tante altre, però, devono essergli sembrate delle esagerazioni, come il protezionismo assoluto nei confronti delle sue canzoni che lo conduceva il 99% delle volte a non concederle per il loro utilizzo in un film o il pretendere di visionare personalmente il merchandising venduto ai suoi concerti. Su queste cose è sceso a compromessi.


questa e' la differenza che c'e' da un disco fatto per una questione di vita o di morte (BTR, Darkness, The River, etc...) ed uno fatto per altri, altissimi, ispiratissimi, etc etc.. motivi (The Ghost of Tom Joad, The Rising, ...)

Amen,
Lorenz


bhe ovvio che la sua vita, come quella di ognuno, è cambiata in corso d'opera! quindi ovviamente son cambiati i 'prodotti'!
è vero che i messaggi e la carica, ma anche il fatto di essere + grezzi + rudi, presente nei primi album si sia trasformata negli ultimi.
detto questo, ed anche che a me piacciono tutti gli album, c'è da evidenziare il gran lavoro fatto con the rising: da molti punti di vista da inserire nei migliori album in assoluto di bruce (non chiamatelo the boss che si incazza).

e cmq anch'io ho sempre (fin dal mio primo concerto da ragazzino, insieme a mio fratello a roma, bigiando la scuola) seguito tutte le date italiane + molte estere!
e quest'anno mi capita un viaggio di lavoro a shangai proprio nel periodo delle date italiane.....mi orienterò su altre mete. monaco mi han detto 80 euri il biglietto

Davide
Avatar utente
dademaz
 
Messaggi: 2252
Images: 6
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varese

Messaggioda Giuliano » ven mag 13, 2005 9:39 am

Lorenz ha scritto:Ecco la prima occasione di sempre per collegare due ragioni di vita che non c'entrano niente l'una con l'altra: Alpinismo e Bruce Springsteen
:D

Lorenz


Bruce Springsteen è indubbiamente una pietra miliare nella storia del rock. Qualcuno ha detto che si capisce di più l'America ascoltando i suoi dichi che leggendosi mille saggi sulla società americana.
A mio avviso la sua discografia può essere letta in parallelo con quella di un altro mio mito, gli U2, cioè due dischi iniziali di apprendistato (comunque notevoli) un crescendo verso una serie di capolavori e poi un a serie di dischi onesti, più o meno belli e più o meno ispirati (imho con al differenza a favore del Boss che gli ultimi di Bono & Co sono veramente della serie "we are in it only for the money").
Noto che nessuno ha citato "Nebraska" che a mio avviso rimane forse la cosa migliore del Boss, non fosse altro perchè ad un certo punto della sua carriera ha deciso di fare quello che veramente voleva in quel momento, cioè un disco acustico nella tradizione di Woody Guthrie fregandosene altamente di quello che gli avrebbe imposto il businness. Inoltre i testi sono veramente notevoli, alcuni meritevoli di comparire in un'antologia della letteratura americana. So di pensarla diversamente da molti suooi fans, ma secondo me la fase calante inizia da "Born in USA", un disco dove a parte la title track, "I'm on fire", "My hometown" e forse altre due o tre cose non c'è molto di notevole e anzi per la prima volta ci sono pezzi che danno l'impressione di essere stati inseriti giusto per arrivare alla durata canonica del disco. Da lì in poi, IMHO, concordo con Lorenz, sono solo dischi al massimo "belli" ma che non danno l'impressione di avere la forza e l'ispirazione di quelli del periodo fine anni '70 inizio anni '80. Del resto, come diceva qualcuno, forse le rockstar dovrebbe morire (musicalmente si intende :lol: ) giovani....
L'alpinismo è salire alla vetta per la via più facile; tutto il resto è acrobazia (B. Detassis)
Avatar utente
Giuliano
 
Messaggi: 206
Iscritto il: gio feb 13, 2003 17:40 pm
Località: Marano Ticino Beach

Messaggioda Buzz » ven mag 13, 2005 10:01 am

Giuliano ha scritto:
Noto che nessuno ha citato "Nebraska" che a mio avviso rimane forse la cosa migliore del Boss,.......... ...... ma secondo me la fase calante inizia da "Born in USA",


d'accordo. molto d'accordo.
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda Lorenz » ven mag 13, 2005 10:10 am

Giuliano ha scritto:[...]
Noto che nessuno ha citato "Nebraska" che a mio avviso rimane forse la cosa migliore del Boss, non fosse altro perchè ad un certo punto della sua carriera ha deciso di fare quello che veramente voleva in quel momento, cioè un disco acustico nella tradizione di Woody Guthrie fregandosene altamente di quello che gli avrebbe imposto il businness. Inoltre i testi sono veramente notevoli, alcuni meritevoli di comparire in un'antologia della letteratura americana.


Verissimo. Nebraska e' talmente importante e intimo per me che quasi preferisco "proteggerlo" da questo genere di discussioni (disco migliore, disco peggiore). Per questo non l'ho citato.
E' unico, davvero. Anche per la resa musicale. Pare che una volta uscito di casa con i nastri del disco registrati in casa con un semplice registratore a 4 tracce, Bruce sia andato in studio e abbia provato a riregistrare le canzoni, anche con la band. Ma ben presto si e' reso conto
che la magia stava solo li, sul quel nastro fatto in casa. E cosi' e' stato pubblicato.

Mi viene da sorridere quando ho sentito parlare di The Ghost of Tom Joad (ed anche in parte adesso per Devil and Dust) del nuovo Nebraska. Non c'e' paragone. Non che uno e' infinitamente piu' bello dell'altro, no. Proprio non si possono paragonare. Nebraska e' unico e mi viene in mente a volte quando vedo i vecchi film americani fine anni 70 primi 80 tipo The Duel, Punto Zero, Sugarland Express, etc...

Giuliano ha scritto: So di pensarla diversamente da molti suooi fans, ma secondo me la fase calante inizia da "Born in USA", un disco dove a parte la title track, "I'm on fire", "My hometown" e forse altre due o tre cose non c'è molto di notevole e anzi per la prima volta ci sono pezzi che danno l'impressione di essere stati inseriti giusto per arrivare alla durata canonica del disco.

Qui mi trovi meno daccordo. Born in the USA e' fatto in gran parte di pezzi registrati ai tempi di Nebraska. La E street band l'ha reso un disco potentissimo, talmente potente che si puo' dire sia scoppiato nelle mani di Bruce. Cioe', come lui stesso ha detto, e' stata un' "anomalia", riferendosi al successo clamoroso e planetaria in termini di dischi venduti e del tour mondiale. Born in the USA e' stata scambiata per una canzone patriottica quando in realta' parla di un disperato che ha combattutto in Vietnam.
Dietro questo disco credo ci sia anche l'abililta' di Jon Landau nel proiettare Bruce nell'imperspazio dello star system. Canzoni come Cover Me e Dancing in the Dark (soprattutto la prima) sono state fortemente sponsorizzate la Landau perche' molto ... "radiofoniche", diciamo.
Ma in fondo va bene cosi'. Adoro BIT USA

E' ascoltando questo disco, per caso, un giorno nella tenda di un amico a Temu' che tutto e' iniziato per me. Era il 1985

Lorenz
Avatar utente
Lorenz
 
Messaggi: 653
Images: 14
Iscritto il: ven mag 17, 2002 15:09 pm
Località: Cernusco sul Naviglio

Messaggioda Spider » ven mag 13, 2005 11:53 am

Giuliano ha scritto:Bruce Springsteen è indubbiamente una pietra miliare nella storia del rock. Qualcuno ha detto che si capisce di più l'America ascoltando i suoi dichi che leggendosi mille saggi sulla società americana.


Secondo me Bruce è innanzitutto un CANTAUTORE, e solo in un secondo momento un rocker.

Non a caso nella fase di "maturità" è approdato, come ben ricordato, a Nebraska, più tardi a Tom Joad e ora a Devils.


Voglio dire, per quanto potenti e trascinanti siano le musiche, per quanto la E-Street Band avesse una carica impressionante, per quanto ascoltando la sua musica non puoi fare a meno di metterti a SALTARE, alla fine la primissima cosa nei suoi dischi sono i testi.

Ho passato GIORNATE a leggere i testi di canzoni di Bruce che non avevo ancora mai sentito... e ancor oggi mi piace rileggermeli senza mettere su il disco, solo per gustare la forza e l'emozione che traspare da certi versi.


Per me la musica cantautorale americana sono Dylan e Springsteen.

Cantastorie prima che cantanti, poeti prima che musicisti.
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
Spider
 
Messaggi: 6045
Images: 405
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda BBB » ven mag 13, 2005 12:36 pm

Spider ha scritto:
Giuliano ha scritto:Bruce Springsteen è indubbiamente una pietra miliare nella storia del rock. Qualcuno ha detto che si capisce di più l'America ascoltando i suoi dichi che leggendosi mille saggi sulla società americana.


Secondo me Bruce è innanzitutto un CANTAUTORE, e solo in un secondo momento un rocker.

Non a caso nella fase di "maturità" è approdato, come ben ricordato, a Nebraska, più tardi a Tom Joad e ora a Devils.


Voglio dire, per quanto potenti e trascinanti siano le musiche, per quanto la E-Street Band avesse una carica impressionante, per quanto ascoltando la sua musica non puoi fare a meno di metterti a SALTARE, alla fine la primissima cosa nei suoi dischi sono i testi.

Ho passato GIORNATE a leggere i testi di canzoni di Bruce che non avevo ancora mai sentito... e ancor oggi mi piace rileggermeli senza mettere su il disco, solo per gustare la forza e l'emozione che traspare da certi versi.


Per me la musica cantautorale americana sono Dylan e Springsteen.

Cantastorie prima che cantanti, poeti prima che musicisti.


Concordo. Anche se ci aggiungo Tom Waits (di chi è Jersey girl? :wink: )Dylan dal '96 è candidato al Nobel per la Letteratura. Ed è insegnato in molte importanti università americane(si non lui, ma i suoi testi).
Ma permettetemi di farvi notare una cosa su cui sono d'accordo pressochè tutti gli artisti rock americani e non, compreso ovviamente Springsteen, e il tirato in ballo Bono Vox che venera Dylan quanto me.
Il Rock americano è "cambiato", nel senso che si è indirizzato su un binario inamovibile, seppur con le sfumature dei vari sotto-stili, prorpio grazie a Dylan e al suo tour nel'66. Quello prima dell'incidente in moto.
In quel tour (dove, da poco passato all'elettrico, Dylan faceva metà concerto da solo con chitarra e armonica, e l'altra metà si cambiava i vestiti, imbracciava una telecaster nera, e si faceva accompagnare da The Band, con la differenza che alla batteria non c'era Levon Helm, bensì Mickey Jones), si stava dando al rock (elettrico) quella faccia dura, fuori dalle righe, psichedelica, rabbiosa, rumorosa, e "diabolica" che poi è diventato lo stile più diffuso tra tutte le rockstars.
Mickey Jones in Like a Rolling Stone pestava sulla batteria come un batterista heavy metal, gli assoli di Robbie robertson erano acidissimi, taglienti, e la voce da impasticcato di dylan era un suono incazzato-svogliato e metallico.
Una cosa che mi ha colpito è stato riascoltare tanti gruppi o cantautori venuti poco dopo e dover spesso dire: "eh dai, ma questo l'ha già fatto lui."
Questa non è una opinione del sottoscritto. E' una diffusa opinione-constatazione, con la quale mi trovo d'accordissimo.
Il Boss ha una di quelle cose che devono avere i grandi, altrimenti te ne puoi stare a casa (Neil Young che pppallle!) ed è 1a voce inconfondibile.
BBB
 
Messaggi: 8197
Images: 132
Iscritto il: mer feb 09, 2005 22:18 pm
Località: World Wide Web

Messaggioda dademaz » ven mag 13, 2005 12:58 pm

yes voce, testi ed in + una carica incredibile! ed è questo che ti fa impazzire ai concerti.
onestamente dylan, che ha cmq una voce inconfondibile (anche se musicalmente parlando è un po' na ciofega.....paragonabile a battisti, tanto x fare un'esempio), ok bei testi, ma sul palco è veramente scandaloso!!!!!!!!!!

cmq chiuderei con una frase di, non mi ricordo +....qnd correggetemi se sbaglio, Landau:
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che ascoltano Springsteen e quelli che non lo ascoltano!

ed io aggiungerei anche (ricollegandomi a quello detto da Lorenz):
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che arrampicano e quelli che non!

Davide
Avatar utente
dademaz
 
Messaggi: 2252
Images: 6
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varese

Messaggioda BBB » ven mag 13, 2005 13:16 pm

dademaz ha scritto:onestamente dylan, che ha cmq una voce inconfondibile (anche se musicalmente parlando è un po' na ciofega.....paragonabile a battisti, tanto x fare un'esempio), ok bei testi, ma sul palco è veramente scandaloso!!!!!!!!!!

cmq chiuderei con una frase di, non mi ricordo +....qnd correggetemi se sbaglio, Landau:
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che ascoltano Springsteen e quelli che non lo ascoltano!

ed io aggiungerei anche (ricollegandomi a quello detto da Lorenz):
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che arrampicano e quelli che non!

Davide


Secondo me non ci sono due tipi soltanto di persone al mondo. ma sicuramente molte si lasciano trasportare e affascinare da cose o persone non così originali e nuove, perchè non conoscono cosa o chi le ha ispirate, o cosa o chi loro hanno copiato.

Dicamo che tra gli alpinisti c'è chi apre nuove vie, da primo o in solitaria, e c'è chi invece fa le vie già aperte. No? Mi corregga roberto, che a quanto ho capito è un alpinista.
BBB
 
Messaggi: 8197
Images: 132
Iscritto il: mer feb 09, 2005 22:18 pm
Località: World Wide Web

Messaggioda Lorenz » ven mag 13, 2005 13:46 pm

dademaz ha scritto:cmq chiuderei con una frase di, non mi ricordo +....qnd correggetemi se sbaglio, Landau:
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che ascoltano Springsteen e quelli che non lo ascoltano!

ed io aggiungerei anche (ricollegandomi a quello detto da Lorenz):
ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che arrampicano e quelli che non!
Davide


allora, la frase che intendi forse e' questa:
"ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che amano Bruce Springsteen e quelli che non l'hanno mai visto dal vivo". Ma non mi ricordo di chi e'.

La frase famosa di Landau, quando scriveva su Rolling Stones, e' "questa sera ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome e' Bruce Springsteen" pronunciata dopo aver assistito ad un concerto del '75 (credo).

Parafrasando nel nostro mondo potremmo dire: "ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che amano l'alpinismo e quelli che non l'hanno mai provato" :wink:

Lorenz
Avatar utente
Lorenz
 
Messaggi: 653
Images: 14
Iscritto il: ven mag 17, 2002 15:09 pm
Località: Cernusco sul Naviglio

PrecedenteProssimo

Torna a Parole in libertà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 23 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.

cron