ravanator ha scritto:bgm ha scritto:Mc Carthy prima lo ho amato poi... forse lo ho sentito "sopravvalutato".
Mi piace come e cosa scrive però con il passare del tempo lo ho sentito sempre più lontano da me. Forse sono cambiato io. Non so. Sicuramente ora come ora ho altri punti di riferimento letterari.
a me e' successo il contrario.
Ho iniziato con Suttree, che non mi era piaciuto/non-avevo-capito-un-casso, po, dopo 15 anni ho ricominciato con La strada, poi la trilogia, meridiani, il buio fuori, non e' paese per vecchi. Splendidi.
Ti fa pensare, e molto, sull'umanita', le forsze sotterranee che ci muovono, gli istinti, quanto sia sottile la scorza che riveste gli istinti piu' primordiali, e tanto altro....Bello.
Ne parlo sempre al socio, e lui ne ha gia' le palle piene !..
Credo che la percezione del "bello" cambi molto a seconda dello stato d'animo e dell'età di ciascuno di noi. Faccio un esempio: a circa 20 anni lessi "Tre camerati" di Remarque. Mi sembrò un capolavoro. Descriveva perfettamente (perfettamente per me ventenne, ovviamente) il concetto di amicizia e fratellanza in un contesto come quello della germania post prima guerra mondiale. Rileggendolo ora posso dire solo che è un bel libro, certo non un capolavoro. Spesso la nostra storia, il nostro vissuto, ci predispone a percercepire, a trovare, spesso ad amplificare, messaggi che altrimenti andrebbero persi se letti da altre persone o in altri contesti.
Forse il bello della letteratura sta proprio qui.