Quanto conta la testa in arrampicata?

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Quanto conta la testa in arrampicata?

Messaggioda livellozero.net » mar nov 08, 2011 14:15 pm

per una volta, dopo tanti guru, sentiamo il parere di una persona normale
un'arrampicatrice come tante

http://www.livellozero.net/?news=una-te ... e-optional

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Messaggioda Hal9000 » mar nov 08, 2011 14:33 pm

Ooooooh, il problema più vecchio dello sport: occorre essere più dotati di muscoli o d'intelletto?
Semmai entrambe, l'uno non esclude l'altro, sempre nel giusto mezzo...poi il grado alla fine è un numero su di un pezzo di carta, quel che conta e che fa progredire è l'esperienza, il misurarsi con situazioni diverse, col dolore e la fatica, abituando il cervello a reagire nella maniera adeguata.
Almeno così la penso :?
"...si è trattato solo di un errore umano."
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Messaggioda cinetica » mar nov 08, 2011 15:38 pm

bel post, mi ci riconosco parecchio.
Credo che anche la testa possa e debba essere allenata, anche se richiede metodi che possono essere alquanto complessi ed effimeri.
"Forse essere vivi è proprio questo:andare alla ricerca degli istanti che muoiono". Muriel Barbery dall'Eleganza del Riccio
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Messaggioda nuvolarossa » mar nov 08, 2011 15:40 pm

Omg, ancora a chiedersi SE la testa può essere allenata... :roll:
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Messaggioda livellozero.net » mar nov 08, 2011 15:46 pm

forse si può allenare la concentrazione

ma non la volontà

(l'esempio di come da studenti ci ponevamo davanti a un'equazione algebrica potrebbe aiutarci)
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Messaggioda nuvolarossa » mar nov 08, 2011 15:57 pm

livellozero.net ha scritto:forse si può allenare la concentrazione

ma non la volontà

(l'esempio di come da studenti ci ponevamo davanti a un'equazione algebrica potrebbe aiutarci)


Secoli di pratica marziale (per non citare altro) buttati nel cesso con una frase.

Vabbé.........
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Messaggioda livellozero.net » mar nov 08, 2011 16:28 pm

nuvolarossa ha scritto:
livellozero.net ha scritto:forse si può allenare la concentrazione

ma non la volontà

(l'esempio di come da studenti ci ponevamo davanti a un'equazione algebrica potrebbe aiutarci)


Secoli di pratica marziale (per non citare altro) buttati nel cesso con una frase.

Vabbé.........


per carità, la frase è solo un modo per sintetizzare l'idea,

se invece vuoi dire altro, spiegati. Io personalmente con la volontà non riesco a progredire di un millimetro. Le cose o le faccio con slancio, o con uno spillone che mi punto dietro al culo. Ma sarà un mio limite. (Bibez)
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Messaggioda nuvolarossa » mar nov 08, 2011 17:01 pm

livellozero.net ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:
livellozero.net ha scritto:forse si può allenare la concentrazione

ma non la volontà

(l'esempio di come da studenti ci ponevamo davanti a un'equazione algebrica potrebbe aiutarci)


Secoli di pratica marziale (per non citare altro) buttati nel cesso con una frase.

Vabbé.........


per carità, la frase è solo un modo per sintetizzare l'idea,

se invece vuoi dire altro, spiegati. Io personalmente con la volontà non riesco a progredire di un millimetro. Le cose o le faccio con slancio, o con uno spillone che mi punto dietro al culo. Ma sarà un mio limite. (Bibez)


Intanto bibez scusa la rudezza.

Credo che l'autrice faccia difetto innanzi tutto di volontà, la quale a sua volta viene alimentata dal fuoco del desiderio.

Attraverso la volontà alleni la testa, uscendo sempre più spesso dalla tua "zona di confort" fino a trovarti a tuo agio in situazioni che prima ti mettevano ansia, paura e limitazioni. In quell'agio scompare il pensiero e resta l'azione, che essendo manifestazione della volontà chiude idealmente il cerchio.

In sostanza lei non prova quell'urgenza, quel bruciore, quella sensazione totalizzante che spinge chi invece la sperimenta ad "andare oltre", ad allenarsi duramente, a mettersi in discussione anche psicologicamente per cambiare il proprio stato mentale.

Ci sarebbe da parlare e parlare su queste cose, ma tenendo conto che il lavoro mentale secondo me è più duro e più doloroso, e di molto, rispetto a quello fisico.
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Messaggioda Mylei » mar nov 08, 2011 19:17 pm

mi è piaciuto un sacco :)
sinceramente preferisco stare sui miei 6a che fare come mio fratello: prova e riprova i 7a finchè non li ha fatti perfettamente e se non ce la fa si punisce, non esce o non può bere alcool per tutta la settimana 8O
cioè..boh..che senso ha? io non capisco..
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Messaggioda EasyMan » mar nov 08, 2011 19:22 pm

In questo racconto io vedo una persona insicura, poco presente in quello che fà, molto attenta al giudizio degli altri e presa da mille sensazioni/pensieri che producono sicuramente un fallimento anche se facesse il 7a.

La mente a mio avviso si può allenare come concentrazione e visualizzazione di un obiettivo. Ci sono molte discipline che lavorano su questo e alcuni atleti fanno costantemente dei percorsi particolari per accederea queste risorse.

Io credo che nella famosissima frase "Volere e potere" non si indica un volere razionale ma una sensazione/desiderio che coinvolge tutti gli strati della coscienza.

Alcuni di noi fin dai primi anni riescono a visualizzare chiaramente ciò che desiderano e seguire con tutto se stessi questi sogni. Per altre persone , per mille e mille motivi, non è così immediato ma posso anche loro riuscire in ciò che vogliono.

E comunque non tutti siamo fatti per fare il 7a/8a/9a, ma poi onestamente che valore può avere fare 8a nella vita di tutti i giorni?

E come disse uno in palestra da me "la testa è tutto" e con un sorriso estraeva dei dorsali alla yuri chechi :lol: :lol:
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Messaggioda EasyMan » mar nov 08, 2011 19:31 pm

Mylei ha scritto:mi è piaciuto un sacco :)
sinceramente preferisco stare sui miei 6a che fare come mio fratello: prova e riprova i 7a finchè non li ha fatti perfettamente e se non ce la fa si punisce, non esce o non può bere alcool per tutta la settimana 8O
cioè..boh..che senso ha? io non capisco..


8O la cosa sbagliata è che si punisce. Forse ha assimilato un modello sbagliato nel perseguire un desiderio o cmq un'obiettivo.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar nov 08, 2011 21:27 pm

EasyMan ha scritto:In questo racconto io vedo una persona insicura, poco presente in quello che fà, molto attenta al giudizio degli altri e presa da mille sensazioni/pensieri che producono sicuramente un fallimento anche se facesse il 7a.


mah, personalmente eviterei giudizi troppo tranchant.

per quel che vedo mi pare ovvio che la testa conta, e parecchio: si parva licet, la differenza fra le mie prestazioni in sala boulder (quasi decenti) e quelle su vie da primo (abominevoli) è di evidenza palmare. e non credo di essere il solo.

è altrettanto ovvio che la testa si possa allenare. la mia umile impressione, tuttavia, è che la cosa più facile da mettere su sia la forza; più difficile la tecnica; MOLTO più difficile allenare il cranio. poi naturalmente ci sono persone più o meno dotate, chi arriva a fare gradi molto alti è evidentemente predisposto per questo sport, anche e soprattutto dal punto di vista mentale.

salud
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Messaggioda Callaghan » mar nov 08, 2011 21:35 pm

nuvolarossa ha scritto:(...)
Attraverso la volontà alleni la testa, uscendo sempre più spesso dalla tua "zona di confort" fino a trovarti a tuo agio in situazioni che prima ti mettevano ansia, paura e limitazioni. In quell'agio scompare il pensiero e resta l'azione, che essendo manifestazione della volontà chiude idealmente il cerchio.


una bellissima sintesi. bravo.
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Messaggioda elcanlapo » mar nov 08, 2011 23:09 pm

a me avevano detto che la testa è la parte più pesante del corpo..o la dimagrisci o la lasci a casa che vai su benon
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Messaggioda EasyMan » mer nov 09, 2011 19:52 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:tranchant


:?:
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Messaggioda moonwalker » gio nov 10, 2011 0:13 am

"Se la posta di una partita è una tegola, tutti i giocatori saranno abili; se è una fibbia di cintura, il giocatore risentirà un lieve spavento; se è un oggetto d'oro, sarà molto turbato. L'abilità del giocatore resta la stessa, ma la sua emozione proviene dall'attaccamento a un bene esteriore. Così, colui che si lega a un bene esteriore, interiormente sarà del tutto inabile."
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Messaggioda EvaK » gio nov 10, 2011 0:53 am

Secondo me alla ragazza manca un po' lo scalare per divertimento, non la testa.
In falesia si prova, ci si allena, magari ci si confronta, ma secondo me prima di tutto ci si diverte. E se sali il 6b, ovvio che resti frustrata se ti confronti in modo competitivo con chi sale i 7a. Dice che sente la testa stanca e che la falesia la stressa, quando la falesia dovrebbe essere un terreno di gioco....
in fondo sì "siamo qui per divertirci", altro che!!!
Tanto:
- non ci pagano se facciamo un grado in più (anzi.. magari tocca offrire il giro)
- non diventiamo più gnocche
- non diventiamo più simpatiche

Che poi non vuol dire non allenarsi, ma per prova provata nessun allenamento è efficace se ti senti sotto pressione, sotto confronto, frustrata.
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Messaggioda VECCHIO » gio nov 10, 2011 21:41 pm

Sintetizzo.

Se la testa non c'è, vai su roccia sana.
Se non c'è ancora, vai solo con spit.
Se ancora manca, non andare in parete.
Se ancora, stai nelle falesie.
Se ancora, fai boulder.
Se nemmeno qui, fai ferrate.
Se proprio proprio non riesci, cammina.

Se la testa c'è scala dove vedi che ti interessa e pensi di passare.
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Messaggioda Piero26 » sab nov 12, 2011 11:03 am

VECCHIO ha scritto:Sintetizzo.

Se la testa non c'è, vai su roccia sana.
Se non c'è ancora, vai solo con spit.

Se ancora manca, non andare in parete.
Se ancora, stai nelle falesie.
Se ancora, fai boulder.
Se nemmeno qui, fai ferrate.
Se proprio proprio non riesci, cammina.

Se la testa c'è scala dove vedi che ti interessa e pensi di passare.


messa cosi sembra che quello che passeggia sia un gran testa di mincxia... e quello che va sul marcio in cima al piedistallo 8)
sì è vero, gran soddisfazione scoprire di avere la testa per compiere determinate vie, vero anche che la stessa si potrebbe utilizzarla in qualche altro modo, che so.. far la legna, pulire casa o andando a pesca :roll: :lol:
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Messaggioda nuvolarossa » sab nov 12, 2011 11:14 am

climbalone ha scritto:
VECCHIO ha scritto:Sintetizzo.

Se la testa non c'è, vai su roccia sana.
Se non c'è ancora, vai solo con spit.
Se ancora manca, non andare in parete.
Se ancora, stai nelle falesie.
Se ancora, fai boulder.
Se nemmeno qui, fai ferrate.
Se proprio proprio non riesci, cammina.

Se la testa c'è scala dove vedi che ti interessa e pensi di passare.


Quoto e condivido senza riserve!
Tra l'altro ammiro il tuo intervento perché non hai nominato il GRADO, che spesso pare essere considerato la misura ultima di tutto ciò che l'alpinismo rappresenta, riducendo la nostra splendida passione a un mero fatto numerico.


Dissento su tutto.
Primo perchè la testa non c'entra con quello che fai, ma con il come lo fai.
Secondo perchè quella fatta dal vecchio è una scala di difficoltà, ovviamente scondo lui, quindi il grado lo ha messo in ballo eccome.
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