Come affrontate una via?

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Roberto » mar ott 19, 2004 19:25 pm

Chi non ha mai tirato un chiodo, scagli la prima pietra :wink:
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banalità

Messaggioda Ping » mer ott 20, 2004 9:17 am

Scusate se mi intrometto, sono un climber inesperto alle prime armi e mi piace leggere le vostre discussioni. Mi aiutate a capire cosa vuol dire arrampicare "in libera", "tirare un chiodo", arrampicare "in artificiale" ecc.
la definizione è forse intuitiva, ma qual'è il confine tra i vari stili. Spesso leggo su riviste varie: "la prima libera di....", o addirittura "la prima solitaria di....." Ma quando si salgono queste vie ci si porta dietro amici e parenti che verifichino o solo il fido compagno che poi può non aver visto così bene???

Grazie a chi mi vorrà rispondermi
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 14:55 pm

Arrampicare in libera vuol dire salire usando solo gli appigli e gli appoggi che ti offre la roccia, i chiodi sono ammessi, ma solo come protezione, ossia non li si deve usare come un appiglio o un appoggio.
Tirare il chiodo vul dire appunto usare la protezione (chiodo, dado o friend) per progredire.
In sostanza attaccarvisi per poter superare il passaggio.
Questa è già "artificiale" e viene gradata con la sigla A0.
L'artificiale vera e propria, prevede l'uso di scalette (staffe) che vengono agganciate ai mezzi di progressione posizionati sulla roccia (chiodi, dadi, friend, copperhead, sky hook ecc.ecc.ecc.) e va dall'A1 all'A5.
Insomma se ti attacchi al chiodo per salire non hai fatto arrampicata libera ma artificiale :wink:
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Re: banalità

Messaggioda pietrodp » mer ott 20, 2004 15:03 pm

Ping ha scritto:....." Ma quando si salgono queste vie ci si porta dietro amici e parenti che verifichino o solo il fido compagno che poi può non aver visto così bene???


Ma..ma...come ti viene in mente di insinuare un tale dubbio?!? 8O
Uomo di pianura di poca fede!
Sappi che gli alpinisti non banfano mai mai mai mai mai..!!!!! :lol: :lol:
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Re: banalità

Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 15:11 pm

pietrodp ha scritto:
Ping ha scritto:....." Ma quando si salgono queste vie ci si porta dietro amici e parenti che verifichino o solo il fido compagno che poi può non aver visto così bene???


Ma..ma...come ti viene in mente di insinuare un tale dubbio?!? 8O
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Sappi che gli alpinisti non banfano mai mai mai mai mai..!!!!! :lol: :lol:

Al massimo sbanfano :roll:
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Messaggioda Ping » mer ott 20, 2004 15:25 pm

Grazie davide, mi hai fatto molta chiarezza.
X Pietro: non sono io che insinuo, basta leggere il forum!! Anche se ben mi ritrovo, nel mio piccolo di esperienza, in linea con la tua osservazione e anche ad avere un'etica ben precisa, non credo scandaloso sollevare un dubbio. Ho appena finito di leggere un libro di un alpinista che fino a quando faceva l'alpinista ha rappresentato per me l'icona dell'alpinismo (in termini di stile ed etica appunto, oltre che valore sportivo), un certo Reinold Mesnerr (o come si scrive) e che riporta la sua esperienza sul Nanga Parbat criticata per anni dagli stessi alpinisti, che tanto difendi. E' vero che in effetti la sua era stata una impresa vera, ma le insinuazioni ci sono state e anche molto dure.

Ma non volevo creare pessimismo, anzi l'alpinismo, e includo l'arrampicata, è certamente un mondo molto bello e ricco di belle persone, meritevoli di fiducia.
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Messaggioda pietrodp » mer ott 20, 2004 16:15 pm

Ping ha scritto:Grazie davide, mi hai fatto molta chiarezza.
X Pietro: non sono io che insinuo, basta leggere il forum!! ... Ho appena finito di leggere un libro di un alpinista che fino a quando faceva l'alpinista ha rappresentato per me l'icona dell'alpinismo (in termini di stile ed etica appunto, oltre che valore sportivo), un certo Reinold Mesnerr (o come si scrive) e che riporta la sua esperienza sul Nanga Parbat criticata per anni dagli stessi alpinisti, che tanto difendi. ...


Sopra scherzavo :wink:

Personalmente credo che la montagna sia una bella palestra di vita, e che nella media i suoi frequentatori abbiano qualcosa in piu' rispetto ad altre categorie di persone... ma alla fine -se si cerca bene- anche tra le vette purtroppo si possono trovano ipocrisie, falsita', menzogne. :roll: Come dappertutto.
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Messaggioda rufus64 » mer ott 20, 2004 16:38 pm

pietrodp ha scritto:Sopra scherzavo :wink:

Personalmente credo che la montagna sia una bella palestra di vita, e che nella media i suoi frequentatori abbiano qualcosa in piu' rispetto ad altre categorie di persone... ma alla fine -se si cerca bene- anche tra le vette purtroppo si possono trovano ipocrisie, falsita', menzogne. :roll: Come dappertutto.


Niente di piu' vero!!! :wink:
Molto spesso ho avuto modo di confrontarmi con amici e conoscenti a proposito di tale argomento.
Io ho sempre asserito che chi va in montagna (dal trekker all'alpinista) sia una persona tendenzialmente corretta e che sa godersi il gusto di cio' che la vita ci offre. Una persona eticamente superiore!!!
Sembra una bestemmia, vero? Chi va in montagna si sottopone alla fatica allo stato puro per il piacere di arrivare in cima o solo per gustarsi un panorama. Affronta condizioni impervie solo perche' ama fondersi con la natura e con gli elementi che la contraddistinguono. E' colui ancora si commuove nel vedere un tramonto colorare una vetta o un camoscio attraversargli la strada.
Certo, anche tra questi personaggi si cela l'imbecille. Colui che non sa approfittare delle meraviglie che ci vengono presentate. Quello che getta cartacce per terra come fa in citta'. :evil:
Ho sempre detto che chi va in montagna sa adattarsi a qualsiasi ambiente.
Provate a dirlo ad uno che va solo al mare. Provate a chiedergli di passare qualche giorno in montagna e sentirete cosa vi risponde!!! 8O 8O 8O
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 16:50 pm

Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.
Nel tempo mi sono accorto che tutto sommato non sono meglio di nessun altro, anzi.
Mi sono accorto che in montagna, come in città o al mare, è pieno di figli di buona madre, siamo solo in meno, per cui la percentuale si abbassa.
Siamo meramente umani.
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Messaggioda rufus64 » mer ott 20, 2004 16:59 pm

Davide62 ha scritto:Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.
Nel tempo mi sono accorto che tutto sommato non sono meglio di nessun altro, anzi.
Mi sono accorto che in montagna, come in città o al mare, è pieno di figli di buona madre, siamo solo in meno, per cui la percentuale si abbassa.
Siamo meramente umani.


Credo che la mia opinione sia confortata proprio dalle tue parole. Chi va in montagna non e' un super uomo ma una persona normale e ha la forza di dirlo e di esserne consapevole!!! Proprio come dici tu ed io sono assolutamente d'accordo. :wink:
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 17:02 pm

rufus64 ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.
Nel tempo mi sono accorto che tutto sommato non sono meglio di nessun altro, anzi.
Mi sono accorto che in montagna, come in città o al mare, è pieno di figli di buona madre, siamo solo in meno, per cui la percentuale si abbassa.
Siamo meramente umani.


Credo che la mia opinione sia confortata proprio dalle tue parole. Chi va in montagna non e' un super uomo ma una persona normale e ha la forza di dirlo e di esserne consapevole!!! Proprio come dici tu ed io sono assolutamente d'accordo. :wink:

Sì, forse hai ragione, credo che chiunque pratichi un'attività, oppure svolga una professione che spesso lo mette davanti a rischi, prestazioni, paesaggi e sentimenti sviluppi un grado di sensibilità maggiore, ma forse però :wink:
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Messaggioda sergio63 » mer ott 20, 2004 19:20 pm

Davide62 ha scritto:
rufus64 ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.
Nel tempo mi sono accorto che tutto sommato non sono meglio di nessun altro, anzi.
Mi sono accorto che in montagna, come in città o al mare, è pieno di figli di buona madre, siamo solo in meno, per cui la percentuale si abbassa.
Siamo meramente umani.


Credo che la mia opinione sia confortata proprio dalle tue parole. Chi va in montagna non e' un super uomo ma una persona normale e ha la forza di dirlo e di esserne consapevole!!! Proprio come dici tu ed io sono assolutamente d'accordo. :wink:

Sì, forse hai ragione, credo che chiunque pratichi un'attività, oppure svolga una professione che spesso lo mette davanti a rischi, prestazioni, paesaggi e sentimenti sviluppi un grado di sensibilità maggiore, ma forse però :wink:


c'è il vantaggio che una salita non la si riesce a fare con le raccomandazioni....la fatica bisogna comunque farla e spesso bisogna alzarsi presto (ma presto, presto) e fa freddo e piove e....
questo dopo un po sega le gambe a chi non ci mette un po di passione e a chi è abituato a prendere scorciatoie ....

PER FORTUNA :D :D :D

per il resto siamo ovviamente uomini come tutti ma appunto con una gran passione è già qualche cosa o no? io sono ottimista.
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 21:42 pm

sergio63 ha scritto:c'è il vantaggio che una salita non la si riesce a fare con le raccomandazioni....la fatica bisogna comunque farla e spesso bisogna alzarsi presto (ma presto, presto) e fa freddo e piove e....
questo dopo un po sega le gambe a chi non ci mette un po di passione e a chi è abituato a prendere scorciatoie ....

PER FORTUNA :D :D :D

per il resto siamo ovviamente uomini come tutti ma appunto con una gran passione è già qualche cosa o no? io sono ottimista.

Bravo :wink:
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio ott 21, 2004 8:50 am

...io credo che ci divertiamo a farci un culo così (masochisti ?), e con molta umiltà, io almeno la fatica la sento.
Se per qualche motivo dobbiamo smettere di arrampicare per un periodo, quando ricominciamo ci rendiamo conto che avevamo qualcosa/molto in più; quello che da allenati ci sembrava facile e normale non riusciamo più a farlo, o ci sembra difficile e forse lo è. Sicuramente per chi non lo pratica lo è.
Questa è una molla, che ci rende consapevoli che qualcosa, per poco che sia, in più abbiamo. Credo che un po' di orgoglio per quello che facciamo ce l'abbiamo, penso che sia positivo. Pur rimanendo coi piedi per terra, ben sapendo che i livelli sono tanti, e molto diversi tra loro, ma quello che conta è fissarsi un obiettivo raggiungibile ed arrivarci.
A volte è difficile anche solo mantenere il livello raggiunto. Anche qui ci vuole umiltà, sarebbe bello, ma non si puo' sempre crescere, purtroppo.
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda aculnaig » gio ott 21, 2004 9:35 am

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Messaggioda Franceska » gio ott 21, 2004 10:06 am

Ultimamente quando affronto una via (sono sempre da seconda) non mi sento all'altezza, mi avvicino stancamente, pensierosa e preoccupata. Però we scorso mi è successa una cosa strana. Mentre arrampicavo mi rendevo conto, cosa che non mi era mai successa prima, che arrampicare da secondi non è arrampicare e che vorrei andare da prima anche in montagna.
Quello che è stato bello è che il tiro successivo era facile e l'ho tirato io, senza neanche dover chiedere al mio compagno di farmelo fare. E' come se mi avesse letto nel pensiero :D
E così ho fatto da prima anche l'ultimo tiro della via...

Sono uscita stanca, ma con tanti progetti nella mente :wink:

Forse non c'entra nulla con il topic, scusate, ma volevo dirlo :roll: :roll:
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Messaggioda andreag » gio ott 21, 2004 10:16 am

Franceska ha scritto:Quello che è stato bello è che il tiro successivo era facile e l'ho tirato io, senza neanche dover chiedere al mio compagno di farmelo fare. E' come se mi avesse letto nel pensiero :D
E così ho fatto da prima anche l'ultimo tiro della via...

Sono uscita stanca, ma con tanti progetti nella mente :wink:

Forse non c'entra nulla con il topic, scusate, ma volevo dirlo :roll: :roll:


E brava Franceska!!!

Andare da primi è un altra cosa; se faccio una via da secondo spesso non mi diverto, o perlomeno non come vorrei....

Continua così!!!
:D

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Messaggioda aculnaig » gio ott 21, 2004 10:35 am

Franceska ha scritto:Ultimamente quando affronto una via (sono sempre da seconda) non mi sento all'altezza, mi avvicino stancamente, pensierosa e preoccupata. Però we scorso mi è successa una cosa strana. Mentre arrampicavo mi rendevo conto, cosa che non mi era mai successa prima, che arrampicare da secondi non è arrampicare e che vorrei andare da prima anche in montagna.
Quello che è stato bello è che il tiro successivo era facile e l'ho tirato io, senza neanche dover chiedere al mio compagno di farmelo fare. E' come se mi avesse letto nel pensiero :D
E così ho fatto da prima anche l'ultimo tiro della via...

Sono uscita stanca, ma con tanti progetti nella mente :wink:

Forse non c'entra nulla con il topic, scusate, ma volevo dirlo :roll: :roll:


Complimenti Franceska! :D
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Messaggioda Franceska » gio ott 21, 2004 10:42 am

Grazie!!!! :oops: :oops: :oops:
Mi emozionate così.... sento quella voglia di arrampicare che cresce, cresce, cresce.... :D
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Messaggioda aculnaig » gio ott 21, 2004 10:45 am

Franceska ha scritto:Grazie!!!! :oops: :oops: :oops:
Mi emozionate così.... sento quella voglia di arrampicare che cresce, cresce, cresce.... :D


Passamela :?
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